Manuale della Motivazione (parte 19a.)

pubblicato in: AltroBlog 0

Manuale della Motivazione (parte 19a.)

Manuale della Motivazione

– di Marcello Bonazzola –

– IL SUCCESSO –

Vorrei parlarvi del segreto più strano del mondo.

Qualche anno fa, durante un’intervista a Londra, venne chiesto ad Albert
Schweitzer, il grande dottore e vincitore del premio Nobel: “Dottore, cos’è
che non va negli uomini d’oggi ?” . Il grande dottore rimase un po’ in
silenzio, poi rispose: “Gli uomini non pensano”.

Ed è proprio su questo argomento che vorrei intrattenermi con voi.

Viviamo oggi in un’epoca d’oro, un’era alla quale l’uomo ha mirato, sognato,
ed ambito alla sua conquista per secoli, ma ora che la viviamo, la prendiamo
per una cosa scontata.

La nostra è una terra dalle molteplici opportunità per ognuno di noi, ma ci
rendiamo conto di questo?

Prendiamo, ad esempio, un centinaio di uomini che abbiano cominciato a
lavorare all’età di circa 25 anni, se chiedete loro se hanno intenzione di
riuscire nella vita, vi diranno senz’altro di sì, e noterete il loro
ottimismo verso la vita, uno scintillio negli occhi, un coraggio indomito.

La vita a 25 anni si presenta loro come un’avventura interessante, ma
raggiunti i 65 anni, solo 5 di questi uomini saranno emersi, solo 5 avranno
raggiunto il successo.

Quando diciamo che solo 5 avranno raggiunto il successo, è necessario dare
una buona definizione di questa parola: “il successo è la progressiva
realizzazione di un valido ideale.”

Se un uomo si prefigge un determinato traguardo, ed è cosciente di dove
vuole arrivare, raggiungerà il successo, altrimenti diventerà un fallito.

Raoul May, un noto psichiatra, ha scritto un magnifico libro, intitolato
“l’uomo alla ricerca di sé stesso”, nel quale dice, tra l’altro, “nella
nostra Società l’opposto del coraggio non è la viltà ma il conformismo”.

Tempo addietro venne fatta una ricerca su di un buon numero di uomini che
lavoravano, ai quali venne chiesto: “per quale ragione vi alzate presto
alla mattina?, perché andate a lavorare?”, 19 uomini su 20 non conoscevano
la risposta e risposero semplicemente “bah !, tutti vanno a lavorare alla
mattina”.

Questo è il vero guaio di oggi: il conformismo.

Le persone agiscono in conformità agli altri, senza sapere perché, senza
sapere cosa vogliono e dove andranno a finire.

Impariamo a leggere all’età di 7 anni, a guadagnarci la vita quando
raggiungiamo i 25, e normalmente a quest’età dobbiamo non solo guadagnare da
vivere per noi stessi, ma dobbiamo anche mantenere una famiglia, eppure,
arrivati a 65 anni, la grande maggioranza degli individui non ha ancora
conquistato l’indipendenza economica, e in una terra così ricca come la
nostra.

Perché? perché si conformano, perché agiscono come la percentuale sbagliata
del gruppo, come quel 95% che non riesce ad emergere.

Ma perché la gente si conforma ?

Torniamo alla nostra definizione di successo, quali sono le persone che lo
raggiungono?

L’uomo che riesce a raggiungere il successo è colui che realizza
progressivamente il proprio ideale, è colui che dice a sé stesso: “arriverò
a raggiungere quello che mi sono prefisso”, e inizia a concentrarsi sul suo
traguardo egli avrà successo perché sa esattamente come ottenerlo.

Pensate ad una nave che lasci il porto con un itinerario ben preparato e
preciso.

Il Comandante e l’equipaggio conoscono perfettamente tutte le tappe che
dovrà fare la nave e quanto tempo impiegherà per arrivare; vi è cioè una
meta ben precisa che verrà raggiunta nel tempo previsto.

Prendiamo ora un’altra nave, simile alla prima, ma che non abbia un
equipaggio e non ci sia nessuno al timone, non abbia nessun porto da
raggiungere, nessuna meta, nessuna destinazione.

Se avviassimo i motori e la lasciassimo andare, sono certo che, anche se
riuscisse a lasciare il porto, finirebbe quale relitto su qualche spiaggia
deserta, non riuscirebbe mai ad attraccare a nessun porto perché non ha
nessuna guida e nessuna destinazione.


Questo accade anche al genere umano.

Vi dirò ora quale sia il giusto significato della parola successo: è
l’Insegnante che insegna perché questa è la professione da lui, o da lei,
scelta; é la donna che è moglie e madre perché ha voluto diventarlo lei e ci
riesce perfettamente, é l’uomo che gestisce il distributore di benzina
all’angolo della strada, perché questo è esattamente quello che voleva
diventare, è il rappresentante arrivato che vuole assicurarsi una carriera
ed avanzare con la crescita della sua Organizzazione.

Il successo è qualsiasi persona che fa un determinato lavoro perché cosi
aveva liberamente deciso, e solo una persona su venti riesce a fare questo,
ed ecco perché oggi veramente non esiste nessuna concorrenza, a meno che
questa non sia creata da noi stessi.

Per vent’anni sono andato alla ricerca della chiave che potesse svelarmi
cosa accadesse agli esseri umani.

Esisteva una chiave, mi chiedevo, che potesse fare della fortuna qualcosa da
poter prevedere, anche approssimativamente?, esisteva una chiave che potesse
garantire il successo ad una persona che ne conoscesse l’esistenza e sapesse
come usarla?

Ebbene questa chiave esiste ed io l’ho trovata, è la chiave del successo e
del fallimento, “noi diventiamo quello che pensiamo di diventare, ripeto,
“noi diventiamo quello che pensiamo di diventare”.

Nella Storia, i Grandi Saggi, gli Insegnanti, i Filosofi ed i Profeti sono
stati discordi su molti argomenti, ma su questo punto il loro accordo è
stato unanime e completo.

Buddha disse: “Quello che siamo, è quello a cui pensiamo” , e Marco Aurelio:
“La vita di un uomo è ciò che i suoi pensieri riescono a fare di essa” , e
Disraeli: “Tutto arriva all’uomo che sa aspettare”.

Dopo una lunga meditazione sono arrivato alla convinzione che l’essere umano
che ha uno scopo preciso riuscirà a realizzarlo; che non vi è niente che
possa opporre resistenza ad una volontà che rischia persino la propria
esistenza per la realizzazione di questo scopo.

Raulf Emerson ha detto: “Un uomo è quello a cui pensa tutto il giorno di
diventare” , e William James: “La più grande scoperta della mia generazione
è che gli esseri umani riescono a cambiare le loro vite cambiando il loro
atteggiamento mentale”. Anche George Bernard Shaw si è espresso in
proposito dicendo: “La gente accusa sempre le circostanze per quello che non
è riuscita a realizzare; io personalmente non credo alle circostanze”.

Le persone che hanno successo, a questo mondo, sono quelle che vanno alla
ricerca delle circostanze volute, e se non riescono a trovarle se le creano
da soli.
E’ quindi abbastanza evidente che diventiamo ciò su cui ci concentriamo.

Una persona che pensa ad un traguardo ben preciso e definito, lo raggiungerà
poiché concentrerà il suo pensiero su questo traguardo, mentre l’uomo che
non ha nessun scopo, che non sa dove andare, l’uomo i cui pensieri sono
quindi pieni di confusione e di ansia, di paure e di preoccupazioni, diventa
ciò che riflettono i suoi pensieri, e la sua vita diventerà una vita di
frustrazione, paura, ansia e preoccupazione, e se non pensa a niente diverrà
una nullità.

La mente umana è l’ultimo grande continente inesplorato della terra;
contiene ricchezze aldilà di ogni immaginazione, e vi renderà i frutti di
qualsiasi cosa vogliate seminarvi.

Penso che a questo punto potreste chiedervi: “Se quanto dice è vero, perché
la gente non usa di più il cervello?, perché non coltiva di più questa
possibilità di cui è dotata?”

Ecco la risposta anche a questo interrogativo: “La nostra mente ci viene
assegnata alla nascita quale corredo standard, è gratuita, e come tutte le
cose che ci vengono date gratuitamente, viene considerata di poco valore”, è
un vero paradosso, se consideriamo che è vero esattamente il contrario !

