L’Effetto Luna di Miele

pubblicato in: AltroBlog 0

L’Effetto Luna di Miele

Scopri il segreto per mantenere viva la tua relazione di coppia

di Bruce Lipton

>> http://goo.gl/za1r8I

Ripensate alla storia damore più spettacolare della vostra vita, la Numero Uno, quella che ha sconvolto la vostra esistenza.

Si è trattato perlopiù di un periodo di sincera beatitudine, florida salute e abbondante energia. La
vita era così bella che non vedevate lora di saltare fuori dal letto la mattina per sperimentare ancora il Paradiso in Terra.

Era l’Effetto Luna di Miele, destinato a durare in Eterno.

Ma, sfortunatamente, per la maggior parte delle persone lEffetto Luna di Miele è di breve durata.
Immaginatevi come sarebbe la vostra vita se poteste far durare lEffetto Luna di Miele per tutta la vita.

Bruce H. Lipton, autore del bestseller La Biologia delle Credenze, spiega come LEffetto Luna di
Miele non sia un caso né una coincidenza, bensì una creazione personale. Questo libro rivela come manifestiamo l’Effetto Luna di Miele, e le ragioni per cui lo perdiamo.

Attraverso tale conoscenza i lettori diventeranno capaci di ricreare lesperienza della luna di
miele, questa volta in modo da assicurare una relazione stile e vissero per sempre felici e contenti, che farebbe la gioia di un produttore hollywoodiano.

Con autorità, eloquenza, e in uno stile di facile lettura, Lipton parla dellinfluenza della fisica
quantistica (le buone vibrazioni), della biochimica (i filtri damore) e della psicologia (la mente
conscia e la mente subconscia) nel creare e nel mantenere le relazione amorose interessanti e vivaci.

Chi non vorrebbe ricreare il Paradiso sulla Terra?

Crea e mantieni vive le tue relazioni con Fisica Quantistica, Biochimica e Psicologia

LEffetto Luna di Miele:
uno stato di beatitudine, passione, energia e salute derivante da un immenso amore.

La tua vita è così meravigliosa che non vedi lora di alzarti per iniziare una nuova giornata e ringraziare luniverso perché sei vivo.

Dicono del Libro “L’Effetto Luna di Miele”

“Bruce Lipton ha scritto il miglior libro sull’amore, sia personale che planetario, che abbia mai letto.
E ne ho letti moltissimi!

Conosco Bruce e la sua amata Margaret intimamente e personalmente. La loro relazione è gioiosa,
affettuosa, creativa e contagiosa. Loro vivono il Paradiso in Terra, e potete farlo anche voi. Bruce
usa i principi della Nuova Scienza di cui è paladino per illuminare, spiegare e incoraggiare tutti noi a incarnare l’amore che abbiamo sempre desiderato”.
Dr. Joan Borysenko, biologa, psicologa e autrice di best seller

“Una realizzazione davvero eccezionale… una vita di gioia sintetizzata in un unico manoscritto. L’ho letto due volte, godendomi ogni minuto trascorso su di esso. Una delle mie letture preferite di ogni tempo”.
Dr. Wayne Dyer (psicologo e autore di fama internazionale)

“L’Effetto Luna di Miele porta direttamente la magia delle relazioni amorose a livello cellulare, e ci insegna a crearle per noi stessi”.
Dr.Christiane Northrup, medico e autrice di best seller

Introduzione del libro “L’Effetto Luna di Miele” di Bruce Lipton

Una vita senza Amore non ha alcun valore
Lamore è lAcqua della Vita
Bevila tutta dun fiato con il cuore e con lanima
Rumi

Quando ero giovane, se qualcuno mi avesse mai detto che avrei scritto un libro sulle relazioni, gli avrei detto che era impazzito.

Allepoca ritenevo che lamore fosse un mito sognato dai poeti e dai produttori di Hollywood perché le persone stessero male pensando a quello che non potevano avere.

