IL PERCORSO EVOLUTIVO DELL’ESSERE UMANO – 2

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IL PERCORSO EVOLUTIVO DELL’ESSERE UMANO – 2

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

L’uomo sconosciuto – La misteriosa nascita di una nuova specie umana
di Yatri

a cura di Francesca Rabuffi

Da “Unknown Man – The misterious birth of a new species”, Simon and Schuster ed.

“L’uomo sconosciuto” è la prima dichiarazione da parte di una nuova specie che sta nascendo sulla
terra. L’ultima volta che capitò un simile evento fu 35mila anni fa, quando ci fu l’evoluzione della
scimmia ad Homo Sapiens. L’autore del libro ha raccolto una grande casistica sia di tipo
scientifico, che mistico, per supportare il proprio assunto: una nuova specie emergerà dal seme
rimasto dormiente per millenni della nostra eredità genetica. Il libro rivela come l’umanità sia
ricca di capacità miracolose rimaste fino ad oggi ancora sconosciute, ma che, una volta scoperte,
cambieranno radicalmente la nostra condizione, permettendoci di vivere in quello “stato naturale”
fino ad oggi riservato a pochi eletti. Negli ultimi 20 anni, il mondo occidentale ha cominciato a
valutare in un’ottica completamente diversa gli insegnamenti dei mistici orientali e quei valori e
quelle tradizioni, troppo a lungo ignorate in favore di un pensiero razionale e strettamente
scientifico. Le moderne scoperte scientifiche ben si accompagnano all’antica saggezza dei mistici e
questo libro se ne serve per dimostrare l’esistenza di funzioni evolutive più sofisticate, esistenti
all’interno del nostro sistema ghiandolare, del nostro cuore e del nostro cervello, funzioni che –
una volta attivate – possono portare l’uomo in quello stato di “illuminazione naturale”, tipico dei
grandi maestri, come Buddha, Lao Tzu, Ramana Maharshi e altri, pionieri di quel tipo di vita
illuminata, che è la chiave del prossimo passo evolutivo dell’uomo.

Mescolando abilmente scienza e misticismo, fatti e supposizioni, l’autore crea un vivido e
sorprendente ritratto dell’uomo che verrà e di come noi – ormai vecchi Homo Sapiens – dobbiamo
prepararci per ciò che verrà.

Funzioni non utilizzate della specie umana:

1. Ci sono delle funzioni sconosciute all’interno del cervello di cui la scienza moderna comincia
solo oggi a sospettare l’esistenza. Eppure, queste stesse funzioni erano già state chiaramente
spiegate dalla scienza e dai mistici in molte parti dell’Europa e del Medio Oriente 2500 anni fa.

2. Queste potrebbero essere legate a un più alto stato di coscienza e sembrano avere un significato
all’interno dello sviluppo evolutivo dell’uomo.

3. La nostra specie ha generalmente ignorato queste funzioni e le ha lasciate dormienti scegliendo
un sentiero evolutivo che ci ha portati ad un punto morto.

4. La specie umana ora deve affrontare una crisi di deprogrammazione e una revisione radicale della
vera natura della situazione.

Testimoni evolutivi

Ci sono stati rari e isolati esempi di individui che, quasi per caso, hanno varcato una particolare
soglia evolutiva e ritenuto di sapere qual è l’obiettivo evolutivo della specie. Questi pionieri ci
spiegano chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando. Si delinea una comune convergenza tra
diverse testimonianze evolutive. Informazioni dettagliate, provenienti da tradizioni e culture molto
diverse, hanno dunque qualcosa in comune. I1 maggior comune denominatore è la spiegazione
dell’evoluzione dell’uomo attraverso sette livelli di coscienza evolutiva. Recenti modelli
scientifici occidentali hanno inoltre notevoli aspetti in comune con quelli delle antiche visioni
mistiche. Qualche scoperta sembra già indicare quale sarà la prossima tappa dell’umanità.

Le condizioni per un cambiamento evolutivo

1. E’ ormai un fatto riconosciuto che ogni cambiamento evolutivo è scatenato da una crisi ambientale
di qualche tipo, come un cambiamento drastico della temperatura, un’esplosione demografica,
un’alterazione del clima, o un impoverimento dell’habitat naturale. Attualmente noi dobbiamo
affrontare tutti questi fattori simultaneamente.

2. Le scoperte tecnologiche e scientifiche stanno accelerando oltre le nostre capacità e la nostra
saggezza nell’utilizzarle, e di conseguenza potremmo essere proiettati verso una catastrofe senza
precedenti, se non facciamo un salto di qualità nella comprensione delle cose.

