Grazie acqua!

pubblicato in: AltroBlog 0

Grazie acqua!

di G. Benedetti e G. Pol

da NonSoloAnima.TV

Nella vita tutto è oscillazione e informazione, e l’acqua ne è il principale testimone secondo gli
esperimenti di Masaru Emoto

Così è scritto sul retro di un’opera sorprendente Messaggi dall’acqua e, con poche parole, esprime
alla perfezione quello che questo libro illustra con una serie di eccezionali fotografie. L’autore,
il Dott. Masaru Emoto, ebbe l’ispirazione che si potessero fotografare i cristalli nascosti
nell’acqua congelata grazie a due avvenimenti.

Il primo: un male alla caviglia che gli tornava sempre da quando ebbe un lieve incidente da bambino;
questo male gli fu tolto da una semplice acqua, la microclustered water creata da un suo amico
americano, il Dott. Lorenzen. Trattando la caviglia con questa acqua e bevendola, il male alla
caviglia sparì in pochi minuti. La seconda spinta venne da un libro di un americano, dove sono
raccolte centinaia fotografie di fiocchi di neve ed in cui l’autore affermava che non si sono ancora
potuti trovare due fiocchi di neve completamente identici.

Pensato, fatto. Con un microscopio montato sopra una macchina fotografica furono iniziati gli
esperimenti. Le ricerche andarono avanti per diverse settimane e, con molta pazienza e con
l’incoraggiamento del suo staff, dopo tre mesi fu possibile fotografare il primo cristallo d’acqua.
La prima serie di fotografie che Masaru Emoto fece, proveniva da acqua presente in natura. Acqua di
fiumi, laghi, sorgenti e ghiacciai raccolta da lui stesso e da amici in giro per il mondo.

Alcune acque formavano delle bellissime strutture geometriche, simili ai fiocchi di neve; altre
acque creavano delle forme non armoniche e persino brutte. Quale acqua preferireste trovare in
natura e nel vostro bicchiere? Entusiasmato dal fatto che l’acqua sembrava veramente mostrare nella
sua struttura la differenza fra acqua buona, non inquinata, ed acqua oppressa da sostanze chimiche e
maltrattata dall’uomo, Masaru Emoto si mise a fotografare acque di acquedotti di tutto il mondo.
Anche qui l’acqua parlava chiaro. Nelle grandi città, dove l’acqua è fortemente carica di sostanze
chimiche provenienti da detersivi, saponi, cosmetici, ogni tipo di industrie ecc., l’acqua non forma
dei bei cristalli, ma strutture amorfe che comunicano la mancanza di chiarezza e bellezza presenti
invece nell’acqua della natura non influenzata dall’uomo.

Qualsiasi persona può sentire il malessere di queste acque fotografate nelle città di Londra,
Parigi, Roma, Milano, Tokyo e molti altri luoghi dove c’è un accumulo di inquinamento e stress. E’
molto interessante notare che l’acqua di rubinetto di Buenos Aires e di altre grandi città dell’
America del Sud con un alto grado di inquinamento, riescono a formare dei cristalli abbastanza
armonici. Sembra infatti che lo stress e il malumore delle persone che vivono nelle città possano
influenzare la cristallizzazione dell’acqua più delle sostanze chimiche. Attraverso il lavoro
geniale di Masaru Emoto, l’acqua ci offre un’altra occasione di riflessione per accettare e capire
che, secondo la fisica quantistica, nella vita tutto è oscillazione ed informazione. In base alla
vibrazione ed all’informazione che l’acqua ha ricevuto, ci mostra una bella forma geometrica più o
meno differenziata oppure una cloaca.

Per approfondire lo studio di questo effetto, Masaru Emoto ebbe l’ispirazione di fare ascoltare
all’acqua della musica per poi vedere la sua reazione attraverso la fotografia. Viene usata
dell’acqua distillata che nella fotografia ci appare come un esagono semplice, senza diramazioni e
ciò equivale ad un’acqua priva di informazioni memorizzate. Quest’acqua di base viene utilizzata per
tutti i test dove si vuole capire la capacità dell’acqua di memorizzare informazioni. Un flaconcino
pieno di quest’acqua viene posto tra due altoparlanti, facendo successivamente ascoltare all’acqua
vari brani musicali dall’inizio alla fine. Poi l’acqua viene congelata e fotografata secondo il
processo descritto all’inizio.