Amore eterno?
E vissero per sempre felici e contenti?

Scordatevelo.

Come tutti, ero programmato in modo che certe cose rientrassero naturalmente nella mia vita. La mia programmazione enfatizzava limportanza delleducazione.

Per i miei genitori, il valore di uneducazione costituiva la differenza tra uno scavafossi che
riusciva a malapena a tirare avanti e un colletto bianco con mani lisce e vita liscia. Essi non
avevano dubbi sul fatto che «in questo mondo senza uneducazione non si conta nulla».

Considerate le loro credenze, non cera da stupirsi se i miei genitori non rinunciarono a nulla quando si trattò di espandere i miei orizzonti educativi.

Ricordo vividamente di essere tornato a casa, in seconda elementare, dalla lezione della signora
Novak eccitato dal mio primo sguardo nel sorprendente mondo microscopico delle amebe, costituite di
ununica cellula, e delle meravigliose alghe unicellulari come quella che portava laffascinante nome di spirogira.
Dopo aver fatto irruzione in casa, supplicai mia madre di procurarmi un microscopio tutto per me;
senza esitazione, lei mi portò subito al negozio e mi comprò il mio primo microscopio.

Certo non aveva reagito allo stesso modo alla crisi di nervi che mi era stata scatenata dal
disperato desiderio di avere un cappello da cowboy Roy Rogers, una pistola a sei colpi e una fondina!

Nonostante la mia fase Roy Rogers, fu Albert Einstein a diventare licona eroica della mia
gioventù: i miei Micky Mantle, Cary Grant ed Elvis Presley si avvolsero tutti in ununica, gigantesca personalità.

Mi è sempre piaciuta la foto che lo ritraeva con la lingua fuori e la testa ricoperta di una folta
chioma di capelli bianchi e arruffati. Mi piaceva anche vederlo sul piccolo schermo della (appena
inventata) televisione del soggiorno, dove appariva con laspetto di un nonno amorevole, saggio e giocoso.

Più di ogni altra cosa, ero molto orgoglioso del fatto che Einstein, un immigrato ebreo come mio
padre, fosse riuscito a superare i pregiudizi grazie alla sua brillantezza scientifica.

Talvolta, durante la mia infanzia e adolescenza a Westchester County, New York, mi sentivo
emarginato; in città cerano dei genitori che mi proibivano di giocare con i loro figli per timore che li contagiassi con il bolscevismo.

Apprendere che Einstein, lungi dallessere un emarginato, era un ebreo rispettato e onorato in tutto il mondo, mi comunicava sentimenti di orgoglio e sicurezza.

Dei bravi insegnanti, lo stile leducazione è tutto della mia famiglia, e la mia passione nel
trascorrere ore al microscopio condussero a un dottorato in biologia cellulare e a una cattedra alla Scuola di medicina e salute pubblica dellUniversità del Wisconsin.

Ironicamente, fu soltanto quando lasciai quellimpiego per esplorare la nuova scienza, inclusi gli
studi sulla meccanica quantistica, che iniziai a comprendere la profonda natura dei contributi che leroe della mia fanciullezza, Einstein, aveva portato al nostro mondo.

Mentre fiorivo in ambito accademico, in altri campi ero il tipico esempio di bambino disturbato, specialmente nel regno delle relazioni.

Intorno ai ventanni mi sposai, troppo giovane e troppo immaturo dal punto di vista emotivo per
essere pronto per una relazione significativa. Quando, dopo dieci anni di matrimonio, dissi a mio
padre che stavo divorziando, egli si oppose risolutamente e mi disse: «Il matrimonio è un affare».

In retrospettiva, la risposta di mio padre aveva un senso per uno che nel 1919 era emigrato da una
Russia travolta dalla carestia, dai pogrom e dalla rivoluzione: la vita per mio padre e per la sua famiglia era stata inimmaginabilmente dura, e la sopravvivenza sempre in dubbio.

