“Tecniche per la meditazione trascendentale:”Le energie” – > – di Anonimo – Parte terza

pubblicato in: AltroBlog 0

“Tecniche per la meditazione trascendentale:”Le
energie” – > – di Anonimo – Parte terza

IL SENTIERO DEL SILENZIO
compendio sulla meditazione
edizioni fuori commercio

(di Anonimo)

– Parte terza –

– Elevare il fuoco della mente –

Esperti di meditazione hanno spesso assimilato la mente umana ad una lente,
e la sostanza mentale ad una specie di energia luminosa. Usata in tal senso,
la mente non solo rivela il campo di conoscenza, ma introduce anche la luce
dell’Anima e comunica con altre menti per via telepatica.

Questo richiede la capacità di dare forma regolare e coerente alla sostanza
mentale e di ampliare il potere di proiezione delle idee; occorre, cioè,
giungere a saper manipolare e modificare la sostanza mentale. Con l’uso
corretto della mente, con la visualizzazione e la proiezione della sua luce,
si può far circolare energia mentale nella rete e nella coscienza degli
uomini.Per giungere a tanto, la mente deve essere innalzata da un centro ad
un altro fino al piano più alto della coscienza spirituale.

Al riguardo di questi piani riportiamo uno scritto di Ramakrishna:

“Vi sono sette piani ove risiede la mente. Quando essa riflette sulle cose
del mondo, sul sesso e la ricchezza, risiede nei tre centri inferiori della
spina dorsale. In quello stato perde le visioni più alte e resta assorbita
nei piaceri e nelle soddisfazioni dei sensi”.”

Il quarto piano è il cuore. Quando la mente vi si innalza, si ha il
risveglio dell’anima. Si vede come una luce divina dappertutto. In questo
stadio, la mente non si abbassa a correr dietro a piaceri dei sensi”.

“La regione della gola è il quinto piano della mente. Quando vi si innalza,
l’ignoranza scompare. Allora non si desidera sentire o parlare d’altro che
di Dio”.

“Il sesto è la fronte. Quando la mente lo raggiunge, si contemplano le
Manifestazioni Divine giorno e notte. Anche allora permane una fioca
coscienza dell’Io. Vista la manifestazione impareggiabile, l’uomo diviene,
per così dire pazzo di gioia e corre ad unirsi al Divino Onnipotente, ma non
può farlo. E’ come la luce di una lampada in una custodia di vetro Sembra di
poterla toccare, ma il vetro lo impedisce”.

“La testa è il settimo piano, raggiunto si perviene al Samadhi e si realizza
l’assoluto”.

Ogni aspirante che desideri seguire il sentiero della meditazione dovrebbe
tentare di innalzare il “fuoco della volontà” ossia il centro della
coscienza, sui piani superiori; seguire scrupolosamente la via del dovere e
della cultura etica, ed anche condurre una vita di adorazione, preghiera e
meditazione.

Teniamo presente che saremo veramente capaci di adorare il Divino solo
quando ci innalzeremo al piano del Divino. La visualizzazione, ossia il
richiamare l’immagine mentale dell’oggetto di adorazione e di meditazione, è
una delle pratiche essenziali al principio della vita spirituale.

– Visualizzazione –

Il segreto di ogni vera meditazione sta nel potere di visualizzazione. Gli
esoteristi dovrebbero soffermarsi e approfondire questo processo, poiché in
esso è contenuta la possibilità di usare, alla fine, il potere creativo del
l’immaginazione ed anche dell’energia mentale, quale mezzo per favorire gli
scopi della Gerarchia ed attuare il Piano Divino.

La Meditazione porta istinto, intelletto ed intuizione ad un allineamento
creativo ed anche alla identificazione cosciente; porta al collegamento fra
la mente concreta e quella astratta, o superiore, e quindi anche al
collegamento con la mente del Gruppo e della Gerarchia.

Tramite l’Anima, la meditazione controlla il centro della testa, che è il
punto di focalizzazione dell’appello e della ricezione spirituale; controlla
anche il centro interciliare che è l’organo per la distribuzione
dell’energia spirituale.

Nella pratica della meditazione occulta dobbiamo includere la
visualizzazione per le ragioni:

l. E’ il primo passo verso la dimostrazione della legge occulta che
l’energia segue il pensiero.

La visualizzazione di immagini è un esercizio mirante alla conquista del
potere di visualizzare. Questo aspetto esteriore deve dar luogo ad un
processo interiore che è il primo passo verso la direzione della energia.

La visualizzazione di immagini ha lo scopo di concentrare l’aspirante nella
testa, in un punto intermedio tra il corpo pituitario e la glandola pineale,
in un primo tempo; poi, si sposta in modo più concentrato nell’area della
glandola pineale, che diviene quindi il centro del campo magnetico messo in
moto dal potere di visualizzazione.

Questo pensiero concentrato produce effetti inevitabili entro il corpo
eterico, e in tal modo sono messi in attività due aspetti della
immaginazione creativa.

2. Il potere di visualizzare è l’aspetto costruzione delle forme da parte
dell’immaginazione creativa e consistente di tre parti:

a) Raccogliere energia qualificata entro un limite definito.

b) Focalizzare questa energia sotto il potere dell’intenzione, nella
vicinanza della glandola pineale, o in altro punto.

c) Distribuzione di questa energia focalizzata servendosi di immagini che
vengono dirette verso un punto desiderato, cioè verso dati centri, in un
dato ordine.Tutto questo lavoro interiore non è, certamente facile, richiede
perseveranza e sforzo.

E’ essenziale cominciare con tentativi seguendo gli stadi di raccolta,
focalizzazione e distribuzione di energia.

