Quando scienziati e filosofi contemplano la natura senza pregiudizi

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Quando scienziati e filosofi contemplano la natura senza pregiudizi

di Marco Ferrini

La cura fisiologica, psicologica, etico-morale dello Yoga è fondata sulla sádhana, ortoprassi, conoscenze e metodi in virtù dei quali la persona induce se stessa a reinterpretare la propria immagine di sé fino alla scoperta della propria natura spirituale. Ciò implica anche esercizi meditativi vòlti a trasformare innanzitutto le proprie convinzioni pregiudizievoli, quelle che inducono particolari inclinazioni che vorremmo correggere.

La vita incarnata è un perenne susseguirsi di morti e rinascite nel ciclo samsarico. In questo ininterrotto fluire si avvicendano nella coscienza dell’essere incarnato immagini ed emozioni positive e negative, sane e malsane che nel bene come nel male modellano la nostra vita sociale, intellettuale, religiosa e tutto il resto.

Queste immagini frutto di più o meno evanescenti emozioni, foggiano la nostra interpretazione della realtà, e non la realtà in sé.

Nel perenne formarsi e dissolversi di desideri, emozioni, impressioni e pensieri che caratterizzano la nostra vita incarnata nell’universo, possiamo intuire la presenza di un ordine superiore, il dharma, impercettibile ad uno sguardo distratto, ma ben evidente agli occhi di chi ha imparato a intuire la realtà oltre il velo dell’apparenza.

Galileo, iniziatore della scienza sperimentale, descrive quest’ordine, questa armonia universale nel “Dialogo sui Massimi Sistemi”.

Con altre parole, anche Newton scrive che le leggi della Natura sono manifestazione dei pensieri di Dio.

La consapevolezza della presenza di quest’Ordine antropocosmico, mirabile sostegno della vita, con il quale ognuno può porsi nuovamente in armonia con l’universo, progettare la propria vita con luminosa speranza é concreto strumento di aiuto per superare le varie fasi spesso tempestose e dolorose dell’esistenza incarnata, e realizzarsi spiritualmente.

da www.marcoferrini.net/

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