La Via illuminata: compendio sull’iniziazione 2

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< La Via illuminata: compendio sull'iniziazione >

– di Giuseppe Filipponio

LA VIA ILLUMINATA
compendio sulla iniziazione

Tratto da: “La via della luce” di G. Filipponio
edizioni fuori commercio

lista Sadhana > it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

Sommario:
La trasmutazione delle energie
Il ritorno alla casa del Padre
Il processo iniziatorio
Azione di volontà e le nove iniziazioni

(Parte seconda)

Lacerazioni eteriche planetari>

Similmente a quanto avviene nell’uomo, anche nel piano eterico planetario
avvengono lacerazioni dei veli eterici dovute all’azione, in via normale,
dei raggi cosmici, che costituiscono l’aspetto Kundalini planetario, il cui
influsso è quello di lacerare il velo, o rete eterica, che .separa il mondo
visibile dall’invisibile. Queste lacerazioni possono essere provocate anche
da forti esplosioni atomiche riprodotte dall’uomo.

La Bibbia ci parla simbolicamente di tre grandi lacerazioni di veli eterici
di maya, alle quali vanno però aggiunte altre di minor entità che hanno
aiutato l’umanità ad avanzare più facilmente lungo la via illuminata e a
passare attraverso le aule di maya, aiutata dalla luce che fuoriesce dalle
lacerazioni nei veli operate da tre uomini divini nel momento stesso del
loro trionfo.

La prima grande lacerazione fu effettuata da Mosè. Egli sali sul monte Sinai
e ricevette i 10 Comandamenti che sono l’espressione della, Legge Divina,
adattata ai bisogni dell’umanità, che venne enunciata nella necessaria pre
parazione per la proiezione delle forze destinate a distruggere, purificare
e riorganizzare.

Mosè penetrò in una delle Aule all’interno dei veli di maya ed ivi incontrò
la Gloria del Signore.

Il Commentario dice:

“—Colui che entrò fra i primi, penetrando all’interno dei veli, assorbì la
Luce che non sapeva come trasmettere. Né Lui, né gli altri erano pronti, ma
la luce li circondava e c’erano due occhi che guidavano; solo uno di essi
può usare la Luce, proiettarla e dirigerla verso la sua missione, l’altro
deve essere coperto, e il Datore della Leggesi rese conto di ciò; perciò
Egli velò la Luce e a tale scopo prese un frammento di quel velo, che Egli
aveva aiutato a lacerare, e così bendato discese dalla sommità del monte e
tornò all’oscurità della Terra.

La seconda lacerazione, molto più importante, avvenne quando il Cristo
sottopose il Maestro Gesù alla 4.a Iniziazione e la loro azione congiunta
riportò il trionfo sulla morte, dopo la grande rinunzia con la
Crocifissione. Questa lacerazione lasciò penetrare la Luce nel 2° livello
del piano eterico, ed un nuovo genere di illuminazione si diffuse sulla
Terra: l’Amore. Così la Legge di Mosè e l’Amore del Cristo potevano
penetrare nella coscienza dell’umanità in modo nuovo e diretto, perché il
cervello dell’uomo diveniva responsivo, tramite la sostanza della
controparte eterica del cervello fisico.

La terza lacerazione, relativamente. di minor importanza, avvenne quando
Saul di Tarso, sulla via di Damasco, vide la Gloria del Signore e fu
convertito in Paolo Apostolo. La sua dirittura e sincerità lo spinsero a
penetrare attraverso uno dei veli che impedisce la visione e così la
lacerazione avvenne.

Egli portò una nuova rivelazione: l’Unione, la Sintesi.

Si racconta che Egli rimase accecato per tre giorni. ciò viene riconosciuto
come la penetrazione nel terzo Cielo, ove comprese la natura della Legge. e
fu portato ai piedi dell’Iniziatore per effetto del suo amore e, in tal
modo, trasse profitto dalla due precedenti lacerazioni nel Velo. Uscendone
scrisse l’epistola agli Ebrei, in cui è espresso il primo aspetto delle
qualità divine che è considerato come Unione, Sintesi, come Comunione dei
Santi.

< Il ritorno alla casa del Padre >

Ogni “Pellegrino dell’Eternità” viaggia dall’alba della manifestazione, fino
al suo termine.

