L’ENERGIA INFORMANTE DELLA MUSICA E IL SUO IMPIEGO TECNOLOGICO

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L’ENERGIA INFORMANTE DELLA MUSICA E IL SUO IMPIEGO TECNOLOGICO

di Alessio Di Benedetto

“Tutto l’universo è un insieme di risonanze armoniche derivanti da un unico suono, un vero e proprio
ologramma che si conforma secondo i rapporti delle sue sovrarmoniche o sottoarmoniche, ovvero il
rapporto tra le energie sottili e le vibrazioni lente”. (SANGLODEA, 2006).

Questa sarà derivata dalla potenza vibratoria presente in ogni cosa, secondo il principio
universale, ben espresso da John Keely: “La forza è la materia liberata, mentre la materia non è
nient’altro che la forza cristallizzata”. Tale principio ricorda l’affermazione di Göthe: “La Musica
è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata”. Ambedue le visioni sono
sintetizzabili nella riflessione di Leonardo Da Vinci: “A le stesse leggi obbediscono le onde sia de
l’acqua sia del suono e della luce”. La Natura è musica ad altissimo livello, è un campo
vibrazionale in perpetua trasformazione, mentre la formula mostra il calcolo di una vibrazione
fissa, teorica, statica. La Musica è, infatti, “numero in movimento”, è energia digitale in
permanente metamorfosi. Il Grande Iniziato Pitagora affermava che “I Numeri sono le sole reali
energie viventi in questo pianeta, mentre tutto il resto non è che la loro ombra”.

Noi perfezioniamo questa riflessione nel senso che LE VARIABILI OSCILLATORIE (HARMONICHE) SONO LE
SOLE ENERGIE VIVENTI IN QUESTO UNIVERSO, MENTRE TUTTO IL RESTO NON È CHE LA LORO OMBRA. L’Harmonia è
dunque il principio base per generare energia. Come in un nucleo atomico, la considerazione polare
degli accordi musicali diviene la via maestra per comprendere l’intelligenza della materia e delle
energie sottili. La triade accordale (ad es.: do – mi – sol) ricalca non a caso l’organizzazione
interna del principio trinitario. L’equilibrio è un gioco continuo di forze che s’intrecciano
secondo le leggi Harmonikali. Tutto ciò che si manifesta nel Cosmo ha bisogno di un polo neutro. Di
qui la perfezione trinitaria, poiché due forze contrastanti, per essere stabili, hanno bisogno di un
polo attrattivo comune che le organizzi in Potenziale Harmoniko. Questa legge è rinvenibile a
qualsiasi livello, dalle microparticelle alle galassie. Le forze positive e negative devono essere
tenute insieme dal polo neutro, intorno al quale esse ruotano. Sono le energie centrifughe e
centripete, ossia espansive e contrattive a dar luogo a quel meraviglioso gioco continuo che si
definisce simmetria, proporzione, analogia harmonikale. Se prevale le forza centrifuga, la molecola
cede un elettrone.

A quel punto la molecola non è più la stessa, ma diviene qualcos’altro. Se, viceversa, prevale la
forza centripeta, l’elettrone è assorbito nel nucleo e perde la propria identità. ATTENZIONE da qui:
Il movimento che ne deriva, poiché ricerca di equilibrio, produce energia. Si pensi a quando si
divide un atomo, che fa il finimondo fino a che nel suo campo d’influenza non si riconquista
l’Harmonia infranta. Per avere una minima idea della forza che può produrre il suono, iniziamo da un
esperimento che ognuno di noi può realizzare in casa. Basta avere una colonnina di vetro ad. es. di
circa 60 centimetri d’altezza e 12 di diametro, contenente acqua e polvere di ferro. Disponiamola su
una chitarra all’altezza del foro della cassa armonica, e percuotiamo energicamente le corde. A quel
punto, si vedrà la polvere di ferro salire verso la superficie dell’acqua. La forza propulsiva
dell’energia fonica investe con il suo forte flusso il leggero livello vibrazionale del ferro.
Quest’ultimo genera per risonanza una corrente che, accordandosi con il livello vibratorio
dell’acqua, spinge la polvere di ferro verso la superficie della colonna. Queste sono alcune delle
proprietà antigravitazionali e propulsive del suono a basse frequenze.

