Quel giorno che Dio rispose ad una mia lettera…

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Quel giorno che Dio rispose ad una mia lettera…

di Yoganandaji

Tratto da: Il Divino Romanzo

La mente è il più grande miracolo di Dio. Nessuno è veramente ignorante, ma può apparire tale se è immerso profondamente nell’illusione. Noi non vediamo i sottili meccanismi della mente, nella quale è racchiuso un immenso potere, ma
possiamo rendercene conto con l’aiuto di un guru, ossia di un essere che è diventato padrone della forza mentale. Se volete fare l’acrobata, frequentate gli acrobati. Se volete essere risoluti, frequentate le persone risolute.

Evitate le compagnie inutili, la cui influenza paralizza la mente e la volontà. Il silenzio e la solitudine sono il segreto del successo. In questa convulsa vita moderna esiste un solo modo di eludere le sue incessanti richieste: isolatevi, una volta ogni tanto. Solo i deboli si arrendono all’ambiente. Voi siete gli unici artefici del vostro destino.

Siate simili agli angeli nel vostro cuore. E’ la cosa più facile. Tutte le volte in cui provate un moto di rabbia interiorizzatevi e dite: “Sono un figlio di Dio, sono pieno di pace. Sono qualunque cosa io decida di essere. Le stelle, gli angeli e tutta la creazione devono piegarsi alla mia volontà”.

Mettete alla prova la vostra forza mentale, inizialmente nelle piccole cose, e così la rafforzerete per affrontare situazioni più impegnative. Se imprimete nella vostra mente una ferma decisione, potrete cambiare il vostro destino. Io so che sarei dovuto morire molto tempo fa, e so anche di quale malattia.

Il potere di arrivare al successo è racchiuso nella mente. Realizzerete tale verità se riuscirete a mantenere questa convinzione nonostante l’incredulità del mondo intero. Scegliete un hobby, o un progetto che gli altri vi ritengono incapaci di realizzare, e poi andate avanti. Iniziate con obiettivi non
troppo ambiziosi e, gradatamente, il potere mentale si svilupperà. Il mondo e la vostra famiglia vi hanno definito in un certo modo, ma voi dovete sforzarvi mentalmente di migliorare sempre di più. Non esistono limiti al potere della mente.

Concentratevi su questo pensiero. Permeate la mente con l’idea del successo e perseguite i vostri obiettivi compiendo azioni positive. Continuate a indirizzare la mente verso mete sempre più alte. Una volta raggiunta la
prosperità spirituale, ogni altro genere di prosperità sarà a vostra disposizione. La mia vita è la testimonianza di questa verità.

Tutte le volte in cui avete l’opportunità di stare tranquilli, senza che nulla richiami la vostra attenzione, interiorizzatevi ed esercitate la mente in maniera costruttiva. Le grandi cose nascono prima nella mente. Io sono abituato a mantenere la mente sempre in attività e metto in pratica i suoi pensieri creativi non appena ne intravedo la possibilità. Allora i risultati non mancano. Ogni giorno dovreste cercare di fare qualcosa di creativo.

Migliorate il vostro destino. Prendete, ad esempio, la salute, o la vita morale o spirituale – una cosa alla volta – e trasformatela secondo i vostri desideri.

Io sono riuscito a fare tutto ciò che volevo nella vita. La
materia proviene dalla mente, perciò la mente non è sottoposta a limitazioni fisiologiche. Di conseguenza, se potete controllare la mente, il mondo intero graviterà verso di voi. Personalmente, ho sempre ottenuto tutto ciò che volevo. La cosa che desideravo più di ogni altra era la felicità di Dio sempre nuova e l’ho ottenuta dopo aver eliminato ogni altro desiderio.

Non siate dei falliti, senza risorse. Dominate il destino cambiando i vostri pensieri. Fate tutto ciò che decidete di fare. Concentrare la mente in questo modo non vi costerà niente. Decidete di trasformare voi stessi, e potrete trasformare il vostro destino come volete.

La realizzazione di Dio non è riservata agli yogi e agli swami. Il Signore è racchiuso nel cuore e nell’anima di ogni essere, e quando aprirete il tempio segreto del vostro cuore potrete leggere il libro della vita con l’intuizione onnisciente dell’anima. Allora, e solo allora, entrerete in comunione con il
Dio vivente e lo percepirete come l’essenza stessa della vostra esistenza. Se non provate questo sentimento, le vostre preghiere non avranno risposta. Potrete attirare ciò che le azioni positive e un buon karma vi permettono di avere, ma per ricevere una vera risposta da Dio, dovete prima raggiungere la divina sintonia con lui.

Quando ero bambino scrissi una lettera a Dio. Ero così piccolo che sapevo scrivere appena, ma pensavo di avergli detto molte cose. Non chiesi nulla per me, invece gli domandai di parlarmi di sé. Aspettavo ogni giorno che il postino portasse la risposta alla mia lettera, senza mai dubitare che sarebbe arrivata. E un giorno arrivò: Dio mi apparve in una visione e vidi la sua
risposta scritta in fulgidi caratteri d’oro. Sapevo leggere appena, ma compresi il senso delle parole: “Io sono la vita! Io sono l’amore! Mi prendo cura di te per mezzo del tuo papà e della tua mamma!”. Allora capii. Sentii Dio.