Tutto ciò che riveste un valore nella vita ci viene elargito gratuitamente,
come la mente, l’anima, il corpo, la speranza, i sogni, le ambizioni,
l’intelligenza, l’amore per la famiglia e per gli amici, tutti questi doni
inestimabili sono gratuiti, mentre le cose per le quali dobbiamo pagare
hanno in effetti un valore relativo, e possono essere rimpiazzate con
facilità.

Una persona capace può subire ripetuti dissesti e rifarsi sempre un’altra
volta, se la nostra casa venisse distrutta da un incendio, potremmo sempre
costruirne un’altra mentre le cose che riceviamo gratis, questi doni di
valore immenso, non potremo mai sostituirli.

La mente umana può realizzare qualunque compito le venga affidato, ma non
deve esser considerata come qualcosa di scontato, troppo spesso viene usata
per scopi insignificanti invece che per grandi ed interessanti progetti.

Le Università ci informano che la maggioranza degli individui sfrutta solo
il 10% delle proprie capacità.

Decidete ora quello che volete, fissatevi questo traguardo nella mente ed
assegnatevi una direzione, una destinazione, questa sarà la decisione più
importante che abbiate mai preso nella vita.

La legge che ci porta al successo è come una spada a doppio taglio ed è
quindi necessario esercitare il controllo sul nostro modo di pensare.

La stessa legge che può portare un uomo ad una vita di successi, di
ricchezza, di felicità, e a tutte le cose che ha sognato per sé e per la
propria famiglia, può trascinarlo nel fango, dipende unicamente dall’uso che
se ne fa, nel bene o nel male.

Questo è il segreto più strano del mondo.

Ricordate le parole del sermone del monte, tenetele bene a mente e
costantemente davanti ai vostri occhi: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e
troverete, bussate e vi sarà aperto, perché chiunque chiede riceve, chi
cerca trova e sarà aperto a chi bussa”.

E’ così meraviglioso e semplice, infatti è così semplice che nel nostro
mondo, tanto complicato, riesce difficile ad un adulto capire come sia
sufficiente avere fede e prefiggersi uno scopo. Innanzitutto non
preoccupatevi: le preoccupazioni comportano paura, e la paura è
paralizzante.

La sola cosa che potrebbe destare preoccupazioni è il cercare di fare tutto
da soli.

Siate consci che tutto ciò che è necessario per raggiungere il successo, è
il tenere il vostro obiettivo sempre innanzi a voi, tutto il resto si
sistema da solo.
Ricordatevi anche di mantenervi calmi ed allegri, non lasciatevi abbattere o
fuorviare dalle piccole, inutili cose della vita.

Il benessere è fondato su una legge di scambi reciproci, quindi ogni persona
che contribuisce a questo potrà trarne benefici propri, non sempre questi vi
arriveranno dalle stesse persone coinvolte, forse vi perverranno da altre
direzioni, ma li otterrete certamente, perché la legge è questa.

Per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria, non esistono
eccezioni a questa regola e una volta che la si è ben compresa, qualsiasi
essere ragionevole può programmare la propria fortuna, se desidera di più
dovrà essere di maggior aiuto alle persone con le quali è in contatto, se
vuole meno dovrà solo ridurre il proprio contributo.

Questo è il prezzo da pagare per quello che volete ottenere. Se pensate di
arricchirvi deludendo altre persone, finirete soltanto per deludere voi
stessi e, anche se ci vorrà del tempo, riuscirete sicuramente a recuperare
quello che avete speso.

Le prigioni e le strade frequentate da persone sole sono piene di gente che
ha cercato di farsi delle leggi proprie, qualche volta è possibile evitare
le leggi umane, ma esistono leggi che sono aldisopra di queste, e che non
possono essere infrante.

Una volta mi è capitato di sentire Grow Petterson, redattore capo del
giornale Toledo Daily Plate, concludere così il suo discorso: “Gli anni da
me passati al giornale mi hanno convinto di alcune cose: che la gente è
fondamentalmente buona, che siamo su questa terra di passaggio e che
dobbiamo usare del tempo concessoci di stare al mondo per farne un’avventura
emozionante”.

L’Architetto dell’Universo non ha costruito una scala che non abbia una meta
precisa, e il nostro più grande Maestro, il Falegname di Galilea, ci ha
lasciato il suo segreto sempre attuale: “Vi sia dato secondo la vostra
fede”.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *