Come dare una svolta alla tua vita di Antonella Lucato

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Come dare una svolta alla propria vita

di Antonella Lucato

Vi trovate ad una “svolta”? Vivete un momento di trasformazione, di
cambiamento? State per cominciare o ricominciare un progetto, un’impresa,
degli studi, un’attività, un’amore? Vi auguro che la ” svolta ” sia
un’opportunità di crescita personale e di realizzazione.

IL POTERE DELLA SCELTA

Una svolta implica una scelta. Mi capita spesso di rimanere imbrigliata
nella tensione della scelta tra due strade. E’ un bel tormento per me.

Qualche volta, quando sono indecisa tra due cose, due colori, due modelli,
due corsi, due posti, due argomenti, due appuntamenti, per alleggerire il
“peso” della decisione li tengo entrambi.

In alcune situazioni arriva, però, un momento in cui si impone “una svolta”.

Rimandare la decisione di lasciare un lavoro, una situazione, o una persona,
può servire a elaborare ciò che sentiamo e pensiamo, a prendere fiato.
Tuttavia, come l’olio, la ncessità di decidere tornerà ciclicamente a galla,
e la nostra non-scelta può diventare più pericolosa dei potenziali rischi
impliciti nella svolta.

Grave o lieve che sia la scelta che dobbiamo fare l’importante è sviluppare
il nostro intuito profondo, quello che sa che cosa è bene per noi, di che
cosa abbiamo bisogno. Dobbiamo allenarci e imparare a dargli ascolto, così
la “strategia della svolta” si dispiega.

A volte l’illuminazione che ci porta alla soluzione la troviamo in un libro,
in un sogno, in un viaggio, in un incontro o – perché no? – in un articolo!

UN’ESPERIENZA DI CAMBIAMENTO

Alcuni anni fa, di fronte ad una svolta importante, ho vissuto nel dilemma
per oltre un anno. Ero consapevole di essere ad un crocevia, ma non sapevo
in che direzione andare.

Vi è mai capitato di porvi domande del tipo: “Che senso ha per me ciò che
faccio? Per che cosa mi struggo? Mi stimola? Mi dà abbastanza? Mi fa
crescere? Mi dà modo di esprimere me stessa? Mi sento realizzata? E’ in
sintonia con ciò che sento? E’ ciò che voglio dalla vita? E’ ciò che
sognavo? A che cosa aspiro? Mi diverto, almeno?

Perché tutte queste domade? Sono state il mio “motore di ricerca” !

“Stare” significava continuare l’attività in Azienda, spegnere i sintomi e
la voce dell’intuito

“Andare” voleva dire, invece, lasciare l’azienda e tutto ciò che significava
per me, e riprogettare me stessa e la mia professione.

Educata sin da bambina all’impegno e a guadagnarmi ogni cosa, avevo studiato
e lavorato sodo per conquistarmi la posizione di Responsabile della
Comunicazione.

Potevo contare su una valida esperienza di oltre dieci anni in varie note
aziende, una buona posizione, un buon stipendio, un bell’ufficio, buone
frequentazioni… Il mio era un biglietto da visita di tutto rispetto.
Conoscevo molte persone che invidiavano il mio posto, eppure… Stavo male… La
mia stanchezza dipendeva da qualcosa di profondo. Somatizzavo la fatica di
vivere una vita che non era più la mia.

Mi sentivo sempre stanca, prigioniera di ruoli, contenuti e modi che non mi
appartenevano più, o che forse non erano mai stati davvero miei. La riunione
del lunedì era diventata una vera tortura. Ero sempre più stanca di stare a
sentire fiumi di parole senza senso, perché incongruenti con i
comportamenti, di sopportare individui “egoici” pronte a manipolare persone
e situazioni per il loro tornaconto, persone che, inconsapevoli di sé,
proiettavano le loro frustrazioni e negatività sugli altri, di dover
recitare i dati di fatturato, margine lordo e margine netto come fossero
“preghiere”!

Per sopravvivere cercavo relazioni autentiche con le persone e praticavo le
discipline psico-corporee che avevo imparato.

Avevo frequentato l’Università lavorando, così continuare a lavorare e
studiare mi veniva facile e, spinta dalla passione per lo sviluppo del
potenziale umano, seguivo corsi di Comunicazione non verbale (che, per
inciso, rappresenta oltre il 90% del nostro comunicare), di linguaggi del
corpo ed espressione corporea (ossia la nostra presenza, la voce, i suoni,
il ritmo, il tono, la modulazione, la gestualità, la mimica facciale, il
modo di muoverci, di relazionarci e di proporci agli altri), di
psicosomatica, di riequilibrio energetico.

Diventavo sempre più consapevole che “Comunicare” poteva essere una via per
arricchire la qualità della propria vita personale e professionale, per
sviluppare le proprie potenzialità, esprimere il proprio talento e
creatività, mettere in comune ciò che sentiamo con ciò che pensiamo, il
nostro dentro e il fuori, e quindi produrre una comunicazione più efficace e
autentica con noi stessi e con gli altri che porti maggior armonia nelle
relazioni e più equilibrio delle nostre energie, per difenderci da ansia e
stress eccessivi. Mente e corpo sono infatti un’unità inscindibile, e il
nostro Ben Essere è il risultato dell’armonia e dell’equilibrio che
riusciamo a creare con noi stessi, con gli altri, con l’ambiente che ci
circonda.

ABBANDONARE LE ABITUDINI E IMPARARE A… VOLARE

Lasciar andare le certezze, le sicurezze, le abitudini e gli schemi, i
valori e gli atteggiamenti che non ci sostengono più non è facile, anche
quando ci limitano. Molte persone trascinano la loro vita ed il loro lavoro
come se fosse un carro che diventa ogni anno più pesante; magari, si
lamentano, creano conflitti, ma non agiscono per cambiare in modo
costruttivo la situazione.

Nessuno è mai completamente pronto, ma qualcosa ci attende al limitare del
bosco, ed è il nostro fato. Scrisse Guillaume Apollinaire: “Li portammo
sull’orlo del baratro e ordinammo loro di volare. Resistevano. Volate,
dicemmo. Continuavano ad opporre resistenza. Li spingemmo oltre il bordo. E
volarono”.

Non è possibile stare e andare. Ho scelto di andare, di avere fiducia in me
stessa e nella vita, ho scelto di credere che “Una corrente di eventi ha
inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di
imprevisti, di incontri e di assistenza materiale, che nessuno avrebbe
sognato potessero avvenire in questo modo. Qualsiasi cosa tu possa fare, o
sognare di poter fare, incominciala. Il coraggio ha in sé il genio, il
potere e la magia.” (dal “Faust” di Goethe)

L’AUTORE

Antonella Lucato

Comunicatrice, studiosa praticante e insegnante di Discipline psico-corporee
occidentali ed orientali per il Ben Essere di mente corpo anima emozioni.

Dopo gli studi Universitari in Relazioni Pubbliche, per oltre dieci anni è
stata Responsabile della Comunicazione di note Aziende. Ha alle spalle anche
anni di studio e pratica di Psicosomatica e Discipline Psico-Corporee
Occidentali ed Orientali tra le quali: Dance Therapy, Espressione Corporea,
Qi Gong, tecniche di rilassamento di meditazione e visualizzazione.

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