Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli 1

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Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli 1

del Dr. Mario Rizzi

(parte prima)

(Brani scelti sull’argomento)

Prima edizione, Natale 1999

***

PREMESSA

Una giusta precisazione (1)

Con tutto il rispetto verso la Chiesa Cattolica, a cui apparteniamo in quanto battezzati in Cristo, non essendo legati a voti di obbedienza, ci sentiamo liberi in tutta coscienza e serenità di spirito, di esaminare conoscenze diverse.

Pur ritenendo fondamentali le antiche tradizioni e le nostre Sacre Scritture, con la massima apertura mentale, e sostenuti dal credo che Dio Padre è padre per tutti, non disdegnamo di esa¬minare con rispetto le Sacre Scritture di altri popoli, le cono¬scenze astrologiche e teosofiche, i recenti movimenti acquariani nati da un profondo bisogno di rinnovamento spirituale.

Abbiamo confrontato conoscenze, religioni e culti diversi da quel¬lo cristiano, e in tutti, siatene pur certi, si affacciano i medesi¬mi Angeli, spinti dalla medesima amorevole fratellanza verso il genere umano. Gli Angeli sono gli stessi, sono diversi solo i nomi che l’uomo gli attribuisce. Cambiano soltanto i nomi!
Una curiosità statistica (9)

Recentemente una rivista cattolica ha svolto un sondaggio di opinione sugli Angeli. Ebbene: il 92% degli intervistati ha ri¬sposto che gli Angeli sono una “invenzione teologica”, oppure sono “figure della superstizione popolare”. Dobbiamo dunque supporre che solo 8 persone su 100 credono all’esistenza degli Angeli, in una nazione a prevalente fede e cultura cattolica? Altri sondaggi sulla figura del Diavolo concordano nell’affermare che il 33% degli Italiani crede
nell’esistenza del Diavolo, contro il 59% che non ci crede.

Credere nel Diavolo è dunque più facile che credere negli Angeli?

Non ci hanno però sempre detto che il Diavolo è un “Angelo decaduto”?

Credere nella sua esistenza dovrebbe perciò presupporre la
corrispondente credenza nell’esistenza degli Angeli!

Note iniziali
Questa dispensa è stata realizzata utilizzando brani di autori diversi al fine di offrire del materiale scelto che presenti una facile consultazione e, nel contempo, un’ampia panoramica riguardante i processi mentali. Non è stata preparata con l’intenzione di offrire del materiale da leggere “tutto d’un fiato” e poi riporlo in qualche scaffale della casa. E’ stata invece strutturata per offrire uno strumento di crescita progressiva e costante.

Per correttezza, si è deciso di porre accanto al titolo di ogni capitoletto un numero di riferimento che, utilizzato con i Riferimenti Bibliografici, permette di conoscere la fonte da cui è stato tratto o ispirato. Questo faciliterà i lettori che vorranno approfondire quel dato argomento, e procedere con uno studio più approfondito. Nelle citazioni che fanno riferimento a versetti della Bibbia, la sigla indica il libro, il primo numero il capitolo ed il secondo numero il versetto. Due numeri, separati da un trattino, indicano il versetto con cui inizia la citazione e quello con cui finisce. Con i miei migliori auguri per un proficuo lavoro nella grande Vigna del Signore,

(Mario Rizzi)

L’ANGELO FA PARTE DELLA LEGGENDA O DELLA REALTA’?

E’ logico credere negli Angeli? (2)

Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo svegli come quando dormiamo.

John Milton, Il Paradiso perduto.

Se l’universo ha un senso, una razionalità, un’armonia, un fine, allora è chiaro che gli uomini (e con essi animali e piante), che ne abi¬tano un infinitesimo frammento, non sono necessariamente le uni¬che creature possibili, le uniche a essere presenti. Anzi, se così fosse, potremmo parlare di stranezza, di anomalia.
E’ perfettamente logico che, assieme agli uomini, esistano altre crea¬ture, con fisionomia e caratteri diversi, magari all’interno di mondi diversi e paralleli, immersi in dimensioni sconosciute, che esulano dalle tradizioni entro le quali siamo relegati a condurre la nostra vi¬ta terrena. Il fatto che queste entità possano avere una consistenza eterea e pura¬mente spirituale, o siano prive di quella materialità che, almeno in parte, ci caratterizza, non dovrebbe sorprenderci più di tanto.
Soprattutto da quando la fisica contemporanea ci ha insegnato che la materia, così come era concepita in passato (ovvero solida e indistruttibile), in realtà non esiste, perché, in effetti, non è altro che una parte condensata, parziale e temporanea, di
quell’energia che pervade tutto l’universo.

