L’orgasmo del cervello si raggiunge con YouTube

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L’orgasmo del cervello si raggiunge con YouTube

di ELENA ADELE BELLI

02/02/2015

L’Asmr è il fenomeno digitale del momento: consiste nel suscitare sensazioni di benessere attraverso stimoli sonori o visivi. Un fenomeno trasversale con una forte utilità sociale: conforta e motiva le persone sole o in difficoltà

Nei paesi anglofoni questo acronimo appartiene già al vocabolario quotidiano: nato su Youtube circa cinque anni fa, l’ASMR è il fenomeno digitale del momento, capace di catturare l’attenzione di grandi nomi come TIME, Washington Post e BBC. Nonostante la dicitura medico-scientifica, l’Autonomous Sensory Meridian Response altro non è che quella piacevole sensazione simile a un brivido che si prova al raggiungimento di uno stato di relax. C’è chi lo esperisce durante un massaggio alla schiena, chi dal parrucchiere quando lo scalpo viene frizionato, chi davanti alla tv ascoltando le televendite. I modi per avere il cosiddetto braingasm, l’orgasmo del cervello, sono molteplici e mai universali.

Per regalare un momento di pace agli utenti di Youtube, gli ASMRtists (i titolari dei canali dedicati all’ASMR) confezionano centinaia di video – anche su richiesta – basati su uno o più stimoli, detti triggers. Da una parte ci sono gli espedienti sonori, come il rumore delle spazzola che scorre tra i capelli o le frasi sussurrate che – oscillando da un orecchio all’altro – immergono l’ascoltatore in una dimensione fantastica, lontana dalla frenesia quotidiana. Dall’altra ci sono gli stimoli visivi che trovano la loro sublimazione nei giochi di ruolo in cui gli artisti si fingono parrucchieri, massaggiatori, insegnanti, truccatori, e guardando in camera guidano lo spettatore all’interno di un’esperienza realistica che lo faccia sentire ricoperto di inaspettate, rilassanti attenzioni.

Se è vero che gran parte del pubblico del filone ASMR usa i video per addormentarsi, ciò non toglie che questo movimento abbia una concreta utilità sociale mirata a confortare e motivare persone sole o in difficoltà. Dato il suo nobile scopo, l’ASMR è un fenomeno trasversale che non conosce sesso, età o ceto sociale. Benché una fetta importante di ASMRtists sia under-30, su Youtube l’età di chi abbraccia attivamente questa corrente va dai 12 agli oltre 50 anni: studenti, attori, mamme, graphic designer… tutti condividono la necessità di fuggire dallo stress della realtà contemporanea. Molti artisti hanno scoperto l’ASMR proprio in un momento critico delle loro vite, iniziando poi a produrre video in prima persona per dare un contributo alla causa. Tra loro c’è Ashley, conosciuta su Youtube come WhisperUnicorn, che ha trovato nell’ASMR “la stessa calma che le insegnanti delle elementari mi trasmettevano inconsapevolmente, e che ho cercato per molto tempo una volta divenuta adulta. Se l’ASMR fosse una persona” dice la ventisettenne di Denver attiva su Youtube da quasi tre anni “la nostra sarebbe la relazione più appagante della mia vita”.

Tra le tante community della Rete, quella dell’ASMR è una delle poche ad aver mantenuto intatta la sua filosofia nonostante l’incontrollabile espansione globale che ha reso redditizia l’attività dei maggiori ASMRtists (la più celebre, GentleWhispering , ha superato i 7 milioni di visualizzazioni con un solo video). Diversi di loro infatti riescono a mantenersi totalmente o parzialmente (Ashley è passata da un lavoro full time a un part time) grazie alle donazioni spontanee dei fan, che attraverso piattaforme come Patreon li aiutano ad acquistare microfoni professionali: il più ambito è il tridimensionale 3Dio Free Space Pro, del costo di ben 2000 dollari.

Nel 2014 il fenomeno dell’ASMR è esploso anche in Italia: gli ASMRtists nostrani sfornano in media 50 video in italiano a settimana e il numero di canali tricolore dedicati al filone è in forte impennata. Uno dei più attivi è quello di Diana, in arte DianaDew Asmr , che grazie ai video bilingue e alla presenza sui social network (in primis Facebook e Reddit) conta già oltre 46.000 iscritti. “Attualmente gran parte del mio pubblico” spiega la ventiseienne “è composto da uomini americani. Ogni settimana ricevo email di persone che mi ringraziano per quello che faccio, come ad esempio veterani di guerra che attraverso la mia voce e le mie parole motivazionali sono riusciti a superare i loro traumi”. Diana dedica circa 40 ore alla settimana alla realizzazione dei suoi video, sovvenzionati anche dalle donazioni dei fan. Il denaro però non è il motore del suo operato, conferma la ragazza: “Se mi dedico all’ASMR è perché il mio risultato viene apprezzato: chi mi segue mi dona molto, non tanto in termini economici ma di calore umano, di amore”.

da lastampa.it

approfondimento: www.amadeux.net/sublimen/articoli/asmr.html

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