Nella pancia, un secondo cervello

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Nella pancia, un secondo cervello

Sai perché l’intestino viene definito come il nostro secondo cervello? Quali sono i benefici derivati dall’avere un intestino felice?

di Simone Quagliata – 13/10/2015

>> http://goo.gl/bNBrCu

Nella pancia, un secondo cervello

Lintestino è il nostro amico-nemico più intimo. Spetta a noi scegliere se farci voler bene o meno
dal quello che oggi viene definito il nostro secondo cervello. Ci litighiamo se pensiamo che esso
sia unicamente deputato al processo di digestione del cibo. Se invece impariamo ad ascoltarlo, a
stimarlo e a prenderci cura di lui, ci regalerà benessere e salute. Intestino ed encefalo hanno
forma e aspetto simili: allo stesso modo del cervello superiore, quello inferiore riceve e
trasmette segnali e stimoli, reagendo a ogni tipo di agente esterno, sensazione, stato danimo,
emozione e stress. Ne è testimonianza il crescente interesse da parte della comunità scientifica,
che da anni porta avanti con orgoglio l’argomento “intestino e psiche” all’interno delle pubblicazioni.

Intestino e depressione: quale legame?

La vita delle nostre cellule si basa essenzialmente sul controllo integrato di due Sistemi Nervosi
Autonomi: la coscienza in quello superiore e la peristaltica-emozionale in quello inferiore. La
calza che avvolge lintero intestino, non a caso, possiede un numero elevatissimo di neuroni
(oltre 100 milioni). Lintestino, dunque, è in grado di influenzare fortemente lattività del
Sistema Nervoso Centrale e di conseguenza di procurare benessere oppure, di contro, sensazioni di
malessere. Numerose ricerche hanno confermato limportanza del secondo cervello enunciando, per di
più, lipotesi oramai assodata secondo cui questo organo giochi un ruolo importante anche per linsorgenza di numerosi disagi psichici.
Nell’ambito della depressione l’esperimento del nuoto forzato ne è un esempio. Un topo da
laboratorio viene messo in un piccolo contenitore dacqua. Poiché non arriva a toccare il fondo con
le zampette, continua ad agitarle per tornare sulla terra ferma. I ricercatori si domandano: per
quanto tempo seguiterà a nuotare nel tentativo di raggiungere il suo obiettivo? I topi con tratti
depressivi non nuotano molto a lungo, smettono a più riprese. Lo scienziato John Cryan, dopo aver
diviso i topi in due gruppi distinti (gruppo sperimentale e gruppo di controllo), ha somministrato
al gruppo sperimentale un batterio: il Lactobacillus Rhamnosus JB-1. Risultato: i topi con
lintestino in buona salute non solo nuotavano più a lungo e con maggiore speranza, ma possedevano
anche meno ormoni dello stress a livello ematico. Inoltre, da non sottovalutare, il 95% della
serotonina viene prodotta a livello intestinale e una sua alterazione o carenza può provocare episodi depressivi.

Intestino e sistema immunitario

Disturbi intestinali cronici non trattati adeguatamente (disbiosi) potrebbero dunque causare una
serie di disagi che apparentemente non hanno alcuna relazione con lintestino. Il microbiota
intestinale umano, inoltre, influenza fortemente l’attività dell’intero sistema immunitario (ospita al suo interno il 60% delle cellule immunocompetenti dell’organismo).
Le più recenti evidenze scientifiche disponibili scientifico affermano che i batteri intestinali
influenzano fortemente lo stato d’animo. Lo stress modifica la flora batterica, ma è vero anche il
contrario: gli abitanti dellintestino possono in qualunque momento modulare funzioni che, in
pasato, si credeva fossero provocate solo ed esclusivamente dal gran capo, il cervello.

Norman Walker
La Salute dell’Intestino – Il Colon – Libro >> http://goo.gl/bNBrCu I Macro tascabili del benessere
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-salute-dell-intestino-il-colon-libro.php?pn=1567

Giulia Enders
L’intestino Felice – Libro
I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__l-intestino-felice-libro.php?pn=1567

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