Manuale della Motivazione (parte nona)

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Manuale della Motivazione 9

– di Marcello Bonazzola –

(parte nona)

– IL QUINTO PRINCIPIO E’: L’IMMAGINAZIONE –

L’Immaginazione è letteralmente la fucina dove vengono modellati i piani
ideali dell’uomo.

All’impulso, al desiderio, si dà una sagoma una forma, un’azione, con
l’aiuto della facoltà immaginativa della mente.

E’ stato detto che l’uomo può creare qualsiasi cosa riesca ad immaginare.

Come Napoleon Hill dice e insegna: “Qualunque cosa la mente umana riesca a
concepire ed a credere, riesce a realizzarla”:

L’unica limitazione dell’uomo, nell’ambito della ragione, sta nello sviluppo
e nell’uso della sua immaginazione e la conseguente motivazione all’azione.

– L’AUTOMOTIVAZIONE E’ LA CHIAVE –

I grandi Capitani d’industria, del commercio, della finanza, e i grandi
artisti, musicisti, poeti e scrittori sono diventati grandi perché hanno
sviluppato il potere dell’automotivazione.

Mentre svolgete il vostro lavoro quotidiano, pensate costantemente ai modi
in cui lo si potrebbe fare meglio, in maniera più efficace.

Pensate ai cambiamenti che sono inevitabili, e se tali cambiamenti o
innovazioni si possono eseguire subito.

E se vi sentite limitati, ricordate le parole del defunto Frank Wright, che
diceva: la razza umana ha costruito le cose migliori quando le limitazioni
erano maggiori e quando, pertanto, si richiedeva il massimo
dell’immaginazione proprio per costruire.

Le limitazioni sembrano esser state sempre le migliori amiche
dell’architettura, dell’arte, dello sviluppo economico e culturale.

Poiché voi costruirete il vostro futuro da questo punto in poi, non
preoccupatevi delle limitazioni ma ricordatevi che esse possono essere le
vostre migliori amiche, dato che richiedono immaginazione, sempreché ci si
voglia alzare al di sopra di esse e, come diceva Beecher: “L’Anima senza
immaginazione è come un osservatorio senza telescopio”.

L’immaginazione può essere paragonata ad un laboratorio dove vengono
elaborati tutti i piani prodotti dall’uomo, l’impulso ed il desiderio
prendono forma e corpo attraverso l’aiuto della facoltà di immaginazione.

E’ stato detto che l’uomo può creare tutto ciò che può immaginare.

E’ in seguito a ciò che negli ultimi 100 anni si sono fatte, ed attuate, più
scoperte che in tutta la storia dell’umanità: si è conquistata l’aria, si è
analizzato e pesato il sole a milioni di chilometri di distanza, e si sono
determinati, sempre grazie a questa meravigliosa virtù, gli elementi che lo
compongono. E’ stata enormemente aumentata la velocità dei mezzi di
trasporto, si è andati sulla luna, si sta viaggiando nello spazio, e si
riesce a clonare gli esseri viventi.

L’unico limite, per gli uomini, è lo sviluppo e l’uso della loro
immaginazione.

Pensate a Giulio Verne, la cui immaginazione, pur esagerata per quel tempo,
ha praticamente anticipato la realtà del nostro tempo.

Le facoltà immaginative si manifestano in due forme:

1. Immaginazione Sintetica:

– per mezzo di tale facoltà, vecchi concetti, idee e piani possono essere
riproposti in altre combinazioni. Questa facoltà non crea nulla, lavora
unicamente con il materiale di esperienza, educazione ed osservazione già
proprio dell’individuo. E’ la facoltà usata per lo più dagli inventori (ad
eccezione dei “geni”, che attingono all’immaginazione creativa quando non
possono risolvere i problemi attraverso l’immaginazione sintetica).

2. Immaginazione Creativa:

– grazie a questa l’uomo stimola l’ispirazione, ed è sempre per mezzo di
questa che vengono prodotte nuove idee. Con l’Immaginazione Creativa l’uomo
può sintonizzarsi e comunicare con gli altri per mezzo della mente. Questa
immaginazione opera automaticamente, e funziona solo quando la mente sta
lavorando alla massima velocità, come ad esempio quando viene stimolata
dall’emozione di un forte desiderio. La facoltà creativa cresce in rapporto
al suo sviluppo attraverso l’uso. I più grandi artisti, musicisti, poeti,
scrittori, finanzieri e uomini d’affari sono diventati tali in quanto
avevano sviluppata in loro questa facoltà.

Sia l’Immaginazione Sintetica che quella Creativa si sviluppano con l’uso,
esattamente come qualunque altro organo del corpo.

Il desiderio è solo un pensiero, un impulso; è nebuloso ed effimero, è
astratto e di poco valore, finché non viene trasformato in equivalente
fisico attraverso l’azione.
L’Immaginazione Sintetica è quella che può esser usata più frequentemente.

Quella Creativa può risolvere circostanze e situazioni avverse, per esempio
nel processo di trasformazione del desiderio nel suo equivalente fisico.

Le vostre facoltà immaginative possono affievolirsi se non sfruttate, così
come possono svilupparsi se usate; in ogni caso esse non muoiono, anche se
sono latenti per mancanza di applicazione.

Per il futuro, concentrate la vostra attenzione sullo sviluppo della vostra
Immaginazione Sintetica, dato che è questa la più usata nella trasformazione
dei vostri desideri in realtà, e ricordate che tale trasformazione richiede
l’uso di uno o più programmi: questi possono essere formati con l’uso
dell’Immaginazione, soprattutto di quella Sintetica.

Le idee sono il punto di partenza di ogni successo, sono il prodotto
dell’Immaginazione, e questa, nella sua duplice forma, è l’elemento
determinante che dà ai vostri programmi la possibilità di realizzare
qualsiasi cosa abbiate come meta, anche se questa fosse, ad esempio, quella
di migliorare i rapporti con i vostri familiari o di raggiungere livelli più
alti nel vostro lavoro.

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