Possiamo immaginare la soddisfazione e la gioia quando il Dr. Emoto e il suo team hanno sviluppato
le relative foto. Ogni goccia d’acqua ha risposto individualmente alla musica ascoltata, ma sempre
in relazione alle vibrazioni ed alle informazioni musicali ricevute.

Il passo seguente di Masaru Emoto è consistito nell’analizzare le reazioni dell’acqua esposta a
immagini ed a parole scritte, ad influenze, quindi, non più percepibili come nel caso della musica.
In questi esperimenti il Dott. Emoto ha esposto l’acqua distillata a parole “belle” come Amore e
gratitudine, Grazie, Amore fra marito e moglie e così via. Poi ha confrontato l’acqua anche con
delle parole brutte tipo stupido, diavolo, mi fai star male, ti ucciderò… La parola scritta è un
simbolo visibile dei pensieri e dei sentimenti ed è perciò carica di vibrazione ed informazione.

L’unica differenza che frasi e immagini hanno rispetto alla musica, è il fatto che le vibrazioni e
informazioni contenute nelle lettere e nelle immagini sono basate su frequenze non udibili. Il
pensiero abita in un regno di frequenze più alte della parola. Abbassando la frequenza diventa
parola e, se la parola è investita di melodia e ritmo, la chiamiamo canzone o musica. Non per niente
in quasi tutte le religioni, l’intelligenza chiamata Dio (ognuno la chiami come preferisce) crea la
materia tramite il suono, il verbo, la parola. Questa parola originaria, muovendosi verso la
materia, abbassa la frequenza e diventa forma. Nella lettera è forma astratta, nel corpo biologico
questo potenziale si trasforma in vita. Le informazioni contenute in questa parola creativa
(crea-vita) creano appunto la forma materializzata, il corpo.

Conoscere e rispettare l’acqua significa conoscere e rispettare noi stessi e le leggi vitali che ci
portano amore, salute, bellezza ed abbondanza.

Dopo aver avuto tanti messaggi e prove dall’acqua della sua ottima capacità di memorizzare e
rispecchiare informazioni, Masaru Emoto ha sfidato queste capacità con un esperimento a distanza. Ha
posato un flaconcino con acqua poco buona sulla scrivania del suo ufficio e ha mandato una e-mail a
500 amici e conoscenti in tutto il Giappone, chiedendoli di mandare ad una precisa ora di un giorno
prefissato, il loro ‘chi’, la loro energia vitale all’acqua sopra la scrivania. Vedendo la
fotografia del cristallo d’acqua prima e dopo l’esperimento possiamo immaginarci meglio perché è
possibile guarire delle persone anche a distanza, se riusciamo a mandare un’energia positiva,
forte e coerente.

In un altro esperimento Masaru Emoto è riuscito a riunire circa 300 persone la mattina presto prima
del sorgere del sole sul bordo del lago Biwa. Un grande lago giapponese molto inquinato che
d’estate, da molti anni, emanava cattivi odori per via di un’alga che cresceva e ne copriva quasi
tutta la superficie. In un rituale con fuoco ed inviando invocazioni all’acqua del lago mentre il
sole si sollevav a, questo gruppo è riuscito a purificare il lago Biwa. Difatti, qualche tempo dopo,
sul giornale locale apparv e un articolo che diceva: “quest’anno le alghe che i responsabili hanno
dovuto raccogliere dall’acqua sono diminuite moltissimo e, in confronto agli altri anni, le proteste
telefoniche per viadei cattivi odori provenienti dal lago sono state pochissime. E’ un bene che ci
siano meno alghe, ma siamo preoccupati perché non ne
conosciamo la ragione” – così conclude l’articolo. Dopo 6 mesi, purtroppo, le alghe ed i cattivi
odori tornarono nel lago Biwa.