Diamo dunque spazio agli Angeli, percepiamoli accanto a noi, riconosciamoli come fratelli, in quanto figli di uno stesso Padre, com¬pagni di strada in questo viaggio affascinante e misterioso che è l’esistenza.

Come possiamo definire un Angelo? (2)

La giusta definizione è “messaggero” o “ministro” (dall’ebraico mal’akh), con un senso specificamente religioso di essere sovrumano, intermediario fra il cielo e la terra, fra Dio e gli uo¬mini, di cui Dio si serve per annunciare agli uomini e per fare ese¬guire sulla terra la Sua volontà (Treccani). Il termine ebraico è stato tradotto in greco con anghelos, da cui de¬riva il nostro “Angelo”.

Gli Angeli sono gli abitanti di un regno intermedio tra Dio e l’uomo e come tali colmano un vuoto e, nel loro contatto col mondo umano, possono assumere forme assolutamente imprevedibili.

Forse il nome stesso, Angelo, è improprio rispetto alle im¬mense possibilità di questi Esseri. Pur derivando dal greco “anghelos”, che significa nunzio, messaggero, vedremo strada facendo, che gli Angeli sono molto più che semplici portatori di notizie. Sono veri e propri esecutori della volontà divina. Troveremo sotto la loro giurisdizione ed il loro controllo, ogni cosa che esista nell’immensità della creazione.

Il termine orientale “Deva” con cui le creature Angeliche ven¬gono definite, esprime con grande efficacia la loro essenza. “Deva”, deriva dal sanscrito “risplendente”, o più precisamente: “essere di luce”. La sua radice etimologica è: “dyaus” che, nella nostra lingua, si può tradurre con “piccola divinità”. In effetti, nella concezione orientale, il Deva è una sorta di divinità minore, legata molto spesso alle cose ed alle forze della natura.

ELEMENTI DI COSMOGONIA (4) (5)

Tu, o Signore, sei l’unico Dio, tu hai fatto i cieli, il firmamento e le sue stelle, la terra e tutti i suoi abitanti, i mari e quanto contengono; Tu dai a tutti la vita e le stelle del cielo a Te s’inchinano.
Neemia 9:6.

Per comprendere chi sono, dove sono e cosa fanno gli Abitanti dei Mondi invisibili, è necessario studiare i rapporti tra Dio, il Grande Architetto dell’Universo e le Gerarchie degli Esseri Celestiali che occupano i molti differenti gradini della scala, vista in sogno da Giacobbe, la quale si estende dall’uomo fino a Dio (Gen 28:12). Faremo perciò una breve introduzione, al fine di fornire gli elementi necessari per aiutare il lettore a meglio comprendere quanto esporremo più innanzi.
I Sette Mondi della creazione

La Sapienza Antica insegna che il nostro Universo è composto da sette diversi Mondi, dal primo (il più grossolano) composto dagli oggetti tangibili ai sensi, al settimo (il più sottile) che viene considerato come il Regno di Dio.

Seguono i nomi di questi Mondi, partendo dal Regno di Dio ed andando verso il Mondo fisico o materiale:

1. Adi (Regno di Dio)
2. Anupadaka
3. Atma
4. Mondo dell’Intuito (Buddhi)
5. Mondo della Mente (Manas)
6. Mondo delle Emozioni (Astrale)
7. Mondo Fisico Eterico

Si deve tenere costantemente presente che questi Mondi non sono separati nello spazio, come lo è la Terra dagli altri pianeti. Essi sono costituiti con materia di varia densità e vibrazione (come lo sono i solidi, i liquidi e i gas del Mondo Fisico), e si
interpenetrano l’uno con l’altro. In questo modo gli Angeli e gli altri Grandi Esseri dei Mondi superiori, non sono affatto lontani nello spazio. Essi pervadono i mondi sottili e sono, di fatto, “più vicini a noi delle nostre mani e dei nostri piedi”.
Quando la Bibbia dice che “In Dio viviamo, ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere” (Atti 17:28), esprime una grande verità, poiché nessuno di noi potrebbe esistere al di fuori di queste Grandi Intelligenze che pervadono e sostengono il nostro Mondo con la Loro Vita.

L’Assoluto

Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede. Ebrei 11:3.

Quando cerchiamo di scoprire la vera natura della Massima Divinità, dobbiamo ammettere che siamo di fronte a pura esistenza, qualcosa che esisteva prima che tutte le cose fossero state create. Pertanto nessuna espressione o similitudine che noi possiamo concepire riuscirà mai a darne un’idea adeguata. Manifestazione comporta limitazione. Perciò possiamo azzardare una definizione dicendo che Egli è un Essere Illimitato; che è la Radice dell’Esistenza.

