Triangoli

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Triangoli

di Tom Bosco da Nexusitalia

Adesso lo chiamano il “Triangolo della Morte”: fino a poco tempo fa vi si faceva riferimento come al
“Triangolo Sunnita”. Tra Ramadi, Samara e Falluja si continua a morire, da una parte e dall’altra,
tra l’indifferenza di un’opinione pubblica ormai anestetizzata dall’incessante conteggio dei morti e
dei feriti. È notizia recente che uno studio ha stabilito come sinora nel conflitto iracheno siano
stati uccisi qualcosa come 100.000 civili. Morti di serie B, per i quali non vi saranno
commemorazioni come quelle che ogni 11 settembre vengono dedicate alle vittime americane dei tragici
fatti del 2001.

Come da più fonti riportato, comunque, ora l’attenzione degli USA (e di Israele) si sta spostando
verso un nuovo “nemico”: l’Iran. Il fatto è che, secondo un’eccellente analisi di Mark Gaffney, gli
Stati Uniti si stanno cacciando in una trappola mortale.

Ricorderete quella gigantesca esercitazione navale condotta dalla flotta statunitense durante il
luglio scorso prevalentemente nel Pacifico, Summer Pulse, la quale aveva scatenato una ridda di
speculazioni (dall’arrivo di meteoriti alla dimostrazione di forza verso la Cina). Per la prima
volta nella storia, la US Navy dispiegò addirittura sette portaerei contemporaneamente, ognuna con
la relativa scorta di 7-8 navi e una settantina di aerei. Ma qual era il vero scopo di questa
esibizione di strapotenza navale? Sembra che tale esercitazione riflettesse una decisione ad alto
livello del Pentagono, secondo la quale era necessaria una dimostrazione di forza mai vista prima
onde contrastare quella che viene percepita come una crescente minaccia, ovvero la Cina, in virtù
del suo recente acquisto dalla Russia di un certo numero di nuovissime cacciatorpediniere
lanciamissili di classe Sovremenny.

Verrebbe da pensare che questa sia una solenne sciocchezza: come può una manciata di insignificanti
cacciatorpediniere essere una minaccia nei confronti della flotta statunitense del Pacifico?

Il fatto è che Summer Pulse ha costituito una sorta di tacito riconoscimento del fatto che gli Stati
Uniti sono stati letteralmente surclassati in un importante ramo della tecnologia militare, la cui
avanguardia qualitativa ora è detenuta da altri paesi, tra cui la Cina. Queste cacciatorpediniere,
infatti, sono piattaforme di lancio per il missile antinave 3M-82 Moskit (designazione NATO: SS-N-22
Sunburn), un’arma per la quale attualmente la marina statunitense non possiede alcuna difesa.

Ancor prima del crollo dell’Unione Sovietica, dovuto ad un’impossibile corsa all’equilibrio militare
con gli Stati Uniti, nave per nave, cannone per cannone, dollaro per dollaro, i russi adottarono
un’alternativa basata sulla difesa strategica: indagarono sui punti deboli del nemico e cercarono
modi economici per avvantaggiarsene. Ebbero successo, sviluppando tra le altre cose svariati tipi di
missili antinave supersonici, uno dei quali, l’SS-N-22 Sunburn, è stato definito “il più letale
missile esistente al mondo”. Naturalmente adesso la Russia sta traendo economicamente profitto dalla
vendita di questa tecnologia, nella quale si trova in vantaggio di dieci anni rispetto agli USA, a
paesi come India, Cina, Vietnam, Cuba e anche Iran.

Il fatto che il Sunburn non sia mai stato utilizzato in combattimento non deve trarre in inganno: è
proprio per questo che le sue terrificanti capacità offensive non sono ampiamente riconosciute. Ma
l’efficacia dei missili antinave è comunque stata dimostrata sin dalla guerra delle Falkland, quando
gli argentini riuscirono ad affondare la HMS Sheffield e un’altra nave britannica coi letali Exocet
francesi, dei quali peraltro possedevano soltanto cinque esemplari. Pensate cosa sarebbe accaduto se
ne avessero avute alcune decine…

Il Sunburn è in grado di trasportare, entro un raggio di 100 miglia, una testata nucleare da 200
kilotoni, o in alternativa una testata convenzionale da 750 libbre, volando a 2,1 Mach (più di due
volte la velocità del suono) e manovrando in modo tale da eludere le difese nemiche (è stato
specificamente progettato per sconfiggere il sistema radar di difesa AEGIS statunitense).
Oltretutto, la combinazione tra la sua velocità supersonica e il suo carico bellico producono un
tremendo rilascio di energia cinetica al momento dell’impatto, con conseguenze devastanti per nave
ed equipaggio: uno solo di questi missili potrebbe affondare una grossa nave, forse persino una
portaerei, e il suo costo è considerevolmente inferiore a quello di un aereo da caccia. La sua
strabiliante precisione è stata dimostrata poco tempo fa durante un collaudo in mare da parte dei
cinesi, quando centrò perfettamente la nave bersaglio trapassando l’incrocio della “X” dipinta sul
ponte.

Ma cosa c’entra tutto questo con l’Iran? Be’, se dovesse verificarsi un attacco, magari da parte
degli israeliani (che hanno da poco acquistato 25 nuovi F-15 e alcune migliaia di bombe da
penetrazione, presumibilmente proprio nell’eventualità di un attacco agli impianti nucleari
iraniani), immaginate cosa potrebbe succedere alla flotta statunitense nel Golfo Persico, percepita
dall’Iran come una forza ostile (dato che gli aerei israeliani dovrebbero giocoforza attraversare lo
spazio aereo dell’Iraq, attualmente controllato dagli americani). Essa si troverebbe nel raggio
d’azione dei Sunburn iraniani, disseminati e nascosti lungo la costa settentrionale, oltre che degli
ancor più avanzati SS-NX-26 Yakhonts (sempre russi, velocità 2,9 Mach, portata 180 miglia), nonché
delle centinaia di Exocet già da tempo in possesso della repubblica islamica. Il risultato sarebbe
un’autentica mattanza.

E dopo la mattanza, l’Iran con tali missili potrebbe controllare l’unico accesso al Golfo Persico,
ovvero lo stretto di Hormuz, tagliando fuori da possibili soccorsi quanto resterebbe
dell’agonizzante flotta statunitense, e impedendo di fatto l’apporto di consistenti appoggi
logistici alle truppe stanziate in Iraq, che in breve tempo da forze di occupazione si
trasformerebbero in forze assediate.

Per non parlare del fatto che, controllando lo stretto di Hormuz, gli iraniani potrebbero bloccare
il traffico navale delle petroliere, riducendo gli approvvigionamenti petroliferi internazionali,
facendo schizzare il prezzo del petrolio alle stelle e provocando un collasso dell’economia
mondiale. Insomma, c’è da sperare di non assistere ad altre azioni militari “preventive”, perché
stavolta gli esiti potrebbero essere ancora più drammatici, per tutti noi.

Ma in fondo, perché preoccuparsi? In aree precedentemente turbolente, grazie alla sacrosanta guerra
al terrorismo, ora l’ordine regna sovrano e tutto va come deve andare, come nel caso delle
piantagioni di oppio in Afghanistan…

www.nexusitalia.com/oppio.jpg

A volte verrebbe proprio voglia di cambiare pianeta. A proposito, su Marte come butta? Per essere un
pianeta virtualmente privo di atmosfera, che ci dicono sia quanto mai rarefatta, queste nuvolette
sono quanto mai singolari, non credete?

www.nexusitalia.com/marteweek.JPG

Ma parliamo d’altro. In queste ultime settimane, vi è stato un aumento esponenziale di avvistamenti
UFO, da tutte le parti del mondo e in tutte le salse. In particolare, numerosi casi riguardano
strani oggetti volanti triangolari, con tutta probabilità prototipi militari del tipo TR3-B o
similari, che in particolari occasioni sono stati fotografati, come documentano queste immagini
davvero singolari (le foto sono state scattate tramite telescopio!).

www.nexusitalia.com/TriangleTelescope1.jpg

Io stesso devo dire di aver avuto recentemente la possibilità di visionare un documento mozzafiato,
in assoluto il migliore filmato UFO che abbia mai visto. Si tratta di un classico “disco volante”,
ripreso presumibilmente quest’anno (anche se la fonte anonima afferma che risalga a due anni fa) in
Italia, lungo il fiume Cellina (a due passi da Aviano). Le prime analisi fanno ritenere che si
tratti, anche in questo caso, di un prototipo militare. Il filmato lo mostra mentre arriva, si ferma
davanti alla telecamera per esibirsi in volo stazionario (e nel farlo estende delle appendici non
meglio identificate, che qualcuno ha ipotizzato possano essere dispositivi di propulsione MHD,
ovvero magnetoidrodinamica) e poi, dopo alcuni istanti, schizza via ad una velocità da paura!!!

Con tutta probabilità, l’autore del filmato non si trovava in loco per caso: molti elementi fanno
ritenere che sapesse perfettamente cosa andava a riprendere, e come. Purtroppo questo incredibile
documento è oggetto di una contesa a carattere legale, e per il momento non è stato divulgato. Non
appena possibile (ma non so proprio dirvi quando), entrerò in possesso di una copia, che
naturalmente metterò in rete.

Visto che siamo in periodo di elezioni presidenziali USA, vi suggerisco di andarvi a vedere questa
divertentissima parodia del “Rocky Horror Picture Show”:

davechase.net/presidential_horror_show.swf

Se non altro, qualunque sia il risultato elettorale, con qualche sana risata vi risolleverete lo
spirito…

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