La musica dell’Anima, di Sankaracharya (Atma Satkam)

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La musica dell’Anima

di Sankaracharya (Atma Satkam)

Non sono l’io, ne’ la ragione; non sono la mente, ne’ il pensiero;
non posso essere sentito, ne’ espresso in parole; ne’ posso essere
percepito dall’olfatto, ne’ dalla vista; non mi si trova nella luce,
ne’ nel vento, ne’ sulla terra, o nel cielo; incarno la coscienza e
la gioia. Beatitudine del beato io sono.

Non ho nome, ne’ vita; non respiro aria vitale. Nessun elemento mi
ha plasmato, ne’ veste corporea e’ mio rifugio: non parlo, non ho
mani, ne’ piedi, ne’ mezzi di sviluppo. Coscienza e gioia io sono, e
beatitudine nella dissoluzione.

Mi libero dell’odio e della passione, ho superato l’illusione
e il desiderio; nessuna punta di orgoglio mi ha mai sfiorato,
cosicche’ invidia non ho mai provato; al di la’ di ogni fede
superata, della ricchezza, della liberta’, del desiderio,
coscienza e gioia io sono e la beatitudine e’ il mio ornamento.

Virtu’ e vizio, piacere, o dolore non sono il mio patrimonio,
ne’ testi sacri, ne’ offerte, ne’ preghiere, ne’ pellegrinaggi;
non sono il cibo, ne’ il mangiare, ne’ colui che mangia io sono.
Incarno la gioia e la coscienza, beatitudine del beato io sono.

Non ho apprensione per la morte, ne’ pregiudizi di razza mi
isolano; nessun genitore mi ha chiamato figlio, nessun legame
di nascita mi ha mai legato: non sono, ne’ il discepolo, ne’ il
maestro; non ho parenti, ne’ amici. Coscienza e gioia io sono,
e assorbirmi nella beatitudine e’ il mio fine.

Ne’ il comprensibile, la conoscenza, o il conoscitore io sono;
il senza forma e’ la mia forma; abito nei sensi, ma essi non sono
la mia dimora; sempre serenamente equilibrato, non sono libero,
ne’ legato. Coscienza e gioia io sono, e la beatitudine e’ sempre
a me vicina.

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