Passeggiare nella natura modifica i nostri ormoni e trasforma il DNA

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Passeggiare nella natura modifica i nostri ormoni e trasforma il DNA

4/03/2018

Steve Jobs è noto per i suoi “meeting camminati” nel parco e lo stesso anche il fondatore di
Facebook Mark Zuckerberg. Se ci fai caso inoltre anche tu quando devi trovare una soluzione cominci
a camminare avanti e dietro. Forse i ricercatori sono arrivati a dare una spiegazione.

Una passeggiata nella natura oltre a liberarci la mente e mettere in moto il corpo cambia i percorsi
neuronali in modo da migliorare nettamente la nostra salute mentale. Non è un guru a dircelo ma uno
studio dell’Università di Stanford.

Sicuramente camminare è utile per la perdita di peso, la prevenzione di malattie cardiovascolari ed
un migliore metabolismo e temperatura corporea. In pochi sanno, però, che camminare ci rende più
creativi e felici.

Purtroppo la maggior parte di noi vive in città e spende pochissimo tempo nel verde e nella natura
rispetto a quanto avveniva alcune generazioni fa. Diverse ricerche(1) mostrano che chi vive nel
grigio della città ha rischio maggiore di vivere disturbi psicologici ed ha un valore più alto degli
ormoni dello stress.

Gregory Bratman dell’Università di Stanford in uno studio(2) precedente aveva scoperto che gli
studenti che passeggiavano nel parco dell’università erano più attenti e felici di quelli che
camminavano per lo stesso tempo nel traffico cittadino.

Ma lo studio non aveva analizzato l’aspetto neurologico alla base di questa netta diversità.

Bratman ha quindi fatto un’ulteriore ricerca(3) che è stata pubblicata sul National Academies of
Sciencies in cui ha analizzato le persone che “rimuginano” tutto il tempo, ossessionate dal
chiacchiericcio mentale e dalla lamentela su se stessi e il mondo. Il risultato è stato chiarissimo:
passeggiare nella natura è così benefico perché spegne il chiacchiericcio mentale come è possibile
notare dall’analisi cerebrale in cui l’area del cervello normalmente attiva nel “rimuginio”
(corteccia prefrontale subgenuale) è molto meno attiva.

Insomma stare nella natura sembra farci uscire dalle storie della mente e farci ritrovare quella
pace e leggerezza che hanno gli uomini che vivono a contatto con la natura. Chi ha viaggiato per il
mondo sa che ci sono popolazioni povere ed arretrate che però vivendo in paradisi naturali sono
sempre felici, solari e ospitali, e probabilmente non sanno neanche di essere povere o di avere dei
problemi. Se non l’hai fatti ti consiglio di leggerti questo meraviglioso estratto di Eckhart Tolle
“Lascia che la natura ti insegni la calma”.(4)

Ecco l’ultima ragione per cui dovresti camminare nella natura. Se non sembri essere stressato
potresti avere un altro motivo per camminare: migliorare la tua creatività e trovare soluzioni
geniali nelle situazioni da risolvere.

Sempre all’Università di Stanford i ricercatori(5) hanno analizzato i livelli di creatività delle
persone che camminano spesso rispetto a quelle che passano la maggior parte del giorno sedute. Il
risultato è stato chiaro: camminare aumenta il livello di creatività del 60%.

E la cosa interessante e sbalorditiva a detta degli studiosi, è che camminare sul tapis-roulant o
all’aperto ha lo stesso effetto: raddoppia la capacità di dare risposte creative rispetto a starsene
seduti.

Bisogna sapere che stress, ansia e depressione sono malattie molto diffuse e innescano nel nostro
cervello un deficit nei processi cognitivi basici (memoria, comprensione e creatività). Camminando
ogni giorno questi problemi miglioreranno notevolmente.

Uno dei più grandi nemici del nostro cervello è la routine.

Camminare con regolarità, tre volte al giorno per almeno 40 minuti, rinnova i percorsi neuronali e:

libera il cervello dalle preoccupazioni;

ci fornisce più ossigeno, facendoci sentire meglio e stimolando il lobo frontale (connesso alla
creatività e allo stato d’animo);
libera endorfine, facendoci sentire più euforici ed ottimisti
sparisce il cortisolo, l’ormone dello stress
ci fa sentire più rilassati, entusiasti e pieni di fiducia
Camminare nella natura, in un parco o in campagna, è un atto di grande apertura, liberazione ed
espansione. Non si tratta di un atto spirituale, ma di una necessità organica, soprattutto se
viviamo in città.

“Studi clinici hanno dimostrato che immergersi per 2 ore al giorno nei suoni della natura riduce
fino all’800% gli ormoni dello stress e attiva 500-600 segmenti di DNA, capaci di curare e riparare
il corpo.”

Riferimenti:

(1) How Walking in Nature Changes the Brain

(2) The benefits of nature experience: Improved affect and cognition

(3) Nature experience reduces rumination and subgenual prefrontal cortex activation

(4) Eckhart Tolle ~ “Lascia che la natura ti insegni la calma”

(5) Stanford study finds walking improves creativity

Fonte: dionidream.com

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