Fermiamoci ad ascoltare la vita…

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Fermiamoci ad ascoltare la vita…

di Pieranna Mordazzi

Comprare tanti oggetti, avere successo sul lavoro, essere famosi… sono davvero queste le “cose”
che portano la felicità?

Parto da una considerazione personale per raccontare il mio sentire.

Qualche giorno fa un sabato pomeriggio mi sono ritrovata per questioni lavorative in un grande
centro commerciale alla periferia di Torino e ad un certo punto mentre osservavo le persone che
camminavano in questo luogo, sentivo la musica che continuamente ti accompagnava, immersa nel
vociare e nella confusione della gente ad un certo punto come per incanto tutto intorno a me si è
fermato e mi sono sentita come rapita da un pensiero… mi sono sentita come un extraterrestre sceso
dal cielo. Un extraterrestre che si fosse trovato in quel centro commerciale ed ora stesse cercando
di comprendere dove fosse finito e che cosa ci facesse lì tutta questa gente, con le facce tristi,
che camminava veloce con tante borse in mano, che spingeva grandi carrelli strapieni di cose, con
bambini piccoli urlanti che le mamme cercavano gentilmente di calmare tra le loro braccia, come se
anche loro, i bambini, si stessero chiedendo dove li avevano portati e perché fossero capitati in
quel posto, così grande e pieno di rumori, con un aria così pesante, così pieno di gente.

Mi sono fermata e mi sono diretta quasi come attirata da una calamita verso una vetrina di un
negozio e per incanto la mia mente si calmata e ho come improvvisamente compreso… “ma io non ho
bisogno di un altro paio di scarpe o di un’altra borsa, o di un nuovo pullover solo perché è in
saldo. A casa sono piena di tutte queste cose e comprarne una nuova non mi farà sentire più felice o
più appagata”.

Forse appartengo ad una specie rara, ma sto davvero iniziando a rendermi conto che non sono davvero
queste le cose che nella nostra vita possono fare la differenza, non sono queste le cose che possono
riempirci il cuore e farci sentire bene. Non sono queste le cose che fanno sì che il nostro cuore
respiri la sacralità della vita. Viviamo davvero in una società che ci pone continuamente davanti
agli occhi specchietti per le allodole, facendoci credere che davvero la nostra vita sarà migliore
se… se compreremo qualcosa di nuovo e più bello, se avremo successo, se riusciremo ad “arrivare”, se
riusciremo a dimostrare che siamo i migliori, che saremo in gamba e riusciremo a realizzare grandi
cose nella vita.

Ma chiediamoci davvero quali sono queste grandi cose, i successi materiali che abbiamo raggiunto a
discapito della nostra gioia di vivere oppressi dalla fatica o forse possono essere davvero
qualcos’altro. Fermiamoci a riflettere e sentiamo quello che davvero conta per ognuno di noi, nel
profondo del nostro cuore, può essere diverso per ognuno, ma l’importante è che sia in sintonia con
la nostra anima, che faccia risuonare le corde del nostro essere.

Non tradiamo noi stessi, non tradiamo il nostro cuore, non tradiamo la nostra gioia di vivere, non
tradiamo la nostra voce.

Ascoltiamo davvero quello che il nostro cuore vuole dirci e non temiamo nulla, possiamo essere
fiduciosi e coraggiosi, nessuno potrà sminuirci o denigrarci perché quando siamo dentro al nostro
cuore diveniamo come dei meravigliosi guerrieri di Luce che camminano nella loro vita con dignità e
fierezza e nulla potrà schiacciarli.

Questo vuol essere il mio semplice messaggio, fermiamoci quando riusciamo, in questo mondo così
caotico e talvolta folle, in questo mondo che corre incessantemente verso qualcosa che non sa più
cosa sia, fermiamoci e ascoltiamo veramente in quale direzione vogliamo andare, dove vogliamo
essere, quale è il nostro desiderio più grande, e lasciamoci avvolgere da questo nuovo sentire… così
che il nostro modo di vivere possa essere ogni giorno un po’ meno guidato da gesti e da pensieri
automatici e lentamente divenga sempre più consapevole ed appagante.

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