La Voce del Silenzio 1

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La Voce del Silenzio 1

di H.P. Blavatsky (parte prima)

LA VOCE DEL SILENZIO
(e altri frammenti scelti
dal Libro dei Precetti Aurei)

(parte prima)

traduzione di H. P. Blavatsky

Societร  Teosofica Italiana
Trieste 1978

DEDICATO
AI POCHI

I N D I C E

Prefazione
I. LA VOCE DEL SILENZIO
II. I DUE SENTIERI.
III. LE SETTE PORTE

PREFAZIONE

ALLA PRIMA EDIZIONE INGLESE

Le pagine seguenti sono estratte dal Libro dei Precetti dOro, una delle opere che in Oriente si pongono in mano agli studiosi di misticismo. La loro
conoscenza รจ obbligatoria in quella Scuola i cui insegnamenti sono accettati da molti Teosofi. Perciรฒ, sapendo a memoria molti di questi Precetti, fu per me cosa relativamente facile il tradurli.

รˆ noto che in India i metodi di sviluppo psichico variano secondo i Guru (insegnanti o maestri), non solo perchรฉ questi appartengono a Scuole filosofiche differenti, delle quali se ne contano sei, ma anche perchรฉ ogni Guru ha il suo sistema particolare, che generalmente tiene segretissimo. Ma al di lร  dellHimalaya il metodo delle Scuole Esoteriche non varia, a meno che il Guru non sia un semplice Lama, di poco piรน; dotto dei suoi stessi allievi.

Lopera, dalla quale io traduco, forma parte della serie medesima, dalla quale furono tolte le Stanze del Libro di Dzyan, sulle quali si basa La Dottrina Segreta. Il Libro dei Precetti dOro ha la stessa origine della grande
opera mistica intitolata Paramรขrtha, la quale, come narra la leggenda di Nรขgรขrjuna, fu data al grande Arhat dai Naga o Serpenti (nome dato agli antichi Iniziati). Tuttavia le sue massime e le sue idee, per quanto nobili ed
originali, si ritrovano spesso sotto diverse forme in opere sanscrite, per esempio nel Jรฑรขneshvari, il superbo trattato mistico nel quale Krishna descrive ad Arjuna in smaglianti colori lo stato di uno Yogi pienamente illuminato, come pure in certe Upanishad. Tutto ciรฒ รฉ naturalissimo poichรฉ la
maggior parte, se non la totalitร  degli Arhat piรน elevati, i primi seguaci di
Gotama Buddha, erano Indรน, ed Arii, non Mongoli, e specialmente quelli che emigrarono nel Tibet. Le opere lasciate dal solo ร‚RYASร‚NGHA sono numerosissime.

I Precetti originali sono incisi su sottili lamine oblunghe e le loro copie molto spesso su dischi. Questi dischi o lastre, sono generalmente conservati sugli altari dei templi annessi ai centri in cui sono stabilite le Scuole cosรฌ
dette contemplative o Mahรขyana (Yogรขchรขrya). Essi sono scritti in vari modi, talvolta in tibetano, ma piรน spesso in caratteri ideografici. La lingua
sacerdotale (Senzar), oltre che in un alfabeto suo proprio, si puรฒ trascrivere
in diversi caratteri crittografici, i quali anzichรฉ sillabici hanno piuttosto la
natura di ideogrammi.

Un altro metodo di scrittura (lug in tibetano) consiste
nelluso di numeri e colori, ciascuno dei quali corrisponde a una lettera dellalfabeto tibetano (trenta lettere semplici e settantaquattro composte), formando cosรฌ tutto un alfabeto crittografico. Quando sono usati gli ideogrammi, si ha un modo definito di leggere il testo; come in questo caso, i
simboli ed i segni usati in astrologia i dodici animali dello Zodiaco e i sette
colori primitivi, ciascuno dei quali da una triade di tinte, chiara, normale e
oscura si adoperano per trentatrรฉ lettere dellalfabeto semplice, per le parole e le frasi. Infatti, in questo metodo i dodici animali, cinque volte ripetuti ed accoppiati con i cinque elementi ed i sette colori, formano un intero alfabeto composto di sessanta lettere sacre e dodici segni. Un segno collocato al principio del testo determina se il lettore deve seguire il modo
indiano in cui ogni parola รจ semplicemente un adattamento del Sanscrito, o il
principio cinese di lettura ideografica.