Gli stadi del suo cammino sono due: discendente e ascendente (involutivo e
evolutivo).

Nel Primo adombriamo la discesa dello spirito nella materia o nella
manifestazione della forma. Nel secondo adombriamo l’ascesa dello spirito,
sempre attraverso il regno delle forme, fino al regno dell’Anima. Possiamo
riconoscere anche un terzo stadio che è il Sentiero. della realizzazione,
cioè emergenza dello spirito nella sorgente da cui provenne. L’umanità ha
già toccato il punto più denso di materializzazione, e si è avviata nel suo
viaggio di ritorno verso “la Casa del Padre”.

Questo secondo stadio, cioè quello dell’ascesa, è suddiviso a sua volta in
diversi gradi, i quali prendono vari nomi secondo le varie correnti di
pensiero, e le varie religioni, ma che hanno fra loro una spiccata
corrispondenza:

Gli Indù lo chiamano sentiero della Liberazione; i Buddisti, il nobile
ottuplice sentiero; i Taoisti, La Via; le Sacre Scritture Ebraiche, La Via
Maestra; la Chiesa Cristiana, Il Sentiero della Santità; i Mistici, la via
dell’unione dei Mistici e dei Santi; la Chiesa primitiva, la Via della Croce
e del Serpente. Il sentiero della liberazione è diviso in:

1.Sentiero della purificazione e della prova (Aspirante discepolo).

2. Il “Sentiero” propriamente detto, o sentiero del discepolo che si
suddivide a sua volta in sette gradi o stadi (candidato all’iniziazione).

3. Il Sentiero dell’Iniziazione che si suddivide pure in sette stadi
(Iniziati, Adepti, Maestri).

Il primo tratto del ritorno è una specie di esperienza preparatoria in cui l
’aspirante impara a dominare la personalità dimostrando la capacità di
apprendere gli insegnamenti di un Maestro. Questo periodo corrisponde alla
formazione del carattere.

Si principia allora ad attirare l’attenzione di un Maestro, poiché con l’
assottigliarsi del Corpo Causale, la Luce interiore comincia ad apparire e
ad irradiare, a divampare: “la fiaccola non è più nascosta sotto il moggio”.

L’aspirante si è definitivamente volto dalla parte delle forze evolutive. La
formazione del suo carattere richiede un lungo lavoro, Coltivare, cioè, le
qualità deficienti, cercare con diligenza di portare la personalità sotto il
dominio dell’Ego Superiore, costruire il Corpo Causale con deliberato
intento, colmando qualunque lacuna possa esistervi rendendolo un adatto
ricetto (strumento, dimora, sede) per l’Anima, che darà la vera vita all’
edificio del nostro carattere costruito con pazienza, costanza, fermezza.

Mentre l’uomo è sul sentiero della prova, il suo compito precipuo è di
conoscere sé stesso, di riconoscere i propri difetti, deficienze e debolezze
e di cercare di eliminarli dì correggerli.

Molti insegnamenti gli vengono impartiti e dalla sua abilità a sapere
applicare nella pratica le mirabili verità apprese, dipende il suo
progresso. Apprende anche a divenire un sostegno invisibile, cioè servo dell
’ umanità, sia coscientemente che incoscientemente, e in tale stadio può
rimanere anche parecchie vite, se i suoi progressi sono lenti, e se va
oggetto a ricadute.

Gli insegnamenti vengono impartiti nei modi più vari: Attraverso la
meditazione, attraverso la lettura, attraverso la viva voce di qualche
istruttore (un pellegrino più avanzato sul sentiero); attraverso Scuole
tenute nei piani invisibili, alle quali l’Ego partecipa, molto spesso senza
che la personalità ne sia cosciente.

Il Sentiero del Discepolo, è il secondo grado o stadio della Via del
Ritorno. L’aspirante avendo acquistato il dominio sulla forma-personalità,
deve ora dimostrare la sua capacità di usare l’Anima, vivendo come Anima,
servendo i Maestri, mostrando coraggio discernimento, spirito di sacrificio,
facoltà di saper tacere.

La sua è la posizione di sentinella avanzata sulle frontiere della
evoluzione umana. Nel Sentiero del Discepolo, si distinguono sette gradini,
i quali possono identificarsi con il graduale contatto di rapporti sempre
più frequenti e intimi con un Maestro di Saggezza. Infatti il Discepolo,
divenuto tale, perché la sua Luce ha attirato l’attenzione di un Maestro,
comincia ad essere ammesso nella sua aura, fino ad entrare a far parte del
suo Cuore. Allora la Via Illuminata dell’Iniziazione lo attende per
percorrerla con incondizionata dedizione.

