La realtà unica:”Le grandi leggi degli universi” – di Anonimo – Parte quarta

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La realtà unica: “Le grandi leggi degli universi” –
di Anonimo – Parte quarta

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LA REALTA’ UNICA
principi di conoscenza esoterica
sulla costituzione del Progetto Divino

edizioni fuori commercio

(Parte quarta)

– L’universo, espressione matematica –

Una Gerarchia di grandezze e di valori regna nell’universo manifestato,
nella vita di ogni essere vivente. Una unità di concetto direttivo lega
tutti i fenomeni in una indissolubile solidarietà, in una grande armonia. Le
forme vengono costruite, adattate associate secondo i bisogni delle
rispettive Entità cui devono servire. Queste Entità vengono poi, a loro
volta, coordinate e subordinate alle esigenze ed ai propositi di Entità
collettive di ordine sempre più vasto.

Le nebulose, le galassie non sono che atomi, se paragonati all’Universo,
cioè alla più grande Unità, in cui ovviamente vi sono grandezze,
proporzioni, rapporti di interdipendenza mediante campi magnetici di
reciproca influenza fra i vari sistemi stellari, sistemi planetari e sistemi
di universi. Analogamente avviene nel microcosmo fra atomi, molecole,
cellule, tessuti, organi, gruppi di organi.

Il Maestro Djwhal Khul, in ‘Trattato dei Sette Raggi’, Vol. 1, dice:

“Quello che possiamo scorgere attualmente nell’organizzazione di un
cristallo, di una pietra preziosa, con la loro bellezza di forma, di linea,
di colore, la loro radiosità e perfezione geometrica, si manifesterà
nell’universo nel suo insieme. Il Grande Geometra dell’Universo opera
attraverso il Settimo Raggio, ponendo così il proprio sigillo su tutte le
forme della vita e particolarmente nel mondo minerale..”.

Questo è perpetuato simbolicamente in tutte le costruzioni del regno
minerale: uno sguardo sulla famiglia dei radiolari suscita sensazioni di
favolosa bellezza. Non vi è disegno di geometria a due o a tre dimensioni
che non trovi esatta corrispondenza.

Sulle spiagge la nostra attenzione è spesso richiamata da alcune conchiglie
e da gusci di molluschi: non vi è giro della spirale che non si sviluppi in
esattezze proporzionali matematiche e con ritorni che rispondono fedelmente
alla scienza dei numeri. Nel regno minerale la facoltà geometrizzante della
Mente Universale giunge alla Sua perfezione per l’influenza dei due Grandi

Raggi: il 1° l’espressione del potere; il 7°, l’ordinata struttura fisica
del pianeta.

Nel regno vegetale il 4° Raggio incorpora il principio che conferisce ad
ogni forma ciò che produce bellezza, e tende attivamente ad armonizzare
tutti gli effetti emananti dal mondo delle cause.

Questo è il Raggio dell’esattezza matematica; la sua chiave è: “Che la
Gloria esteriore passi e la bellezza della Luce interiore riveli l’Uno; che
la dissonanza ceda all’armonia, e dal centro della Luce celata l’Anima
parli, la parola si espanda: Bellezza e Gloria non mi velano, Io sono
rivelato, Io Sono”. Gli stoici dicevano: “Dio fa sempre della Geometria e
della Matematica”, e l’astronorno Jean: “Se Dio esiste, Egli è il Sommo
Matematico”; il Mie scrive “… dietro la molteplicità dei fenomeni, la
fisica attuale rivela un fine reticolato di leggi matematiche che tendono
verso una Unità sempre più grande”.

Per questa ragione Platone diceva: “Niente entra qui che non sia
geometrico”. Essendo Dio il Grande Architetto dell’Universo, tutta la
manifestazione è espressione di matematica che, applicata alla fisica,
evidenzia l’esistenza di una legge che raggruppa tutte le leggi e così la
gravità, il moto, il suono, la luce, il colore, l’elettricità vengono
espressi con linguaggio matematico. Nella notte l’uomo leva gli occhi alle
stelle e la matematica gli porge la formula per calcolare la distanza degli
astri e per determinare con grande anticipo la data e l’ora dell’eclisse.

Ma la matematica non è soltanto la scienza dei numeri, delle grandezze e dei
concetti numerici, essa è anche la scienza dei simboli, perchè studia tutto
sotto forme simboliche e si esprime in un linguaggio che non è di questo o
quel popolo, bensì universale. La matematica infatti ha un suo proprio
alfabeto, formato di cifre, ed una grammatica in cui si parla di operazioni,
di calcolo e dei relativi disegni; per facilitare i calcoli essa si serve
anche di lettere che rappresentano i numeri. E così mentre le parole possono
avere un diverso significato nei vari idiomi, i numeri e i simboli
matematici, dai più elementari, riguardanti le quattro operazioni, a quelli
indicanti potenze, radici, logaritmi, derivate, integrali, ecc. sono
universali e hanno il vantaggio di avere sempre lo stesso valore e
significato.

Pertanto quando scriviamo il n. 1 intendiamo riferirci all’unità; ogni
popolo lo pronuncerà a suo modo, ma il significato non cambia. Vi è poi la
parte più nobile della matematica, quella che riguarda in special modo la
fisica nucleare, le ricerche spaziali, e quindi la matematica vettoriale,
nonché quella relativa all’elettronica, la cui conoscenza e comprensione
richiede una certa iniziazione cioè uno studio speciale.

Pitagora diceva che l’universo è costruito matematicamente ed è tutto un
sistema di numeri interi che vanno dall’uno all’infinito; essi e le
correlazioni fra loro sono importanti nell’ordine delle cose in natura,
poiché conferiscono agli oggetti la loro naturale delimitazione fisica.

Nel libro “Il Numero d’Oro” di Mathima Ghya è dimostrato che esiste un
rapporto di proporzionalità, chiamato “Sezione d’Oro” in vari campi della
manifestazione: in anatomia umana vi sono dei rapporti fra le varie parti
del corpo; nelle piante, le foglie avvolgono il ramo secondo un rapporto;
nei minerali vi è il fenomeno della cristallizzazione prismatica; un fiocco
di candida neve è un insieme di cristalli a forma di stelle a sei punte con
disegni vari, ma sempre regolari; nella costituzione dei corpi chimici ben
definiti, i componenti entrano sempre in rapporto ben determinato alle loro
singole valenze.

In geometria la “Sezione d’Oro” la troviamo espressa con i numeri fissi,
come ad esempio: 3,1416 è il rapporto fra il diametro e la circonferenza;
1,1414, fra il lato e la diagonale del quadrato.

I teoremi di Pitagora, di Euclide, di Talete, di Nepero, ecc. evidenziano
tutti la “Sezione d’Oro” che troviamo anche nella musica; infatti Pitagora
elaborò la correlazione esistente tra le note musicali ed i numeri, cosicchè
il rapporto tra la lunghezza delle corde, accordate sullo stesso tono,
determina l’intonazione e l’intervallo, quindi il ritmo. Il ritmo,
l’armonia, il suono, la luce, sono tutti espressione di vibrazioni aventi
ciascuno una lunghezza d’onda e una frequenza per cui il numero è alla base
della loro differenziazione.

I sette colori dell’iride, che formano la luce bianca, sono compresi in una
gamma di frequenza che va dai 400 ai 750 trilioni di vibrazioni al secondo e
più esattamente: rosso 450, arancione 500, giallo 540, verde 580, azzurro
620, indaco 660, violetto 700; prima di questi valori e dopo vi sono
rispettivamente quelli riguardanti i raggi infrarossi e le radiazioni
ultraviolette. Sulla propagazione e risonanza delle onde elettromagnetiche
alla velocità di 300.000 Km al secondo è basata la radio e la televisione;
la frequenza è in rapporto inverso alla lunghezza d’onda.

Anche il pensiero dell’uomo ha una lunghezza d’onda e una frequenza di
vibrazioni; esso si irradia dalla nostra mente, percorre lo spazio cosmico e
viene captato da altre menti ed anche al Centro della Vita Infinita. In
questa irradiazione l’onda pensiero, a seconda delle sue qualità specifiche,
va a fondersi con le altre onde similari ed alimenta così l’oceano di onde
pensiero del piano mentale, da cui altre onde di risonanza intellettiva si
dipartono e vanno ad influenzare, come una forma pensiero collettiva,
l’opinione pubblica.

Il pensiero dell’uomo, nobilitandosi nei sentimenti e nei concetti,
collabora alla realizzazione del Piano Divino e dà vita ad una vasta gamma
di armonie che formano una forza che può elevare l’umanità alle più alte
comprensioni. Anche il pensiero dell’uomo. può essere rappresentato da una
equazione esoterica tradotta in termini di luce invisibile o di armonia
cosmica. Ma qui vogliamo riferirci al pensiero dell’uomo completo o reale
che non vive soltanto nel mondo ordinario, ma vive soprattutto in quello
superiore, sapendo egli contemperare la vita orizzontale con quella
verticale. Tutto il suo essere simbolicamente può essere indicato con una
espressione di matematica superiore occulta, i cui complessi elementi
caratterizzano la sua individualità e ne indicano il punto di evoluzione
raggiunto sul Sentiero.

Per giungere a tanto, l’uomo deve imporsi una disciplina, un rituale, un
ritmo: ritmo del corpo fisico, ritmo della natura emotiva, ritmo dei
processi mentali, ritmo nella pratica della meditazione. Questi ritmi
possono essere innati o determinati anche da circostanze ambientali ed
esercitano un flusso sulla personalità mediante la quale l’anima funziona.

E il ritmo lo troviamo come formula matematica in tutti i fenomeni cosmici,
per cui ogni regno della natura è soggetto all’esperienza rituale e ai
cerimoniali dell’espressione ciclica. Nessuno può sfuggire al rituale,
poiché il sorgere e il calare del sole, la sequenza dei Segni Zodiacali, il
ciclico volgere degli anni, lo svolgersi della vita, nei grandi centri
popolati con i mezzi di comunicazione ad ore prestabilite e delle
radiodiffusioni programmate ad ore fisse impongono un ritmo all’umanità e
costituiscono la grande disciplina del ritmico respiro della vita umana. E
la Divinità si esprime in vibrazioni e ritmi che sono insiti ai grandi e
piccoli movimenti ritmici dell’Universo e soggetti ai cerimoniali, cui Essa
si inquadra nella Grande Matematica occulta che domina, con le sue forme, lo
sviluppo senza fine del Piano dell’Evoluzione Cosmica.

Le Leggi fondamentali

L’Universo è un campo di energie e di forze che circolano secondo schemi
cosmici e planetari; manifestazioni di queste energie in senso orizzontale
sono i Piani (con i relativi sottopiani):

l. Divino o Adi, 2. Monadico, 3. Atmico, 4. Intuitivo o illuminato, 5.
Mentale, 6. Astrale o emotivo, 7. Fisico-Eterico.
Le energie che scendono verticalmente sono i Sette Raggi:

l. Volontà Potere, 2. Amore Saggezza, 3. Attività intelligente, 4. Armonia
attraverso il conflitto, 5. Scienza e ricerca, 6. Devozione, idealismo, 7.
Ordine, Rituale, Sintesi.

Ne consegue che un medesimo Raggio produce effetti differenti a seconda del
piano sul quale opera. La manifestazione di tutte queste energie è regolata
da:

a) Tre Leggi Cosmiche (Economia, Attrazione e Sintesi).

b) Sette Leggi del Sistema Solare (Vibrazione, Coesione, Disintegrazione,
Dominio Magnetico, Fissazione, Amore, Morte).

