KARMA e DESTINO – prospettive

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KARMA e DESTINO

Due prospettive:

Gadhadara dasa, direttore della European Vedic Academy e esperto mondiale di Vastu e Shyamasundara
Dasa, discepolo di Srila Prabhupada, astrologo e insegnante di astrologia vedica.

di Gadadhara dasa

ARCHITETTI DEL NOSTRO DESTINO

La filosofia vedica insegna che tutte le attività e le loro reazioni sottostanno a una legge
universale chiamata karma. La parola sanscrita karma significa le attività degli esseri umani. In
Occidente la legge del karma spesso viene compresa male. La legge del karma non significa che non
abbiamo influenza sul destino e dunque possiamo agire in modo irresponsabile; al contrario la legge
del karma sostiene che un essere umano è responsabile per ogni sua singola azione. Proprio come il
cittadino di uno stato che si comporta in modo scorretto perde la sua libertà, sottoposti alle leggi
della natura siamo intrappolati dalle nostre reazioni karmiche negative vita dopo vita e quindi
perdiamo la nostra libertà in molti modi e a diversi livelli e in differenti specie di vita. Chi
semina raccoglie.

I sintomi di un buon karma passato sono la ricchezza, una buona cultura e la bellezza mentre un
karma negativo è caratterizzato da malattia, povertà, ignoranza e deformità fisiche. Potrà sembrare
difficile da accettare ma questi sono gli aspetti severi delle leggi della natura, le sottili leggi
del karma. Quello che facciamo in questa vita con i talenti che abbiamo ottenuto nelle nostre vite
passate determina lo stile di vita che abbiamo adesso e, cosa più importante, che avremo nella
nostra prossima vita. Noi siamo gli architetti del nostro futuro e non possiamo incolpare nessun
altro. Se al momento qualcuno non è a conoscenza di questi principi è perché, in una vita passata, è
stato molto determinato a dimenticarsi di questi principi superiori, così la natura soddisfa il suo
desiderio di offuscare la sua conoscenza.

Ogni individuo è perennemente responsabile delle sue azioni. Ad ogni momento possiamo scegliere di
agire bene o male. Ma coloro che sono veramente illuminati possono scegliere di tornare nel mondo
spirituale e godere di una libertà eterna. Tutti gli altri scelgono semplicemente di rimanere qui
nel mondo materiale ed essere continuamente intrappolati dalle leggi del karma. La scelta è nostra,
momento dopo momento. Il modo in cui possiamo ottenere un buon karma, ottenere la liberazione e
tornare nel mondo spirituale viene chiaramente descritto nelle più grandi fra tutte le Scritture
vediche, la Bhagavad-gita e lo Srimad Bhagavatam.

Le attività umane sono dunque caratterizzate dalla libertà e dalle decisioni, in ogni momento.
Nessuno di noi può distaccarsi dalle proprie attività passate che influenzano profondamente la
nostra situazione presente. Dobbiamo sempre ricordare che quello che facciamo adesso determinerà se
noi ci muoveremo in una situazione migliore o peggiore nella nostra prossima vita. Se non crediamo
in una vita futura e pensiamo che tutto finisca con questa vita e se poi succede che questo concetto
si rivela sbagliato e non è mai stato vero, allora le conseguenze sono veramente grandi. Tanto
quanto la propria coscienza è spiritualmente sviluppata possiamo utilizzare la nostra limitata
libertà per ottenere ancora più libertà. Possiamo scegliere ad ogni istante se vivere in armonia o
in disarmonia con le leggi di Dio.

Non possiamo incolpare né Dio né nessun altro se veniamo colpiti per aver trasgredito le leggi della
natura. Dio non è severo, le sue leggi sono severe ma Egli, inanzitutto ci ha avvertito di non
venire in questo mondo materiale. Ma noi abbiamo ignorato il Suo appello. Egli non obbliga nessuno
ad amarLo e qui noi viviamo sottoposti alle leggi dell’esistenza materiale, contro i Suoi desideri,
per nostra scelta. Dunque, più viviamo in armonia con le leggi della natura più la nostra felicità e
libertà aumentano e più viviamo in disarmonia con le leggi della natura più incontriamo la sfortuna.

