L’ anima è fatta di quanti

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L’ anima è fatta di quanti

Informazione, energia, materia, vibrazione, campo elettromagnetico: la fisica e la medicina quantistica aprono nuove prospettive conoscitive sul legame tra cuore, emozioni e salute umana

Estratto da Scienza e Conoscenza n. 51

>> http://goo.gl/4apqz3

L’ anima è fatta di quanti
“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste.

Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri
e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà.

Non c’è altra via.
Questa non è Filosofia, questa è Fisica”

Albert Einstein

Ci hanno sempre fatto credere che tutto ciò che si palesa di fronte ai nostri occhi e che viene colto attraverso i nostri apparati sensoriali sia l’unica realtà esistente e che tutto possa essere spiegato e risolto attraverso l’apporto e l’azione specifica dell’uomo sulla materia.

Eppure tutta la realtà che ci circonda e noi stessi per primi, come esseri umani, siamo molto di più di ciò che da sempre il mondo della superficie ci ha fatto vedere. A livello sottile, profondo siamo esseri di pura energia, energia che è alla base della forma densa della materia del nostro corpo organico, delle nostre cellule.

Nessuna epoca della storia ha conosciuto un progresso a livello scientifico neppure lontanamente comparabile, per velocità e risultati, a quello attuale. Le tecnologie per l’esplorazione delle energie nei sistemi biologici hanno fatto passi da gigante. Vi sono adesso apparecchi nuovi e sempre più raffinati sia per captare e distinguere le emissioni elettromagnetiche dei tessuti viventi, sia per produrre emissioni di questo tipo a scopo terapeutico.

Seppure inimmaginabili confini sono stati raggiunti e nuove straordinarie prospettive per la ricerca sono state aperte, per la maggior parte degli studiosi della “vecchia scuola” i termini di suddivisione e specializzazione sono tutt’ora il modus operandi che orienta il loro studio sulla comprensione dell’essere umano, in quanto ogni processo viene guardato singolarmente, analizzato come ente a sé, colto a partire dalla sua tangibilità e meccanicità.

Al contrario, noi siamo totalità interagente, non soltanto nel nostro corpo, ma anche con l’ambiente esterno, in quanto composti a livello profondo della stessa essenza vibrazionale, ossia di luce, di energia radiante. E questo a ricordarcelo è lo stesso Einsten che nel 1905 con la sua “teoria della relatività” mostrò che la massa stessa è una forma di energia, che massa ed energia sono interscambiabili, collegate dalla formula E= mc2 , dimostrando scientificamente che tutto è energia.

Affinché l’uomo venga colto nella sua reale essenza, bisogna dunque scendere nell’universo subatomico, quello delle energie sottili, passando dal mondo dei fenomeni macroscopici a quello dell’infinitamente piccolo. Dominio di indagine di questo straordinario mondo in cui il visibile cede il posto all’invisibile è di pertinenza della fisica quantistica, i cui sviluppi ci portano in una sola direzione: vedere l’uomo come un campo di energia unificata.

L’organismo umano è un complesso di frequenze elettromagnetiche e non un semplice assemblato di materia vivente.

Agire sui meccanismi che governano i meccanismi

La medicina tradizionale, basata sulla biochimica e sull’evidenza, interviene sul livello manifesto della materia, fornendo sostanze atte a rimuovere l’anomalia nella struttura molecolare dell’organismo.

Essa ha il grosso difetto di tralasciare la dimensione immateriale dell’essere umano: quella delle energie di fondo che lo animano e lo rendono vivo. Ma la nostra dimensione immateriale che è quella del pensiero, degli stati d’animo, delle emozioni, non è un accessorio: essa ha un ruolo fondamentale nell’insorgenza e nel decorso di qualunque patologia, di qualunque cosa ci capiti.

Al contrario la medicina quantistica prende in considerazione e tenta di agire a livelli più sottili e profondi, sui “meccanismi che governano i meccanismi” così da curare le malattie ancor prima che si manifestino, partendo dal presupposto che ogni disturbo sia l’effetto di una distorsione del campo magnetico che regola le reazioni chimiche e cellulari nel corpo umano.

Conoscere il campo magnetico di ogni individuo significa sapere quali patologie egli può sviluppare.