All’alba della manifestazione del nostro sistema solare, da questa Radice dell’Esistenza, venne un Grande Essere, che, nel primo capitolo del Vangelo di Giovanni, viene chiamato “Dio”. E’ da questo Essere Supremo che emana il Verbo, il Fiat Creatore senza il quale nulla fu fatto.

Questo Grande Essere, designato nel Mondo Occidentale col nome di Dio (ma con altri nomi in altre parti della Terra), ha limitato se stesso entro una certa porzione di spazio, creando così il nostro Sistema Solare. Egli ha incluso nel Suo Piano creativo anche una schiera di Gloriose Gerarchie Spirituali, che sono per noi di un potere e di uno splendore spirituale incommensurabile.

Anche se il mondo attuale ci appare assai “brutto”, l’umanità sta lentamente evolvendo e ci stiamo av¬viando verso un’Era (Età dell’Acquario) in cui il benessere verrà manifestato su tut¬ti i livelli, dalla salute fisica a quella del pianeta, dalla serenità individuale alla pace mondiale. Saranno necessari alcuni secoli per arrivarci, ma il tutto rientra nel disegno del Piano divino, ed è un traguardo a cui l’umanità dovrà pervenire gradualmente. Comunque, anche se non sembra, il futuro è già cominciato.

I Sette Spiriti davanti al trono di Dio (6)

Chi ha posto la Sua pietra angolare, mentre le sette Stelle mattutine cantavano tutte insieme, e plaudivano i Figli di Dio?
Giobbe 38-7.

Esistono molti gradi e Gerarchie di Esseri invisibili fra la Massima Divinità e l’umanità, i più alti in grado sono i Sette Spiriti di Dio, i Sette Fuochi, o Fiamme, che stanno dinnanzi al trono di Dio. Cosi sono descritti nell’Apocalisse: “Sette lampade accese ardevano avanti al Suo tono, simbolo dei Sette spiriti di Dio” (Ap 4:5).
Ognuno di Essi è a capo di una vasta schiera d’Intelligenze, che tutte condividono la Sua natura ed agiscono sotto la Sua direzione; queste Intelligenze si dividono a loro volta in diverse gerarchie ed abbiamo i Troni, i Poteri, i Principi, le Dominazioni, gli Arcangeli, gli Angeli, di tutto questo parlano gli scritti dei Padri della Chiesa che erano versati nei Misteri.

Vi sono dunque sette grandi schiere di questi Esseri, che nella loro intelligenza rappresentano la Mente divina nella Natura. Sono Essi che animano le energie della Natura.

La scienza insegna che la struttura di un organismo dipende dai cromosomi dei nuclei delle sue cellule. Per analogia, possiamo dire che i Sette Spiriti sono i Sette divini cromosomi che mantengono in vita il sistema solare.

Questi Sette Spiriti, con le varie Gerarchie angeliche che stanno sotto di loro, sono i costruttori di tutto ciò che esiste nel nostro Universo. Nulla esiste, sia nelle entità microcosmiche (atomi, cellule, ecc.) o macrocosmiche (i pianeti), che non sia plasmato e permeato dall’energia divina di questi Grandi Costruttori che agiscono sotto la guida della mente di Dio.

Dal punto di vista dell’occultismo non esiste né forza morta né materia morta: forza e materia sono entrambe vive ed attive. Ogni energia, o gruppo di energie, non è altro che l’espressione tangibile di un’Intelligenza invisibile ai nostri occhi. Anche ogni forma fisica, che ci appare inanimata, ha una sua vita dovuta agli atomi vibranti che ne compongono ogni cellula. E queste vibrazioni non potrebbero esistere se non fossero provocate da una invisibile e Angelica volontà.
Fintanto che non considereremo la Natura in tal modo, ogni
insegnamento esoterico rimarrà per noi un libro suggellato. Senza queste sterminate lntelligenze invisibili, queste Entità coscienti che animano ogni cosa nella Natura, la Natura stessa non sarebbe più in rapporto né colla vita Divina che si muove intorno e dentro di essa, né colle vite umane che si sviluppano in lei.

Vi sono innumerevoli Gerarchie… (6)

Esistono innumerevoli schiere di Grandi Esseri che congiungono i vari Mondi uno coll’altro; ed i vari Esseri che vi appartengono, evolvono mentre aiutano l’evoluzione delle creature a loro inferiori.

Queste Vite senza numero, che si trovano al di sopra e al disotto dell’uomo, vengono in contatto colla mente umana in modi ben definiti, fra i quali i suoni ed i colori. Ogni suono, nei Mondi invisibili, possiede una forma, e le diverse combinazioni di suoni creano forme complicate. Nella materia sottile di quei Mondi tutti i suoni sono accompagnati da colori, che creano forme variopinte, a volte bellissime.

Così, come vi sono Esseri a noi superiori, ve ne sono altri che, nel piano evolutivo, si trovano al di sotto di noi. Essi sono: gli animali, le piante, i minerali e le vite elementali, ovvero le microscopiche creature che creano il corpo fisico delle cose. L’uomo, Intelligenza vivente ed essere cosciente di sè, ha il suo posto speciale in questa Ruota che gira continuamente mossa dalla Volontà divina.

Con queste informazioni si apre alla nostra mente il concetto di una vasta Ruota di Vita, che comprende innumerevoli esistenze tutte strettamente collegate e necessarie le une alle altre, e viene apportata nuova luce sul posto occupato dall’uomo fra le Gerarchie degli Esseri intelligenti.
I Sette Raggi

Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli.
Ebrei 1:10.
La scienza insegna che la luce bianca contiene i sette colori fondamentali, visibili nell’arcobaleno. Insegna anche che vi sono tre colori fondamentali (blu, rosso e giallo) che, mescolati in modo appropriato generano gli altri quattro colori (arancio, verde, indaco e violetto). Questo fenomeno è un pallido riflesso di ciò che succede all’Amore di Dio, che si suddivide in tre Aspetti (o energie), classificate come:

1° Aspetto: Volontà – Potere,
2° Aspetto: Amore – Saggezza,
3° Aspetto: Intelligenza attiva,

Dalle combinazioni di queste tre energie fondamentali, dette anche Raggi, derivano altri quattro Raggi. Pertanto vi sono sette differenti aspetti della stessa energia e tutti necessari, perché ciascuno di essi possiede una sua propria qualità indispensabile al perfezionamento dello scopo latente e segreto di Dio.
I Sette Raggi sono le qualità dell’unica Vita che, pur pervadendo l’universo, rimane identica a se stessa e non si riduce. Come si legge nella Bhagavad Gita (antico poema indù), “Avendo pervaso l’Universo con un mio frammento, io permango”.

Questi Sette Raggi vengono trasmessi dal Grande Architetto ai Sette Spiriti davanti al Suo Trono, e quindi raggiungono la Terra, mescolandosi e fondendosi in vario modo, a seconda della funzione che devono assolvere. Pertanto, mediante la manipolazione dei Sette Raggi, il Grande Architetto è in grado di ottenere l’infinita varietà di forme che esiste nel Suo Sistema Solare.

Possiamo dire che i Sette Raggi entrano nella costituzione, seppur in percentuale diversa, di ogni cosa o creatura esistente. Questi Raggi sono perciò gli elementi che collegano e sintetizzano i vari aspetti del Cosmo, mettendoli in relazione fra loro ed in sintonia con la volontà ed i propositi di Dio. Rappresentano sette tipi di energia, che sono l’espressione delle sette qualità del divino.

Segue una breve descrizione dei Sette Raggi:

1° Raggio: Volontà – Potere,
2° Raggio: Amore – Saggezza,
3° Raggio: Intelligenza attiva,
4° Raggio: Armonia tramite conflitto,
5° Raggio: Scienza concreta,
6° Raggio: Idealismo – Devozione,
7° Raggio: Ordine cerimoniale.

LA TRINITA’

E crediamo in Dio lo Spirito Santo, il donatore di vita, emanato anch’esso dal Padre, uguale in gloria a lui ed al Figliolo, il quale si manifesta attraverso i suoi Angeli.
Dal Credo di Atanasio
Da sempre la suddivisione della Divinità in Padre, Figlio e Spirito Santo, è stata causa di confusione. Questo perché non viene spiegato che questa suddivisione nasce dalla differente costituzione dei Tre Raggi fondamentali che rappresentano tre differenti Aspetti
dell’energia divina. Essi sono:
1° Raggio: Volontà – Potere,
2° Raggio: Amore Saggezza,
3° Raggio: Intelligenza Attiva.

Questi Tre Raggi rappresentano i Tre Aspetti della Trinità, così come è conosciuta dalle religioni di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Vediamo ora come questi Tre Aspetti si possono ritrovare nei mondi superiori così come in quelli inferiori.

