L’ERA DEL RISVEGLIO INTERIORE 4

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L’ERA DEL RISVEGLIO INTERIORE 4

da “Enciclopedia olistica”

di Nitamo Federico Montecucco ed Enrico Cheli

IL MODELLO OLISTICO CYBER

Abbiamo tradotto e sintetizzato i vari modelli olistici del passato e del presente in un unico
modello che abbiamo chiamato Cyber, esso considera l’essere umano una unità di coscienza, che si
manifesta in molteplici dimensioni. Questo modello considera che l’unità multidimensionale umana
esiste contemporaneamente sul piano fisico, istintivo, affettivo, emozionale, mentale, psichico e
spirituale della realtà. Ogni dimensione è in relazione sincronica con le altre. L’unità del modello
è data dal centro di coscienza – chiamato identità, io, sé o soggettività o “punto zero” – che dà
coerenza le differenti dimensioni in un’organica unità vivente e intelligente. Ognuno di questi
livelli possiede una sua struttura, una sua “anatomia” e “fisiologia”, e delle sue logiche e leggi
particolari, molte delle quali sono ancora in gran parte a noi sconosciute.

Queste considerazioni generali costituiscono i principi comuni su cui si basano la maggior parte
delle antiche e moderne medicine, psicologie e vie spirituali, riassunti nel modello Cyber.
Ribadiamo ancora che in questo modello la “coscienza di sé” o identità è considerata come il centro
della complessità umana, il centro di gravità su cui convergono tutte le dimensioni.

Possiamo immaginare un Cyber come una sfera, o meglio un uovo di luce, con un centro più luminoso
che rappresenta il sé o l’identità. Questo ovoide scientificamente è rapportabile ad un campo
elettromagnetico costituito quindi da fotoni o quanti di luce in velocissimo movimento vorticoso e
roteante intorno al centro o all’asse del campo. Cyber è basato sul concetto che energia equivale a
informazione. La rappresentazione di un ovoide di energie informate in costante movimento su se
stesse significa esattamente una unità dinamica e in continuo scambio con l’esterno in cui ogni
fotone porta informazioni ed energia all’interno dell’unità e dall’unità all’esterno. Gli esseri
viventi in piena salute sono come delle trottole di energia intelligente che si muovono sul proprio
centro di coscienza.

CYBER7: LE SETTE DIMENSIONI DELL’ESSERE

“In passato non esisteva alcuna scienza psicologica della patologia umana: non esisteva il primo
livello della psicologia.

Nessuno se ne curava perché la malattia poteva essere scacciata senza entrare nei suoi meccanismi
psicologici. Non c’era bisogno di fare nulla. In Oriente esistevano alcune tecniche e tuttora
esistono che semplicemente ponevano nel nulla il disturbo. I matti venivano mandati nei monasteri,
presso maestri spirituali, presso religiosi. In Oriente non c’erano gli psicanalisti, c’erano i
maestri. Lo scopo non era curare la mente, lo scopo era trascendere la mente. Ma una cosa è aiutare
un matto ad uscire dalla follia e altra cosa è creare una scienza psicologica della follia. Per fare
questo occorre un approccio scientifico. In Occidente Freud, Jung, Adler e altri hanno creato il
primo livello di scienza psicologica: la psicologia della patologia. Magari non sono stati d’aiuto
alle persone che erano nei guai, ma hanno creato un solido terreno scientifico sul quale la seconda
psicologia – la psicologia dell’uomo sano – può crescere.

Questo secondo livello, sviluppato da Maslow, Fromm, Janov e altri, sta attraversando ora i tormenti
della nascita. E’ un’approccio affermativo, che non pensa in termini di malattia ma in termini di
salute, sostanzialmente non preoccupato della patologia ma della crescita di un essere umano
integro.

Questo secondo livello della psicologia ha preparato la strada dello sviluppo del terzo livello
della scienza psicologica: la psicologia dei Buddha.

Sono esistiti i Buddha, milioni di individui hanno raggiunto la condizione di Buddha, ma una scienza
psicologica dei Buddha non è stata finora possibile. Nessuno ha mai tentato di fare ricerca sulla
mente ridestata, di creare una disciplina scientifica. La condizione di Buddha è esistita come un
fenomeno individuale che nessuno ha tentato di studiare scientificamente.

Gurdjieff è stato il primo a tentare di sviluppare il terzo livello della psicologia ma ha fallito.
Era un mistico, egli stesso era un Buddha, ma ha dovuto fare riferimento ad uno dei suoi discepoli
P.D. Ouspensky, per convalidare scientificamente e costituire una disciplina da quello che era la
sua conoscenza…

Ci sono almeno sette tipi di persone al mondo, così devono esserci almeno sette Buddha. Devono
essere studiati molto profondamente, uno per ciascun tipo. Tutti e sette i tipi dovranno essere
compresi. Finchè tutti e sette i tipi non verranno studiati veramente a fondo, passo per passo,
strato per strato, il terzo livello della scienza psicologica, la psicologia dell’illuminazione non
potrà essere formulata.” Osho Rajneesh

Cyber7: il modello evolutivo a sette dimensioni

Secondo le più comuni concezioni olistiche antiche e moderne, l’essere umano è un ologramma ossia un
microcosmo dell’intera esistenza e quindi nei suoi 7 livelli psicoenergetici troviamo la
rappresentazione dei sette livelli di evoluzione planetaria.

In questo capitolo presenteremo “le sette dimensioni dell’essere” del modello Cyber applicato
all’essere umano, che costituiscono le basi dell’anatomia e fisiologia globali della cultura
olistica.

Cyber7 è quindi la naturale evoluzione del modello Cyber, come unità di coscienza, applicato alla
coscienza umana che, essendo suddivisa in strati e livelli necessita di un modello più articolato e
complesso.

Comprendere le dimensioni del microcosmo umano richiede, di fatto, la comprensione del complesso
processo di evoluzione cosmica, terrestre e sociale. La comprensione del modello dell’essere umano a
sette dimensioni ci fornirà un quadro sufficientemente articolato per comprendere la situazione
socio-patologica di fondo che caratterizza l’umanità nel presente momento storico di transizione, e
quindi le vie per decondizionarci e ritrovare l’integrità.

Macrocosmo e microcosmo

Una delle più consistenti differenze tra la visione occidentale e orientale nasce dalla concezione
del processo creativo. Mentre l’Occidente vede la creazione essenzialmente come un processo
fisico-energetico per cui dalla “singolarity” esplode un Big Bang di particelle fisiche che creano
l’intero universo materiale, nella parallela visione orientale dalla singolarity chiamata Bindu (il
punto di coscienza divina senza dimensioni) si vengono a creare – sincronicamente – infiniti
universi su differenti contemporanee dimensioni di realtà. Secondo le più avanzate concezioni
cosmologiche spirituali, antiche e moderne, l’atto della creazione è l’espressione divina
dell’essere cosmico (Brahma, Mahadeva, Logos) che si manifesta nei suoi sette corpi simultaneamente.
L’intero universo materiale considerato oggi dall’astrofisica, formato da miliardi di ammassi
galattici, rappresenta, in questa visione, solo il corpo materiale di questa infinita divinità.

L’essere umano olograficamente e sincronicamente rappresenta in sé questa stessa struttura
multidimensionale, e per questo viene considerato un microcosmo fatto ad immagine e somiglianza di
Dio: l’infinito macrocosmo. La scienza riconosce solo l’aspetto fisico dell’intero cosmo,
nell’essere umano solo la componente fisico-materiale.

La medicina olistica, sintesi tra scienza e misticismo, considera l’essere umano con un modello
unitario multidimensionale in cui coesistono armonicamente le dimensioni materiali e quelle
spirituali.

Nell’essere umano infatti, secondo le scuole yogiche, tantriche, buddhiste, jainiste, ritroviamo
sette dimensioni contemporanee che si manifestano nei sette corpi e nei sette centri psicoenergetici
chiamati chakra.

I sette livelli dell’evoluzione della coscienza

Così come la luce si scompone in sette colori, ossia in sette bande di frequenze armoniche dal rosso
al violetto, così anche l’unità Cyber si può suddividere in Cyber7 in cui sono evidenziate le sette
bande o livelli di energia e di coscienza che corrispondono ai vari livelli evolutivi della
coscienza e alle varie parti psicosomatiche del suo corpo e del suo spirito.

Nel modello Cyber7 ognuno dei sette livelli, rappresentati dai colori dal rosso al violetto,
identifica un livello o gradino evolutivo della coscienza:

1) il primo livello corrisponde all’inconscio cosmico, la mente e la memoria della materia
dell’universo;

2) il secondo all’inconscio collettivo, molto più ampio rispetto all’equivalente concetto junghiano,
che include la mente e la memoria di tutti gli esseri viventi del pianeta;

3) il terzo livello è l’inconscio personale, sede di istinti, passioni e desideri, dei
condizionamenti (karma) passati;

4) il quarto livello corrisponde al conscio, al presente e si può trasformare in autocoscienza,
primo passo verso i livelli superiori;

5) il quinto corrisponde al terzo ma con la consapevolezza e diviene così il superconscio
individuale, sede delle memorie delle vite precedenti e della coscienza degli scopi evolutivi
presenti e futuri;

6) il sesto il superconscio collettivo, che raggruppa tutte le coscienze e intelligenze del pianeta,
analogo alla Noosfera di Teilhard de Chardin, o coscienza planetaria o Gaia;

7) il settimo al superconscio cosmico, l’insieme di tutte le coscienze e memorie spirituali
dell’intero universo: la mente di Dio, l’illuminazione.

Il modello Cyber7 e i sette livelli psicosomatici

Il modello Cyber7 corrisponde esattamente agli antichi modelli orientali dei sette chakra come il
modello tantrico e il modello yogico. La concezione medico-psicologico-spirituale olistica su cui si
basa il modello Cyber comprende sette zone:

1) Zona anale, connessa con il coccige che si espande alla parte posteriore delle gambe fin sotto i
piedi. E’ il Muladhara, primo chakra della tradizione induista.

2) Zona sessuale, connessa con il bacino, si espande alla parte anteriore e interna delle gambe fino
alle dita dei piedi. E’ il chakra Swadhistana.

3) Zona gastrica, connessa con lo stomaco e le vertebre lombari. E’ il chakra Manipura.

4) Zona cardiaca, connessa con il torace e il cuore, si espande alla parte inferiore delle braccia
fino alle dita. E’ il chakra Anahata.

5) Zona espressiva, connessa con la gola, il collo e le vertebre cervicali, si espande alla parte
superiore delle braccia fino al pollice e indice e al viso. E’ il chakra Vishudda.

6) Zona cerebrale, connessa con la testa, gli occhi e il cervello umano. E’ il chakra Ajna.

7) Zona di apertura, connessa con la fontanella. E’ il chakra Sahasrar o loto dai mille petali.

Per questa sua possibilità di sintesi il modello Cyber costituisce un potenziale di grande interesse
per poter unificare le antiche saggezze con la moderna psicosomatica, psicologia e con le scienze
fisiche. Scopo dello sviluppo del potenziale umano e del modello Cyber è di comprendere l’unità
multidimensionale umana, sintetizzando scienza, psicologia e spiritualità in un’organica visione
capace di alleviare le pene umane e permettere un più alto ed evoluto livello di esistenza.

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