Scie chimiche e scie di condensazione, ecco le differenze

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Scie chimiche e scie di condensazione, ecco le differenze

Ce ne parlano il maresciallo A.M.I. in congedo Domenico Azzone e il biologo Giorgio Pattera

di Emanuele Cangini – 03/06/2016

>> http://goo.gl/xzsFjU

Scie chimiche e scie di condensazione, ecco le differenze

«Carneade! Chi era costui?», così inizia il Capitolo VII de I promessi sposi, esordio celebre del
reverendo don Abbondio alle prese con la lettura di un panegirico in favore di san Carlo Borromeo.
Orbene, ammetto di avere pronunciato mentalmente la stessa domanda/esclamazione, venerdì sera 20
maggio 2016 presso la sala Allende di Savignano sul Rubicone (FC), al cospetto del maresciallo in
congedo Domenico Azzone. Chi è costui?, dicevo tra me e me, nel mentre lo osservavo
scartabellare tra le sue carte e aggirarsi tra i presenti, nellattesa dellinizio conferenza.
Con il biologo e giornalista Giorgio Pattera, il 1° maresciallo Azzone, esperto meteo, si accingeva
a tenere un seminario informativo in ordine alla tanto scottante quanto controversa materia delle Scie chimiche (dallinglese Chemtrails).

Che differenza c’è fra le Scie chimiche e le Scie di condensazione?

Dopo avere passato in rassegna le specifiche condizioni termoigrometriche (temperatura e umidità
dellaria) e di altitudine nelle quali si verificano le Scie di condensazione (attenzione: Azzone
non nega affatto che tale tipologia esista, semplicemente ne circoscrive i criteri fisici del campo
desistenza), ha subitamente puntato il riflettore delle proprie decennali ricerche sullanomalo
fenomeno delle Scie chimiche: fenomeno che ha ribattezzato con la dicitura, certo più sottile e
precisa, di Irrorazione atmosferica artificiosa. Attenzione: no artificiale ma artificiosa,
distinzione non priva dimportanza, ammettendo con la prima qualsiasi prodotto antropico in senso
lato e con la seconda qualcosa di prodotto dalluomo con un obiettivo ben preciso.
I prodotti della combustione dei motori a reazione sono due: biossido di carbonio e vapore acqueo;
questultimo, per effetto del gradiente termico con la temperatura esterna, condensando, produce
nanocristalli di ghiaccio, di breve durata, i quali vanno a produrre, appunto, nella troposfera quel
visibile, ma poco frequente, effetto chiamato Scia di condensazione (Contrail). I parametri
necessari, e presenti simultaneamente, che devono verificarsi per favorire lattuarsi di tale fenomeno devono essere almeno:

* 6000 m di altitudine
* il 70% di umidità relativa
* -40 °C come temperatura dellaria

Normogramma di Helofson, scie di condensazione e Irrorazione atmosferica artificiosa

Le condizioni dette sopra, mal si collimano con quanto siamo soliti osservare nei nostri cieli nei
quali, a tutte le ore, possiamo osservare velivoli non contrassegnati da alcuna sigla
identificativa, muoversi ben al di sotto delle rotte sopraindicate e comunque rilascianti emissioni
di particolato elettroconduttivo. Il normogramma di Herlofson (tipo di diagramma termodinamico
contenente dati di pressione, temperatura e umidità) stabilisce in maniera inequivocabile quando
sussistono le condizioni per le quali le Scie di condensazione possono verificarsi: è sufficiente
inserirvi i dati (raccolti dai palloni sonda meteo) e interpolarli. Attraverso questa procedura
appunto, è possibile verificare in anticipo se sussistono le condizioni per il formarsi della
condensa allo scarico del motore: se le condizioni non sussistono le scie non possono formarsi.
Secondo il maresciallo, anche la forma, la geometria e la durata delle scie sono elementi di indubbia validità sotto il profilo dellindagine.
* Se sono persistenti (per diverse ore), non sono normali Scie di condensazione.
* Se si dilatano, inizialmente, creando delle sorte di salsicciotti ai bordi della scia stessa, non sono di condensazione.
* Se si allargano sfumandosi, assumendo la forma di una coltre lattiginosa, non sono Scie di condensazione.

Che sostanze contengono queste Scie?

Sono stati prelevati direttamente in aria, attraverso piccoli aerei con motore a elica, campioni di
aria irrorata: le analisi dei campioni raccolti danno un responso chiaro, nitido e molto inquietante.
Una miscela di
Sali di Bario,
Alluminio, Torio,
agenti patogeni di vario tipo e ritrovati polimerici-vettore.

A cosa servirebbero le Scie?
Le risposte possono essere molte e siccome non ci sono versioni ufficiali ragionevoli ecco alcune ipotesi. Questo nanoparticolato pare essere irrorato per agire su più fronti: incremento della elettroconduttività dellaria (scopo bellico), alla geoingegneria ambientale
dalla riduzione controllata della demografia
al condizionamento delle risorse di cibo e acqua (modifica della fascia biovitale).

Il maresciallo ha sottolineato un altro fatto particolare e curioso su cui è meglio riflettere: gli
aerei che compiono lirrorazione risultano avere tutti il Transponder (codice identificativo) spento. Perchè?

Chi volesse approfondire l’argomento e le indagini del maresciallo può farlo con la lettura del
libro in formato e-book scaricabile gratuitamente presso il sito: www.galileoparma.it/sciebook.html

Scie Chimiche – La Guerra Segreta – Libro >> http://goo.gl/xzsFjU Il controllo del clima, un “sogno” diventato un’atroce realtà Rosario Marcianò, Antonio Marcianò
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scie-chimiche-la-guerra-segreta-libro.php?pn=1567

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