Da principio, esperimentare su se stesso; poi provare a dirigere la energia
verso ciò che è al di fuori.

Tanto il processo di visualizzazione che l’uso della immaginazione
rappresentano i primi passi dell’attività creativa.

– Sensibilità spirituale –

La sensibilità spirituale va intesa sotto vari aspetti, può essere
considerata non solo dal lato delle energie che cerchiamo di ricevere ed
irradiare, ma anche dal lato del contatto con aree del mondo a noi
sconosciuto, o con qualcosa d’altro che fa sentire la sua presenza. Può
essere anche un semplice urto rivelatore di una nuova area da esplorare in
cui la coscienza può espandersi.

Il contatto e l’urto resterebbero senza efficacia se noi non sviluppassimo
l’abilità nel funzionare in piena consapevolezza nel campo delle forze e
delle energie. In realtà si tratta di percorrere la via per la quale gli
uomini possono realizzare, volgendosi verso il campo di servizio con visione
illuminata e con una radiazione di energie più efficaci.

Ma, naturalmente, alla base di tutto questo c’è la pratica della Meditazione
occulta, senza la quale, com’è scritto in “La Scienza degli Iniziati”, tutto
è frutto del mar morto.

Ed allora “repetita iuvant”:

– Tutto il lavoro di meditazione viene eseguito nel mondo delle energie e
delle forze, esso ci porta alla ricerca, e quindi alla conquista dello
spazio interiore, sviluppa l’attività creativa e contribuisce alla
formazione del comune serbatoio di pensiero. A mano a mano che ci inoltriamo
sulla via della meditazione e ne affiniamo gli strumenti, passiamo da uno
stadio ad un altro, veniamo in contatto con campi sconosciuti di ricerca e
miglioriamo le nostre possibilità di ricevere impressioni e informazioni del
mondo sconosciuto delle forze e delle energie.

Durante i primi tempi abbiamo una cognizione puramente intellettuale delle
energie, in cui siamo immersi e pervasi, e delle facoltà che in qualche
misura possediamo; tuttavia, studiando la struttura ed il funzionamento del
corpo eterico, possiamo in certo modo giungere ad osservare le energie che
lo condizionano; quando saremo più coscienti di quei che facciamo, i
risultati saranno migliori.

Quando parliamo di meditazione parliamo dell’Allineamento, che, con la
pratica costante, diventa sempre più spontaneo, più rapido, più perfetto e
ci dà la opportunità di divenire consapevoli della qualità del Piano sul
quale siamo focalizzati nella coscienza.

I riconoscimenti interiori di cui facciamo uso in meditazione diventano
automatici, mentre le osservazioni saranno possibili solo quando noi saremo
in grado di assumere la posizione dell’Anima sul proprio piano, guardando in
giù il suo riflesso.

Sappiamo che l’Anima è l’Angelo Solare; la sua energia è energia solare, che
si riversa nei tre mondi della vita umana, in relazione allo stato di
preparazione del veicolo, che è a sua disposizione; cioè la personalità
(corpo fisico-eterico, astrale e mentale).

E’ nostro compito approfondire ed estendere la conoscenza cerebrale e ciò
che l’anima pensa e progetta, in modo che la risposta della personalità alla
direttiva dell’anima diventi automatica.

Teniamo presente che quando l’anima e la personalità sono coordinate e fuse,
ha luogo la vibrazione all’unisono che produce in noi un afflusso di energie
che galvanizza l’intero nostro essere e fa emergere il bene latente.

La meditazione richiede anche una vita pura e un servizio amorevole. Quando
ciò viene fatto con distacco, si ha il risveglio dei centri e il sorgere del
fuoco kundalini procederà con sicurezza e in sanità spirituale.

L’Anima sul suo livello ha piena conoscenza del Piano Divino e dei mondo
delle energie che è senza forma e senza dimensione. Per divenire lentamente
consapevoli di ciò che l’Anima conosce, fino a trasformarci in ciò che
l’Anima è, si rende indispensabile identificare la coscienza della
personalità con quella dell’Anima, essendo esse una sola cosa: la coscienza
è una.

Il nostro atteggiamento, deve divenire lentamente ricettivo; noi dobbiamo
restare in vigile, fiduciosa attesa per cogliere l’impressione che ci
perviene, cercando di riconoscere possibilmente la fonte da cui ha origine e
su quale piano funziona la coscienza. L’obiettivo deve essere quello di
divenire capaci di elevare a volontà la coscienza su quel piano in cui la
conoscenza diretta dei piano può essere in qualche misura registrata.

Pervenendoci una impressione intuitiva noi possiamo, in risposta, penetrare
nel mondo soggettivo e cominciare i nostri esperimenti, rivestendo un’idea
con sostanza mentale, colorandola col desiderio e infine precipitarla in
espressione oggettiva.

Così facendo, tra successi e insuccessi, potremo muovere i primi passi sulla
via che conduce a padroneggiare la nostra funzione creativa. Prima che
l’impressione spirituale possa essere ricevuta con chiarezza e interpretata
correttamente, è necessario che il sé inferiore sia completamente sotto il
magico dominio dell’anima; tutte le idee preconcette devono essere
abbandonate, la mente inferiore va tenuta quiescente come strumento di
registrazione della mente, astratta.

Tutte le forme pensiero della personalità, che bloccano, o, comunque,
impegnano il canale di comunicazione tra la mente inferiore e quella
astratta o superiore, devono essere rimosse affinché la corrente della
Gerarchia Spirituale, che continuamente cerca sbocchi nel mondo, possa
fluire nelle nostre menti ed essere registrata nella coscienza cerebrale,
mettendoci in grado di riversarla sull’umanità, sotto forma di benedizione e
di illuminazione.

tratto da lista Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *