Leonardo Da Vinci, il grande precursore del metodo scientifico
di Davide Fiscaletti
– 10/01/2017
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Leonardo Da Vinci, il grande precursore del metodo scientifico
Cinquecento anni prima che il metodo scientifico venisse definito e descritto formalmente da
filosofi e scienziati, Leonardo da Vinci elaborò e mise in pratica le sue caratteristiche essenziali:
studio della letteratura disponibile,
osservazioni sistematiche,
sperimentazione,
misurazioni accurate e ripetute,
formulazione di modelli teorici e frequenti tentativi di generalizzazione matematica.
Come Galileo, Newton e le successive generazioni di scienziati, anche Leonardo riteneva che
luniverso fisico fosse intrinsecamente ordinato e che fosse possibile comprendere razionalmente ed esprimere i rapporti causali che lo caratterizzano in maniera matematica.
Leonardo era ben consapevole del ruolo fondamentale che la matematica assume nella formulazione
delle idee scientifiche e nella registrazione e valutazione dei dati sperimentali. Tuttavia, il modo
con cui Leonardo si accostava alla matematica era quello di uno scienziato, non di un matematico:
egli intendeva utilizzare questa disciplina semplicemente per fornire coerenza e rigore alle descrizioni delle sue osservazioni scientifiche.
Leonardo utilizzò le sue abilità di visualizzazione e il suo grande intuito per sperimentare nuove
tecniche che preannunciavano branche della matematica che sarebbero state sviluppate soltanto secoli dopo, segnatamente la topologia e, soprattutto, la teoria della complessità .
Diversamente da Galileo e Newton, lessenza matematica che Leonardo riscontrava nella natura non
poteva essere espressa in quantità e rapporti numerici. La scienza di Leonardo non può essere
inclusa allinterno del paradigma meccanicistico di Galileo, Cartesio e Newton: la sua era una
scienza delle qualità , delle forme organiche plasmate e trasformate dai processi sottostanti.
Per Leonardo la natura nel suo insieme era viva e animata: un mondo in continuo mutamento e in
continuo sviluppo, tanto nel macrocosmo della Terra quanto nel microcosmo del corpo umano. Il vero
nucleo centrale della scienza di Leonardo consisteva nellanalisi sistematica dei processi di
autorganizzazione la crescita, i movimenti e le trasformazioni delle forme viventi della natura.
Leonardo possedeva una consapevolezza spiccata della connessione reciproca di tutti i fenomeni e
dellinterdipendenza delle parti allinterno di un tutto organico, nonché del fatto che tali parti
si producono a vicenda, dando luogo ad un sistema complessivo autorganizzato. Nella sua scienza
delle forme viventi, le caratteristiche meccaniche del corpo umano e di quello degli animali erano
sempre viste come strumenti usati dallanima per realizzare lautorganizzazione dellorganismo.
Così, siccome la sua era una scienza delle qualità , delle forme organiche, dei loro movimenti e
trasformazioni, nellapproccio di Leonardo la matematica che stava alla base della natura poteva
esprimersi solo ricorrendo a forme geometriche che si trasformavano incessantemente, secondo leggi e
principi rigorosi. Per Leonardo laggettivo matematico si riferiva di fatto soprattutto alla
logica, al rigore e alla coerenza in base ai quali la natura ha plasmato, e continuamente plasma, le sue forme organiche.
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