Karma e Reincarnazione di Marco Ferrini

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Karma e Reincarnazione

di Marco Ferrini

Cari Amici, condivido con voi le risposte che ho dato ad alcune domande interessanti che mi ha posto una cara persona. Lo faccio considerando che possano essere di utilità anche per altri.

Il tema è prevalentemente “Karma e reincarnazione”, ma non solo.

Poiché ho risposto sinteticamente e l’argomento è uno dei più complessi, se avete ulteriori domande o necessità di chiarimenti o approfondimenti, risponderò con gioia.

– Quando l’essere “decide” o è pronto per incarnarsi con la forma dell’umano?

L’essere s’incarna nella forma umana nel momento in cui ha scontato il karma che doveva scontare nelle forme di vita di specie inferiori ed è perciò pronto ad utilizzare i privilegi che solo la forma umana concede in termini di consapevolezza e libero arbitrio.

– Quando avviene il passaggio da regno vegetale a regno animale se sono creature senza libero arbitrio? Come scelgono?

Il passaggio avviene non per libera scelta dell’individuo ma come esito di una serie di leggi naturali karmiche che regolano la trasmigrazione nelle specie di vite non umane. A volte ho spiegato questo processo paragonandolo ad una scala mobile: incarnandoci nelle varie forme di vita non umane e scontando il karma relativo, dunque purificandoci progressivamente, è come se salissimo su di una specie di scala mobile: volenti o nolenti, ci ritroviamo a salire, non quando decidiamo noi, ma per effetto del meccanismo che regola la nostra ascesa o trasmigrazione da una specie ad un’altra.

– Sono anni che uso la visualizzazione meditativa per migliorare un rapporto difficile con una mia parente stretta che è aggressiva nei miei confronti. Ho immaginato tante volte di abbracciarla con apertura di cuore ma ho notato che tanto più il mio cuore cerca di aprirsi verso di lei, tanto più lei è arrabbiata. Dove sbaglio?

Con il nostro comportamento, con i nostri pensieri, emozioni, sentimenti, possiamo predisporre al meglio il nostro interlocutore ma non possiamo decidere al suo posto, dunque a noi spetta fare il meglio di quel che è nelle nostre possibilità e pregare il Signore affinché ci aiuti a capire che cosa possiamo migliorare di noi di cui ancora non abbiamo preso coscienza. E se siamo davvero onesti e umili, scopriamo che c’è sempre qualcosa da migliorare di cui non eravamo consapevoli. Questa è la via che ci porta ad evolvere: tolleranza, umiltà, compassione, benevolenza verso ogni creatura, a prescindere dal comportamento che gli altri hanno nei nostri confronti.

Marco Ferrini

da www.marcoferrini.net/

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