La realizzazione divina a cui ti conduce il potere di Kundalini

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La realizzazione divina, a cui ti conduce il potere di Kundalini

di Govinda

Govinda
LA CONOSCENZA DELL’INFINITO
Meditazione e realizzazione di Dio

REALIZZAZIONE DIVINA (Kundalini)

Il nostro pensiero opera in una dimensione molto ristretta, non rappresenta
tutto il sapere, arriva fino ad un certo punto e non va oltre. Tuttavia e’
proprio all’esterno della sua sfera di azione che si trova quanto vi e’ di
piu’ importante per l’umanita’. La consapevolezza ha un’esistenza superiore
a quella della ragione, puo’ spingersi oltre il mondo dei sensi e giungere
ad una condizione supercosciente in cui vi e’ una nuova forma di percezione
intuitiva, che e’ conoscenza ultra sensoriale; e quando vi perviene, scopre
un potere onnipervadente che e’ l’origine della vita, la causa di tutte le
cose esistenti. Allora si comprende che la realta’ oggettiva non e’ altro
che la proiezione illusoria della mente.

Il fenomeno della vita e’ sconosciuto anche alla scienza, sono noti i soli
processi fisici, mentre la forza cosciente che li determina e’ del tutto
ignorata. Quel potere che si manifesta come materia, che muove l’uomo nello
stesso modo in cui muove gli atomi e i pianeti, e’ l’energia divina, il
principio creativo di Dio.

L’intero cosmo si trova sotto il suo controllo. Essa e’ il soffio vitale in
tutto cio’ che ha vita, lo Spirito che anima l’universo. Ogni cosa esiste in
lei e non e’ altro che lei. La terra sotto i nostri piedi, l’aria che
respiriamo, il verde della natura, la forza gravitazionale, l’elettricita’,
il magnetismo, l’intelligenza umana, sono sue espressioni. Se il sole sorge
e gli astri rimangono nelle loro orbite, e’ dovuto all’azione di questa
suprema energia. La terra ci nutre per ordine di una mente sovrana. Per
volonta’ del soffio vitale c’e’ gente che nasce e gente che muore, solo per
suo volere il mondo esiste. Dietro la diversita’ dell’esperienza vi e’
l’unita’ di un principio trascendente che persiste e coordina nonostante la
molteplicita’ e la razionalita’ della vita.

L’energia universale e’ la potenza di Dio in atto, la vibrazione originale
che scaturi’ al principio della creazione,
dando inizio alla sconvolgimento della manifestazione cosmica. Ha la
capacita’ di creare, sostenere e dissolvere. In questa energia spirituale,
che pulsa in tutte le cose, vi e’ una consapevolezza che non ha movimenti.
Prima che l’esistenza scendesse sul piano della vita fisica, quando non vi
era nulla, ne’ cielo, ne’ terra, ne’ giorno, ne’ notte, l’energia giaceva
immobile, assopita nella coscienza. Era senza movimento, tuttavia esisteva,
costituiva il pensiero latente dell’Assoluto. Quando questa forza si desto’,
scaturirono tutti i mondi.

L’universo non e’ altro che la sua vibrazione. Essa continuera’ ad agire
portando avanti la creazione finchè, non sara’ finita, quindi si arrestera’
nuovamente ritornando potenza inattiva. Come non c’e’ differenza tra un uomo
e la sua forza, non esiste differenza alcuna tra il Se’ e la sua energia.
Tutta la natura procede da lei che sprigiona spontaneamente il suo potere
creativo dispiegandosi in un’infinita’ di oggetti e fenomeni, mentre Dio non
agisce. Ella emana l’universo dal suo stesso essere ed e’ lei stessa che
diventa questo universo, per la gioia di esprimersi in svariati modi e
aspetti, di assumere infinite forme.

Nel corpo umano l’energia divina si manifesta come Kundalini e Prana, a
seconda che si consideri il suo aspetto statico o dinamico. Col suo
movimento vibrante, che pervade le cellule dei tessuti, il Prana regola le
funzioni dell’organismo e le impedisce, fa battere il cuore, muove i polmoni
durante la respirazione, da’ vigore fisico e mantiene in vita l’individuo.

Kundalini, invece, e’ energia inattiva situata alla base della colonna
vertebrale, nel punto corrispondente al tratto coccigeo, e li’ gode il suo
riposo avvolta a spire come un serpente.