I Veda rivelano la conoscenza delle leggi della natura, l’esistenza di Dio e lo scopo della vita.
L’applicazione di questa conoscenza ci permette di uscire dal ciclo del karma e raggiungere l’eterno
reame spirituale dove la vita è illimitatamente perfetta sotto ogni aspetto. I Veda vedono gli
esseri viventi come esseri spirituali che trasmigrano continuamente nel mondo materiale da un corpo
a una serie di altri corpi, secondo il loro karma precedente. In altre parole, il karma è un’
inesorabile legge sottile della natura che fa in modo che ogni buona o cattiva azione che compiamo
abbia di ritorno una reazione ugualmente buona o cattiva, sia in questa vita che in una vita futura.
Chi semina raccoglie.

Contrariamente all’idea che la nostra felicità e la nostra sofferenza avvengono per caso, i Veda
insegnano che ognuno di noi si è creato la sua situazione presente, positiva o negativa, a causa
delle buone o cattive azioni che abbiamo compiuto nelle vite passate. Ogni individuo è stato nel
passato l’architetto, l’artefice della sua presente situazione e ogni individuo ora è l’architetto
della sua vita futura.
Quando l’anima è completamente delusa e frustrata dalle numerose inadeguatezze delle esperienze
materiali si pone delle domande profonde sul significato della vita. Con l’aiuto delle scritture e
di un’anima realizzata, un’anima persa può veramente comprendere la sua natura spirituale eterna e
ritornare in breve tempo alla gioia totale del mondo spirituale. In questo mondo materiale
temporaneo non possiamo sfuggire alle sofferenze della nascita, della morte, della vecchiaia e della
malattia che la natura ci impone secondo il nostro karma. Nel mondo spirituale non esiste il karma
negativo ma tutto è eterno, pieno di conoscenza e pieno di gioia.

—————–

di Shyamasundara dasa

ASTROLOGIA, UN AIUTO DALLE STELLE

I Veda sono le più antiche Scritture conosciute dall’uomo essendo state compilate più di 5.000 anni
fa. Il vasto oceano della conoscenza vedica include sia la conoscenza materiale che quella
spirituale; è una conoscenza perfetta che è stata rivelata da Sri Krishna, Dio, ai rishi, i saggi
della cultura vedica. L’astrologia fa parte dei Veda e rappresenta un aiuto per condurre l’anima a
Dio.
L’astrologia vedica è l’astrologia originale ed è presente da migliaia di anni nel sub-continente
indiano. Gradualmente si è poi diffusa nelle altre culture come quella babilonese, persiana, greca e
cinese.

La visione dell’astrologia vedica è che la vita è un’interazione sia di destino che di libero
arbitrio. Nella nostra vita spesso dobbiamo affrontare delle scelte che ci vengono imposte dalle
circostanze. Abbiamo la possibilità di scegliere “a” oppure “b”, ma una volta che la decisione è
stata presa dobbiamo accettare la reazione della nostra scelta. La reazione potrà essere immediata,
o potrebbe arrivare fra migliaia di vite. In ogni caso, la reazione, piacevole o spiacevole,
arriverà al tempo stabilito, determinato da un’autorità superiore. Canakya Pandita dice “Proprio
come un vitello troverà sua madre in una mandria di 10.000 mucche, allo stesso modo le vostre
reazioni vi troveranno”. Le reazioni alle azioni della vita sono inevitabili per tutti eccetto che
per coloro che sono completamente devoti a Dio. Quando una reazione karmica matura e fruttifica,
crea una nuova situazione, un nuovo ambiente che ci offre nuove scelte con le quali esercitare il
nostro libero arbitrio.

Quindi la vita, come abbiamo detto, è un interazione di destino e libero arbitrio. Prendiamo questo
esempio: supponiamo che qualcuno sia nato in una famiglia povera a causa del suo karma negativo
proveniente da una vita passata e cresca in un quartiere assediato dal crimine e dalla povertà.
Supponiamo che abbia due scelte da fare. Potrebbe accusare la società per i problemi che deve
affrontare e in questo modo cercare di vittimizzare la società e scegliere la via del crimine per
arricchirsi oppure potrebbe assumersi le proprie responsabilità per la sua situazione e cercare di
migliorare con lo studio e uno sforzo sincero. Supponiamo che scelga la prima possibilità, diventi
un criminale e compia numerose rapine. Alla fine verrà incarcerato (oppure ucciso), il che
rappresenta una reazione naturale per il suo comportamento criminale. Ma anche in carcere può ancora
avere delle possibilità, anche se più limitate di quelle di un uomo libero. Potrà scegliere di
diventare un criminale incallito o diventare un carcerato modello e redimersi. Ogni scelta avrà la
sua reazione. Vediamo così che la vita è un’intricata interazione di destino (karma) e di libero
arbitrio.