Di conseguenza, la sua definizione di una relazione era quella di una società lavorativa in cui il
matrimonio era un mezzo di sopravvivenza, analogo al reclutamento di mogli ordinate per posta dai
pionieri dalla rude vita che avevano colonizzato il selvaggio Far West degli Stati Uniti nellOttocento.

Il matrimonio dei miei genitori riecheggiava latteggiamento prima di tutto gli affari di mio padre, sebbene mia madre, nata in America, non condividesse la sua filosofia.

Mia madre e mio padre lavoravano insieme sei giorni alla settimana in unattività familiare di
successo, ma nessuno dei loro figli ricorda di averli visti condividere un bacio o un momento romantico.

Allinizio della mia adolescenza, la dissoluzione del loro matrimonio divenne evidente quando la
rabbia di mia madre per una relazione senza amore esacerbò la tendenza a bere di mio padre.
Discussioni sempre più ingiuriose minavano quella che era stata la pace della nostra casa, e mio fratello e mia sorella più giovani ed io ci nascondevamo nei nostri ripostigli.

Quando mio padre e mia madre finalmente decisero di vivere in camere da letto separate, una precaria tregua si impose.

Come molti genitori infelici comunemente facevano negli anni 50, i miei genitori rimasero insieme
per amore dei figli e divorziarono dopo che mio fratello minore ebbe lasciato la casa per
frequentare il college. Se soltanto avessero saputo che plasmare la loro relazione disfunzionale fu ben più dannoso per i loro figli di quanto lo sarebbe stata la separazione!

Allepoca incolpavo mio padre del cattivo funzionamento della nostra vita familiare.

Ma con la maturità giunsi a riconoscere che entrambi i miei genitori erano ugualmente responsabili dei disastri che sabotavano la loro relazione e la nostra armonia familiare.

Ma soprattutto iniziai a capire come il loro comportamento, programmato nella mia mente subconscia,
influenzasse e indebolisse i miei sforzi volti a creare relazioni amorose con le donne della mia vita.

Nel frattempo vivevo anni di sofferenza. La dissoluzione del mio matrimonio fu emotivamente
devastante, specialmente perché le mie due meravigliose figlie, oggi donne amorevoli e realizzate,
erano ancora delle ragazzine. Fu così devastante che giurai di non risposarmi più.

Convinto che il vero amore fosse un mito, almeno per me, per diciassette anni ogni giorno mentre mi facevo la barba ripetei questo mantra:

«Non mi sposerò mai più. Non mi sposerò mai più».

Inutile dire che non ero portato per le relazioni impegnate! Ma, nonostante il mio rituale
mattutino, non potevo ignorare quello che è un imperativo biologico per tutti gli organismi, dalle
singole cellule ai nostri corpi composti da cinquanta trilioni di cellule: limpulso a connettersi con un altro organismo.

Il primo Grande Amore di cui feci esperienza fu un cliché: un uomo più anziano con un brutto caso di
arresto dello sviluppo emotivo si innamora di una donna più giovane e sperimenta unintensa storia damore adolescenziale, guidata dagli ormoni.

Per un anno fluttuai felicemente attraverso la vita, su di giri grazie ai filtri damore, le
sostanze neurochimiche e gli ormoni che circolavano nel mio sangue e di cui leggerete nel Capitolo 3.

Quando la mia storia damore adolescenziale inevitabilmente andò in pezzi (dicendo di avere bisogno
di spazio, lei salì sulla sua bicicletta e attraversò uno spazio molto breve per finire nelle
braccia di un chirurgo cardiovascolare), passai un anno nella mia grande casa vuota sguazzando nella sofferenza e dando la colpa alla donna che mi aveva lasciato.

La scimmia da astinenza è orribile, e non solo per gli eroinomani ma anche per coloro la cui biochimica ritorna agli ormoni quotidiani dopo la fine di una storia damore.

Un freddo giorno dinverno del Wisconsin me ne stavo da solo (come al solito) a rimuginare di nuovo
sulla donna che mi aveva lasciato, quando improvvisamente pensai: «Dannazione, lasciami stare!», al
che una voce di saggezza che occasionalmente appare nei momenti cruciali della mia vita rispose: «Bruce, non è esattamente quello che ha fatto?».

Scoppiai a ridere, e questo spezzò lincantesimo.
Da quel momento in poi, ogni volta che iniziavo a sentirmi ossessionato mi mettevo a ridere.

Finalmente ero riuscito a uscire dalla crisi di astinenza, anche se avevo ancora molta strada da fare per arrivare a rimettere insieme la mia vita!

Quanto fossi lontano dal farlo mi divenne evidente quando mi trasferii ai Caraibi per insegnare in una scuola di medicina allestero.

Vivevo nel posto più meraviglioso della Terra, in una villa sul mare, tra fiori sgargianti e profumati; e nella villa cerano addirittura un giardiniere e un cuoco.

Volevo condividere la mia vita con qualcuno (anche se ovviamente senza sposarmi, dal momento che ero
ancora fisso sul mio mantra mattutino). Volevo qualcosa di più di una compagna con cui fare sesso.
Volevo qualcuno con cui condividere la mia nuova vita nel posto più bello della Terra.

Ma quanto più mi davo da fare a cercare, tanto meno trovavo, anche se avevo quella che pensavo fosse
la frase migliore del mondo per rimorchiare: Se non hai niente da fare, che ne diresti di venire a vivere con me nella mia villa ai Caraibi?.

Una sera provai quella che avrebbe dovuto essere la mia frase vincente con una donna che era appena arrivata a Grenada, la perfetta isola da cartolina che ero arrivato ad amare.

Andammo al bar del circolo nautico e ci mettemmo a chiacchierare. Sembrava una donna interessante,
così le chiesi di rimanere per un po invece di ritornare al suo lavoro a bordo di uno yacht. Lei mi
guardò negli occhi e disse: «No, non potrei mai stare con te. Hai troppo bisogno».

Il proiettile colpì nel segno: ricaddi sulla sedia senza una parola. Dopo un lungo momento di
stordimento, riuscii di nuovo a parlare e dissi: «Grazie, avevo proprio bisogno di sentirmelo dire».

Non solo sapevo che aveva ragione, ma sapevo che dovevo rimettere insieme la mia vita prima di poter avere il rapporto di vero amore che desideravo così disperatamente.

Poi accadde una cosa buffa: non appena lasciai andare la mia disperata ricerca, nella mia vita iniziarono ad apparire delle donne che volevano una relazione con me.

Infine entrò nella mia vita la vera ispirazione per questo libro, la mia amata Margaret, e iniziammo
a vivere unesistenza come quelle descritte nelle commedie romantiche che una volta liquidavo come fantasie.

Ma sto andando troppo veloce.

Prima ho dovuto imparare che non ero destinato a rimanere solo, né ad accontentarmi di una serie
di relazioni fallite. Dovetti imparare che non soltanto avevo creato ogni relazione fallita della mia vita, ma che potevo creare la meravigliosa relazione che volevo!

Il primo passo ebbe inizio nei Caraibi quando sperimentai lepifania scientifica che ho descritto
nel mio primo libro, La Biologia delle Credenze (Macro Edizioni, Cesena, 2007). Mentre riflettevo
sulla mia ricerca sulle cellule, mi resi conto che esse non sono controllate dai geni, e non lo siamo neanche noi.

Come ho raccontato dettagliatamente in quel libro, quellistante di illuminazione fu linizio della
mia transizione da scienziato agnostico a scienziato che cita Rumi e crede che tutti noi possediamo
la capacità di creare il nostro Paradiso in Terra, e che la vita eterna trascende il corpo.

Quellistante fu anche linizio del mio passaggio da scettico affetto da fobia del matrimonio ad
adulto che finalmente si assumeva la responsabilità di ogni relazione fallita della sua vita e si rendeva conto di poter creare la relazione dei suoi sogni.

In questo libro narrerò dettagliatamente questa transizione servendomi in parte della stessa scienza delineata in La Biologia delle Credenze (e di altre ancora).

Spiegherò perché non siano i vostri ormoni, le vostre sostanze neurochimiche, i vostri geni o la
vostra tuttaltro che ideale educazione a impedirvi di creare le relazioni che dite di volere, ma
siano piuttosto le vostre credenze a impedirvi di sperimentare quelle inafferrabili, amorevoli relazioni.

Cambiate le vostre credenze e cambieranno le vostre relazioni.

Naturalmente la faccenda è più complicata, perché nelle relazioni tra due persone in realtà ci sono
quattro menti allopera. Se non capite come queste quattro menti possano osteggiarsi a vicenda, pur
con le migliori intenzioni starete cercando lamore in tutti i posti sbagliati.

È per questa ragione che i libri di self-help e terapia favoriscono lintuizione ma non un vero e
proprio cambiamento: essi trattano soltanto con due delle quattro menti allopera nelle relazioni!

Ripensate alla storia damore più spettacolare della vostra vita, la Numero Uno, quella che ha
sconvolto la vostra esistenza. Avete fatto lamore per giorni e giorni, non avevate bisogno di cibo, a malapena di acqua, e avevate unenergia infinita.

Era lEffetto Luna di Miele, destinato a durare in eterno.

Troppo spesso, tuttavia, la luna di miele lascia il posto a battibecchi quotidiani, magari al divorzio, o tuttal più alla sopportazione.

La buona notizia è che non è necessario che finisca così.

Potreste pensare che il vostro Grande Amore sia stato al massimo una coincidenza o al peggio
unillusione, e che il suo crollo sia stato questione di sfortuna. Ma in questo libro spiegherò come
siate stati voi a creare nella vostra vita sia lEffetto Luna di Miele che la sua dissoluzione.

Quando saprete come avete fatto a crearlo e a perderlo, potrete, come me, smettere di lamentarvi del
vostro cattivo karma nelle relazioni e creare una rapporto damore del tipo e vissero per sempre
felici e contenti che farebbe addirittura la gioia di un produttore hollywoodiano.

Dopo decenni di fallimenti, questo è ciò che finalmente manifestai!

Dato che così tante persone ci hanno chiesto come abbiamo fatto, Margaret ed io spiegheremo
nellEpilogo come abbiamo creato il nostro eterno Effetto Luna di Miele per diciassette anni e
oltre. Vogliamo condividere la nostra storia perché lamore è il più potente fattore di crescita per gli esseri umani, ed è contagioso!

Come scoprirete quando creerete lEffetto Luna di Miele nella vostra vita, attirerete persone amorevoli simili a voi, e quante più saranno, tanto più felici sarete.

Ascoltiamo il consiglio di Rumi, che ci giunge da otto secoli fa, e crogioliamoci nel nostro amore
per unaltra persona così che questo pianeta possa finalmente evolvere in un luogo migliore in cui tutti gli organismi possano vivere il loro Paradiso in Terra.

Spero che questo libro vi imbarcherà per un viaggio altrettanto intenso di quello per cui
quellistante nei Caraibi ha imbarcato me, perché possiate creare lEffetto Luna di Miele ogni giorno della vostra vita.

Bruce Lipton
L’Effetto Luna di Miele – Libro >> http://goo.gl/za1r8I
Scopri il segreto per mantenere viva la tua relazione di coppia Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Ottobre 2013
Formato: Libro – Pag 232 – 13,5×20,5
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__l-effetto-luna-di-miele-libro.php?pn=1567

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *