Il mondo illusorio della cultura dello Sballo

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Il mondo illusorio della cultura dello Sballo

di Luciano Lago

08/11/2016

In qualsiasi sistema sociale, vitalità e felicità sono proporzionali alla conservazione della
propria coscienza individuale (opposta alla massa), e dipendono dalla capacità di rigettare le
“illusioni” che derivano dai tentativi di manipolazione mentale.

Soggetti a queste illusioni sono maggiormente le persone che non hanno ancora raggiunto uno stadio
sufficiente di maturità, come gli adolescenti e i giovanissimi. Questo spiega la vulnerabilità delle
nuove generazioni ai falsi miti del consumo, del divertimento, del godimento ad ogni costo e della
droga.

Non ci si può quindi meravigliare delle improvvise morti per collasso all’uscita delle discoteche,
di ragazzi in preda a deliri di “sesso, alcool, droga”, visto che tutto ciò non è altro che la
conseguenza di quei miti imposti dalla manipolazione delle menti. Gli “esperti” che intervengono in
stucchevoli trasmissioni televisive, discutono quasi sempre degli effetti, mai però delle cause e si
propongono rimedi che vanno dalla chiusura delle discoteche (veri templi del divertimento moderno)
da parte delle autorità o dell’adozione di provvedimenti di controllo, che vanno dal poliziotto in
discoteca, ai cani anti-droga posti all’ingresso.

Le vere cause del fenomeno della pseudo cultura dello “sballo”, insinuatasi nella mente di molti
giovani, bisogna ricercarle nei fattori che hanno determinato il nefasto condizionamento mentale di
questi, e ci sembra facile rilevare che, quanto più le persone si trovano immerse in quella che si
chiama “coscienza collettiva” (della massa), tanto più risultano influenzabili e manipolabili,
dipendendo da una fonte autoritaria esterna (la società, il gruppo/club/setta di appartenenza, lo
Stato, le istituzioni).

Ogni messaggio proveniente da questa nebulosa chiamata società, è calcolato in modo da spingere le
persone verso una sorta di gregge privo di volontà e indipendenza, capace solo di rispondere
automaticamente ai messaggi scoperti o velati, che provengono da una “autorità” esterna.

Allargando la visione di questo fenomeno, nei tempi attuali ci si chiede spesso come, il
condizionamento mentale delle masse, sia funzionale sempre più a forme di sistemi autoritari,
nonostante la parvenza di democrazia. Questo si può individuare come una delle principali finalità
del sistema: il controllo politico assieme al controllo sociale.

La spiegazione del fenomeno, semplice ma difficile da individuare, è che la grande maggioranza delle
persone sono inconsapevolmente manipolate. Si vive in un sistema in cui i processi mentali sono
imposti fin dal primo apprendimento nelle scuole primarie. Quando poi gli individui diventano
adulti, arrivando ad uno stadio di maturità apparente, in realtà raggiungono uno stadio tale
dell’esistenza e dell’evoluzione mentale in cui rimangono prigionieri di un sottile e invisibile
sistema, fatto di verità percepibili, mitologie imposte ed il loro contrario, il tutto sotto
l’influenza dei media, della scuola, delle forme di comunicazione ricevute.

Gli individui più giovani, con un normale quoziente di intelligenza ma con ancora una scarsa cultura
e poco senso critico, possono diventare prigionieri della loro stessa mente. Essi immaginano la
felicità come un qualcosa che si trova all’interno dei confini mentali che sono stati loro imposti.
In realtà, vivono la loro esistenza fisica, senza mai avvicinarsi alla libertà di decidere (libero
arbitrio). Ogni scelta diventa infatti impossibile, quando tutte le opzioni sono imposte dal
sistema, e sono proprio queste stesse opzioni a guidare verso la sottomissione ai messaggi che
provengono dall’esterno. Non sempre, inoltre, si tratta di messaggi scoperti: a volte, sono messaggi
anche subliminali, che possono essere contenuti nella pubblicità e anche nella musica.

Questo stato di sottomissione, è volutamente perseguito dall’attuale sistema sociale ed economico di
matrice neoliberista, che vede in esso – attraverso il controllo dei media, dell’istruzione, delle
parole d’ordine e delle mode, nonché delle organizzazioni no profit, delle materie di apprendimento,
dei “pensatoi” istituzionali (fondazioni e think tank) – il modo per controllare e manipolare le
masse, in particolare quelle giovanili che sono, in genere, le più suggestionabili e di cui si cerca
di captare l’orientamento, che andrà poi a determinare il consenso o meglio ancora la soggezione a
determinate regole sociali, che sono, in realtà, imposte inconsapevolmente al cittadino consumatore,

Questo sistema sa di poggiare su basi fragili, in quanto persegue lo sfruttamento, la precarietà del
lavoro, la soppressione dei diritti sociali preesistenti e l’inasprimento delle disuguaglianze
sociali. È quindi importante evitare che si formi una coscienza civile, tanto meno una coscienza
nazionale e forme organizzate, che potrebbero portare al prodursi di possibili aspetti di rivolta
sociale o di contestazione, ed è per questo fondamentale iniettare nelle nuove generazioni una forma
di obnubilazione delle coscienze, che viene data dalla ricerca del divertimento, del consumo e degli
status symbol.

