La musica delle cellule – intervista a Carlo Ventura

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La musica delle cellule – intervista a Carlo Ventura

La scienza dimostra che le cellule del corpo possono essere riprogrammate per la salute e l’efficienza biologica

di Valerio Pignatta – 06/08/2016

>> http://goo.gl/IXUJQs

La musica delle cellule – intervista a Carlo Ventura

Estratto dall’ultimo numero di Scienza e Conoscenza n. 57

Una interessante intervista a Carlo Ventura sulle nuove scoperte che la scienza ha portato avanti: riprogrammare le cellule e indurle ad autoguarirsi, è possibile? È quello che scopriremo nelle prossime righe.

I suoi studi portano alla conclusione che qualsiasi cellula può essere ridifferenziata, ossia
indotta, diciamo, a dimenticare la sua precedente condizione, e quindi a essere riprogrammata per la
salute e l’efficienza biologica. Questa possibilità apre scenari molto complessi e pieni di speranza. Come è stato possibile?

Utilizzando campi magnetici opportunamente convogliati ci siamo resi conto che era possibile far
acquisire a cellule staminali umane adulte (ottenute per esempio da tessuto adiposo) caratteristiche
simil-embrionali, cosa che le ha rese in grado di orientarsi verso destini complessi, quali quello
cardiaco, neuronale, muscolare, scheletrico. Sempre utilizzando queste energie fisiche siamo
addirittura riusciti a orientare verso gli stessi destini cellule somatiche umane adulte
non-staminali, quali i fibroblasti della pelle. Stiamo attualmente cercando di verificare se queste
strategie possano essere applicate con successo per ripristinare elevate capacità differenziative in
cellule staminali o somatiche umane adulte esposte a condizioni patologiche, ad esempio coltivate in una situazione di ipossia capace di mimare un contesto di danno tissutale.
Tutto questo è stato possibile perché le cellule (incluse le cellule staminali), producono esse
stesse campi magnetici e vibrano di continuo con frequenze di oscillazione meccanica che possono
cadere sia in un range udibile che subsonico. Queste caratteristiche cellulari sono anche alla base
della capacità delle cellule di rispondere a tali stimoli fisici. Certo bisogna capire a quali
profili di onde elettromagnetiche o vibrazioni meccaniche esse siano sensibili, anche in relazione
al risultato differenziativo che si vuole ottenere. Questo non è facile e richiede esperimenti spesso complessi e di lunga durata.

La possibilità di induzione della riparazione cellulare ha delle implicazioni enormi nell’ambito
dell’oncologia, ma anche in quello cardiologico. Ricordiamo che le malattie cardiovascolari sono
ancora la prima causa di morte nel nostro paese e non solo. Lei sta lavorando molto su questo
aspetto. Che prospettive ci sono secondo i suoi studi? La trasfusione di cellule staminali nelle
parti malate di un cuore infartuato a cosa viene associata e che risultati può dare?

Finora la trasfusione di cellule staminali umane adulte di vario tipo, per lo più fatte moltiplicare
(espanse) in vitro in coltura prima del trapianto, che di solito avviene per infusione coronarica,
si è dimostrata una procedura sicura e priva di effetti collaterali. Purtroppo, i risultati in
termini di efficacia nel trattamento delle forme gravi di insufficienza cardiaca non sono stati per
lo più allaltezza delle aspettative, con riprese della contrattilità cardiaca modeste, o
addirittura inconsistenti o transitorie nel tempo, a seconda dei vari studi. Noi crediamo che, in
base al potere diffusivo delle energie fisiche che utilizziamo per riprogrammare le cellule
staminali (finora in vitro) sia possibile raggiungere le staminali dove queste si trovano, di fatto
in ogni tessuto del corpo umano, senza dover necessariamente ricorrere a un trapianto di cellule
esogene, ma piuttosto riattivando la capacità delle cellule staminali tessuto-residenti di innescare
un percorso di autoguarigione. Questa possibilità è sicuramente molto attraente per le implicazioni
che potrebbe avere nelle malattie del cuore e cardiovascolari in genere, dal momento che anche il
cuore, come ogni tessuto, ha le sue cellule staminali residenti. Stiamo lavorando in questo campo, e
stiamo attualmente passando dagli studi in vitro a quelli su modelli animali di infarto miocardico,
prima di poter procedere agli studi sulluomo. Questi di per sé non sarebbero problematici date le
basse energie in gioco, sia a livello dei campi elettromagnetici sia delle vibrazioni meccaniche
utilizzate. Per quanto riguarda il campo oncologico, stiamo lavorando su cellule staminali tumorali,
di fatto ritenute allorigine del processo metastatico tumorale, che spesso segna una tappa di
non-ritorno in molti pazienti. La nostra speranza è di poter utilizzare le nostre strategie per
riprogrammare anche queste cellule, facendole ri-diventare staminali non-patologiche, ossia capaci di riparare anziché distruggere e invadere i tessuti del corpo umano.

Il trapianto di cellule staminali tra specie diverse comporta delle problematiche?

Di solito il trapianto di organi e tessuti tra specie diverse è associato a forme di rigetto di
varia entità. In ambito clinico, il rigetto associato a trapianto allogenico (donatore diverso dal
ricevente) di cellule, tessuti e organi richiede luso di immunosoppressori a vita. Una popolazione
di cellule staminali, le cellule staminali mesenchimali, presenti in molti organi e tessuti, tra cui
il midollo osseo, il grasso, la placenta a termine, la polpa dentaria, la parete del cordone
ombelicale, ha mostrato una capacità immunomodulante, o tollerogenica. In pratica queste cellule
riescono a farsi percepire dal ricevente come se fossero sue proprie, pur provenendo da un donatore
altro. Questa caratteristica apre prospettive di notevole entità perché se si confermasse lassenza
o la scarsità del rigetto a seguito del trapianto di staminali mesenchimali, ad esempio di
derivazione placentare, sarebbe possibile ipotizzare nel futuro una disponibilità di tali cellule
per una medicina rigenerativa pensata su vasta scala e non più necessariamente personalizzata come accade oggi a seguito del trapianto autologo delle proprie cellule staminali.

Leggi l’intera intervista nel numero 57 di Scienza e Conoscenza!

Scienza e Conoscenza – n. 57 – Rivista Cartacea >> http://goo.gl/IXUJQs Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Autori Vari
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-57-rivista-cartacea.php?pn=1567

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