3. Almeno sette delle esplosioni tecnologiche e culturali degli ultimi quattro decenni sono
sufficientemente importanti da denotare la bomba evolutiva; esse sono e continuano a essere attive
simultaneamente, creando tra di loro delle reazioni a catena secondarie.

4. Un cambiamento radicale è avvenuto nel campo delle idee nei due decenni scorsi di un’importanza
senza precedenti nella nostra storia. Ogni ipotesi prestabilita è stata messa in dubbio: da quelle
scientifiche, a quelle religiose, all’intero codice morale ed etico della nostra società. I1 nostro
modo di vedere noi stessi la nostra specie nel suo insieme e l’universo in cui viviamo, ha subito
dei profondi cambiamenti. Per la prima volta nella storia la nostra specie sta cercando di
raggiungere – su scala globale – una più profonda presa di coscienza

Buddhafield – Il campo di informazioni buddhico

E’ mai possibile che un unico individuo possa cambiare la direzione evolutiva della specie? Se ci
fossero cento saggi, o uomini e donne illuminati, sarebbero sufficienti a provocare l’aprirsi di
quella soglia evolutiva che darebbe inizio a una nuova forma? Sappiamo dal Buddha Gautama che esiste
uno strano fenomeno chiamato Buddhafield (Campo energetico di Buddha). 2500 anni fa un’incredibile
folla di più di 10.000 monaci si riunì intorno a lui, nel piccolissimo stato di Bihar, in India. I1
Buddha affermò che l’intensa energia generata intorno a lui, aveva iniziato questa reazione a
catena. E così sembrò essere, poiché, da tutti i racconti, più discepoli raggiunsero l’illuminazione
con lui, che con qualsiasi altro Maestro, in tutti i tempi. Però, egli non era solo a Bihar. c’erano
almeno sette altri esseri illuminati del suo calibro, che vivevano nello stato di Bihar, fra cui
Mahavira.

I1 fenomeno dell’illuminazione, però, non fu ristretto a quella piccola parte dell’India. Esseri
illuminati e di genio apparvero simultaneamente, sia dal lontano che dal vicino Oriente.
Difficilmente può essere una coincidenza il fatto che tanti esseri illuminati e pieni di coscienza
arrivassero nello stesso tempo, a meno che non ci fosse un campo invisibile capace di influenzare la
coscienza, al di là delle barriere geografiche.

Uno dei nostri attuali pionieri dell’evoluzione, ha descritto in dettaglio il Buddhafield:
“Rivolgersi a un Campo Maestro, in cui tutti i processi evolutivi hanno già avuto luogo, permette di
accelerare e amplificare i cambiamenti o di vivere direttamente in quel sistema, senza i passaggi
obbligati associati con la lotta individuale per l’evoluzione. Quindi, come ho indicato, l’adepto
spirituale è un meccanismo unico in natura, che serve all’evoluzione umana e spirituale di tutti gli
esseri umani oltre che alla trasformazione e all’evoluzione di tutti gli esseri e di tutti i
processi esistenti nel cosmo”. -di Da Free John.

Una nuova via evolutiva

Se accettiamo, almeno in teoria, che la forza trainante dell’evoluzione sia il bisogno di “essere
conosciuti”, e quindi che il bisogno primario dell’esistenza sia di vedere sé stessa riflessa nello
specchio della coscienza, allora il vero scopo dell’umanità risulta essere quello di offrire
all’Esistenza una superficie che la rifletta.

A questo punto delle nostre ricerche, però, la terra comincia a tremarci sotto i piedi, perché
sembrerebbe che, ogni volta che un nuovo specchio di coscienza raggiunge il Vuoto portando con sé
una nuova coscienza di se stesso, l’esistenza diventi sempre più cosciente. Divenne cosciente
soltanto nel corpo dell’uomo, al terzo livello. Lungo la scala dell’evoluzione divenne – grazie agli
sforzi dei pionieri dell’evoluzione – più cosciente di sé stesso e dei suoi problemi. Fu solo al
raggiungimento del settimo livello che avvenne il riconoscimento della sua condizione originale. Non
era uomo, era Dio.

Ora, se dobbiamo credere ai mistici, ogni volta che la coscienza umana raggiunge il Vuoto, la
Coscienza Primaria è sottoposta a profondi cambiamenti. Tutto cambia nel momento estatico della
riunione con Se Stesso, inclusa la qualità stessa della spinta evolutiva. E qui arriviamo al
problema delle nuove specie.