Non esageriamo, pertanto, nell’affermare che i giovani sono oggetto di una sperimentazione di massa,
di nuove forme di controllo mentale, ma non ne sono consapevoli. Le morti improvvise per collasso,
che avvengono all’uscita della discoteca sono solo uno degli effetti di questa sperimentazione fatta
sulla pelle dei più giovani.

Pochissime persone comprendono di vivere nell’inganno e nell’illusione e di essere vittime del
potere suggestivo di parole ed espressioni ripetute. Questo avviene solitamente in coloro che hanno
accresciuto il proprio senso critico e migliorato la propria cultura, tanto da saper percepire
l’inganno dei messaggi che ricevono dal sistema mediatico. La maggioranza delle persone, subiscono
il condizionamento imposto della propria vita e di quello che possiedono, semplicemente perché “non
sanno di non sapere”. Il sistema di condizionamento mentale rende le masse schiave, più di quanto
non farebbe un esercito invasore.

Contro quei pochi che sfuggono a questo sistema di condizionamento occulto e che riescono a
percepire la verità, qualora diventino eccessivamente critici, quindi molesti o pericolosi per il
sistema, vengono studiate altre forme per renderli marginali, come il discredito sociale, la
ridicolizzazione delle loro tesi o, peggio, l’incriminazione. Il “pensiero unico non ammette il
dissenso sulle questioni essenziali.

La creazione di una ragione convenzionale e/o di una coscienza collettiva, è l’arma segreta delle
élites di potere. Più la mente di qualcuno è immersa nella massa, ovviamente, e più perde
individualità e indipendenza di pensiero.

Questo genera un fenomeno negativo e effetti nefasti nelle menti di molti giovani (ma non solo).

Più si dipende dalla massa e meno si sviluppa un senso critico individuale, una libera coscienza. In
poche parole, la “sindrome della massa” è un antidoto alla realtà. Si può affermare che il fenomeno
psicologico chiamato coscienza collettiva, sia una strategia creata per il controllo della
popolazione.

Se vogliamo domandarci cosa sia essenzialmente la coscienza collettiva, riprendiamo la definizione
di Durkheim, la quale afferma: “la coscienza collettiva si differenzia dalla coscienza individuale
ed è l’insieme di rappresentazioni, norme e valori, condiviso dai membri di una società, e come tale
costituente la dimensione societaria di questo insieme di persone”.

Quando i nostri pensieri dominanti si accentrano sul gruppo piuttosto che sull’io o
sull’individualità, allora siamo psicologicamente integrati nella “coscienza collettiva”. Di
conseguenza dipendiamo necessariamente dal sistema. Si tratta di una strategia sottile e sofisticata
volta al controllo della persona, che permette ad un’autorità invisibile di manipolare le masse
secondo la propria volontà. All’opposto, è l’individualismo estremo a sfuggire a questo sistema
mentale e al dominio autoritario.

L’ipnosi di massa, è uno stato in cui cade il soggetto, ove parole, colori, suoni e tecniche – di
cui non è consapevole – vengono usati dai Media e dalla Pubblicità, con lo scopo di ipnotizzarlo. Si
tratta di un sistema ben definito volto alla modifica del comportamento e di dominio assoluto della
mente.

D’altra parte è risaputo che le persone comuni credono a qualsiasi cosa venga loro ripetuta
abbastanza spesso, per cui è semplice, per gli “ipnotizzatori”, architettare qualsiasi espediente
serva loro per raggiungere gli scopi prefissati. Chi è sotto ipnosi, agisce contro il suo interesse
e dissipa le sue energie fisiche e mentali inseguendo miti e status imposti dall’esterno. Sotto
ipnosi, o in condizioni di comportamento modificato, ciò che normalmente sarebbe considerato
stupidità o autolesionismo, diventa “politicamente corretto”.

Agli occhi di una persona cosciente, questa è pazzia.

Molti sperimentano questo stato di cose, quando parlano con gli altri. Quello che è evidente per gli
uni, non è avvertibile per chi è sotto ipnosi. L’ipnosi di massa è uno dei sistemi utilizzati per il
controllo delle masse, ma a volte i suoi effetti possono sfuggire a chi ne detiene il controllo.

Un antidoto a quanto avviene nelle discoteche, potrebbe essere la frequentazione di altri luoghi
dove sia possibile l’apprendimento, la formazione del carattere e l’accrescimento della cultura. Lo
slogan per le nuove generazioni potrebbe allora essere: “meno discoteche e più sport e biblioteche“.

Autore: Luciano Lago
Fonte: fisicaquantistica.it

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