< Il processo iniziatorio >

Ogni uomo nel suo complesso è soggetto alla legge di evoluzione, per cui
procede dall’uno ai molti e dai molti all’Uno arricchito di esperienze della
vita nella forma e con capacità di apportare il suo contributo di esperienze
alla Vita più grande che lo pervade.

E’ un processo molto lento che si svolge senza sforzo particolare, per l’
uomo, seguendo la legge delle 3 E: Esperimento, Esperienza, Espressione. In
ogni vita l’uomo inizia l’esperimento acquista esperienza ed è in grado di
esprimerla. Nella vita successiva riprende l’esperimento, approfondisce l’
esperienza e può meglio esprimerla.

Vi è però un’altra via adatta soltanto a chi, rifiutando di camminare per la
via più larga e piana, ma lunga, sceglie la scorciatoia, la Via Illuminata
della Iniziazione, via che lui stesso deve costruire e che lo condurrà più
rapidamente verso la Luce.

Questa via, chiamata anche Sentiero dell’Iniziazione, presenta le sue
difficoltà, le sue esigenze, ma chi l’ha scelta non si lascia sopraffare e
prosegue con sforzo cosciente, con rinuncia di distacco. Egli sa che
rinuncia a cose di minor valore per altre di maggior pregio, per cui la
rinunzia è una conquista.

Questo implica lo sviluppo e la sublimazione dei fuochi interiori e rende l’
uomo cosciente con sé stesso, prima, col suo Sé superiore, poi, e infine col
proprio Spirito. Per fuochi vanno intese. le energie che alimentano i centri
eterici e che, purificate gradualmente, salgono dai centri inferiori a
quelli posti al di sopra del diaframma per renderli più attivi.

Sotto l’aspetto individuale, l’iniziazione è una espansione di coscienza che
porta l’essere umano, vita dopo vita, al cospetto della Gerarchia
Planetaria. Dal punto di vista occulto l’iniziazione è una esperienza di
vita nei tre livelli di coscienza: fisica, emotiva e mentale. Si sviluppa la
percezione mentale che porta alla coscienza spirituale.

L’uomo vive in sette distinti piani o stati della coscienza:

l. Fisico-eterico,
2. astrale;
3. mentale;
4. Buddico o intuitivo;
5. Atmico o spirituale,
6. monadico,
7. adi o divino.

Questi sette piani costituiscono altrettante sfere di moto nello spazio
interiore dell’essenza individuale L’essere, infatti, evolve verso là Vita
Una, in cui l’individualità o anima non è soppressa, ma si espande nell’
infinito.

Focalizzazione sul piano mentale

Il processo di evoluzione interiore ha inizio quando l’uomo comincia ad
essere focalizzato sul piano mentale, spostando la sua coscienza della
polarizzazione nella personalità a quella dell’anima e svolgendo la sua
duplice funzione esoterica di riconoscere le idee e di creare coscientemente
forme pensiero. Ciò richiede forte stabilità mentale e un nuovo orientamento
verso il mondo della Realtà.+

In merito a queste due condizioni giova qualche chiarimento:

1. L’uomo generalmente si identifica con le sue idee e con lo strumento dei
pensiero; invece deve giungere alla chiara distinzione fra il pensatore, il
pensiero, e lo strumento del pensiero che è il cervello. La ricettività è,
però, in rapporto alle Idee della Mente Divina, quali si manifestano per
mezzo di Grandi Esseri che le percepiscono direttamente e le irradiano. Le
idee vengono captate dalla mente e poi interpretate e messe al servizio dell
’umanità.

2. La funzione esoterica del pensatore è quella di creare nuove forme
pensiero e rivestirle di sostanza mentale, e cioè creare coscientemente
forme pensiero elevate, armoniche e costruttive, condensando le idee
raccolte sui livelli superiori del piano mentale.

In una espressione simbolica l’uomo che segue un rapido processo evolutivo
passa dall’aula dell’ignoranza, ove impera il lato materiale delle cose, all
’aula dell’apprendimento, ove l’Anima acquista conoscenza e cerca di
influenzare la personalità e dominarla, finché si afferma e passa nell’aula
della Saggezza, ove il processo spirituale si svolge attraverso espansioni
di coscienza.