Inviando le frequenze corrette con appositi macchinari – penso alle magnetoterapie che sfruttano gli effetti benefici sul corpo dei campi magnetici a bassa intensità prodotti dai magneti; all’elettroagopuntura che mediante l’impiego di corrente elettrica a bassa tensione sortisce effetti ripolarizzanti sulle cellule; alla terapia biorisonante bicom, che tramite un raffinato dispositivo elettronico riconosce sia le oscillazioni armoniche che quelle disarmoniche e le utilizza a scopo terapeutico; alla terapia seqex (ionorisonanza ciclotronica endogena), che tramite una serie di sequenze elettromagnetiche determinate favorisce lo scambio ionico, modificando lo stato patologico del sistema biologico umano – sarebbe possibile eliminare le distorsioni che le hanno prodotte e ristabilire lo stato di salute.

Un’autostrada di messaggi elettromagnetici con precisi effetti biologici

Attuali evidenze scientifiche hanno mostrato che il campo elettromagnetico gioca un ruolo essenziale nell’assicurare la coesione degli elementi liquidi e solidi permettendo alla materia vivente di dialogare con il livello chimico, in modo tale che il traffico molecolare sia ben ordinato.

L’incontro le tra molecole di cui è costituito il nostro organismo e le molecole che vi penetrano (agenti patogeni ossia batteri e virus che lo colpiscono nel momento in cui esso è più vulnerabile, molecole farmacologiche a cui facciamo ricorso negli stati di patologia, nonché molecole che ingeriamo attraverso gli alimenti che contribuiscono alla nutrizione molecolare delle nostre cellule) avviene grazie a una fittissima rete di segnali elettromagnetici che lo percorrono e lo tengono vivo, perché è in questo modo che comunicano e si coordinano fra loro tutte le nostre cellule e molecole.

Si sfata così l’opinione diffusa che la dinamica biologica sia interamente dominata da meccanismi chimici, da dinamiche molecolari che si susseguono in modo ordinato nel tempo e nello spazio.

Stando a questo, la patologia che appare in primis come un’anomalia della struttura molecolare del corpo, rimanda ad un disturbo nella rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare.

Tutte le cellule del nostro organismo, tramite il DNA che funziona come un trasmettitore–ricevitore di onde, emettono e possono ricevere segnali frequenziali. Esse sono in continua e istantanea comunicazione interspaziale fra di loro e si scambiano messaggi elettromagnetici con precisi effetti biologici.

Tutto questo costituisce un sistema di autoregolazione continua, i cui dati viaggiano costantemente tra le cellule per mantenere un equilibrio dinamico che si adatta alle modificazioni interne ed esterne rappresentando lo stato di salute.

Informazione, Materia ed Energia

La Fisica moderna, quindi, ci dice che non esiste nulla nello spettro del reale che non sia contemporaneamente informazione, materia ed energia. Informazione, Energia e Materia sono quindi tutte collegate a cascata, la materia non esiste senza energia, che a sua volta non ha forma senza informazione. È pertanto proprio l’informazione che determina come si deve comportare la materia, essa è la matrice che governa l’universo, in cui è scritto che quegli atomi devono vibrare a quella frequenza.

A questo livello non vi è più distinzione, tutto l’universo è interconnesso da una trama di informazioni che avviene a livello vibrazionale.

Sono le informazioni che gradualmente modulano le funzioni neuropsicofisiologiche. Quando sono armoniche esse sono fisiologiche e funzionali al loro sviluppo, quando sono conflittuali e antitetiche a quelle pulsioni genetiche che spingono ogni essere umano all’autodeterminazione generano invece malessere, disagi e psicopatologie.

Tutte le componenti dell’essere umano, da quelle percepibili dai nostri sensi a quelle meno note come anima e psiche dialogano, quindi, a livello sottile, quantico, e tra loro c’è un continuo scambio di energia e informazioni.

L’uomo, come tutto l’universo, è un sistema interconnesso, un tutto interagente di tre entità strettamente correlate, psiche, anima e corpo dal cui accordo funzionale e armonico dipende lo stato di benessere del suo campo energetico vitale. Il campo elettromagnetico è ciò che guida ogni reazione chimica del corpo.

Un campo elettromagnetico corretto determina reazioni chimiche sane, viceversa quando ci sono delle distorsioni si generano dei problemi che si manifestano a livello fisico o psichico.

Ma come avviene la distorsione del campo elettromagnetico umano? Da cosa è determinata e come si genera?

Seppure la nuova medicina quantistica agisce andando a ristabilire l’equilibrio energetico del campo nei punti di distorsione, appare lecito chiedersi da cosa sia generata la rottura dell’armonia nel fluire della nostra energia sottile, personale.