Questo potere cosmico, che giace assopito in tutti gli uomini, aspetta di
essere destato con metodi appropriati e, una volta reso attivo, porta la
limitata coscienza umana ad altezze trascendenti di consapevolezza
inconcepibili dalle persone in cui sia sempre rimasto latente, rischiarando
l’oscurita’ che lega alla terra lo spirito incarnato.

Quando Kundalini lascia la sua dimora e sale lungo la spina dorsale, il
praticante ottiene esperienze sempre piu’ meravigliose, indescrivibili ed
elevate della realta’ noumenica. Gode di una beatitudine sempre crescente,
ascolta la musica celeste e beve il nettare dell’immortalita’. Gli si apre
la porta del sapere e, pagina dopo pagina, egli legge il libro divino della
scienza universale, al cui confronto la somma totale delle conoscenze di
questo mondo e’ nulla; apprende quel che nessun libro puo’ insegnare.

Nel momento in cui l’energia raggiunge il cervello, sede di tutte le
percezioni, l’anima si distacca completamente dal corpo e dalla mente,
perdendo ogni idea del mondo e degli oggetti dei sensi, e diviene una con
l’infinita Coscienza cosmica, consegue la liberta’ assoluta e il sapere
onnicomprensivo, uno stato d’immortalita’, gloria e beatitudine
incomparabili.

I suoni mistici che spesso si odono in meditazione rappresentano gli
originali da cui derivano tutti i suoni uditi nel mondo, compresa la voce
umana. Alcuni di essi somigliano al dolce canto dell’usignolo e di altri
uccelli, al suono del flauto, del violino, della chitarra, dell’organo, del
tamburo e della campana. Altri ricordano lo scorrere di acque, il fragore di
una cascata e il rombo del tuono. Ascoltando le melodie interiori, si
conosce l’armonia degli accordi sonori. Questa musica e’ inimitabile e non
teme confronti. Ha un tale fascino che una volta udita non viene piu’
dimenticata. Il sommo potere suona per noi note sublimi, la cui dolcezza e
meraviglia suscitano delizie paradisiache.

Il nettare consiste in un succo particolare simile al latte e al miele che
si forma per stimolo della preziosa energia messa in movimento, un’ambrosia
superiore a qualsiasi bevanda. Il suo squisito sapore non appartiene di
certo al nostro mondo. Gustandolo, si prova un piacere sconosciuto. E’ la
condensazione dell’amore e della beatitudine, l’acqua della vita che disseta
il devoto estatico. Allontana gli stati d’ansia, l’insicurezza, il vizio del
fumo e del bere. In sua compagnia ci si sente profondamente tranquilli,
soddisfatti per sempre.

Kundalini brilla di luce bianca e possiede intelligenza propria. E’ luminosa
come i raggi del sole a mezzogiorno e
il suo splendore e’ simile a quello di un lampo improvviso. Puo’ essere
vista dopo che avra’ abbandonato il suo sonno. Immensamente amata dagli
iniziati, viene adorata come la Madre dell’universo. Essa scioglie il
mistero della vita e rivela i segreti del regno di Dio. Al suo risveglio
l’occhio interiore dell’aspirante si apre automaticamente ed egli potra’
vederla guizzare verso l’alto, inebriata di estasi, per concedergli
l’esperienza finale, premiandolo per essersi impegnato a portare a termine
la propria evoluzione.

Solo questo risveglio conta, essendo l’unico modo per ottenere la divina
unione nel dominio del soprannaturale; il resto ha scarsa importanza. Esso
avviene a seguito di un’intensa pratica meditativa, protratta per un periodo
di tempo sufficientemente lungo, o sostenuta e vivificata dalla Grazia di un
Maestro, dall’influenza spirituale di un’anima illuminata.

