Laterizzazione del linguaggio

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Laterizzazione del linguaggio

di: Donata Allegri – ecplanet.net

La scoperta dei substrati cerebrali del linguaggio non è recente, ma segna la nascita delle
neuroscienze moderne: fu il neurologo francese Paul Broca che, nel 1861, associò una lesione del
lobo frontale sinistro alla difficoltà di parola che un suo paziente aveva, tale lesione fu scoperta
durante l’autopsia. Questo disturbo venne chiamato «afemia» ed in seguito ribatezzato «afasia».
Qualche anno dopo Carl Wernicke individuò l’area complementare, quella che permetteva di recepire e
comprendere il linguaggio degli altri.

Le aree di Broca e di Wernicke e tutte le altre individuate successivamente sono state individuate
come centraline delle diverse funzioni; sembra però che una vera centrale del comando linguistico
non esista in quanto tale funzione è il frutto della collaborazione di diverse parti dell’encefalo.
Nell’essere umano l’emisfero cerebrale sinistro è deputato alle funzioni linguistiche mentre quello
destro regola i compiti di tipo visivo-spaziale, nei mancini queste funzioni possono essere
invertite.

Secondo Jasper Daube, professore di neurologia alla Mayo School of Medicine di Rochester (U.S.A), è
difficile distinguere le competenze attribuibili alla semplice funzione linguistica da quelle che
coinvolgono altre e differenti capacità cognitive. Quando ascoltiamo una concatenazione di parole,
le aree corticali della comprensione del linguaggio spezzettano il flusso dei termini in unità
fonetiche elementari, poi l’informazione viene filtrata dall’emisfero sinistro nelle aree corticali
del lobo temporale e, in profondità, dai neurone del lobo frontale. Successivamente, nell’emisfero
destro viene riconosciuta l’informazione «musicale» del parlato.

Recentemente Jerzy P. Szaflarski e colleghi dell’Università di Cincinnati hanno osservato che
dall’infanzia fino ai 25 anni, la sede del linguaggio nelle persone destrorse è localizzata
maggiormente nell’emisfero sinistro del cervello, mentre per i mancini vale il contrario. Si è visto
anche che con l’avanzare dell’età il centro cerebrale del linguaggio si distribuisce in maniera più
uniforme fra i due emisferi, ossia si acquista una maggior simmetria.

Lo studio è stato condotto sull’attività cerebrale di 155 individui e si sono utilizzate immagini di
risonanza magnetica funzionale (fMRI). I risultati che si sono ottenuti permetteranno di aiutare
persone affette da lesioni cerebrali. Questo studio è stato presentato al convegno dell’American
Academy of Neurology a San Francisco.

Istituzioni scientifiche citate nell’articolo:
American Academy of Neurology
University of Cincinnati

Donata Allegri
E-mail: donata.allegri@ecplanet.com

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