IL SONNO NECESSARIO

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IL SONNO NECESSARIO

di Barbara Marchand
per Edicolaweb

Perché gli esseri viventi devono dormire?
Il sonno è indispensabile?

Noi trascorriamo quasi un terzo della nostra vita a dormire, ma sappiamo ancora troppo poco su
questo stato fisiologico, poiché le funzioni del sonno sono ancora oggi sconosciute. Quello che
sappiamo è che la mancanza di sonno ha conseguenze importantissime su tutti i piani della vita come
il nostro livello di vigilanza, la gestione delle nostre emozioni, la regolazione degli ormoni, il
buon funzionamento del nostro sistema immunitario e l’efficacia delle nostre funzioni cognitive. Il
sonno quindi ha un ruolo preponderante nella funzione di ogni processo ma gli scienziati non possono
ancora definire il suo esatto contributo.
Il vecchio detto “La notte porta consiglio” ha, senza ombra di dubbio, una certa base scientifica.

Alcuni studi hanno dimostrato che il sonno ha un parte importante nella plasticità cerebrale e
quindi nelle nostre capacità, nell’apprendimento e nell’adattamento.
Dallo scorso secolo si parla solo in nome di una certa produttività: meno dormo e più possiedo un
gran numero di ore produttive. Questo ragionamento rappresenta una pessima strategia! Poiché la
privazione acuta di sonno aumenta il livello di sonnolenza diurna che diminuisce le capacità di
attenzione e rallenta i tempi di reazione: effetti amplificati se la situazione del momento è poco
motivata o monotona.
Un esempio: alcuni ricercatori hanno dimostrato che in seguito ad una notte senza sonno, i soggetti
mostrano tempi di reazione tanto rallentati quanto quelli che hanno in corpo un tasso di alcool
simile al limite legale per guidare un’automobile. E quindi, la guida sotto l’influenza della
privazione di sonno può essere tanto pericolosa quanto quella in stato d’ebbrezza!

L’abitudine a privarsi a livello cronico di un po’ di sonno ogni giorno è nefasta sia per la salute
psicologica che per quella fisica. Quando non dormiamo a sufficienza, abbiamo sì problemi di
vigilanza e di attenzione ma abbiamo anche più difficoltà a regolare le nostre emozioni e la nostra
memoria. La privazione sistematica di sonno altera anche numerose funzioni fisiologiche. Notiamo,
per esempio, un aumento di cortisolo (ormone legato allo stress) anche nei giovani che dormono poco.
Questo stato può anche indebolire alcuni parametri delle funzioni immunitarie.

Secondo Henri Laborit (1924-1995) biologo e psicologo, studioso delle influenze ambientali sul
comportamento individuale, dormire è un programma del cervello rettiliano che ha bisogno di
sicurezza. Possiamo dormire senza sicurezza? Possiamo solo prendere atto che poche persone dormono
bene fuori dal proprio letto! I viaggiatori per esempio che, in nome di questa sicurezza del
dormire, spesso sono pronti a limitare la propria libertà!
Se per caso vi svegliate più stanchi dopo 7 o 8 ore di sonno, questo può derivare da elementi
fisiologici da capire ma certamente da un insieme psicosomatico sul quale occorre fare il punto.

Ricordatevi sempre che le ore di sonno prima di mezzanotte contano il doppio!
Quando si dice che “l’avvenire appartiene a chi si alza presto” è solo una mezza verità… occorre
per questo andare a dormire intorno alle 22.30 e non più tardi. Perché mezza verità? Perché in
effetti una giornata si programma durante la mattinata. Non è una spiegazione ma una constatazione.
Tutto ciò non impedisce alcuni di noi di fare di pomeriggio ciò che non risulta da una
programmazione del mattino. D’altronde il tempo non scorre linearmente e al mattino, fino a verso le
9.00, il tempo scorre più lentamente, poi accelera, con un leggero rallentamento nuovamente verso le
13.00-14.00 prima di ripartire al galoppo fino verso le ore 18.00. Ma ciò non è neanche dimostrabile
scientificamente, così come gli anelli di tempo che sono a volte concessi ad alcuni (fare 2 volte
più cose nello stesso lasso di tempo, alla stessa velocità).

Avete certamente notato che tutto il sistema, a cominciare dagli orologi, si adatta… poiché lo
spazio-tempo, come noi stessi d’altronde, è in effetti un ologramma. Non abbiamo nessun bisogno che
il mondo ufficiale aderisca o meno a queste scoperte, tutto questo è secondario per noi e meno vi
saranno equazioni e meglio sarà!
A partire da una certa età – un po’ prima dei cinquanta – è molto frequente che ci siano risvegli
notturni: non bisogna ostinarsi nel voler dormire a tutti i costi ma alzarsi, occuparsi, leggere,
oppure gratificarsi e spesso bere acqua o un qualsiasi liquido sano e calmante e poi tornare a
letto, generalmente un’ora dopo (questo varia da persona a persona secondo lo stato generale).

Se, attualmente, vi sentite meno in forma dopo 8 ore di sonno, non pensate che sia un insuccesso: vi
sono talmente tanti fattori che possono entrare in gioco, compreso il clima sotto il quale vivete,
la latitudine ma anche il vicinato geologico e sociologico. Ma forse più banalmente vi servono più
di 8 ore per annullare lo stress…
In effetti sono le nostre motivazioni profonde che ci fanno godere o meno delle nostre 8 ore di
sonno necessarie… ma quando sfortunatamente non ne approfittiamo, la prudenza è di non vantarsene,
a meno che si appartenga ad una specie speciale e rarissima di questo pianeta. Non lo dite a nessuno
perché il 1/3 del sonno è l’unico spazio di libertà che nessuno potrà mai togliervi! Non vi lasciate
abbindolare dai media che girano tutta la notte, liberatevi dei temibili veleni dei monitor dei
vostri PC e dei telefoni cellulari!
Imparate ad isolarvi dai rumori della strada e del vicinato, fate il buio nella stanza da letto e
all’interno di voi stessi (con l’aiuto di una fascia di lino o di cotone sugli occhi e tappi nelle
orecchie) per isolarvi al massimo dall’ambiente circostante. Sul pianeta e nel suo stato attuale,
non è più una questione di età… se non si riesce a dormire!

Evitate di dormire con tessuti sintetici, evitate sia sul piano medico che alimentare tutto ciò che
è di sintesi che comunque in un modo o nell’altro il commercio prova a farvi trangugiare – già
mandiamo giù tutti gli additivi alimentari velenosi messi negli alimenti -. Cercate di vivere in un
ambiente più sano possibile, quindi lontano dal cemento armato che limita enormemente il passo delle
onde della natura (cemento e metallo), privilegiando – per chi può – le vecchie costruzioni e i
casolari di campagna al modernismo avvelenato che costa il doppio o il triplo ed è meno solido.
Spegnete completamente, di notte, le apparecchiature elettriche. Potrete constatare così che la
società privilegia – ciò che chiamo “armi silenziose” – tutto un sistema destinato ad insinuarsi nei
vostri momenti di sonno e fino all’interno del sonno (compresi alcuni satelliti che girano intorno
alla Terra e che non dobbiamo dimenticare mai anche se non li percepiamo, poiché usano le terribili
onde di bassa frequenza ultra potenti e insidiose).
Si tende ad allontanare sempre di più i popoli dalle virtù del silenzio (la massaia non vive senza
la radio o la TV accesa) e del sonno. Siamo quindi sempre sotto pressione artificiale e recuperiamo
solo parzialmente.

È diventata una consuetudine: i bambini nascono così e fin dalla più tenera età infrangono le leggi
più essenziali della natura. Il loro organismo si mitridatizza fino ad un certo punto. Non hanno
coscienza della falsa base di partenza sulla quale sono partiti – e sono apparentemente in buona
salute – ma ciò che non è in buona salute è il loro cervello, che non sa fare il vuoto per
riflettere, che non ha la pazienza di riflettere, che si spazientisce per tutto… Ecco i bambini
iperattivi.
Occorre dunque a tutti i costi proteggere lo spazio Sonno e mantenere l’obiettivo delle 7/8 ore di
sonno. Abbiamo in noi risorse per recuperare che possiamo usare in caso di crisi, come la
meditazione (anche solo 10 minuti) o una piccola siesta che è molto più salutare di una tazza di
caffè…

Possiamo dire che la mancanza eccessiva di sonno provoca prima di tutto problemi digestivi,
impedendo il fegato di scompensare e ci rende irascibili; agisce sul cuore, sui reni attraverso le
cortico-surrenali. Dunque agisce su i due assi di vita: digestivo e cuore-reni, sconvolgendoli…
Il sonno è ciò che ci permette di rimetterci in contatto con le forze cosmiche: è una reale
beatitudine e un vero privilegio di cui siamo purtroppo a volte incoscienti…
Il sonno è l’immanenza trascendentale che trionfa sulla vanità limitata dell’umano. Rappresenta
anche una delle grandi aperture dello spazio-temporale: per navigarci, uscirne e ritornarci. Il
sonno è qualcosa di gigantesco…
Allora, buonissime notti; appartengono solo ed esclusivamente a voi… se ne prendete coscienza.

Abbiate cura di voi!

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