Mindfulness per disoccupati contro lo sconforto

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Mindfulness per disoccupati contro lo sconforto

La disoccupazione diffusa è all’origine di molti disturbi. La mindfulness per disoccupati aiuta a
combattere lo sconforto generato da questa situazione.
Motivazione e motivo: come distinguerli?

Negli ultimi anni l’indice di disoccupazione ha raggiunto livelli elevati, generando situazioni di
vulnerabilità. La mindfulness per disoccupati può essere di grande aiuto per le persone che vivono
questo problema,.

Oltre ai vantaggi specifici di questa tecnica di meditazione, la mindfulness per disoccupati aiuta a
placare la sensazione di sconforto. A volte, infatti, è proprio la demoralizzazione che impedisce di
agire per uscire da una situazione difficile.

Quali sono i benefici della mindfulness? Nell’articolo di oggi vi invitiamo a scoprire tutti gli
aspetti della vita che questa tecnica può aiutare a migliorare:

Insicurezza personale.
Bisogni basilari insoddisfatti.
Frustrazione delle aspettative.
L’atteggiamento con cui si affrontano le situazioni difficili.

Negli ultimi tempi è aumentata la sensibilità verso questi aspetti, soprattutto da parte delle
persone senza lavoro. Di conseguenza, sono state proposte varie opzioni per consentire a questo
collettivo di raggiungere una qualità di vita adeguata.

“Nessun pessimista ha mai scoperto i segreti delle stelle, o navigato verso terre sconosciute, od
aperto nuove porte allo spirito umano.”
– Helen Keller –

Mindfulness per disoccupati: aprire una porta chiusa

Spesso le persone che non trovano lavoro si trovano di fronte a un’alternativa difficile, quella di
abbandonare o meno il paese in cui vivono. Questa scelta potrebbe offrire maggiori opportunità di
trovare lavoro e migliorare il proprio benessere personale ed economico.

Tuttavia, il processo di transizione che richiede questo spostamento può essere molto duro. Inoltre,
coinvolge l’abbandono di elementi importanti per qualsiasi individuo: la casa, la famiglia, gli
amici, il luogo di origine… Le persone che emigrano per cercare un lavoro spesso ottengono la
stabilità economica desiderata, ma a un caro prezzo emotivo.

La mancanza degli affetti e i possibili problemi di integrazione e adattamento aprono una porta al
bisogno di educare la mente. Si tratta di un passaggio necessario per raggiungere l’equilibrio
emotivo.

“Quando raccolsi le pietre che mi stavano tirando, mi accorsi che erano gioielli.”
– Poesia Zen –

Le persone disoccupate che, per diversi motivi, non possono permettersi di emigrare per cercare una
vita migliore vivono una situazione precaria, con redditi minimi e uno stile di vita limitato. Tutti
questi aspetti innescano una spirale di sconforto, frustrazione e disperazione che porta facilmente
a uno squilibrio mentale. Ciò rende necessario mettere in atto alcune strategie che favoriscano
nuovi orizzonti e uscite per queste persone.

Effetti della disoccupazione sull’integrazione sociale

Il lavoro è uno degli strumenti che permettono agli individui di proiettarsi e definirsi nella
società. Costituisce, inoltre, il mezzo per soddisfare i bisogni di sopravvivenza. Rappresenta un
segno d’identità che consente di inglobarsi a uno status sociale. Favorisce la sensazione di
sentirsi utili e facilita la partecipazione comunitaria all’interno della società.

Viceversa, la mancanza di lavoro porta all’isolamento sociale e a sentimenti di insicurezza e
svilimento. Si tratta di emozioni che minano l’autostima e che causano gravi disturbi come l’ansia o
la depressione. Quando ciò avviene, la tensione generata tende a deteriorare la personalità
dell’individuo e le sue relazioni familiari e sociali.

“Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta.”
– Henry Ford –

Perché la mindfulness per disoccupati è utile?

Le tecniche di mindfulness per disoccupati sono altamente consigliate per mantenere una buona salute
mentale e l’equilibrio emotivo in situazioni difficili.

Recuperare l’equilibrio emotivo con il mindfulness

In questo caso, la mindfulness comprende tre diverse strategie specifiche: la psicoterapia, il
trattamento farmacologico e il cambiamento nello stile di vita.

Per quanto riguarda i farmaci, è importante sottolineare che la loro utilità è limitata se non
vengono accompagnati da un percorso di psicoterapia. Non ha senso assumere farmaci se non si è
disposti a cambiare la situazione. Sarebbe come usarli al posto di un anestetico, mentre l’obiettivo
è esattamente l’opposto. Le medicine servono da stimolo per mettere in atto nuovi comportamenti,
consentendo al soggetto di uscire dalla difficile situazione emotiva in cui si trova.

La psicoterapia dovrà essere dell’accettazione, basata sulla piena attenzione o mindfulness. Come
per i farmaci, la sua efficacia consiste nel favorire l’educazione della mente. La terapia
dell’accettazione basata sulla mindfulness è stata creata per offrire un’alternativa per raggiungere
il riconoscimento, l’accettazione e la risposta più adatta ai pensieri o sentimenti inadeguati. In
questo modo, la lotta non si rivolge più all’esterno, con il rischio di perdere il controllo, ma
verso il nostro mondo interiore. La mindfulness per disoccupati riscuote successo proprio per questa
ragione.

Per ultimo, lo stile di vita. È la persona stessa che dovrà essere cosciente e conseguente in questo
caso. Si tratta infatti di un aspetto basato sull’intenzionalità. Per raggiungere l’obiettivo
desiderato, la persona deve conoscere molto bene se stessa, praticando la meditazione e la
riflessione. La mindfulness per disoccupati non deve essere intesa come una terapia, ma come uno
stile di vita.

La pietra lungo il cammino

In un regno lontano, un re decise di mettere una grande pietra in mezzo alla via d’accesso
principale, ostacolando così il passaggio. Quindi, si nascose per vedere se qualcuno la toglieva.

La roccia lungo il cammino

I commercianti più ricchi del regno e alcuni cortigiani che passarono di lì si limitarono ad
aggirare la pietra. Molti si fermarono un istante a osservarla, e criticarono il re che non si
preoccupava di mantenere libero il sentiero. Ma non fecero niente per rimuovere l’ostacolo.

Infine, arrivò un contadino che portava un carico di ortaggi. Li appoggiò per terra e cominciò a
studiare la pietra. Cercò di muoverla usando come leva il ramo di un albero per spostarla e, dopo
molti sforzi, riuscì ad appartarla dal sentiero. Mentre riprendeva il suo carico, vide una borsa
proprio sul luogo in cui c’era la pietra. La borsa conteneva una bella somma in monete d’oro e un
messaggio del re. Nel testo, il sovrano affermava che quella era la ricompensa per la persona che
avrebbe liberato il passaggio.

Da queste parole, il contadino imparò una lezione che agli altri era sfuggita:

Ogni ostacolo superato rappresenta un’opportunità per migliorare la propria condizione.

da lista mente

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