Tutto parte dall’anima

Bisogna a tal riguardo partire dal presupposto che ci sia un’energia di fondo che ci anima, che alberga in noi e che ci permette di generare e dare manifestazione a tutto ciò che ci capita e allo stesso benessere psicofisico del nostro organismo. Tale energia presente in ogni individuo altro non è che l’anima, vibrazione d’amore potentissima che ci mantiene in filo diretto con l’essenza pura della creazione.

Prima del corpo, prima della materia, prima di qualunque cosa osservabile e visibile c’è l’anima.

Noi siamo anima incarnata, anima che altro non è che amore.

Tramite l’amore si riesce a stabilire una linea di congiunzione con tutto il creato, in quanto questo è l’elemento primo di tutta la realtà. Amore che contiene in sé solo carica positiva e che ci conduce rendendoci esseri straordinari quali siamo.

Esso governa la nostra totalità e si esprime attraverso il suo organo preferenziale, ossia il cuore. Cuore che a sua volta comunica e rende manifesti i suoi sussulti attraverso la voce dei sentimenti e delle nostre emozioni.

Da qui le emozioni da sempre considerate come risposte biologiche che l’essere umano mette in atto per far fronte a stimoli specifici esterni, precisando in ogni momento il dominio d’azione dell’organismo, perdono la loro connotazione di prodotto assumendo invece una nuova funzione. Esse sono essenziali, esse sono la prima indicazione sui moti e sui sussulti del nostro spirito.

Noi non produciamo emozioni in base a situazioni specifiche, ma siamo l’emozione stessa. Siamo esseri eternamente situati emotivamente.

Le nostre emozioni ci conducono, parlano e mettono in risalto a livello sottile ciò che la nostra anima sperimenta e vuole comunicarci. Tutto il nostro essere è implicato in questa danza armonica. Quando ci emozioniamo netta è l’attivazione corporea sia interna che esterna. È la nostra carne a segnalarci che qualcosa sta accadendo.

La danza delle emozioni

Le emozioni rappresentano energie potentissime che agiscono.
Esse sono da intendersi come indici che ci informano circa il percorso che stiamo seguendo.

Quando sono presenti in modo invasivo e maggiore emozioni negative rispetto a quelle positive, qualcosa non sta andando come dovrebbe essere. Esse ci stanno segnalando che la nostra anima è bloccata nel suo decorso naturale, nella sua sintonizzazione con l’energia pura presente nell’ambiente gravitazionale.

Ciò accade in quanto essendo sottoposti a un incessante flusso di energia perenne, essendo a livello profondo veri e propri emittenti e riceventi di onde, emettiamo vibrazioni potentissime (positive o negative), in base al flusso dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, nei confronti dell’intero ambiente e di tutte le persone che lo popolano. Questi, a loro volta, captano l’energia in entrata che noi stessi abbiamo prodotto e, in base alla propria singolarità e alle vibrazioni predominanti in quel determinato arco di vita si accordano o meno a noi.

Nel momento in cui entriamo in contatto con persone e con ambienti in cui c’è un eccesso di energia negativa, a lungo andare le nostre vibrazioni positive si abbasseranno gradatamente di livello fino a sintonizzarsi completamente con quelle della fonte di emittenza.

Ciò che noi avvertiremo a livello del primo malessere sarà uno stato d’animo e un’emozione negativa. Questo stato d’animo che in realtà è un semplice campanello d’allarme energetico, ci informerà che qualcosa ci sta toccando, o ancor meglio che basse frequenze provenienti dall’esterno si stanno accordando alle nostre e che pian piano sintonizzandoci in modo continuativo con la fonte di emittenza, avverrà un vero e proprio avvelenamento vibrazionale del nostro campo personale.

Tutto questo, in concreto, si traduce nello sperimentare sulla nostra pelle emozioni negative, le quali a lungo termine andranno ad attivare i relativi centri cerebrali che daranno il via al rilascio di neurotrasmettitori implicati nella trasmissione e nell’attivazione di circuiti neurali deputati alla sperimentazione di emozioni poco piacevoli e disturbanti. A ogni attivazione cerebrale corrisponde una diversa ridistribuzione dell’energia nervosa, la quale andrà ad agire sull’equilibrio del nostro campo elettromagnetico per poi trovare manifestazione a livello corporale sotto forma di patologia.