Questo episodio spinse Emoto ad esclamare: Se, anziché 300 persone, fossimo stati in 30.000 o
300.000 avremmo potuto inviare ancora più amore e gratitudine all’acqua e forse la guarigione del
lago Biwa sarebbe stata duratura! Conoscere e rispettare l’acqua significa conoscere e rispettare
noi stessi e le leggi vitali che ci portano amore, salute, bellezza ed abbondanza. L’acqua è il
simbolo dei sentimenti. La spoliazione e l’inquinamento dell’ambiente e dell’acqua, rispecchiano una
disarmonia nei nostri rapporti con noi stessi e con il prossimo e con le altre forme di vita
presenti sulla Terra.

Proviamo a valutare, attraverso una semplice operazione aritmetica, qual è l’impatto dei nostri atti
sull’ambiente che lasceremo alle generazioni future – esse hanno gli stessi nostri diritti di godere
della bellezza della terra: ogni nostro gesto, se moltiplicato per 6/7 miliardi di abitanti, quale
effetto avrà sull’equilibrio naturale e sugli esseri viventi sul pianeta? La risposta la conosceremo
immediatamente.

Proviamo a fare assieme alcune moltiplicazioni, ipotizzando dei comportamenti di massa per dei
prodotti non indispensabili e facilmente sostituibili:

1- Usare in un anno 500 milioni di macchine fotografiche ‘usa e getta’ (oltre ai 200 grammi
di plastica, c’è anche una pila che si butta via; lo sapevate?).
2- Usare ogni giorno 300 milioni circa di rasoi ‘usa e getta’.
3- Usare ogni giorno, al posto di tessuti utilizzabili per anni, 10.000 tonnellate di polpa di
alberi, milioni di litri di acqua, cloro ed altre sostanze chimiche per soffiarsi il naso,
struccarsi, asciugarsi le mani con la carta!
4- Usare dei panni ‘usa e getta’ per spolverare.

Si tratta di pochi esempi di miliardi di gesti giornalieri, compiuti da esseri umani dal cervello
oscurato da messaggi pubblicitari orientati a costruire modelli di consumo, che dobbiamo eliminare,
se vogliamo evitare la distruzione dell’ambiente e della nostra salute. Non si tratta di
polemizzare, ma di ritornare coscienti e consapevoli che siamo solo e sempre noi stessi i
responsabili creatori della nostra realtà.

Dopo aver constatato gli effetti della preghiera sull’acqua, Masaru Emoto dedica molto lavoro per la
pace nel mondo. Nel 2003 ha proclamato il 25 luglio come giorno dell’acqua e ha invitato tutte le
persone ad offrire in quel giorno un pensiero di pace e di amore all’acqua. Può essere un bicchiere
d’acqua sul tavolo, l’acqua di un ruscello, di un lago, del mare al quale da solo o in un gruppo si
inviano dei buoni pensieri e sentimenti. In quel giorno Emoto, con alcune centinaia di persone, è
andato al lago Genezareth, pensando che una delle guerre principali su questo mondo sia quella fra
Palestinesi e Israeliani. Tutti e due i popoli bevono e usano l’acqua del Giordano, e perciò mandare
pace e amore a quell’acqua significa mandare l’informazione di pace e amore ad entrambi i popoli.

Nel 2004 sono state raccolte circa 250 acque in tutto il mondo e sono state portate in
Liechtenstein, dove esiste un laboratorio Europeo per la ricerca sui messaggi dall’acqua. In un bel
rituale, tutte queste acque sono state mischiate in un grande bacino fra le meditazioni e
invocazioni di circa 200 persone presenti. In seguito ognuno dei presenti ha riempito un suo
contenitore con questa acqua carica di buone informazioni ed energie e l’ha riportata al luogo dove
aveva preso la ‘sua’ acqua, di modo che le informazioni di tutte queste acque passassero in tutti i
luoghi. Anche questo è stato fatto come simbolo della riunione di tutti i popoli e delle diverse
qualità presenti nell’umanità.

GRAZIE, Acqua!

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *