Dopo la morte la vita va avanti. La coscienza è immortale

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Dopo la morte la vita va avanti. La coscienza è immortale

10 gennaio 2014

Coscienza

La teoria di un famosissimo scienziato prova a spiegare come la vita va avanti per sempre. Tramite
la nostra coscienza.

Vi è un libro dal titolo abbastanza complesso: “Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys
to Understanding the Nature of the Universe” che sta avendo un notevole successo su Internet. Il
concetto di fondo prova a spiegare come la vita non finisce quando il nostro corpo muore, ma invece
può andare avanti per sempre. Tramite la nostra coscienza.

L’autore di questa pubblicazione, il dottor Robert Lanza, è stato votato come il terzo miglior
scienziato in vita dal New York Times, stando a quanto riportato su Spirit Science and Metaphysics.

Lanza, esperto in medicina rigenerativa e direttore del Advanced Cell Technology Company negli Stati
Uniti, è anche conosciuto per la sua approfondita ricerca sulle cellule staminali e per l’aver
clonato diverse specie di animali in via d’estinzione.

Ma da un po’ di tempo ha deciso di dedicarsi anche alla fisica, meccanica quantistica e astrofisica.
Questa miscela esplosiva di conoscenze ha dato vita ad una sua nuova teoria, quella del
biocentrismo. Essa insegna che la vita e la coscienza sono fondamentali per l’universo e
praticamente è la coscienza stessa che crea l’universo materiale in cui viviamo e non il contrario.

Prendendo la struttura dell’universo, le sue leggi, forze e costanti, queste sembrano essere
ottimizzate per la vita, il che implica che l’intelligenza esisteva prima alla materia. Lanza
sostiene inoltre che spazio e tempo non siano oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra
comprensione: “portiamo lo spazio e il tempo in giro con noi, come le tartarughe con i propri
gusci”. Nel senso che quando il guscio si stacca (spazio e tempo), noi esistiamo ancora.

La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esista. Esiste solo sotto forma di
pensiero, perché le persone si identificano con il loro corpo credendo che questo prima o poi morirà
e che la coscienza a sua volta scomparirà. Se il corpo genera coscienza, allora questa muore quando
il corpo muore, ma se invece il corpo la riceve nello stesso modo in cui un decoder riceve dei
segnali satellitari, allora questo vuol dire non finirà con la morte fisica.

In realtà, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli di tempo e spazio. È in grado di essere
ovunque: nel corpo umano e fuori da esso.

Lanza ritiene inoltre che universi multipli possano esistere simultaneamente. In un universo, il
corpo può essere morto mentre in un altro può continuare ad esistere, assorbendo la coscienza che
migra in questo universo. Ciò significa che una persona morta, durante il viaggio attraverso un
tunnel non finisce all’inferno o in paradiso, ma in un mondo simile, a lui o a lei, una volta
abitato, ma questa volta vivo. E così via, all’infinito.

Senza ricorrere a ideologie religiose lo scienziato cerca quindi di spiegare la coscienza
quantistica con esperienze precedenti alla morte, proiezione astrale, esperienze fuori del corpo e
anche reincarnazione.

Secondo la sua teoria, l’energia della coscienza a un certo punto viene riciclata in un corpo
diverso e nel frattempo esiste al di fuori del corpo fisico ad un altro livello di realtà e forse,
anche, in un altro universo.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=zI_F4nOKDSM

www.spiritscienceandmetaphysics.com/scientists-claim-that-quantum-theory-proves-consciousness
-moves-to-another-universe-at-death/

www.advancedcell.com/

Fonte: wallstreetitalia.com

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