E’ in quest’aula che l’Anima sottomette al suo magico potere la personalità,
finché questa non diventi prima integrata e poi infusa di Anima. Le varie
fasi di sviluppo in quest’aula vanno sotto il nome di Iniziazioni.

Per meglio comprendere tutto il lavoro dell’Anima, è bene tener presente che
essa, per tutto il tempo in cui è in contatto con la personalità, è l’unione
della energia vitale con quella della mente. La loro fusione produce la
coscienza. La personalità, a sua volta, è un composto di quattro energie:
atomica del corpo fisico, eterica astrale e mentale.

La mente, nel suo aspetto superiore, collega internamente la personalità con
l’Anima. La coscienza inferiore quando è ben sviluppata permette di
stabilire un contatto con quella superiore. Se vogliamo che la mente
superiore possa divenire il mezzo per ottenere la conoscenza della Realtà
che forma il Regno di Dio, l’intelligenza, o mente inferiore, deve essere
ben risvegliata e usata consapevolmente.

L’avanzamento spirituale è rappresentato simbolicamente da un sentiero
suddiviso in più tratti:

1) Sentiero della purificazione e della prova;

2) Sentiero del Discepolo accettato;

3) Sentiero della Iniziazione.

Per accedere e proseguire sul sentiero occorre Volontà e determinazione.
Diamo qualche cenno:

l. Sentiero della Purificazione e della Prova.

E’ una specie di esperienza preparatoria in cui l’aspirante dimostra la
capacità di divenire discepolo adatto ad apprendere gli insegnamenti di un
Maestro, e corrisponde alla formazione del carattere. Tale esperienza
comincia quando si è sollecitati da una inconscia spinta interiore verso il
mondo dello spirito. Sorge allora l’aspirante che comincia a ridimensionare
le stravaganti attività della vita materiale, a controllare gli istinti e i
desideri, a mettere un po’ di ordine nei propri pensieri. Il desiderio
comincia ad essere sostituito dall’aspirazione verso una vita spirituale.

Operata la purificazione emotiva e mentale e superata la prova di fermezza e
di proposito, la luce del corpo causale comincia ad apparire, richiamando l’
attenzione di un Maestro, il quale affida l’aspirante alle cure di un
discepolo avanzato. Così l’aspirante entra sul sentiero della prova, sul
quale gli viene insegnato, per prima, a conoscere sè stesso, e perciò a
divenire consapevole delle proprie debolezze per eliminarle, e poi a
servire, quale servitore invisibile, ed a mano a mano che progredisce può
essere utilizzato in qualche particolare lavoro.

Gli vengono impartiti i primi rudimenti della Saggezza Eterna. Ogni notte
sui piani sottili funzionano alcune classi di scuole dirette da iniziati dei
primi due gradi, a cui l’Ego del discepolo in prova partecipa senza che la
personalità ne sia cosciente.

Quando l’insegnamento è stato appreso, le difficoltà superate e molte
esperienze accumulate, il discepolo si trova davanti alla Porta dell’
iniziazione. Ogni passo è stato frutto di sacrificio, ma in cambio gli viene
data la pace, la gioia che il dolore terreno non può togliergli. Sulla porta
dell’Iniziazione egli troverà scritte quattro importanti regole:

1. Prima che gli occhi possano vedere, essi devono essere incapaci di
lacrime.

2. Prima che l’orecchio possa udire, esso deve aver perduto la sua
sensibilità.

3. Prima che la voce possa parlare in presenza dei Maestri, essa deve aver
perduto il potere di ferire.

4. Prima che l’Anima possa stare in presenza dei Maestri, i suoi piedi
devono essere lavati nel sangue del cuore.

E qui giova qualche commento su questi importanti aforismi densi di
significato esoterico e che troviamo in “La Luce sul Sentiero”.

1. Gli occhi sono le finestre dell’Anima e, pertanto, non devono essere
appannati dalle nebbie dell’emotività; solo così l’Anima potrà vedere la
realtà.