Primo Aspetto Secondo Aspetto Terzo Aspetto
Padre Figlio Spirito Santo
Spirito Forma Materia
Siva Vishnu Brahma
Volontà Amore Sapienza
Inerzia Ritmo Attività
Luce Magnetismo Calore
Protoni Neutroni Elettroni
Azoto Ossigeno Idrogeno
Basi Sali Acidi
Tamas Sattwa Raja

Questi sopra riportati sono alcuni dei più diffusi esempi di trinità. L’elenco completo sarebbe tanto lungo e tanto vasto quanto lo è il campo dell’esperienza umana.
Le creature si differenziano per il Raggio di appartenenza

Nel nostro Universo esistono diversi tipi di creature che si distinguono solo per il loro diverso grado di evoluzione. Infatti la medesima scintilla divina, portatrice di coscienza, di potere, di azione, di irraggiamento e creatività, è insita in ogni creatura. Il fatto che le loro forme siano diverse dipende dal loro differente tipo di evoluzione: evoluzione che è legata ad uno dei Sette Raggi, o qualità, in azione nel sistema solare.
E’ interessante notare che lo Spirito Santo appartiene al Terzo Raggio a cui appartengono anche gli Arcangeli. La loro evolu¬zione li porta infatti all’azione costruttiva nell’ambito dell’Universo.

Gli uomini, invece, sono creature del Secondo Raggio e, pur dovendo im¬parare a vivere l’aspetto Amore-Saggezza, devono anche integrare gli aspetti degli altri Tre Raggi fondamentali; dovrebbero diventare simili al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.

LE GERARCHIE ANGELICHE

Premessa di San Roberto Ballarmino (7)

Gli Angeli sono i rappresentanti di Dio, esseri che tendono verso l’alto e non ci conducono mai all’egoismo, al peccato o alla materialità, ma ci guidano verso il divino principio di ogni bene, laddove si riunisce ogni individualità reale, a immagine e somiglianza di Dio. Solo prestando sincera attenzione a queste guide spirituali li incontreremo, ci incontreremo con gli Angeli senza saperlo.
Mary Baker Eddy

Angelo significa Inviato, Nunzio, Ambasciatore. E’ uno spirito puro dotato di intelletto e volontà perfetta, creato da Dio nel primo giorno della sua creazione o, come vogliono altri, prima della creazione del mondo. Il numero degli Angeli è grande e non può essere conosciuto che da Dio solo. Essi sono divisi in tre Gerarchie ciascuna delle quali è composta da tre Ordini o Corti, ovvero:

Prima Gerarchia, o Suprema: Serafini, Cherubini e Troni.
Seconda Gerarchia, o Media: Dominazioni, Virtù e Podestà.
Terza Gerarchia, o Infima: Principati, Arcangeli e Angeli.

La Suprema Gerarchia riceve immediatamente le illuminazioni da Dio e le comunica alla Media. Questa le attua passandole all’Infima che ne partecipa e le porge agli uomini.

Ai nomi dei nove Cori Angelici corrispondono altrettanti uffici, perciò si dice che i Serafini sono tutto ardore di carità; i Cherubini luce d’intelligenza, I Troni, sede dell’Onnipotente; le Dominazioni, zelanti la gloria di Dio; le Virtù, rivestite di forza divina a bene del mondo; le Podestà armate contro l’inferno e le forze delle tenebre; i Principati, presidenti alla protezioni delle grandi società religiose e civili; gli Arcangeli, proposti al patrocinio delle nazioni, Diocesi e Comunità religiose; gli Angeli, alla custodia del genere umano.

E’ di fede poi che ciascuno uomo, sin dal suo nascere, è dato dalla bontà e misericordia di Dio ad un Angelo perché sia custodito in tutte le sue vie. San Tommaso inoltre dice che non soltanto i cristiani buoni hanno questo Angelo, ma anche i malvagi ed anche gli stessi infedeli. Ci resta da dire qualcosa intorno ai ministeri Angelici. Tali ministeri sono cinque:

1. Innalzare un perpetuo canto al Signore.

2. Offrire a Dio le preghiere dei mortali. Dio costituì gli Angeli come fossero tanti fedeli servitori, incaricati di raccogliere le preghiere, e quasi fossero memoriali dei poveri, di presentarglieli e di darne alla sua presenza lettura, perché proprio nessuna istanza passasse inosservata.
3. Portare i messaggi divini ai Patriarchi o ai Profeti.

4. Proteggere gli uomini, vuoi singolarmente e vuoi collettivamente presi. Alla bontà del divin nostro Padre piacque di affidare le infermità dei mortali a questi suoi potentissimi ministri, e di preporli ad esse come pedagoghi a fanciulli, o come tutori a bambini, o come patroni a clienti, o come pastori a pecorelle, o come medici ad ammalati, o come difensori a pupilli, o come protettori a quelli che non sanno difendersi se non si rifugiano sotto le ali di persone più potenti.
5. Agire come giudici e guerrieri, per far giustizia nei confronti delle reprobe nazioni. Tutti i buoni amino dunque gli Angeli santi come loro concittadini: paventino i malvagi la loro potenza, perché sono ministri dell’ira dell’Onnipotente e dalle loro mani nessuno varrà a strapparli.

La classificazione classica (8)

Dionigi, lo Pseudi Aeropagita siriano (basandosi su una lista compilata da S. Paolo), nel suo De Hierarchia Celesti, ordinò gli Angeli in tre raggruppamenti, ed i posteri continuarono tale tradizione come si può vedere nel brano precedente.

1. Serafini, Cherubini e Troni,
2. Dominazioni, Virtù e Potestà,
3. Principati, Arcangeli e Angeli.
Dionigi non fu l’unico a tentare di catalogare gli Angeli.
Sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel quinto secolo, aveva proposto una gerarchia diversa: Serafini, Cherubini, Troni, Principati,
Dominazioni, Potestà, Virtù, Arcangeli e Angeli. Questa
classificazione si avvicina molto a quella più moderna ad opera di Alice Bailey ed altri autori teosofici che proponiamo qui di seguito. La classificazione moderna (8) (9)

Secondo i più recenti trattati le Gerarchie Angeliche vengono suddivise nei seguenti 9 grandi gruppi:

1. Serafini (Draghi o Serpenti alati): quelli dell’ordine più alto, sono raffigurati con sei ali e circondano il trono di Dio cantando senza posa Santo, Santo, Santo. Sono Angeli fatti di amore, luce e fuoco.

2. Cherubini (Tori alati): guardiani delle stelle fisse, custodi delle memorie celesti e dell’Arca dell’Alleanza. Sono i dispensatori della sapienza. Prima della caduta il loro capo era Sa¬tana.

3. Troni (Il Verbo Manifesto): coloro che ci portano la giustizia di Dio. Talvolta chia¬mati ruote, nella Kabbalah ebraica vengono definiti Carri trionfali o Merkabah.

4. Principati: sono i Prìncipi archetipici, proteggono le religioni.

5. Potestà: iniziano l’Uomo ai Grandi Misteri. Sono gli elementi costitutivi della Mente superiore dell’uomo da cui nascono le Muse.

6. Virtù: sono la Natura nella sua più alta espressione, dispensano gra¬zia e valore.

7. Dominazioni (Signorie): regolano le mansioni Angeliche, sono i signori dell’ordine e della casualità e manifestano la Maestà di Dio. Sono raffigurati mentre tengono in mano un globo o uno scettro in segno di autorità.

8) Arcangeli: sono sette schiere, di cui tre maggiori e quattro minori. Attraverso essi opera lo “Spirito Santo”. Questi i loro nomi:

a) Arcangeli maggiori: Michael, Gabriel, Raphael.

b) Arcangeli minori: Anaele, Azaziele, Ezechiele, Uriele.

9. Angeli: sono i custodi delle persone e delle cose fisiche. Gli Angeli sono intelligenze pure, però non “coscienti” come l’uo¬mo. Mentre l’uomo si stabilisce un fine e lavora per raggiungere il suo scopo, gli Angeli fanno parte del rit¬mo e del suo movimento.

Si suddividono in:

a) Arupadeva: sono senza forma. Dimorano nel Mondo mentale superiore, b) Rupadeva: dimorano nel Mondo mentale inferiore,
c) Kamadeva: dimorano nel Mondo delle emozioni (astrale).
Gli Arupadeva sono gli arcangeli “più elevati” ed operano dove il pensiero viene espresso non da una forma, ma da una vibrazione irradiante. Sono addetti alla costruzione dell’Universo fisico, ai Regni di Natura ed ai Piani superiori.
I Rupadeva sono vortici fluttuanti di energia che vivificano i regni di natura, i pensieri e i desideri dell’uomo.

COMPRENDERE LA CREAZIONE

L’opera creativa degli Arcangeli (10)

Gli Arcangeli, sotto la guida divina hanno dato forma alla materia eterica nei vasti universi. Essi, esprimendo Amore, Potere e Saggezza Totali, hanno dipinto per noi il più amabile dei panorami che conosciamo come mondo materiale. Per il nostro piacere e nutrimento, ci hanno fornito i regni animale, vegetale e minerale. Per la nostra protezione e compagnia, gli Arcangeli hanno creato gli Angeli e gli spiriti di natura (vedere in Appendice il capitolo “Due parole sui Regni inferiori”).
Un esempio, per meglio comprendere (1)

Facciamo un esempio per capirci. Nella vita degli uomini, esi¬ste un personaggio che noi chiameremo “designer”, il quale ha la conoscenza delle forme e delle materie occorrenti per poterle costruire. Costui ha la capacità di realizzare, almeno sulla carta, qua¬lunque oggetto nato dalla sua immaginazione.

Può decidere di realizzare un gioiello, oppure un ascensore, un’automobile o un abito di nuova foggia. Una volta che ha ben chiaro nella sua mente cosa vuole ottenere, lo disegna, dà alcune indicazioni sui colori, i materiali di costruzione, e da quel momento non ci pensa più. Da quel momento in poi ci saranno architetti, ingegneri, mec¬canici, tessitori, sarti, orafi, fabbri, chimici e via di questo pas¬so, a realizzare nei dettagli la creazione della sua mente.

Con tutto il rispetto per la Divinità, che ho paragonato ad un misero designer umano, possiamo immaginare che per le Ge¬rarchie Celesti le cose vadano più o meno così. Dio immagina la sua creazione, e i Suoi luogotenenti si atti¬vano per realizzarla nel modo più perfetto.

E saranno proprio le schiere inferiori, ciascuna attraverso il proprio compito, che realizzeranno nella sua completezza, nel mas¬simo della perfezione che è loro propria, il pensiero creatore della divinità.

La creazione e le Gerarchie Celesti (1)

Di ogni cosa visibile in questo mondo si occupa un Angelo.
Sant’Agostino.

Serafini. Sono i primi a ricevere il pensiero divino, dispen¬sano l’energia necessaria attingendo a quei vortici in perenne turbinio fra le loro mani.
Cherubini. Ricevono l’onda del pensiero divino e l’energia per realizzarlo, direttamente dai Serafini. Ne organizzano le leggi e le strutture, attraverso la Saggezza e la Conoscenza di cui so¬no portatori.

Troni. Destinano la creazione verso la sua giusta collocazio¬ne nel tempo e nello spazio. Saranno Essi a guidare la “cosa” creata verso il giusto luogo in cui dovrà manifestarsi e il mo¬mento giusto perchè ciò accada.

Dominazioni. Stabiliranno i confini entro i quali la “co¬sa” potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi statiche e dinami¬che che i Cherubini hanno stabilito in precedenza. Confini entro cui la nuova creazione potrà muoversi interagendo con perfetto sincronismo ed armonia con le altre cose create già in attività.
Virtù. Stabiliranno quali saranno le caratteristiche proprie della “cosa” creata, le attribuiranno forma, colore, dimensione, ¬profumo, temperatura, creandone l’archetipo. Da quel ¬momento, il progetto è pronto e la “cosa” potrà essere realizzata, sia essa un fiore o una galassia. Finora la “cosa” è esistita solo nei Mondi sottili, dove il pensiero può creare¬, ora dovrà compiere il balzo successivo ed apparire nel mondo materiale.

Potenze (o Potestà). La caricheranno dell’energia vitale che è più adatta alla sua specie. Praticamente formeranno i suoi cor¬pi sottili, infonderanno il “prana” che è portatore di vita, mo¬delleranno l’aura che le permetterà di esprimersi con un suo Sé.

Arcangeli. Diverranno i custodi archetipi della nuova “cosa” che sta entrando nel mondo materiale. Esiste un Arcangelo capo di ogni specie, a cui faranno riferimento i singoli Angeli, custodi di ogni singola “cosa” (vedere il capitolo Gli Spiriti di gruppo).

Angeli. Rappresentano la schiera più numerosa. Si divi¬dono in due immensi gruppi:.

1. Custodi, si occupano, come appena accennato, della singola “cosa” creata, un fiore, una valle, una casa, un essere umano, un pianeta, una sostanza chimica e via di questo passo.

2. Costruttori di forme, sono le intelligenze che lavorano all’interno dei quattro elementi (cinque se consideriamo l’etere cosmico che contiene gli altri quattro). In pratica essi rappresentano i carpentieri, i tessitori, i chimici, gli idraulici che partecipano incessantemente alla vita su tutti i Regni e tutti i mondi creati. Non esiste una particella subatomica, per quanto infinitesimale ed invisibile a tutti gli strumenti umani, che non possieda una controparte spirituale, il suo Angelo, o Intelligenza che ne controlla il ritmo e la struttura.

E così, dall’infinitamente grande, dall’inaudito splendore della luce Divina, siamo scesi all’infinitamente piccolo, osservando la creazione che passa di mano in mano, dalla Mente di Dio alle schiere inferiori che provvederanno alla sua costruzione, atomo dopo atomo, ed alla sua custodia lungo tutto l’arco della sua esisten¬za.

Dai pochi secondi di vita di una goccia d’acqua ai miliardi di anni di un pianeta, Esseri di luce, insensibili al tempo che passa, seguono, ordinano e controllano ogni cosa.