Si deve ben comprendere che la prima disfunzione, la prima rottura non avviene a livello organico, ma a livello di anima la quale viene bloccata nella sua massima espressione da questa energia che la circonda. Questo accordo non è dovuto al caso, ma è scelto attimo dopo attimo in quanto noi ci direzioniamo verso ambienti, eventi e persone che sono anch’essi carichi energeticamente.

Quando l’anima, ossia l’amore puro, viene limitata nel suo incessante fluire, ecco che allora ha luogo la disfunzione, perché essendosi creata intorno a essa una guaina energetica ci sarà il mancato accordo di quest’ultima con la psiche e il corpo. Noi siamo fusione di queste tre componenti modali, il cui funzionamento determina il nostro benessere o malessere.

Ciò che si manifesta a livello profondo come vero e proprio disturbo, come malattia del soma, altro non è che l’indice di spostamento e del mancato accordo di psiche, anima e corpo.

Molte persone responsabilizzano delle proprie malattie il mondo, gli altri, le circostanze esterne e finanche il Padre Eterno. Esse non riescono a cogliere il nesso tra pensieri, convinzioni, sentimenti, comportamenti e malattie.

Questo accade per una difficoltà obiettiva, legata al fatto che spesso la malattia insorge dopo molto tempo dalla messa in atto di pensieri, convinzioni, emozioni e comportamenti errati.

Vivere nell’amore e nella pienezza

Sulla base di questo le emozioni ci fanno da guida specifica e ci informano se siamo sulla strada giusta o sbagliata. È essenziale prendere atto di questa danza armoniosa dell’esistenza, del diretto rapporto che esiste tra le nostre emozioni e il successivo prodotto di queste ultime, ossia il pensiero. In base all’emozione sperimentata si crea un relativo pensiero in risonanza.

Quando l’anima si svincola dal corpo, quando noi non riusciamo più ad ascoltare i sussulti e i moti del nostro spirito e non siamo più centrati nel cuore, accade che la mente prenda il sopravvento. Essere solo mente ci impedisce di guardare la vita e la realtà con uno sguardo giusto, in quanto essa è composta anche da credenze errate che nel tempo si sono strutturate e che ci guidano facendoci percorrere strade sbagliate e conducendoci alla sofferenza.

Quando si entra nel circolo dei pensieri mentali, ci sarà una vera e propria intossicazione vibrazionale del nostro campo elettromagnetico vitale e di conseguenza del nostro corpo denso, in quanto le nostre cellule, l’elemento energetico contenuto all’interno di esse, si accorderà in modo inscindibile alla polarità di pensiero a cui in quel determinato momento siamo sottoposti, apportando modificazioni a livello della loro conformazione bioelettrica e arrecando danni irreparabili al funzionamento dell’intero organismo.

La chiave?
Rimanere nell’amore.

Sentire la potenza di questa vibrazione che ci pervade ed è alla base di tutto e tutti significa mantenere e garantire l’equilibrio sano del nostro campo elettromagnetico e di conseguenza del nostro stato di salute, ma in particolar modo vivere nella pienezza della nostra vera natura di esseri straordinari quali siamo.

Autore: Carmen Di Muro

Psicologa Clinica, ricercatrice, nonché autrice del libro Essere è Amore. Dal Pensiero alla Materia.Viaggio Scientifico nella Pura Essenza (Gagliano Edizioni, 2013), un saggio olistico, un amalgama tra discipline scientifiche e spirituali (filosofia, biologia, le attuali scoperte della fisica quantistica e della meccanica quantistica) che in perfetto accordo tentano di porre le basi per la conoscenza dell’essenza profonda del nostro esserci e del nostro essere, e dell’intreccio costante che tutti noi, a livello energetico, compiamo concretamente con la realtà esterna, nonché dei meccanismi vibrazionali che sono alla base dei fenomeni che noi giornalmente esperiamo.

Oltre a svolgere l’attività clinica, divulga il suo pensiero e le sue conoscenze partecipando come relatrice a Convegni e Seminari su suddette tematiche.

Articolo pubblicato per gentile concessione della rivista trimestrale Scienza e Conoscenza

Scienza e Conoscenza – n. 51 >> http://goo.gl/4apqz3
Nuove scienze, Medicina non Convenzionale, Consapevolezza
Editore: Scienza e Conoscenza – Editore
Data pubblicazione: Febbraio 2015
Formato: Rivista –
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-51.php?pn=1567

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