Per quanto riguarda in modo particolare lo sviluppo dell’uomo che si
sottopone alla disciplina del Sentiero della Prova o della Purificazione, vi
sono sette Leggi dell’Anima (Sacrificio, Impulso Magnetico, Servizio,
Ripulsa, Progresso di Gruppo, Risposta Espansiva, Legge del Quattro
inferiore).

Le tre Leggi Cosmiche

l. – La Legge di Economia riguarda l’evoluzione materiale e spirituale del
cosmo con minor dispendio di energia e maggior rendimento ella sostanza
atomica. Essa rispecchia il 3° Aspetto della Divinità: l’Attività
Intelligente. Questa Legge regola principalmente la natura istintiva
dell’uomo e trova espressione nella tendenza a seguire la linea di minor
resistenza. Le abitudini possono essere costruttive perché autornaticamente
resentano modelli di reazioni alle circostanza della vita. Una volta che na
sequenza di risposte hanno portato alla giusta formula, la legge rende ad
operare in un senso finchè un’altra forza non interviene per migliorarne la
condizione.

2. – La Legge di Attrazione tiene unito al Sistema di Sirio il nostro istema
Solare e tutti i Pianeti che gravitano intorno al Sole; essa rispecchia il
2° Aspetto della Divinità: l’Amore Saggezza. Questa Legge governa l’aspetto
anima sia nell’uomo che in tutte le forme di vita, dall’Atomo al Sistema
Solare. Infatti essa tiene coordiata intorno al centro microcosmico la
materia in tutti i corpi del piano fisico e in quelli dei corpi sottili
astrale e mentale: ogni atomo gira intoro al proprio asse e, nella sua
rivoluzione, entra nel campo di attività di altri atomi, attraendoli o
respingendoli. Gli effetti condizionanti di questa legge si possono
riconoscere in tutti gli affari umani sotto forma di collaborazione o di
ripulsa.

Una interessante valutazione di un uomo può essere fatta col considerare
attentamente tutto quello che lo attrae di più fra il sesso, il potere la
ricchezza, il sapere e la vita spirituale. Le corrispondenze più elevate di
questa Legge possono essere epresse come amore, sacrificio, filantropia.
Quando la Triade inferiore domina nella vita di un individuo, questi è per
prima alle prese con l’auto ingrandirsi; quando invece prende il sopravvento
la Triade superiore, vuol dire che l’individuo ha imparato ad orientare la
sua vita in altra direzione. Allora egli antepone il bene per gli altri al
suo personale. Le spinte esercitate dall’attrazione di un uomo foggiano la
sua esperienza e il suo destino, Il Karma di una mente inclusiva e le
radiazioni di queste alle varie situazioni. Il piacere può essere
l’attrattiva per una persona, il dovere per una altra, così ogni individuo
spirituale sperimenta ciò che soddisfa le sue necessità interiori.

Un aumento di sensibilità lo renderà più cosciente della soddisfazione
interiore e delle spinte su di lui esercitate da forze ordinariamente
sconosciute.

3. – La Legge della Sintesi concerne l’aspetto spirito e rispecchia il
l’Aspetto della Divinità: Volontà Potere. Questa Legge governa l’uomo
pervenuto al Sentiero della Iniziazione. E’ difficile per noi comprendere lo
scopo di questa Legge che, peraltro, vediamo riflessa nel mondo fisico.
Infatti tutte le cose astratte e concrete esistono come un Tutto. Così
l’uomo, sebbene formato da milioni di cellule, agisce come unità: egli con
la sola volontà regge il meccanismo del corpo fisico. La sua mente superiore
ragiona non più per analisi, ma per sintesi, da ciò la sua abilità a
concepire rapidamente una formula fisica o chimica o matematica, come frutto
di tante ricerche. I conflitti che spesso sorgono nelle menti degli uomini
derivano dalla loro incapacità di raggiungere un livello sufficientemente
significativo di sintesi. A questo livello gli uomini possono arrivare per
sintesi progressiva, qualora riescano a fare del pensiero un fattore
dominante verso la vita dello spirito che porta a nuove prospettive, a una
più ampia visione di orizzonte.

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