Per essere incapaci di lacrime causate dall’orgoglio ferito, da critica
malevole, da contrarietà e delusioni, da gioie e da dolori, l’uomo deve
ritirarsi dalle sensazioni e dall’emotività, per entrare nella conoscenza in
cui regnano la fermezza, la calma, la pace.
L’uomo che nella vita è costretto a recitare la parte, è consapevole che
dietro ad ogni avvenimento c’è uno scopo e che deve sapersi dominare per
elevarsi al di sopra delle contingenze personali, sforzandosi di realizzare
la propria individualità.

2. Prima di udire chiaramente la verità in mezzo all’assordante vita dei
sensi, il nostro orecchio deve perdere la sua sensibilità nell’udire cose
spiacevoli, restando fermo nella coscienza della propria anima. E’
necessario, perciò, raggiungere il silenzio interiore per udire la voce che
non ha suono. Ma una volta udita tale Voce, l’orecchio resterà sempre
sensibile alla sua armonia.

3. Il potere di parlare in presenza dei Maestri riguarda la vita interiore
che deve servire da guida all’aspirante nel compiere il suo lavoro, dopo
aver perduto il potere di ferire con la parola.

4. I piedi lavati nel sangue del cuore riguardano la natura emotiva
collegata con gli istinti della mente inferiore, cioè con i desideri che
sono divenuti parte di noi stessi, da cui ci distacchiamo con sofferenza
facendo sanguinare il cuore; ciò occorre superare.

Dopo di ciò l’occhio comincerà a vedere le verità spirituali, l’orecchio ad
udirle, la lingua a poterne parlare con coloro che sono avanzati sul
sentiero. E’ a tal punto che l’Anima comincia a comprendere i misteri e il
significato, della vita e ad afferrare qualche barlume del Grande Piano
Divino. E’ a questo punto che al discepolo viene concesso di parlare in
presenza dei Maestri, a patto che diventi un vero servitore.

2. Sentiero del Discepolato accettato.

Questo stadio, chiamato anche del Piccolo Discepolato, comprende due
gradini, il 1° è detto Iniziazione Lemuriana ed è considerato come il
prolungamento del sentiero probatorio, il 2° detto Iniziazione Atlantidea è
quello proprio del discepolato accettato perché a questo livello si può
venire in contatto col Maestro.

Gli accostamenti col Maestro possono avvenire con vari gradi di chiarezza a
seconda degli stadi del sentiero in uno dei seguenti modi:

l. esperienza di sogno.
2. insegnamento simbolico.
3. forma pensiero di un Maestro.
4. contatto diretto col Maestro nella Meditazione.
5. intervista nell’Ashram di un Maestro.

I primi tre sono più abitualmente esperienze del discepolo in prova, mentre
gli ultimi due vengono sperimentati dal discepolo accettato. Naturalmente
questi hanno le loro controparti astrali o psichiche inferiori. Il discepolo
accettato deve dimostrare la sua capacità di usare l’Anima e di vivere come
Anima: da aspirante egli basava la sua conoscenza su convinzioni interiori,
ma sul sentiero del Discepolato accettato i convincimenti devono essere
fondati sulla Visione della quale avrà la graduale Rivelazione durante l’
intero cammino iniziatico.
1.a Iniziazione.

Questo gradino viene raggiunto a seguito del tentativo della Volonta dell’
Anima di dominare la personalità non ancora integrata e col dedicarsi al
servizio dell’umanità. E’ necessario aver conseguito il dominio sul corpo
fisico in modo da obbedire automaticamente al sè superiore, di essere
liberati dall’illusione dell’io personale, riconoscendo l’Unità della Vita e
quindi la Fratellanza Universale.

Indipendentemente dalla conoscenza delle Dottrine dello spirito, può
accadere che la purezza di vita di un individuo attiri l’attenzione della
Monade la quale fa sentire la sua volontà. L’anima ne registra l’impulso
ricevuto e lo proietta nella personalità che, a sua volta, ne resta
sensibilizzata e vi risponde avviandosi sul sentiero del Ritorno.

Gli effetti immediati del conseguimento di questo l’ gradino sono
rappresentati dall’interscambio fra le forze dei centri eterici posti al di
sopra del diaframma che provengono dall’Anima e quelle dei centri
sottostanti Questo dà luogo allo stabilirsi della prima attività interiore
coordinata che dà l’avvio alla costruzione del collegamento fra Anima e
Personalità chiamata Ponte o Antakarana.

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