Morte, Rinascita e il Potere del Phowa – 2

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Morte, Rinascita e il Potere del Phowa – 2

Lama Ole Nydahl

Da: Buddhism Today, vol.2, 1996

La seguente intervista è stata realizzata da Tony Dylan nel Marzo 1994 a Calgary, Canada.

parte 2

…segue

Tony: Chi ti diede l’autorità per fare questo tipo di lavoro?

Ole: Varie condizioni si verificarono contemporaneamente e a volerlo in particolar modo è stato il
Karmapa, il primo Lama reincarnato del Tibet. Egli ci mise in contatto (me ed Hannah) con un Lama
appartenente ad un Lignaggio strettamente legato al nostro (al Lignaggio Karma Kagyu n.d.t.), un
vero esperto in materia. Inoltre, dal 1987 importanti maestri del nostro Lignaggio come Kunzig
Shamarpa, Lopon Tsechu Rimpoche, Tenga Rimpoche e recentemente anche il 17° Karmapa, Thaye Dorje, mi
chiedono di trasmettere questa pratica a chiunque abbia il desiderio di apprenderla e i risultati
sono stati straordinari.

Tony: Quando frequentavo i corsi di Buddhismo all’università, pensavo che uno degli argomenti che la
gente avesse più difficoltà a comprendere fosse l’idea di personalità…

Ole: Non abbiamo una personalità!

Tony: Esatto.

Ole: Dovete avere fiducia nello spazio! Se scoprite che la personalità è un’illusione, l’unica
possibilità che vi rimane è la fiducia nella ricchezza dello spazio. Non potete più fare affidamento
su qualcosa che appartenga sia al passato che al futuro

Tony: A questo punto un occidentale chiederebbe: chi crea questa fiducia?

Ole: La mente possiede tutti i tipi di qualità, incluso il sentimento della fiducia. Tali poteri,
comunque, non devono essere qualcosa di personale. La mente ha luminosità, compassione, sentimento
ed energia. Essa può ricordare, sperare, sognare e inventare. Si potrebbe paragonare ad un gioiello
con molti lati splendenti, tutti fantastici. Il problema sorge quando alcune di queste qualità
(sempre quelle legate alle emozioni) cercano di controllare tutte le altre. Le cose diventano molto
ristrette e rigide quando un Sé illusorio si comporta come un colonnello di una repubblica delle
banane e impone la messa in scena di alcuni programmi sentimentali e di orgoglio. Tale situazione è
totalmente differente dalla condizione di apertura in cui le qualità intrinseche della mente
appaiono spontaneamente e si dispiegano. Quando le condizioni sono naturali, la mente a volte
sperimenta, poi crea, poi ricorda ed è artistica. Senza il pesante cavaliere dell’ego che grava su
di essa, tutte le cose sono perfette esattamente come accadono.

Tony: Non pensi che la maggior parte della gente associ sé stessa, per esempio ciò che sopravvive
alla morte, con l’ego?

Ole: Coloro che aderiscono ad una religione basata sulla fede pensano che sia necessario un ego
perché gli è stato insegnato che non possono avere fiducia nella propria mente. Questo è il lavaggio
del cervello generato dalla concezione di un peccato originale. Questo lavaggio del cervello rende
le persone incapaci di essere, semplicemente. Essi pensano di dover mantenere il controllo perché
altrimenti potrebbero ritrovarsi con qualche bambino infilzato sulla propria baionetta o rubare
qualcosa o spiare nella camera di una ragazza dal buco della serratura o dire qualcosa di strano. Le
religioni basate sulla fede manipolano le persone e fanno perdere loro la fiducia nella propria
natura fondamentale, mentre il Buddhismo, come religione basata sull’esperienza, insegna
completamente l’opposto. Esso dice: “la verità pervade ogni cosa e voi siete tutti Buddha
inconsapevoli. La vostra essenza senza tempo è completa assenza di paura, gioia spontanea e
compassione attiva”. Questa è la differenza tra lavorare con la fede e lavorare con l’esperienza. Le
religioni che utilizzano condizionamenti provenienti da entità esterne e che lavorano con la paura e
il peccato, generano una relazione disturbata con la natura fondamentale delle persone. Quando
l’obbiettivo è il completo sviluppo del potenziale della mente, in ogni caso, le cose diventano
facili. Vivere la propria grandezza è il modo per essere di beneficio a tutti gli esseri.