La meditazione e’ il vento propizio che disperde le nuvole dei pensieri,
allora Kundalini si desta e appare il meraviglioso cielo della Verita’. La
coscienza si innalza alle piu’ alte sfere della comprensione e attinge
l’esistenza dell’Assoluto. La mente deve dissolversi in questa immortale
energia, e’ lei che conduce allo stato trascendentale, in cui l’uomo e Dio
diventano una sola cosa. Essa e’ la gioia della vita, fonte di pace e
completezza interiore. Notate con quanta agilita’ e precisione si muove
dentro il corpo, perfettamente a conoscenza dell’intero sistema nervoso e
sicura del tragitto da percorrere. Concentratevi su di lei, dimenticandovi
nella sua carezzevole luce. La felicita’ che ne deriva sommergera’ ansie e
dolori, sentirete di essere involucri di beatitudine, anime eternamente
libere.

Kundalini e’ l’essenza del viaggio spirituale, tramite lei vi sincronizzate
con l’Infinito e stabilite la vostra relazione con l’intero universo. Col
suo favore si tocca l’altissima tra le cime, si ottengono la salvezza e la
pace della vita eterna; senza, non vi sara’ nulla di fortunato, nessuna
esperienza degna di nota potra’ aver luogo e la vera luce non sorgera’ mai,
ne’ ora ne’ dopo la morte, si dovesse fare una vita di penitenze.

Finche’ essa dorme, non importa quante preghiere ripetiamo, quante buone
azioni e cerimonie eseguiamo, non vedremo mai il Signore e mai capiremo
interamente la sua volonta’; non potremo renderci conto del fatto che non
solo gli apparteniamo, ma che noi stessi siamo Lui, che quell’Essere che
avevamo creduto estraneo, assiso in cielo intento a scrutare le nostre vite,
che supplicavamo davanti agli altari, e’ in realta’ dentro di noi e siamo
noi. Il corpo umano e’ il vero tempio di Dio, da Lui stesso edificato per
incontrarvi l’uomo.

Nei primi stadi del risveglio i riflessi del Se’ giungono davanti all’occhio
della mente e scompaiono subito. Col passar del tempo la Luce diventa sempre
piu’ manifesta, radiosa e scintillante e appare piu’ spesso, finche’ rimane
per tutta la durata della meditazione. Sarete affascinati da continue
visioni che vi riempiranno di gioia e meraviglia, i desideri svaniranno e
godrete l’estasi dell’amore divino.

Mentre l’energia sale verso la testa, la Luce si intensifica e la coscienza
si apre come un fiore che sboccia, si innalza, si diffonde, diventa sempre
piu’ vasta, raggiunge i lontani confini dell’universo fino ad abolirlo. Il
piacere che si prova e la liberta’ sperimentata aumentano col progressivo
espandersi dell’anima. La luce di tutte le luci risplende al di la’ delle
tenebre, nelle profondita’ insondate dell’essere umano. Vederla significa
oltrepassare la barriera dell’illusione, immergersi in essa e’ realizzare lo
stato d’infinita’, l’apice della consapevolezza. Avendo trasceso i tre stati
della mente ordinaria, lo stato di veglia, di sogno e di sonno profondo, si
giunge al quarto stato in cui si gode l’indicibile beatitudine della
supercoscienza.

A volte, guardando all’interno, si scorge l’intero universo racchiuso nel
Se’. L’uomo si rende conto di essere presente in tutte le creature, nelle
piante, nell’atmosfera e nei pianeti, negli atomi come nelle stelle. Questo
suscita la gioia ineffabile dell’unione col tutto. Osserva gli innumerevoli
mondi fluttuare nel proprio essere, un grandioso e affascinante spettacolo
di vita cosmica che rende le cose della nostra piccolissima esistenza,
problemi, gioie, sofferenze, affetti, avvenimenti storici, semplicemente
banali e irrisori.

Tutto cio’ che vediamo all’esterno appare prima all’interno. Come quando ci
troviamo dinanzi ad uno specchio, la nostra immagine viene proiettata fuori
del corpo e possiamo vederla quasi fosse una persona distinta da noi,
similmente l’universo, che e’ dentro la nostra coscienza, ci appare
all’esterno quando facciamo uso dello specchio della mente. Il Se’ si
estende dalla nostra anima oltre l’universo fino all’infinito, comprendendo
ogni cosa.

La luce divina e’ blu e non ha uguali. La sua bellezza e il suo splendore
superano ogni immaginazione. Contemplandola, sarete riempiti di stupore e
traboccherete di estasi in continuazione, il cuore verra’ inondato di puro
amore, la mente di pace sublime.