Se le preghiere che rivolgete a Dio sono accompagnate dalla sincerità e dalla devozione incondizionata, non ha nessuna importanza che i vostri peccati siano più profondi dell’oceano e più grandi dell’Himalaya. Egli distruggerà questi
ostacoli karmici. Per qualche tempo, forse, potrete essere avvolti dall’oscurità, ma sarete sempre una scintilla della fiamma eterna. Potrete nascondere la scintilla, ma non riuscirete mai a estinguerla.

Dio è in tutte le cose. Quando avete lui, avete tutto. Ora ottengo immediatamente ciò che desidero e, quindi, devo stare molto attento ai miei desideri. Come prima e ultima cosa voglio Dio. Quando desidero qualcosa per gli altri sono costretto a compiere un grande sforzo, perché devo combattere contro il loro karma. Quando cercate Dio, dovete fare attenzione a non desiderare segretamente qualcos’altro, dicendovi: “Prima desidererò Dio, poi avrò certamente l’automobile che voglio”. Questo non è giusto. Non si può ingannare Dio.

Noi dobbiamo cercare di unire la nostra coscienza alla coscienza di Dio. Quando ci riusciremo, le nostre preghiere saranno esaudite perché non siamo mendicanti, ma figli di Dio.

Non pregate mai per ottenere le cose di questo mondo, fino a quando il vostro profondo desiderio di conoscere Dio non sarà stato esaudito. Pregate finché
non lo avrete trovato; allora le vostre preghiere saranno guidate dalla saggezza e non dalle tendenze che derivano dalle abitudini. Non ingannate voi stessi.

Svegliatevi e ditegli: “Rinuncerò a tutti i desideri minori, voglio soltanto conoscerti”. Pregate ovviamente per coloro che soffrono, ma non per ottenere le cose del mondo; finché, attraverso la profonda meditazione e l’amore per Dio, non diverrete consapevoli della vostra identità con lui. Egli sa di che cosa avete bisogno. Cercatelo finché non lo avrete trovato, finché
tutto il vostro essere non palpiterà della sua potenza e della sua gloria.

Chiedetegli insistentemente di rivelarsi a voi fino a quando non vi risponderà. Chiedetegli con tutto il cuore, senza sosta: “Rivelati! Rivelati! Le stelle potranno disintegrarsi, la terra potrà
dissolversi, ma la mia
anima continuerà a gridare: Rivelati!”. Il suo silenzio indifferente sarà rotto dal suono martellante e continuo delle vostre preghiere.

Infine, Dio si manifesterà improvvisamente come un invisibile terremoto. Il muro di silenzio che trattiene le riserve della vostra coscienza comincerà a tremare e crollerà, e vi renderete conto di fluire come un fiume nell’immensità dell’oceano, e gli direte: “Ora sono una sola cosa con te, Signore; qualsiasi cosa tu abbia è anche mia”.

Vi troverete finalmente di fronte al vostro Sé. I sacri ospiti dei divini pensieri riempiranno, fino all’inverosimile, l’auditorium della vostra mente.

I mendicanti del dolore, della disarmonia, della sofferenza non riusciranno a entrare e i loro lamentosi sospiri saranno soffocati dall’armonia di un inesauribile coro di felicità e di pace che risuonerà in eterno.

La meditazione yoga rivela la nostra natura divina

Dai volumi cosmici della verità, l’India ha tratto il sistema Yoga, la scienza dell’unione dell’anima con Dio, dell’unione con i princìpi dell’eterna rettitudine, con l’universo e con tutta l’umanità. Il saggio Patanjali ha suddiviso il sistema Yoga in otto passi che permettono di raggiungere la meta:

1. Evitare i comportamenti scorretti: yama.

2. Seguire i precetti morali e spirituali: niyama.

3. Imparare a fermare il corpo e la mente, perché quando cessa il movimento, si manifesta la percezione di Dio: asana.

4. Concentrarsi sulla pace e controllare la forza vitale nel corpo: pranayama.

5. Dominare la mente per mezzo del pranayama, e rivolgerla a Dio: pratyahara.

6. Meditare, ossia concentrarsi su una delle manifestazioni cosmiche di Dio come l’amore, la saggezza, la gioia: dharana.

7. Espandere, nella meditazione, la realizzazione dell’infinita e onnipresente
natura di Dio: dhyana.

8. Quando l’anima diventa una cosa sola con Dio, la beatitudine sempre esistente, sempre cosciente e sempre nuova, si raggiunge la meta: il samadhi.

La gioia di Dio è inesauribile. Dio è tutto ciò di cui abbiamo bisogno, è lo scopo e la ragione dell’esistenza. La vera comprensione si determina quando percepiamo Dio come l’immensa beatitudine della meditazione. La pace è la prima dimostrazione della sua presenza.

Per conseguire la pace dobbiamo amare di più, ma non possiamo amare il prossimo incondizionatamente se prima non conosciamo Dio. L’anima è assolutamente perfetta, ma quando si identifica con il corpo, o con l’ego, le
sue manifestazioni vengono deformate dalle imperfezioni umane. Se gli uomini fossero soltanto il corpo e la mente, di per se stessi imperfetti, i pregiudizi e le divisioni sarebbero in qualche modo giustificabili. Ma noi siamo anime, fatte a immagine di Dio. Così lo Yoga ci insegna a riconoscere la
natura divina in noi e nel prossimo. Con la meditazione Yoga possiamo sapere che siamo dei.

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