Tony: La parola che non è mai apparsa in questa discussione è il termine “Dio”, che è centrale in
quasi tutte le altre religioni.

Ole: Noi non la utilizziamo. Essa crea una dualità inutile che bisognerebbe smantellare in seguito.
Noi vediamo gli dei come esseri condizionati e non illuminati e sebbene nel Buddhismo si parli di
molti dei, noi preferiamo tenerli ad una distanza di sicurezza. Chiaramente gli auguriamo ogni bene
ma non abbiamo a che fare con loro a meno che non vengano per ottenere insegnamenti. Per capire il
perché, basta esaminare le loro parole. Gli dei sono pomposi, privi di senso dell’umorismo e alcuni,
come Allah, sono chiaramente inadatti per le società civilizzate. La maggior parte di essi ha
problemi caratteriali. Alcuni sono gelosi, alcuni sono vendicativi; nessuno ha trovato la pace nella
propria essenza. Tutti hanno un ego ben visibile e frequentemente manifestano comportamenti
irrazionali. Vogliono che gli esseri facciano questo e che non facciano quello. Sono molto
frequentemente dei clienti molto difficili e se uno non volesse vicini di questo tipo sarebbe
imprudente prenderli come dei. Sono consapevole del fatto che molta gente non ama confrontarsi con
tali punti di vista ma, dato il livello mentale dei loro seguaci e le situazioni politiche a cui
hanno condotto, gli dei dovrebbero essere oggetto di qualche dubbio. Non c’è alcun modo di ignorare
le dichiarazioni e i contenuti dei loro testi antichi e tuttora riconosciuti ; comunque, il modo in
cui essi ancora motivano il comportamento dei propri seguaci oggi porta molta sofferenza. Come saprà
qualsiasi lettore di giornali autorevoli , essi opprimono la maggior parte del mondo femminile e
regolarmente irrompono in azioni strane e dannose anche quando sono tenuti sotto stretta
sorveglianza.

D’altra parte il completo sviluppo della mente, la sua chiara luce e la sua radiante consapevolezza
(dotata di tutte le libertà di sentire, interrogare e fare) è perfetta. Restate in tale
consapevolezza ed evitate i personalismi, le difficoltà, la non chiarezza. Andate avanti verso la
gioia radiante e compassionevole , che è sempre soddisfacente.

Tony: Come realizzare tutto ciò?

Ole: Primo: cercate il più vicino centro buddhista nell’elenco di uno dei miei libri. Chiedete ai
miei studenti nobili e idealisti gli insegnamenti e le meditazioni utilizzate, tirate fuori le
vostre domande intelligenti e cercate di prendere parte agli incontri ogni qualvolta ne avete
l’occasione. Questo costituisce un modo di crescere sicuro ed efficace.

Così, gradualmente, giudicherete sempre meno le cose e resterete sempre più nel chiaro spazio della
vostra mente. E’ possibile anche utilizzare i pochi momenti liberi per praticare: potete pensare ad
un Buddha seduto sopra la vostra testa che scende nel vostro cuore e risplende beneficiando così
tutti gli esseri. Inoltre, queste ed altre meditazioni quasi istantanee produrranno stati di
ricchezza interiore da condividere con gli altri. La cosa importante, almeno nel Buddhismo della Via
del Diamante, è “comportarsi come un Buddha fino a che non si diviene realmente un Buddha”. Siate il
meglio che potete finché non siete realizzati, questo è il punto di partenza.

Tony: Così non c’è alcun senso nel cercare di mantenere il controllo su qualcosa fra quelle di cui
hai parlato: quando parli di osservare ed esaminare la mente, c’è sempre un insinuante sospetto che
quello che tu stia dicendo di fare sia entrare nella mente e controllare cosa accade.

