Musicoterapia Olofonica

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Musicoterapia Olofonica

Associazione Regionale Calabrese di Musicoterapia in Olofonia

Cattedra di Psicologia Fisiologica Facolta di Psicologia, Università di Roma “La Sapienza”

MUSICOTERAPIA OLOFONICA: TECNICA APPLICATA IN PSICOTERAPIA

G.Cosentino-G.F.Pisano

L’idea nasce in Calabria diversi anni fa con l’utilizzo della musica e di suoni ambientali naturali.
Gianfranco Maurizio Pisano, psichiatra e musicoterapeuta esperto in olofonia è l’ideatore di questa
tecnica terapeutica che ha per caratteristica l’immissione di suoni, musica e rumori distribuiti
secondo un’asse spaziale riproducenti “immagini ambientali” più o meno familiari, con l’aggiunta
della voce del terapeuta che media musica e sonorità ambientali in un contesto spaziale.

Il vissuto musicale si fonda e si costituisce sulla integrazione degli sviluppi della moderna
Neurofisiologia, in cui dobbiamo considerare i problemi della lateralizzazione o Dominanza
Emisferica e delle “specializzazioni” anatomo funzionali corticali e sottocorticali cerebrali.
La Psicofisiologia studia i caratteri biologici dei processi psichici, integrando i dati di
rilevazione di parametri fisiologici con l’osservazione sperimentale dei processi mentali e
comportamentali. Nel campo specifico di questa tecnica, la Musicoterapia Olofonica, assume il ruolo
di set sperimentale in cui gli stimoli sonori sono le variabili da registrare e valutare per le
conseguenze sugli effetti comportamentali. Per capire specificatamente il problema delle reazioni
psicofisiologiche agli stimoli emotivi è necessario ricordare l’importanza che assumono le aree e i
centri responsabili di determinate risposte.

Il Sistema Limbico è la parte cerebrale coinvolta e deputata al controllo emozionale, e
nell’evoluzione filogenetica, della formazione cerebrale, è l’area più antica per cui è la sede
delle attività decisionali e cognitive. Questo sistema, per la sua importanza nella manifestazione e
nella integrazione dei meccanismi di attivazione emozionale, è stato chiamato “Cervello Emozionale”
e nell’uomo è la struttura che media la valutazione cognitiva degli eventi esterni e l’attivazione
viscerale che si accompagna all’eccitamento emotivo. Tutta una serie di ricerche hanno consentito di
individuare nell’ambito di questo sistema, centri la cui stimolazione o distruzione provoca reazioni
emotive e/o comportamenti di piacere e gioia, e/o di centri responsabili di manifestazioni di
dolore, paura,rabbia.

Comunque, ricordando il ruolo che hanno i centri collegati a questo sistema ed il ruolo che assume
l’ipotalamo in un comportamento integrato reattivo, possiamo dire che l’area limbica della
neocorteccia diventa importante sia nella mediazione che nella codificazione analitica degli
stimoli. L’ipotalamo diventa la via finale comune per le manifestazioni dei comportamenti emotivi,
ove le altre componenti del Sistema Limbico interagiscono in modo complesso per il controllo di
queste.

Due regioni della corteccia cerebrale sono direttamente connesse ai centri regolatori dell’attività
motoria ed ai nuclei ipotalamici, pertanto possono essere implicate nel determinismo dei fenomeni
emotivi. Queste sono le aree della corteccia pre-frontale e l’area limbica. La prima è connessa in
doppio senso alla corteccia precentrale ed ai nuclei posteriori dell’ipotalamo che Hess definisce
“ergotropi”; la stimolaziome di queste aree provoca fenomeni di ipertensione,tachicardia,reazioni di
rabbia e paura. Il lobo frontale prevede le azioni, ma contemporaneamente regola le funzioni del
sistema vegetativo per rendere i meccanismi corporei pronti all’azione.Per un funzionamento normale
di questo Sistema,deve per forza essere normale il meccanismo neuro-fisiologico che lo mantiene: il
meccanismo è il Messaggio Nervoso esistente tra le cellule cerebrali,attivato dalla
Neurotrasmissione. Sostanze neuro-ormonali, prodotte dal nostro organismo, tengono in attività i
centri cerebrali tra cui il Sistema Limbico.

I comportamenti, gli atteggiamenti, le risposte emozionali in precedenza citate, sono regolati dalla
Neurotrasmissione, la quale se alterata,provoca alterazioni nelle risposte identificandosi, poi, in
momenti patologici. Attraverso l’ascolto sonoro il soggetto riconosce e scopre emozioni e vissuti
collocati e memorizzati nel Sistema ed è in questo modo che la neurotrasmissione assume un valore
decisivo. La modificazione emozionale conseguente è data dal miglioramento del Messaggio Nervoso. La
nostra ipotesi è che il Messaggio Sonoro,attiva in senso positivo il meccanismo di feed-back a
livello sinaptico ristabilendo il ruolo normale dei neurotrasmettitori, se poi constatiamo effettive
situazioni di benessere nei soggetti sottoposti alla psicoterapia descritta…

approfondimento www.marcostefanelli.com/olofonia

approfondimento www.musicolofonica.it

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