L’evidenza, fino ad oggi, ci dice che le specie umane attuali sono i guardiani del Terzo livello e
sarebbe quindi logico dedurre che il prossimo stadio evolutivo di specie sarà al Quarto Livello e
oltre. Il prossimo avanzamento evolutivo potrebbe prendere una direzione completamente diversa. Se
le prossime specie, ad esempio, iniziassero al livello del Cuore Psichico (Quarto Livello),
manifestando poteri paranormali come la telecinesi, la telepatia, proiezioni astrali e controllo
sulla materia, allora quelle specie sarebbero in un mondo spirituale profondamente diverso da quello
che conosciamo.

E non abbiamo assolutamente modo di prevedere come potrebbero svolgersi le cose. Molti si sono
trovati d’accordo sul fatto che la “mente stessa è il tempo”.

La capacità forse più significativa di qualsiasi struttura dissipatrice, come la mente, e la ragione
stessa della sua esistenza, sta proprio nel suo potere di distruggere1’intera simmetria del tempo.
L’essere stesso della mente è in divenire.

Né la mente, né l’evoluzione emergono improvvisamente nel tempo esse sono il tempo. La stessa mente
è forse la più grande e complessa struttura dissipatrice del nostro universo è la più grande
creatrice di fluttuazioni in qualsiasi ambiente “non – in – equilibrio”. Di conseguenza, come
specie, siamo depositari del seme della nuova Genesi evolutiva.

Ogni drastico cambiamento nella nostra coscienza, ogni profonda alterazione del nostro modo di
percepire il nostro posto nell’universo, qualunque azione che generi nell’ambiente ulteriore
eccitazione, in aggiunta alle forti fluttuazioni già presenti, può far saltare questo equilibrio
precario e può aprire la via a una nuova strada evolutiva.

La genesi

“Quando la materia comincia ad essere disturbata da condizioni di non – equilibrio, si organizza: si
sveglia. Succede che il nostro mondo sia un sistema di non – equilibrio”.

Esiste un recente modello coevolutivo che sottintende come il “rnacro sistema” del nostro pianeta
sia altrettanto dipendente dal microsistema di atomi, cellule e batteri di cui è formato, quanto il
“microsistema” stesso dall’intero ambiente del globo. L’evoluzione è vista quindi come un’avventura
di cooperazione. Il pianeta è così un vasto sistema auto-orgamzzato, un organismo vivente che
contiene miliardi di situazioni “del tutto non – equilibrate”, che creano a loro volta in
continuazione nuovi “micro – sistemi”, i quali a loro volta – come quel primo batterio che aiutò a
creare l’atmosfera della terra – alterano il “macro-sistema”. E’ una gigantesca opera d’arte in
continuo mutamento, che si ricrea in continuazione nel punto in cui un sistema potrebbe prendere
qualunque direzione. Questi punti critici – o punti di biforcazione – sono proprio i punti dove il
sistema improvvisamente prende nuove connotazioni. La mente umana – come parte di questo intero
sviluppo dentro lo sviluppo – sta ora producendo enormi fluttuazioni, con l’effetto profondo che ha
sull’ambiente.

Questo coinvolgimento della mente umana ha spinto il sistema a un nuovo punto di biforcazione, dove,
in qualsiasi momento, la struttura della cellula, dell’uomo, del pianeta del sistema solare e oltre,
potrebbe trasformarsi in una forma nuova, più complessa e più evoluta. L’essere umano è l’elemento
chiave di questa struttura, dato che è portatore della fondamentale struttura dissipativa: la
coscienza. L’evoluzione della coscienza, con l’arrivo dell’Homo Sapiens, è l’inizio di una reazione
a catena, che termina in un livello di realtà completamente diverso.

Il modello evolutivo della coscienza
un’intervista a Osho di Nitamo Montecucco

su “scienza e meditazione”, Oregon, USA, 1985

Domanda: potresti esporci il tuo modello evolutivo di coscienza?