Ole: No. Il modo di vivere consapevolmente riguarda la CONOSCENZA dei processi interni e non
comporta il controllo di essi. L’esperienza della mente è completa assenza di paura, gioia e
compassione attiva e niente può disturbare la nostra vera essenza. La cosa che più sorprende i nuovi
studenti è che il progresso verso l’illuminazione non è caratterizzato in modo particolare dal fatto
che i pensieri piacevoli divengono più numerosi e quelli spiacevoli diminuiscono. Siccome la mente
funziona in modo retroattivo, questo può accadere semplicemente attraverso pensieri positivi o
esperienze piacevoli. La cosa importante che si verifica è che questi pensieri non sono più così
importanti. Quando la luminosità dello specchio cresce, le immagini che appaiono su di esso
divengono meno importanti. L’attaccamento, sia positivo che negativo, agli oggetti che si
percepiscono diminuisce quando si sperimenta il potere senza tempo della mente. Nello stato di
saggezza in cui si sperimenta il qui ed ora tutte le esperienze sorgono fresche, piene di gioia,
autentiche nella loro più profonda essenza.

Tony: Come possiamo ottenere tutto questo? In che modo è possibile sperimentare la realtà in questo
modo?

Ole: Siate spontanei e agite senza sforzo. Sentitevi a casa nella vita. Considerate il meglio delle
persone, la loro vera essenza, e non date troppa importanza al modo in cui si comportano ora. Certo,
è un processo graduale. Avremo probabilmente sempre bisogno di rimedi per i casi più difficili.
Avremo ancora bisogno della polizia, ma sarebbe in ogni caso bello vederla più nei ghetti e meno
nelle strade, dove il traffico può regolarsi da solo. Importante è vedere che le persone possono
essere perfette. Se la gente si esercitasse a sperimentare lo spazio più come un contenitore nel
quale ci troviamo tutti, e meno come un nulla, o qualcosa di incompleto e imperfetto, che ci separa
l’uno dall’altro, ci sarebbe molto da guadagnare.

Tony: In poche parole, qual è l’obiettivo?

Ole: Quello che io realmente voglio è fare in modo che il più gran numero possibile di persone
riconosca che la propria mente è chiara luce, aiutarli a capire che il sentimento di paura è un
errore perché la loro essenza non può essere danneggiata in alcun modo. Vorrei provocare una valanga
di consapevolezza del potenziale insito nella vita, una consapevolezza che sia robusta, critica e
dotata di senso dell’umorismo. Indurre sempre più gente a trovare fiducia in sé stessa , verità e
felicità e far sì che possa condividerle. Questo è il motivo per cui scrivo i miei libri, per cui da
24 anni tengo ogni sera una conferenza, per cui abbiamo fondato 250 gruppi in tutto il mondo per
praticare il Buddhismo della Via di Diamante e questa è la ragione per cui mi trovo ogni giorno in
una città diversa. In numero crescente , anno dopo anno, amici sempre più stretti lavorano da questo
punto di vista. Noi sappiamo che il Buddhismo Karma Kagyu porta risultati e che i metodi
recentemente giunti dal Tibet sono altamente efficaci. Essi lavorano sulle cause e non sugli
effetti; non sono ne’ sentimentali ne’ rigidi. Il lignaggio Karma Kagyu possiede una grande varietà
di metodi e il successo che abbiamo ottenuto sbarazzandoci dalla morsa dei Cinesi Comunisti e
liberando il 17° Karmapa, Thaye Dorje, ha aumentato ulteriormente la sua fondamentale caratteristica
di libertà. Il giovane Karmapa sta crescendo in modo sorprendente ed è una grande gioia per tutti.

Tony: Quando potremo considerarci visibilmente più vicini a questo obiettivo?

Ole: Il giorno in cui la gente reciterà un centinaio di mantra OM MANI PEME HUNG o KARMAPA CHENNO
con la stessa naturalezza con cui oggi prende un’aspirina. Più seminiamo più potremo raccogliere.
Tutto il necessario è qui, a nostra disposizione. Se sceglieremo di unire l’intelligenza autonoma
del mondo occidentale con l’ininterrotto potere del Lignaggio, ci saranno sorprendenti sviluppi e
tutto il mondo ne avrà beneficio.

fine

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