Musica e teoria dei sistemi
di DDSI Francesco Burrai
Sulla linea della teoria dei sistemi,trova notevole espressione la musicoterapia di terreno.
La musicoterapia di terreno è un modello teorico musicoterapeutico prodotto dal medico bioterapeuta
Leon Bénce e dal compositore e musicologo Max Méreaux.
Il principio di tale modello è fondato sullazione terapeutica delle frequenze sonore udibili,
specificatamente nelle sue caratteristiche di altezza e di registro.
La musicoterapia di terreno procede secondo il principio della medicina quantistica.Le cellule che
hanno perso lo stato di equilibrio elettrochimico, vengono riequilibrate attraverso lapporto di
energia (stessa lunghezza donda), che compensano le zone elettromagnetiche deficitarie. Questa
energia è lenergia sonora, che colpisce lapparato uditivo,con la conversione analogico digitale
del segnale acustico, la trasmissione del segnale elettrico attraverso il parasimpatico e le fibre
del simpatico, fino ai tessuti, alle cellule, alle molecole, agli elementi, agli atomi.
Il sistema si basa su due criteri metodologici.Il primo criterio definisce che il brano,la
composizione programmata in musicoterapia, deve essere scelta attraverso la selezione del
compositore che meglio corrisponde alla caratteristiche caratteriali, costituzionali, diatetiche del
paziente.
Tale principio di corrispondenza tra tipi costituzionali corrispondenti (autore-paziente), si basa
sulla legge dellomeopatia similia similibus curentur, i simili si guariscono con i simili.
Il compositore viene definito dallo stile della sua musica e dalla sua storia di uomo.
La ricerca morfologica, psicologica, grafologica, caratteriale del compositore, permette di
realizzare una sintesi del tipo umano. La musica prodotta da unautore è la sua terapia, ed è stata
unesigenza
insopprimibile, attraverso la quale ha espresso se stesso, le sue contraddizioni, il suo umore, i
sui stati psicologici, una sublimazione delle sue sofferenze: la forza di tutto ciò che ha parole
non si può esprimere. Se la sua musica è stata terapeutica per se stesso, lo deve essere anche per i
tipi umani a lui simili: individuazione precisa del compositore, individuazione precisa del paziente
a lui corrispondente.
Il secondo criterio definisce la tipologia modale e tonale del brano da programmare in
musicoterapia. Tale criterio si basa sullassunto che i modi musicali maggiore e minore e le diverse
tonalità, hanno un potere effettivo sul sistema pscicho-fisico delluomo. Per dimostrare tale
ipotesi, bisogna definire lesistenza di una concordanza vibratoria tra suono e organo(risonanza),
e in ultima analisi, sono le caratteristiche fisiche del suono che alterano le caratteristiche
biochimiche delle cellule, dei tessuti, degli organi.
Il sistema biochimico cellulare rimane in equilibrio funzionale grazie al mantenimento costante di
un
particolare stato elettrochimico, determinato da un continuo scambio di elementi chimici tra
cellule: si vuole dimostrare allora lesistenza di una relazione tra laltezza del suono, la
composizione fisico-chimica e la risonanza cellulare, ovvero, riuscire a programmare una
composizione in cui è presente una corrispondenza tra la lunghezza donda dei suoni che la
compongono e la lunghezza donda degli elementi costituenti lorgano. La scelta del brano si basa su
una quantificazione statistica del numero di note corrispondenti, nella lunghezza donda, agli
elementi chimici che formano lorgano anatomico.
Corrispondenza tra lunghezze donda di elementi-colori-suoni
Per stabilire la corrispondenza tra suono ed elemento,bisogna precedentemente stabilire la
corrispondenza tra elemento e colore nelle loro forme donda.
La lunghezza donda dei suoni è stabilita a partire da una convenzione internazionale che stabilisce
la
frequenza (Hz) della nota La3 del diapason pari a 440Hz con una lunghezza donda di 77,27 cm/s.
Stabilito questo punto di partenza si possono calcolare la lunghezza donda di tutte le note,
udibili e non udibili. Paragonando così la lunghezza donda di una nota (in micron) rispetto alla
lunghezza donda di un colore (in micron) abbiamo le corrispondenze.
Conoscendo ora la corrispondenza tra lunghezza donda dei suoni con quelle dei colori, si può
correlare la lunghezza donda del colore a quella degli elementi.
Esempio: Il sodio (Na) possiede una lunghezza donda di 0,589 micron, questa caratteristica fisica
dellonda è anche quella della luce gialla: correlando ora la lunghezza donda del colore giallo
(0,58 micron) alle lunghezze donda dei suoni, otterremo la sua corrispondenza con il suono
enarmonico Do diesis/Re bemolle.
La correlazione proporzionale tra la lunghezze donda del suono e lunghezza donda degli
elementi,
permette una programmazione di brani musicali in base al principio terapeutico delloligoterapia: un
suono musicale con lunghezza donda proporzionale a quella di unoligoelemento produce una azione
terapeutica similare.
Facciamo unesempio esplicativo.
Un soggetto soffre di arteriosclerosi. Il trattamento oligoterapeutico prevede la
somministrazione di bario, calcio,magnesio, stronzio. Conoscendo la lunghezza donda di questi
elementi possiamo trovare i suoni corrispondenti.
Il frammento musicale che si dovrà programmare sarà in tonalità di Do minore. Infatti il Do è la
tonica, il Mi bemolle è la mediante, il Fa la sottodominante, il SOL la dominante, il La bemolle la
sopradominante. IL compositore scelto sarà del tipo psicologico del paziente in trattamento.
Unaltra correlazione importante e anche la corrispondenza tra le sette frequenze che agiscono sui
punti di comando dei meridiani nellagopuntura (metodo Norgier) e le relative frequenze nei suoni.
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