L’UOMO CREATORE (10)

I buoni pensieri produrranno buone azioni ed i cattivi pensieri produrranno cattive azioni. L’odio non cessa mai con l’odio… cessa con l’amore!
Buddha

E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.

2 Corinzi 3,18.

In maniera non dissimile da quella utilizzata dagli Arcangeli, l’uomo, inconsapevolmente, è in grado di dare una “forma energetica” ai suoi pensieri. In questo modo, mentre gli Arcangeli danno una forma alle cose esterne a noi, noi formiamo la nostra personalità e siamo i tutori della nostra salute. Non dobbiamo infatti dimenticare che almeno l’80 per cento delle malattie viene considerato psicosomatico, ovvero dovuto all’influenza della mente sul corpo.

Una volta che i nostri pensieri sono stati creati e proiettati, hanno una loro esistenza materiale. Ad uno esame ravvicinato, è possibile notare come ogni pensiero crei una “forma pensiero”; una vera e propria forma mentale-emozionale, che rappresenta le intenzioni del suo creatore.

La nostra vita corrisponde pertanto al modo in cui noi modelliamo i nostri pensieri, unitamente alle condizioni ambientali comuni e di razza precedentemente formatesi intorno a noi.

Con i nostri pensieri possiamo creare le condizioni in noi e le situazioni attorno a noi; condizioni che possono assomigliare al paradiso o all’inferno, o anche essere una via di mezzo, quella che i Cattolici chiamano purgatorio. Con ogni pensiero, ogni occhiata, idea, distrazione e sentimento, noi creiamo una forma pensiero e la sua intensità corrisponde alla forza del pensiero-desiderio che l’ha generata.

Se pensiamo male di qualcuno, la forma pensiero raggiunge la persona in oggetto, quindi ritorna al creatore per essere proiettata di nuovo, con forza maggiore. Tale processo è ripetuto molte volte, e crea all’interno dell’atmosfera psichica molta oscurità (quando i pensieri sono di livello basso), o una luminosa atmosfera di amore (se sono pensieri-desideri di livello elevato).

Nello stesso modo con cui possiamo avvelenare il corpo fisico, se consumiamo del cibo pericoloso, o purificarlo se ce ne prendiamo buona cura, così, con i pensieri, possiamo avvelenare o purificare la nostra personalità. Questo è il modo con cui l’uomo progredisce e si evolve. In ogni momento, con la produzione e riproduzione di forme pensiero noi costruiamo e ricostruiamo il nostro ambiente psichico: la nostra personalità. Pertanto possiamo crearci un futuro di salute o malattia, felicità o insoddisfazione, seminare pace o irrequietezza. Per la maggior parte, tale costruzione della personalità avviene in modo subconscio, quando non abbiamo il dovuto controllo sui desideri e sulle emozioni.

Possiamo identificare vari tipi di forme pensiero. Alcune sorgono dal profondo della nostra personalità, altre sono attirate dal mondo circostante. Esistono anche le “forme pensiero di gruppo”, che sono stati create in quanto molte persone hanno coltivato certi pensieri per secoli perpetuando credi ed azioni collettive. Tali forme pensiero possono essere benevole o maligne.

Se la nostra personalità è affina ad una di queste forme pensiero essa potrà essere attirata a noi, attivarsi energeticamente ed
avvinghieranno alla nostra personalità ospitante, influenzandone le emozioni, i pensieri e le azioni.

Quando tali forme pensiero di gruppo sono particolarmente aggressive, possono controllare i nostri chakra (centri energetici) con un fenomeno simile alla possessione. Viceversa, se sono benigni ed amorevoli, possiamo sperimentare una sensazione di grande ispirazione o addirittura di estasi.

La maggioranza delle forme pensiero che dimorano in noi sono intelligenti ed esigenti. Possono costringere la personalità ad agire nel modo adatto al fine di permetterle di soddisfarsi e rinnovarsi. Se ci colmiamo di forme pensiero di bramosia, invidia e odio, tali forme pensiero detteranno alla nostra personalità le azioni e i
comportamenti che porteranno a grandi dispiaceri e a conflitti: un vero inferno interiore. Se la nostra natura è pacifica e
compassionevole, i nostri pensieri ci porteranno in situazioni dove potremo aiutare e servire.

Intorno a noi vi sono esseri umani che vivono in totale ignoranza ed oscurità, perciò l’ambiente psico-mentale collettivo è intriso di forme pensiero buone e cattive. Vi sono gli Angeli, ma vi sono anche i demoni! Sta a noi creare il polo magnetico che attirerà gli uni e respingerà gli altri. Nessun demone può disturbare un essere umano, se questi non risuona alla stessa frequenza vibratoria.

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