Propaganda anti-binaurali

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Propaganda anti-binaurali

di Andrea

Ultimo Aggiornamento: Mercoledì, Luglio 2, 2008

www.automiribelli.org/2008/07/propaganda-anti-binaurali/

Avevo deciso di non dedicare molto tempo alle becere operazioni di propaganda anti-ricerca.
D’altronde, in questo paese è una moda nascondere tutto, oppure travisare i fatti e i contenuti di
certe scoperte a proprio favore, basandosi solo ed esclusivamente su mere ipotesi che oserei
definire davvero “fantascientifiche”, e del tutto campate per aria. Un pò come funziona l’attuale
modello scientifico accademico: nonostante sia in gran parte ricco di dati completamente
inconsistenti, o rimescolato nelle sperimentazioni a proprio piaciemento pur di arrivare ad ottenere
un risultato specifico in grado di manifestare l’ego di certi scientisti, viene preso come modello
totalmente VERITIERO e unico passibile di attenzione. Le grasse risate si sprecano, ma veniamo
all’argomento del giorno.

In molti avranno notato la notizia che sta circolando in molte testate giornalistiche circa
l’i-Doser, accomunando questa cosa AL PARI di una dose di EROINA. Tento invano di trattenere le
lacrime dal ridere, ma vedrò di fare uno sforzo. Prima di venire e commentare ciò che stanno
propagandando, vorrei descrivere, non solo per cognizione di causa per via degli studi che da un pò
di anni sto portando avanti, ma perché si sta venendo a creare un pò di confusione dettata più
specificatamente dal fatto che non si sanno le cose. La classica ignoranza insomma… niente di nuovo
all’orizzonte.

L’i-Doser viene descritto come un normale lettore mp3, e si dichiara essere pericoloso per via di
certe frequenze che interagiscono con le onde cerebrali negli stati di Delta, Theta e Alpha.
Precisiamo prima di tutto, visto che negli articoli visionati ciò non viene assolutamente fatto, è
che l’i-Doser non è un lettore MP3, ma bensì un GENERATORE di onde sinusoidali (o tridenti, o
quadre) Binaurali, e c’è la sua bella differenza! Un generatore è in grado di tradurre e interpetare
frequenze che vanno dai 3 ai 13 e ai 30 Hz. Un file MP3, per via del taglio delle frequenze adottato
durante la sua compressione, non è in grado assolutamente di riprodurre tutto lo spettro armonico di
questo tipo di frequenze, rendendo il file assolutamente INUTILE allo scopo che viene denunciato. E’
ridicolo solo pensarlo, figurarsi esprimerlo pubblicamente!

Con ciò non sono qui a difendere l’i-Doser, perché si tratta di una vergognosa mossa per sporcare
quello che di nobile esiste nella ricerca sulle frequenze binaurali. Proprio così, non usate
l’i-Doser e se l’avete fatto disinstallatelo perché il suo scopo è davvero a dir poco vergognoso.
Intendo perciò con questo articolo separarlo da quello che è in realtà uno studio serio e affermato
sulle frequenze dette “binaurali”, condotto da ricercatori provvisti di dottorato di ricerca ad
honorem, quali l’egregio Dott. Robert Monroe del Monroe Institute (www.monroeinstitute.com):
uno degli inventori della Remote Viewing, tecnica che oggi viene normalmente adottata dall’esercito
americano durante le sue missioni di targeting e bombing. Non è più un fatto segreto. Lo sanno
tutti. Persino mia nonna lo sa, fuorché i nostri giornalisti… ovviamente. Ma andiamo avanti.

L’i-Doser sembra una novità, e invece è sempre esistito un software chiamato BrainWave Generator,
che in molti paesi è addirittura PRESIDIO MEDICO. Ovvero viene utilizzato normalmente come
stimolatore di certe onde cerebrali per la cura di molti disturbi del sonno, dell’ansia, dello
stress ecc. ecc. Ovvero le cause dell’80% delle malattie che si sviluppano nell’uomo cosiddetto
“civilizzato”. Viene utilizzato inoltre durante la meditazione e in questo campo si è rivelato molto
interessante, aiutando il meditante a raggiungere prima uno stato di beatitudine ed estraneazione.
Ma cosa producono effettivamente le onde binaurali? Dipende spesso dai soggetti. In molti, e
probabilmente coloro che sono più predisposti, testimoniano esperienze extracorporee e sogni lucidi
a volontà, in altri casi invece non si registra assolutamente nulla, tant’è che queste frequenze
spesso vengono bollate come una bufala. In realtà quello che la fa da padrone qui è il fattore
“coscienza” che ha raggiunto l’individuo.

Ciò che è scientificamente provato circa le onde binaurali, sono i seguenti FATTI:

1) Dopo una sessione viene registrata un’enorme attività elettrica.
2) Tale attività può essere misurata con qualsiasi EEG.
3) L’attività elettrica cambia enormemente da quello che una persona sta facendo. Se paragoniamo una
partecipazione stressante ad un esame importante, con uno stato di sonno profondo, ovviamente la
mappa delle onde associate sarà molto diversa.
4) Se si cambia questa mappa, si possono ottenere importanti miglioramenti in determinate attività.
Non si registra al momento, ne mai si è registrato in passato, alcun caso di effetto collaterale
all’esposizione delle binaurali, tanto da dover scrivere ALLARME sul Resto del Carlino (qui
www.corriere.it/salute/08_luglio_01/droga_onde_sonore_e2d3b57e-4780-11dd-8c36-00144f02aabc.sh
tml ), per poi leggere all’interno dello stesso articolo, frasi del genere: “Sui rischi per la
salute derivanti dall’uso di queste cyber-droghe non ci sono evidenze“. Ma è ALLARME o è Maga Magò?!
Scusate ma la parola è vibrazione! Allarme significa Achtung! Intiende?

Poi direi al Colonnello Umberto Rapetto, ovvero colui che ha esternato questo fronzolo, di fare il
colonnello e basta, oppure di documentarsi almeno prima di associare UN SUONO al nome di
CYBER-DROGA. Essi sanno benissimo che l’associazione dei termini E’ IMPORTANTE ai fini della nostra
rete neurale. Un’altro spunto poi, davvero delirante di queso articolo, è la seguente frase espressa
dal neurologo Michelangelo Iannone alla altrettanto geniale domanda del giornalista:

Ma ha senso parlare di dipendenza? (DIPENDENZA?!?) «Se una stimolazione nervosa esiste è verosimile
che avvenga attraverso l’azione su determinati neurostramettitori, come per le altre droghe, quindi
è sicuramente possibile ipotizzare meccanismi e conseguenze non dissimili. Senza studi in merito non
si può dire di più e si possono solo fare ipotesi, ma si tratta di ipotesi molto ragionevoli».

Come al solito, il metodo accademico, spara a zero ma senza dati e informazioni dettagliate.

Ma come senza studi in merito?!? Gli studi ci sono eccome Ragioniereee!!! (scusi ma non me la
sentivo proprio di chiamarla neurologo) Svegliaaaaa!

riferimenti:
www.bwgen.com
www.monroeinstitute.com
www.neural.it/nnews/autozen.htm
www.sublimen.com/subliminale

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