Osservando una carta astrologica l’astrologo vedico studia l’interazione dei pianeti, dei segni,
delle case, e gli aspetti che intercorrono tra di loro. Questo è il linguaggio delle stelle. Tutto
ciò che si conosce si trova nelle caratteristiche di uno o più pianeti, segni o case. E studiando le
tendenze interattive nella carta astrologica, l’astrologo può scoprire molte informazioni riguardo
una persona.
I vari elementi nella carta astrologica – i pianeti, segni, nakshatra (case lunari), case, elementi,
modalità, polarità, e aspetti – sono i componenti di questo divino linguaggio celeste e agiscono
come sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi ecc., con regole di grammatica e sintassi proprio come
quelli che si trovano in un linguaggio corrente, ma in modo molto più complesso, come potrete
immaginare. Per darvi un’idea di cosa stiamo parlando, pensate che sono stati scritti interi volumi
su ogni pianeta, segno o casa.

La bravura di un astrologo vedico consiste nel prevedere le eventuali difficoltà future e fornire
delle strategie per affrontare le difficoltà in un modo maturo e saggio. Questo, dopo tutto, è il
beneficio primario dell’astrologia vedica e l’utilizzo appropriato del nostro libero arbitrio:
“agire con saggezza” invece di “reagire con ignoranza”. Anche solo sapere che ci aspetta del
pericolo può essere sufficiente per evitarlo. Potremmo essere comunque influenzati dal problema ma
sapremmo come comportarci e non verremmo presi di sorpresa. In altri termini “Uomo avvisato mezzo
salvato”.

Nel 1992 l’uragano Andrew distrusse una vasta zona della California meridionale. Ci furono
gravissimi danni alle cose ma considerando la terribile natura del tornado, la perdita di vite umane
fu praticamente nulla. Come mai? I meteorologi avvertirono i residenti dell’imminente arrivo
dell’uragano così che essi ebbero il tempo di prepararsi per l’inevitabile. Evacuarono le zone
pericolose, protessero le finestre, fecero provviste di cibo e acqua e cercarono un rifugio. Agirono
con saggezza. Potreste solo immaginare la portata della devastazione e delle vittime se non ci fosse
stato un preavviso. Il disastro sarebbe stato di proporzioni astronomiche, la gente avrebbe subito
quel colpo mortale senza sapere cosa fare. Questo scenario è tipico dell’ignoranza, cioè reagire a
una situazione dopo che il disastro è già avvenuto, senza prevedere gli avvenimenti.

Generalmente ci sono meno vittime in un uragano paragonate a quelle di un terremoto, perché al
momento gli uragani possono essere predetti dai meteorologi mentre nessuno può predire l’arrivo di
un terremoto, che colpisce senza preavviso. Esiste una branca dell’astrologia che si occupa di
previsioni atmosferiche, ma non è molto praticata al giorno d’oggi perché i governi non
sponsorizzano più questi astrologi come facevano una volta i re del passato.
Esiste il detto “Fare un buon uso di un cattivo affare”. Spesso, le difficoltà fanno uscire la parte
migliore di una persona. E’ stato osservato che la sola differenza tra il carbonio che è presente
nel diamante e quello che si trova in una matita è che il primo è stato sottoposto a un altissimo
calore e a una intensa pressione per un tempo molto lungo, poi cesellato e pulito fino a raggiungere
la perfezione. Così è vero che dare brutte notizie alle persone non è così piacevole, ma esse
vengono prese più sul serio di quelle positive.

L’opposto di “Fare un buon uso di un cattivo affare” è “sprecare una buona opportunità” oppure
“Riposare sui ‘futuri’ allori.” Sorprendentemente le persone pensano che se il futuro sarà positivo
non devono fare più nulla. Sbagliato. Quando un astrologo indica che ci aspetta un viaggio
tranquillo, non è il momento di prendersela comoda ma piuttosto di impegnarsi di più. Poiché gli
ostacoli sono minori, le possibilità di successo sono maggiori, ma nonostante questo bisogna
sforzarsi con determinazione, anche se ora il viaggio sarà più tranquillo.

(da Movimento ISKCON di Marzo-Aprile 2005)

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