Un giorno, all’improvviso, si espandera’ in tutte le direzioni fino a
diventare luce infinita e voi vi ci troverete nel mezzo, sarete
completamente immersi in una maestosa esistenza di tutta coscienza senza
nome, ne’ forma, di tale immensita’ e potere da rendere inconsistente
perfino l’intero sistema delle galassie, da beffare anche la morte. Allora
potrete sperimentare la vostra onnipervadenza, abbandonerete
l’individualita’ e sentirete di essere universali. Vi vedrete infiniti ed
eterni, senza limiti di spazio e tempo. Nello stesso istante sarete qui e
ovunque, ora e sempre. Non vivrete piu’ nel passato, nel presente e nel
futuro, ma nell’Eterno. Andrete oltre la percezione della Luce Blu e
diventerete voi stessi questa luce. La visione cessera’ e non vedrete piu’
alcun colore. Ora siete la Luce Suprema. Siete diventati Dio, l’Essere
incondizionato al di la’ di ogni attributo e descrizione, l’Uno senza
secondo, l’Ineffabile di cui nulla puo’ dirsi.

Le parole cadono sconfitte nel vano tentativo di esprimere l’indescrivibile
e la mente non puo’ comprendere, quantunque ne conservi un vivido e
sensazionale ricordo. Un’esperienza di omogeneita’ e unicita’ assieme, uno
stato di splendente consapevolezza in cui regnano la gloriosa liberta’
dell’Infinito e il grande silenzio dell’Eternita’. Questo silenzio e’ piu’
seducente del canto, piu’ espressivo del linguaggio, spiega le cose nel modo
piu’ semplice ed esauriente. In esso fiorisce il discorso senza parole al di
la’ dei dualismi e di qualsiasi definizione mentale. E’ la voce
dell’onniscienza che ogni cosa sa e rivela, che chiarisce tutto quel che era
oscuro. L’Infinito e’ saturo di vita, amore, pace solenne e beatitudine. Non
conosce ombre, ne’ movimenti, essendo la piu’ intensa luce, la piu’ salda
immobilita’.

Milioni di soli non potrebbero eguagliarne la gloria. La materia svanisce
nel nulla e lo Spirito si impone come la sola realta’, l’origine e la fine
di tutte le manifestazioni empiriche. Come il sole estingue l’oscurita’
della notte, cosi’ la luce dell’Infinito cancella l’universo. Un oceano di
intelligenza dal quale solo una goccia viene attinta dalla ragione e dal
quale il sapere filtra, attraverso i secoli, nell’anima di ogni essere
vivente, elevandolo ai piani superiori di esistenza.

La Verita’ non e’ un vuoto, e’ la piu’ densa pienezza, la piu’ solida delle
sostanze, la piu’ concreta realta’. Dio viene conosciuto come una dimensione
positiva, non soltanto come un concetto intellettuale o un principio
astratto. I piaceri terreni e le sensazioni corporee messe assieme sono
niente paragonati all’intensa beatitudine che si gode nel meraviglioso regno
dell’infinita’, dove tutto e’ pura consapevolezza. In esso l’uomo trova
un’eterna esistenza incondizionata, la sua ragion d’essere e la propria
liberazione.

Mentre Kundalini ridiscende, al termine della meditazione, l’anima riemerge
dall’Infinito col quale si era fusa e le riappare il divino blu cosmico
della Luce, si contrae gradualmente ritornando spirito personificato, ma
perfetto; cioe’, detentore del piu’ alto stato di coscienza, di
un’esperienza universale e un sapere illimitato, di una pace che sorpassa
ogni comprensione.

Questa e’ la meta suprema che tutti, nell’eterno dilatarsi del tempo,
dovranno raggiungere, la fine dell’evoluzione e del viaggio spirituale, la
realizzazione di Dio. Qui e’ il punto di arrivo dove l’individuo si immerge
nella coscienza primordiale ed esiste come il puro Assoluto.

Egli sente di aver fatto tutto cio’ che dev’essere fatto e che non gli resta
piu’ nulla da compiere, di possedere tutto cio’ che dev’essere posseduto, di
conoscere tutte le cose che devono essere conosciute, per cui non gli rimane
altro da apprendere, vedere e udire. Ha scoperto che ogni cosa si trova la’
dove tutto si perde, che per ogni uomo il grande mistero da svelare, il solo
obiettivo da raggiungere e’ il suo stesso Se’.

Il cercatore che si e’ realizzato scorge la coscienza risplendere ovunque,
attimo per attimo e in ogni circostanza. La luce che brilla negli uomini,
negli animali, negli oggetti, nello spazio, non e’ altro che il suo Se’
interiore. Egli e’ sempre cosciente di Dio. In qualsiasi direzione guarda,
vede il mondo immerso nella luce infinita. La vede brillare anche durante il
sonno, poiche’ la sua mente e’ perennemente illuminata. Il sole tramonta, la
luce divina non tramonta mai e per lui e’ sempre giorno. Una volta
raggiunta, e’ conquistata per sempre, senza piu’ il pericolo di perderla.

Ogni scena del mondo si presenta in un meraviglioso sfondo luminoso formando
un quadro di tale bellezza e straordinaria lucentezza che sembra di vivere
in un paradiso soprannaturale. E’ uno stato sublime in cui, di fronte
all’affascinante visione, ci si sente costantemente pervasi da inesprimibile
felicita’. Si comprende di possedere la ricchezza e il potere piu’ ambiti,
che non c’e’ nient’altro da chiedere alla vita.

Chi e’ nella Luce vi rimane per il resto dell’eternita’, mentre chi muore
nelle tenebre dovra’ tornare tante volte quante saranno necessarie per
arrivare alla Luce.

La distinzione tra mio e tuo, povero e ricco, bello e brutto, piacere e
dolore, vita e morte, travolge chi non e’ ancora illuminato.

Ma quando spunta l’alba della supercoscienza, dove vedeva il caos delle
differenze, egli scorge la semplice uguaglianza. Per lui non ci saranno piu’
affanni e dispiaceri, bensi’ una pace che sfida qualsiasi dolore.

Sebbene accetti le differenze per motivi pratici, dentro di se’ e’ cosciente
solo dell’unita’. Egli possiede visione equanime e sentimento cosmico. Ama
tutti gli esseri come parte di se’ e non nota differenze di rango e di
condizione tra gli uomini; tutto cio’ che e’ terrestre si livella sul
medesimo piano. Si sente unito alle montagne, al mare e a quanto esiste nel
firmamento.
Considera la natura come sua creazione, l’universo come il suo corpo. Per
lui l’oro e la pietra hanno lo stesso valore. Ovunque scorge l’unita’ nella
diversita’, una sola realta’ che pervade tutte le cose.

Essendosi emancipato dall’illusione cosmica, conosce l’essenza del mondo
oltre le apparenze fisiche; dietro le sovrapposizioni delle forme e le
differenziazioni dei nomi, puo’ vedere l’unica reale sostanza del tutto.

E’ libero dalla bramosia, dalla sensualita’ e dall’orgoglio. E’ generoso,
sincero, pieno di comprensione e altruismo. Da ogni suo poro sprizza amore.
Vive tra la gente, ma non viene sconvolto dai cambiamenti esterni, nessun
avvenimento puo’ alterare il suo equilibrio, accrescere o diminuire la sua
gioia, essendo consapevole che si tratta di una rappresentazione illusoria
sul palcoscenico della vita. L’osserva con distacco, felice di essere al di
la’ dell’esperienza, non piu’ coinvolto nel finto spettacolo delle
preoccupazioni, dei desideri e dell’odio. Quindi gode di una calma
ininterrotta. Non si esalta quando ha successo e non si affligge quando
fallisce.

Avendo compreso il vero significato delle cose, fa tutto cio’ che ha sempre
fatto, ma con una visione rinnovata. Il politico continuera’ ad occuparsi
dei problemi secolari, il capofamiglia a prendersi cura dei propri
familiari, l’artista a dedicarsi alla sua arte e cosi’ via. E’ completamente
libero dalla paura, questa infatti sussiste solo fintanto che si scorgono
differenze. Sebbene appaia un uomo comune, in realta’ e’ uno con Dio.

La sua mente funziona nel mondo fenomenico degli opposti e delle leggi
fisiche, ma allo stesso tempo il suo spirito dimora nella trascendenza del
Se’ immateriale, oltre le disarmonie e le limitazioni umane, dove ne’ leggi,
ne’ condizioni regolano l’esistenza, nella gioia celestiale che mai viene
meno. Questa felicita’ non deriva dal contatto dei sensi o da percezioni
esterne, e’ sempre con lui, piena ed inalterata, anche quando non vede
niente e non sperimenta niente.