Ma vediamo che cosa può succedere con vibrazioni elevatissime. Come modello d’indagine per la
produzione d’energia pulita ed illimitata, derivata dalle caratteristiche vibratorie del Cosmo,
riportiamo alcune riflessioni ed esperimenti realizzati da John Worrell Keely sul finire del XIX
secolo. L’idea fondamentale è in chiave musicale e si basa sul principio della risonanza. Questo lo
portò a considerare la stessa energia elettrica come la risultante delle subarmoniche che provocano
i modelli di diversa tensione del flusso ondulatorio. La conduttività stessa del mezzo, per essere
ottimale, deve trovarsi in risonanza con le armoniche generatrici. In Musica questo è un concetto
elementare. I principi comuni di risonanza tra corda e cassa armonica determinano lo stato ottimale
della produzione del suono. Lo stesso accade tra la trasmissione dell’elettricità e il mezzo che la
trasporta. Tale mezzo deve contenere il maggior numero di armoniche in comune con l’energia
elettrica trasferita. Da qui deduciamo i diversi livelli di “superconduttività” relativa. Da tale
principio elementare e dall’esperimento della polvere di ferro su riportata, Keely derivò una sorta
di modello rotatorio antigravitazionale il TREXAR. Esso si basava sul concetto dell’Harmonia
dell’Ottava determinata dai numeri 1 : 2 : 3, in cui ½ esprime il rapporto musicale d’Ottava e 2/3
la quinta, che ne definisce la relazione Harmonika, o riunione degli opposti (2/3-quinta e ¾-quarta
= 1/2-ottava). Il TREXAR sviluppa i vettori energetici che costituiscono la dottrina dell’Harmonia
Nucleopolare dei suoni, dottrina unita al principio elettrodinamico.

Su tale principio egli pensò d’innestare un sistema coassiale rotante costituito da tre metalli
differenti, attraverso il quale faceva passare energia elettrica. I tre metalli – dall’esterno verso
l’interno –erano oro, platino e argento che, secondo le loro diverse armoniche di risonanza con il
segnale elettrico, producevano elevate disparità di potenziale. Egli puntualizzava che l’oro ha
carattere espansivo, l’argento ricettivo e il platino nucleopolare. Il platino faceva, pertanto, da
polo alla forza centrifuga dell’oro e centripeta dell’argento. È il contrasto di risonanza, insieme
con le diversità di potenziale vibratorio tra la forza centrifuga dell’oro e quella centripeta
dell’argento, a causare così una potenza radiante e rotazionale. I mezzi diversi, oltretutto,
generano una sorta di accordo vibrazionale con il flusso elettromagnetico terrestre, che è trino
nelle sue caratteristiche, come le triadi musicali. Il TREXAR produce un accordo nucleopolare
neutro, la cui differenziazione molecolare genera un’energia simile al magnetismo, sebbene non vi
sia traccia di un vero e proprio magnetismo . Esso moltiplica, in tal modo, le frequenze oscillanti
dei sovraccordi e sottoaccordi mediante energie sottili in alto e lente oscillazioni in basso. Le
elevatissime vibrazioni simpatiche sono prodotte dai SUONI SOMMATORI del nucleo.

I SUONI DIFFERENZIALI, dal canto loro, sono generati dal movimento delle masse metalliche, che danno
corposità al campo antigravitazionale. Essi sono causati dall’attrazione negativa vibrazionale e da
un cambio di campo oscillatorio periodico dei centri nucleari (neutri). Con tale sistema si realizza
una rotazione vorticosa. I metalli diversi generano un’Harmonia o Sfera harmonikale che entra in
vibrazione con le armoniche terrestri. Dalla loro interrelazione totale scaturisce una Rete
Vibrazionale che può assumere una spinta verso l’alto o verso il basso, secondo le frequenze
implicate, derivanti dalle variazioni di flusso energetico elettrico attraverso i superconduttori
del motore. L’opposizione tra argento e oro è armonizzata dal platino nell’Harmonia dell’Ottava. I
nodi “in risonanza simpatica” dell’argento producono vibrazioni fino a 180.000 Hz (oscillazioni per
secondo). Quelli dell’oro fino a 1.620.000 Hz, mentre il platino darà luogo a frequenze nell’ordine
di bilioni di vibrazioni, che arrivano ad illuminare il centro rotativo. E questo avviene se usiamo
conduttori che sono “accordati” nella progressione harmonica 1 : 2 : 3, ossia a due soli nodi. Se
invece impieghiamo una risonanza conduttiva che produce nove nodi (TREXNONAR), la frequenza
risultante sarà talmente elevata che per scriverla – afferma Keely – avremo bisogno di un foglio
lungo un miglio. Una frequenza vibratoria così elevata è in grado di far sollevare un’astronave con
estrema facilità e manovrabilità. Per ottenere simili risultati basta moltiplicare per Tre
l’Harmonia di riferimento del Trexar, secondo la progressione numerica 3 : 6 : 9, in cui 6/9 = 2/3
rappresenta l’intervallo che armonizza l’ottava 3/6 = ½. Si generano così proprietà
antigravitazionali.

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