La maniera piรน facile รจ tuttavia quella
che permette al lettore di servirsi, non di una lingua speciale, ma di quella
che gli torna piรน comoda, poichรฉ i segni ed i simboli erano, come le cifre arabiche, proprietร  comune ed internazionale dei Mistici iniziati e dei loro seguaci. La stessa particolaritร  distingue uno dei modi cinesi di scrittura, la
quale puรฒ essere letta con ugual facilitร  da chiunque ne conosca i caratteri;
un giapponese, ad esempio, puรฒ leggerla nella propria lingua cosรฌ facilmente quanto un cinese nella sua.

Il Libro dei Precetti dOro (alcuni dei quali sono pre-buddhisti, mentre altri appartengono a date posteriori) contiene circa novanta piccoli trattati
distinti. Io ne imparai, anni or sono trentanove a memoria. Per tradurre il resto dovrei ricorrere a note sparse in un numero troppo grande di carte e di
memorie, raccolte negli ultimi venti anni, nรฉ mai riordinate per facilitare il
compito. Nรฉ si potrebbero tutti tradurre e dare a un mondo che, troppo egoista e troppo attaccato agli oggetti dei sensi, non sarebbe in nessun modo
preparato a ricevere rettamente unetica tanto elevata. Poichรฉ, a meno che non si perseveri seriamente nella ricerca della conoscenza di sรฉ, non si darร 
mai volentieri ascolto a consigli siffatti.

Tuttavia questa etica riempie volumi e volumi nella letteratura orientale, specialmente nelle Upanishad. Uccidi ogni desiderio di vita, dice Krishna ad Arjuna. Questo desiderio risiede soltanto nel corpo, veicolo del sรฉ incarnato, non nel Sรฉ, che รจ eterno, indistruttibile, che non uccide, nรฉ รจ ucciso (Kathopanishad). Uccidi la sensazione, insegna il Sutta Nipรขta, Considera ugualmente il piacere ed il dolore, il guadagno e la perdita, la vittoria e la disfatta. Ancora: Cerca ricovero soltanto nellEterno (ibid.).
Distruggi il senso della separazione ripete Krishna in tutte le forme. La Mente [Manas], che obbedisce agli irrequieti sensi, travolge la sua ragione [Buddhi], come il vento [travolge] una nave sulle acque (Bhagavad Gita; II, 67).

Perciรฒ si รจ pensato meglio di fare una scelta giudiziosa solamente fra i trattati che converranno meglio ai pochi veri Mistici della Societร  Teosofica,
e che risponderanno certamente alle loro necessitร . Questi soli apprezzeranno
le parole di Krishna-Christos, il Sรฉ Superiore”:

“Nรฉ per i vivi, nรฉ per i morti i saggi menano cordoglio.
“Nรฉ vi fu tempo mai in cui Io non fossi, nรฉ tu, nรฉ questi dominatori duomini, nรฉ quindi innanzi cesseremo di esistere mai piรน (Bhagavad Gita; II,
11-12).”

In questa traduzione ho fatto del mio meglio per conservare la poetica bellezza di lingua e di immagini, che distingue loriginale. Giudichi il lettore
fino a qual punto il tentativo riuscito.

1889. H. P. B.

N.d.T. Le opere citate in questa prefazione sono tradotte in italiano o in francese.
7
F R A M M E N T O I
L A V O C E D E L S I L E N Z I O

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LA VOCE DEL SILENZIO

QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferiori.

Chi vuole udire e comprendere la voce di Nรขda,2 il tacito Suono, deve prima conoscere la natura di DHร‚RANร‚.

Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Rรขjah dei sensi, il produttore del pensiero, quello che sveglia lillusione.

La Mente รจ la grande Distruttrice del Reale.

Distrugga il Discepolo la Distruttrice.

Poichรฉ, quando la sua propria forma gli apparirร  irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrร  cessato di udire i molti, egli potrร  discernere lUno il suono interno che uccide lesterno.

Allora soltanto, non prima, abbandonerร  egli la regione di Asat, il falso, per entrare nel reame di Sat, il vero.

Prima che lAnima possa vedere, deve raggiungere lArmonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.

Prima che lAnima possa udire, limmagine (luomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come allargentino ronzare della lucciola doro.

Prima che lAnima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, cosรฌ, come alla mente del vasaio รจ unita la forma
secondo la quale sarร  poi modellata largilla.

1 La voce pali Iddhi equivale alla sanscrita Siddhi, ossia facoltร  psichiche, poteri anormali
delluomo. Vi sono due generi di Siddhi: un gruppo che contiene le energie psichiche e mentali
inferiori e grossolane, ed un altro che esige il piรน alto sviluppo dei poteri spirituali. Dice Krishna
nello Shrรฎmad Bhagavad:

“Chi รจ occupato nel compimento dello Yoga, chi ha sottomesso i suoi sensi e concentrato la sua
mente in me [Krishna], tal Yogi tutti i Siddhi sono pronti a servire.

2 La Voce senza Suono, ossia la Voce del Silenzio. Forse letteralmente questa espressione
potrebbe leggersi: Voce nel suono spirituale, poichรฉ Nรขda รจ lequivalente sanscrito del termine
senzar.
3 Dhรขranรข รจ la concentrazione intensa e perfetta della mente sopra qualche oggetto interiore,
accompagnata dalla assoluta astrazione da tutto ciรฒ che appartiene alluniverso esterno, al mondo
dei sensi.

Poichรฉ allora lAnima udrร  e ricorderร .
E allora allinterno orecchio parlerร 

LA VOCE DEL SILENZIO,

e dirร :

Se la tua Anima sorride immersa nella Luce Solare della tua Vita; se la tua Anima canta entro la sua crisalide di carne e di materia; se la tua Anima piange entro il suo castello dillusioni; se la tua Anima lotta per spezzare largenteo filo che la unisce al MAESTRO,4 sappi, o Discepolo, la tua Anima รจ di questa terra.

Quando la tua Anima che si dischiude5 da ascolto al tumulto del Mondo; quando la tua Anima risponde alla voce ruggente della Grande Illusione;6 quando sbigottita nel vedere le cocenti lacrime di dolore, assordata dalle grida
dangoscia, la tua Anima si ritrae come la pavida tartaruga nel guscio dellEGOISMO, sappilo, o Discepolo, tempio indegno รจ la tua Anima del suo Dio Silente.

Quando, cresciute le sue forze, la tua Anima si arrischia fuori del suo sicuro asilo, e, staccatasi dallinvolucro protettore, tende largenteo suo filo e
si spinge in alto; quando, scorgendo la sua immagine sulle onde dello Spazio,
essa mormora: Questa sono Io, confessa, o Discepolo, che la tua anima รจ presa nelle reti dellillusione.

Questa terra, o Discepolo, รจ la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo Ego nellillusione detta la Grande Eresia.

4 Grande Maestro รจ lespressione usata dai chela per indicare il Sรฉ superiore; ed equivale ad
Avalokiteshvara, e ad ร‚di-Buddha degli occultisti buddhisti, Lร‚tmรข dei Brahmani, e il Christos
degli antichi Gnostici.

5 Anima qui รจ usato per indicare lEgo umano o Manas, quello che nella nostra divisione settenaria
occulta รจ chiamato Anima umana per distinguerlo dallAnima spirituale e dallAnima animale.

6 Mahรข-Mรขyรข, la Grande Illusione, lUniverso oggettivo.

7 Sakkรขyaditthi, lillusione della personalitร .

8 Attavรขda, leresia della credenza nellAnima, o piuttosto nella separazione dellAnima o Sรฉ
dalluniversale ed infinito Sรฉ Uno.

Questa terra, o Discepolo ignaro, รจ soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce quella luce che
vento non puรฒ estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento. Dice la Grande Legge: Per diventare il conoscitore del Sร‰
UNIVERSALE, devi prima essere il conoscitore del Sรฉ. Per giungere alla conoscenza di questo Sรฉ, devi abbandonare il sรฉ al non-sรฉ, lessere al nonessere,
e allora potrai riposare fra le ali del GRANDE UCCELLO. Dolce invero รจ riposare tra le ali di quello che non รจ nato, nรฉ muore, ma รจ lAUM10 attraverso eterne etร .

Cavalca lUccello di Vita, se vuoi sapere.

Rinunzia alla tua vita, se vuoi vivere.

Tre Aule, o stanco Pellegrino, conducono al termine delle prove. Tre Aule, o Conquistatore di Mรขra, ti condurranno per tre stati al quarto, e da questo ai sette Mondi,16 ai Mondi dellEterno Riposo.