Si e’ separato dalla mente e ora la osserva come uno spettatore, piacere e
dolore non possono piu’ toccarlo. L’uomo che ha capito la natura illusoria
del miraggio non lo insegue per bere acqua, allo stesso modo egli non corre
dietro agli oggetti dei sensi come le persone ordinarie, avendo ben compreso
l’illusorieta’ della materia e dei suoi allettamenti. Sa che tutto e’ in lui
e che non c’e’ niente al di fuori di lui che puo’ continuare a desiderare.
Vede il proprio Se’ nel mondo e il mondo nel proprio Se’, quindi possiede
ogni cosa e la sua soddisfazione e’ totale. Promuove l’azione
disinteressata, allontanando ogni forma di egoismo e avversione. La sua
compagnia e’ una grande opportunita’ e un raro privilegio per coloro che
sono in cammino verso la liberazione.

Spiana la strada sgombrandola dagli intralci, trasformando i pensieri e le
tendenze mondane in forza spirituale. Attiva in loro la Kundalini col tocco
o col pensiero e li fa evolvere piu’ in fretta senza difficolta’. In poco
tempo essi attraversano varie esperienze e la loro fede si rinsalda.

L’atmosfera intorno a lui e’ pervasa dai raggi della Madre Divina, vibra di
gioia, abbonda di purezza ed e’ satura di energia, anche gli oggetti ne sono
permeati. Chiunque lo avvicina con animo aperto e sincero ne assorbe le
vibrazioni, ottiene l’esperienza del risveglio e si sente colmo di pace.
Egli e’ un Saggio che, avendo disintegrato la propria individualita’, e’ per
sempre libero dal ciclo delle nascite e delle morti. Il suo ego e’ come una
corda bruciata che conserva l’apparenza della corda ma in realta’ non lo e’
e non serve piu’ a far nodi. Esso puo’ ancora mantenere la coscienza nel
corpo fisico, come un’apparente individualita’, ma non e’ piu’ capace di
legarla ad un’altra rinascita. E’ simile ad una linea sottile appena
percettibile, esattamente quel tanto di elemento umano sufficiente a
conservare il corpo.

Un tale illuminato sperimenta il mondo e la personalita’ solo
apparentemente, non realmente. Avendo conosciuto l’Immortale, procede
impavido oltre la morte. Il senso del bisogno in lui e’ stato distrutto
dall’impareggiabile esperienza dell’autorealizzazione.

Egli trova delizia solo nel suo essere, perche’ e’ cosciente di avere la
propria origine, di vivere, muoversi ed estinguersi nel suo stesso Se’.

E’ una divinita’ che cammina sulla terra, spargendo ovunque pace e
fratellanza, una benedizione per il mondo intero, essendo un autentico
rappresentante del Signore. Il suo compito e’ di impartire l’insegnamento
delle cose apprese nelle sfere celesti e di condurre gli altri alla
Conoscenza, indicando la via per ritrovare l’originale stato di luminosita’.
Il suo esempio diventa precetto, la sua guida e’ Grazia divina. Egli ha
distrutto il costruttore di corpi, l’esistenza individuale; unito con
l’Infinito, e’ l’esistenza cosmica, la Vita che sostiene l’universo.

Cosi’ il fiume delle anime incomplete, attraversando monti e valli, pianure
e citta’, piaceri e dolori, scorre verso l’oceano della perfezione.

La Verita’ e’ amore e l’amore e’ Verita’. Come il fuoco non puo’ essere
separato dal calore, essi sono indistinguibili. Dove non vi e’ amore non ci
puo’ essere Verita’. Chi trova la Verita’ trova l’amore, e chi entra nel
tempio dell’amore si trova a stare dinanzi alla Verita’. L’amore e’
devozione sul sentiero della Verita’ e la Verita’ e’ la meta del viaggio del
devoto.

Il Se’ e’ amore infinito ed immortale e quando meditiamo su di esso anche il
nostro amore diventa immortale ed infinito. Si comincia ad amare tutto
perche’ tramite la meditazione le impurita’ della mente vengono spazzate via
ed essa diventa pura e veritiera. Quando la mente e’ piena di immagini,
copre l’amore dentro di noi e rende l’uomo veramente negativo. Per la gente
vi e’ dualita’, differenziazione; e’ per questo che si nutrono cattivi
sentimenti, odio, gelosia, paura, egoismo.

Ma i veri devoti sono cosi’ alti nella loro devozione che vedono il Signore
manifestato in ogni forma. Dentro tutte le cose vedono l’amore, ovunque
vanno ricevono pure impressioni, per loro l’intero mondo non e’ che la
manifestazione dell’amore.

L’amore divino non conosce dualita’ e distinzioni, non dipende dalle cose
esterne. Quando uno lo raggiunge, ama tutto ed e’ sempre felice. Per lui
questo amore e’ la gioia piu’ grande, la piu’ alta esperienza della vita,
essendo luce infinita.

L’amore e’ la naturale espressione dell’unita’ del proprio essere con la
totalita’ dell’esistenza. Esso prevale quando l’ego e’ dissolto. A questo
punto l’amore e’ naturale, senza scelta, e l’uomo non puo’ fare a meno di
amare, ama senza motivo, senza un perche’. L’uomo stesso diventa amore.
L’amore non lega, ma libera. Nell’amore non vi e’ attaccamento, ma
liberazione.

L’amore e’ liberta’. L’amore e’ divino, non e’ umano, sebbene includa
l’affetto umano. L’amore e’ Dio.

Noi abbiamo un dovere da adempiere, dovremmo sempre esserne coscienti.
Quando lo dimentichiamo, commettiamo errori, i quali arrecano sofferenza.
L’uomo che compie sempre il suo dovere incita anche gli altri a compiere il
loro, l’uomo che ha il cuore puro ispira gli altri ad amare. Il dovere di
ciascuno di noi e’ di ricordarsi costantemente dell’amore. L’amore deve
essere il nostro piu’ grande ideale, essendo la nostra comune natura. Come
le perle di una collana sono unite dal filo che le attraversa, noi tutti
siamo uniti dal filo dorato dell’amore. Al di la’ dei corpi separati, delle
menti contrastanti, dei sentimenti eterogenei, vi e’ l’unita’ della vita, un
unico Se’ che unisce tutte le creature.

Colui che ha conosciuto l’amore divino sa che cio’ che generalmente viene
chiamato amore e’ sentimento egoistico, dedizione motivata dal desiderio.
Non e’ amore, e’ attaccamento o affetto, sorge per appagare il proprio ego,
destinato a mutare, svanire.

Il vero amore e’ un flusso perpetuo di tenerezza, compassione e bonta’ che
sale dal cuore e avvolge tutto cio’ che esiste, un profondo senso di essere
ogni cosa. E’ l’amore in cui e’ assente l’oggetto amato, che non nasce
attraverso il contatto esterno, amore di per se’, senza oggettivazione,
autoesistente, non generato dal desiderio, non affievolito dalle
circostanze, sempre identico a se stesso come realta’ immutabile. Questo e’
l’amore universale, dopo averlo raggiunto non c’e’ piu’ possibilita’ di
errare e soffrire.

Dio e’ amore, egli ama tutti, virtuosi e peccatori, imparzialmente e senza
motivo. Dal Suo amore infinito scaturisce la nostra realizzazione, quando,
con un meraviglioso abbraccio di luce, ci accoglie nel Suo essere.

Sebbene la meditazione consista in un processo di interiorizzazione,
l’esperienza che si ottiene investe anche l’esterno. Essa comincia con una
introversione della mente, ma alla fine il risultato non e’ semplicemente
interno, ma infinito. La dualita’ tra interno ed esterno esiste solo perche’
abbiamo il senso del corpo fisico. Nel momento in cui viene trasceso e si
perde la coscienza corporea, spazio interno e spazio esterno si fondono
perche’ in realta’ sono uno.

Ogni cosa e’ intimamente connessa con ogni altra cosa, andare dentro di se’
equivale ad immergersi nelle profondita’ di tutti i corpi, penetrare
nell’intero universo. In questo senso conoscere e toccare se stessi equivale
a conoscere e toccare tutte le cose. Quando ci muoviamo verso la nostra
anima, troviamo un elemento generale equanimemente presente nei particolari.
Cio’ che esiste profondamente dentro di noi, esiste profondamente dentro
ogni oggetto. Cosi’, dai particolari passiamo al generale, finche’ viene
raggiunto il piu’ alto fattore comune. Tutta l’esistenza a questo punto
sara’ nostra e sentiremo di non mancare della benche’ minima cosa, di
possedere tutto cio’ che abbiamo sempre sperato, desiderato, immaginato e
mai posseduto. Il massimo della completezza si traduce in incontenibile
estasi.

L’appagamento dei desideri e delle aspirazioni umane non e’ possibile,
eccetto che nell’esperienza integrale che tutto comprende e nella quale ogni
distinzione e’ abolita. Tale realizzazione viene conseguita non dalla mente
,ma dalla consapevolezza, che appartiene al Se’ e che e’ il Se’ stesso. Cio’
che si cerca non e’ qualcosa di estraneo al mondo, per cui non ci si aliena
da esso, ma e’ la natura essenziale del mondo stesso, il fondamento
dell’esistenza, che non puo’ essere un principio interno, o una realta’
esterna, ma un essere universale.

La Luce Blu che si vede dappertutto e’ straordinariamente luminosa, sempre
costante, pura e perfetta. In essa, che e’ immutabile, si svolge la mutevole
esistenza cosmica. E’ la piattaforma che sostiene lo scenario della vita
manifesta e sulla quale avvengono tutti i movimenti. Infinitamente bella,
essa riempie l’universo cosi’ come l’aria pervade lo spazio, e’ la Verita’
eterna che non cambia mai, rimanendo sempre la stessa, l’Assoluto al di
sopra di tutto e oltre il quale non c’e’ niente, indistruttibile, reale,
illimitato, immanente e trascendente nello stesso tempo.

L’Artefice della natura senza cui nulla puo’ esistere, la Madre di
innumerevoli creature che segretamente si prende cura di loro, il
Governatore dei mondi alla cui autorita’ nessuno puo’ sottrarsi, e’
l’insuperabile intelligenza blu. Il Dio delle nazioni, la Verita’ delle
scritture, il Seme eterno, il Mistero di tutti i misteri, che filosofi e
scienziati non potranno mai comprendere, e’ la cosciente luce universale.

Tu, suprema Coscienza, sei lo Spirito onnipresente senza nascita,
deperimento e morte, l’Uno in tutto. Nel tuo inimitabile giuoco cosmico crei
senza alcun materiale pianeti e soli, li sostieni e poi li dissolvi. In te
non vi e’ traccia di dualita’ e dubbio, ne’ impurita’ e desideri ti possono
toccare. Sei l’eterna beatitudine assoluta.

Tu sei vita, l’essenza immortale di ogni cosa, la realta’ ultima. Sei
l’anima di tutte le anime, il potere di tutte le menti, la volonta’ suprema.

Eri nel passato, prima che iniziasse il mondo; sarai nel futuro, quando non
esistera’ piu’ nulla. Dimori nei cieli e nel cuore dell’uomo. Sei unita’,
esperienza infinita, perfezione. Sei la luce tra tutte le luci, l’armonia
tra tutte le musiche, il nettare tra le bevande. L’amore tra coloro che si
amano, la liberta’ tra coloro che sono liberi, la giustizia tra i giusti.
Sei la pace, la fratellanza e la sapienza, l’estasi della contemplazione.

Tu sola sei vera esistenza e immortalita’. La tua opera cosi’ varia di
fenomeni, colori e forme, testimonia la tua grandezza. Sei il primo e
l’ultimo, il principio e la fine.

Destando la tua sacra energia, si comprende l’incomprensibile; destando la
tua energia, l’invisibile si manifesta. Meditando su di lei, i devoti
assaporano il vero amore; meditando su di lei, ottengono la pace. La tua
energia e’ beatitudine e liberta’.

Innumerevoli sono coloro che parlano di te e cantano la tua gloria,
innumerevoli coloro che hanno rinunciato a tutto per il tuo regno,
innumerevoli quelli che ti invocano e anelano alla tua luce.

O Padre celeste! Possano i cercatori presenti e futuri conoscere il tuo
volto divino, affinche’ la loro sete di verita’, amore, liberta’ e pace, sia
per sempre placata.

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