Osho: “I1 termine inconscio è stato usato per la prima volta in Occidente da Sigmund Freud. Costui
non sospettava nemmeno che in Oriente, nelle nostre antiche scritture, parliamo di questa idea
dell’inconscio da 5000 anni almeno. Quindi Freud pensava di aver scoperto qualcosa di nuovo. Jung
poi scoprì che se vai più in profondità nell’inconscio troverai l’inconscio collettivo. Anche di
questo siamo stati consapevoli per secoli, in Oriente. Di un’altra cosa ancora siamo stati
consapevoli, che l’Occidente deve ancora scoprire: se vai oltre l’inconscio collettivo, troverai
l’inconscio cosmico, il che è assolutamente logico. La dimensione cosciente è individuale,
l’inconscio è impersonale, l’inconscio collettivo rappresenta tutto ciò che ti ha preceduto,
contiene l’intera storia della mente umana. Ma la base, le fondamenta non possono essere queste. Più
in profondità vi è l’inconscio cosmico, che è la mente dell’esistenza tutta. Questi sono i gradini
che trovi verso il basso, scendendo in profondità: inconscio, inconscio collettivo, inconscio
cosmico. Questi sono i tre livelli al di sotto della mente cosciente. Esattamente allo stesso modo
vi sono tre gradini o livelli al di sopra della mente cosciente, che nessuno in Occidente ha mai
sfiorato, nemmeno con il pensiero.

Al di sopra della mente cosciente vi è un livello che io definisco super-conscio (super
consciousness) o di non mente.

E’ il parallelo dell’inconscio, che si trova al di sotto della mente cosciente, mentre questo si
trova sopra la linea della coscienza. E’ un livello impersonale anche questo, con la differenza che
ne sei pienamente cosciente. E’ situato al di sopra della mente cosciente e lo puoi chiamare non –
mente o super-conscio. Non – mente perché non vi sono pensieri, ma un silenzio assoluto. Molti
meditatori si fermano a questo livello, pensando di essere arrivati. In Oriente vi sono alcune
religioni che si sono fermate allo stadio della non mente, così come Sigmund Freud si è fermato
all’inconscio e non si è mai preoccupato di andare più in profondità. Ci sono stati dei ricercatori
spirituali che hanno cercato di andare ancora più su. Andando oltre il super-conscio trovi il
super-conscio collettivo o mente super-cosciente collettiva. Questo super-conscio collettivo è
l’esatto equivalente, verso l’alto, dell’inconscio collettivo. In questo stato di coscienza hai
l’esperienza di non essere separato, ma di essere parte di una sfera di coscienza, che si trova al
di sopra della biosfera che circonda la Terra e di cui tu sei parte intrinseca.

Questa esperienza ti rende consapevole dell’unità della coscienza. Alcune religioni si sono fermate
al super – conscio collettivo così come Jung si è fermato all’inconscio collettivo. Ancora più su vi
è il super conscio cosmico, che ti fa sentire tutt’uno non solo con la coscienza, ma con l’intera
esistenza in quanto tale. Questo è il punto in cui si può avvertire ciò che Patanjali chiama il
Samadhi. La parola Samadhi indica uno stato in cui tutti i problemi sono risolti, tutte le domande
si sono dissolte e sei pervenuto ad uno stadio che non conosce alcun problema, alcuna domanda, che è
eterna beatitudine. Questo è lo stato che può essere chiamato “natura divina”, perché sei tutt’uno
con l’intera esistenza. La psicoterapia occidentale si è inoltrata soltanto nei gradini inferiori
della scala ed il motivo di questo è dovuto al fatto che la psicologia occidentale è iniziata dallo
studio di gente malata, di individui che soffrivano di disturbi mentali, che si situavano quindi nei
gradini più bassi pertanto si è sempre più inoltrata nella scoperta di questi gradini inferiori. La
psicologia orientale si è limitata semplicemente a menzionare l’esistenza di questi gradini come
qualcosa da evitare, ma non li ha studiati a fondo. In Oriente non è stato compiuto alcuno studio
dettagliato a proposito di questi gradini inferiori, ci si è limitati a citarli. Al contrario, in
Oriente i tre livelli superiori sono stati oggetto di studio accurato, perché venivano studiati i
meditatori, non la gente malata. Poiché l’oggetto di studio era diverso, l’intero approccio si
rivelò diverso: osservando i meditatori, la psicologia orientale divenne consapevole del super –
conscio, del super-conscio collettivo, del super-conscio cosmico. Si sono inoltrati in stati di
coscienza più sani, trovando sempre nuove strade su cui proseguire il cammino. Sfortunatamente la
psicologia occidentale ha avuto inizio studiando individui malati ed è giunta a scoprire l’inconscio
collettivo, e un giorno scoprirà anche l’inconscio cosmico.

Tutto l’operato degli psicologi occidentali consiste oggi nel riportare l’individuo malato alla
normalità, ad un accettabile livello di consapevolezza, il che viene ritenuto di grande importanza.
In Oriente questo è lo stadio da abbandonare, da lasciarsi dietro le spalle, in Occidente invece
quello è il livello da raggiungere…”

Domanda: “Mi sembra che la tua opera sia quella di creare negli esseri umani la possibilità di
crescere e di fare esperienza in entrambe le direzioni .

Osho: “Certo, devo seguire entrambi i percorsi ed il mio lavoro è il più complesso che sia mai stato
tentato: pulire attraverso le terapie i livelli inconsci, per poi elevare la consapevolezza
attraverso la meditazione. Voglio che i miei sannyasin (discepoli) diventino consapevoli di tutti
questi sette stadi: uno è quello in cui vi trovate, tre sono sotto il livello cosciente e tre sopra.
Di questi sette livelli tre devono essere evitati e tre devono essere alimentati e ognuno dovrebbe
continuare a procedere verso il settimo.

Sto quindi operando in entrambe le direzioni: con le terapie stiamo cercando di pulire gli episodi
oscuri dell’essere e con le meditazioni cerchiamo di dischiudere le potenzialità racchiuse nei
1ivelli superiori dell’essere, e questo può essere fatto contemporaneamente.

Se un individuo rimane soltanto normalmente cosciente non è qualcosa di cui vantarsi tanto…

Se cade al di sotto del livello cosciente, il che è molto facile, visto che la linea di separazione
non è molto netta e di notte penetri nell’inconscio, i tuoi sogni penetrano alle volte
nell’inconscio collettivo e diventi un leone, il che non è altro che il ricordo di qualche vita
passata in cui avevi quella forma.

Puoi anche diventare una pietra, anche se è piuttosto raro… Non ho mai incontrato nessuno che
abbia fatto questa esperienza, che starebbe a significare il raggiungimento dell’inconscio cosmico,
perché la pietra è nello stadio di inconscio cosmico. Ma la linea di separazione non è molto netta,
la consapevolezza è fluida: perfino durante il giorno, se sei seduto da qualche parte, cominci a
sognare ad occhi aperti, il che non appartiene al tuo livello cosciente, ma è il tuo inconscio che
si rivela prendendo il sopravvento sulla mente conscia. A volte accade che dei frammenti di
coscienza dai livelli superiori schiudano le loro porte, perfino alla gente più comune. Magari te ne
stai seduto sulla spiaggia a guardare il tramonto e tutto ad un tratto hai la sensazione di essere
più sensibile. All’improvviso avverti la bellezza di quel tramonto, come non ti era mai successo
prima. Hai la sensazione di essere più cosciente. Ogni suono, le onde che accarezzano la superficie,
ogni cosa diventano improvvisamente così cristallini, chiari come non lo sono mai stati. Qualcosa
del super-conscio, la non-mente, è disceso nella tua normale consapevolezza, è penetrato in te”.

Domanda: “E’ ciò che Maslow definisce peak-experiences ?”

Osho: “Si, è esattamente ciò che Maslow definisce peak-experience. Può accaderti mentre fai l’amore
e provi un’esperienza orgasmica. Si tratta semplicemente di una discesa del super-conscio, della
non-mente, che prende possesso della tua mente ordinaria, ma non è un fenomeno che puoi controllare,
non dipende da te, quindi può giungere ed andarsene in qualsiasi momento. A volte non c’è alcuna
ragione o causa, sei seduto in silenzio e all’improvviso ti senti trasportato, avvolto da una
singolare bellezza, pervaso da una immensa gioia senza motivo, E questo è soltanto il secondo
livello oltre la normalità, non è niente paragonato al super-conscio collettivo e il super-conscio
collettivo non è niente paragonato al super-conscio cosmico.

La psicologia sarà una scienza completa e totale quando comprenderà tutti i sette livelli dell’uomo.

La mia definizione dell’uomo è (Zorba il Buddha): Zorba consiste solo nei primi quattro stadi, la
mente ordinaria ed i suoi tre livelli inferiori. Buddha consiste dei tre livelli superiori. Tutte le
vecchie religioni hanno cercato di creare una spaccatura per cui i livelli inferiori si dovrebbero
negare e si dovrebbero accettare solo i livelli superiori, perché solo questi sono autenticamente
spirituali, mentre i livelli inferiori sono animali. Per me invece bisogna comprendere il Tutto,
osservarlo, esserne testimoni, fondere i vari livelli in una unità e solo allora l’uomo sarà
integro, totale.

La mia definizione di quest’uomo è Zorba il Buddha, e questa è la mia visione dell’uomo futuro”.

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