Se vuoi conoscerne i nomi, ascolta e rammenta. Il nome della prima Aula รจ IGNORANZA, Avidyรข. E questa lAula in cui hai visto la luce, in cui vivi e morrai.

Il nome della seconda รจ Aula della CONOSCENZA.

9 Il Tรขttvajรฑรขni รจ colui che conosce e distingue i principi nella natura e nelluomo; e lร‚tmรฑรขjnรขni รจ
il conoscitore di Atmรข, ossia del Sรฉ Uno Universale.

10 Kรขla Hamsa, lUccello, o Cigno. Dice il Nรขdavindรบpanishad (Rig Veda), tradotto dalla Societร 
Teosofica di Kumbakonam: La lettera A รจ considerata come lala destra delluccello Hamsa, la U
come la sinistra, la M come la coda, e lArdhamรขtrรข [mezzo metro] come la sua testa”

1Eternitร  ha per gli orientali un significato affatto diverso che per noi. Generalmente indica i 100
anni o etร  di Brahmรข, la durata di un Mahรข-Kalpa, ossia un periodo di 311.040.000.000,000 di
anni.

12 รˆ detto nello stesso Nรขdavindu: Un Yogi che cavalca lo Hamsa [cosรฌ meditando sullย’AUM] non
รจ toccato da influenze kรขrmiche, nรฉ da milioni di peccati.

13 Rinunzia alla vita della personalitร  fisica, se vuoi vivere nello Spirito.

14 I tre stati di coscienza, che sono Jรขgrat, la veglia; Svapna, il sogno; e Sushupti, il sonno profondo.
Questi tre stati di Yoga conducono al quarto,
15 Lo stato Turiya, al di lร  dello stato di sonno senza sogni, lo stato supremo, di alta coscienza
spirituale.
16 Alcuni mistici orientali distinguono sette piani di essere, i sette Loka spirituali o mondi entro il
corpo di Kรขla Hamsa, il cigno fuori del tempo e dello spazio, che si muta nel cigno nel tempo
quando diventa Brahma invece di Brahman.
17 Il mondo fenomenico dei sensi e della coscienza terrestre solamente.

LAnima tua vi troverร  i fiori della vita, ma un serpente attorto sotto ogni fiore.

Il nome della terza Aula รจ SAGGEZZA, al di lร  si stendono le acque senza spiagge di AKSHARA, la Fonte indistruttibile dellOnniscienza.19 Se vuoi attraversare incolume la prima Aula, non lasciare che la tua mente confonda i fuochi del desiderio, che vi ardono, con il sole della vita. Se vuoi attraversare incolume la seconda, non fermarti ad aspirare la fragranza dei suoi fiori inebrianti. Se vuoi liberarti dalle catene karmiche, non
cercare il tuo Guru in queste regioni mรขyรขviche.

I SAGGI non si attardano nei giardini dei sensi.

I SAGGI non curano le voci seduttrici dellillusione.

Cerca chi deve darti la nascita nellAula della Sapienza, nellAula, che si trova al di lร , dove le ombre sono ignote, e dove la luce della veritร  splende
con gloria imperitura.

Ciรฒ che รจ increato, risiede in te, o Discepolo, come risiede in quellAula. Se vuoi raggiungerlo ed unificare i due, devi spogliarti delle fosche vesti dillusione. Soffoca la voce della carne, non permettere che immagine di senso
si ponga tra la sua luce e la tua, affinchรฉ le due possano fondersi in una. E
avendo conosciuto la tua propria Ajรฑรขna,21 fuggi lAula della cognizione. QuestAula รจ pericolosa nella sua perfida bellezza; รจ necessaria soltanto per la
tua preparazione. Guardati, o Lanu, affinchรฉ la tua Anima, abbagliata da uno splendore illusorio, non si attardi e non.sia presa nella sua ingannevole luce.
18 Laula dellistruzione preliminare. La regione astrale, il mondo psichico delle percezioni
soprasensibili e delle visioni illusorie il mondo dei medium. ร‰ il grande serpente astrale di
Eliphas Lรฉvi. Nessun fiore colto in quelle regioni รจ mai stato portato sulla terra senza un serpente
ravvolto attorno allo stelo. รˆ il mondo della grande illusione.

19Regione della piena coscienza spirituale, oltre la quale non vi รจ piรน pericolo per chi lha
raggiunta.

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