Intervista a Deepak Chopra – di Tim Miejan

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Intervista a Deepak Chopra

di Tim Miejan

Microfono puntato su un altro grande personaggio della nuova era, il “medico New Age” indiano che da
molti anni si e’ trasferito negli Stati Uniti, dove, tra l’altro, e’ diventato la “guida spirituale”
di numerose star dello spettacolo. Al di la’ di facili malizie, si tratta effettivamente di un uomo
affascinante, che sembra vivere davvero molte delle splendide cose che scrive. E ascoltarlo e’
comunque un piacere. Qui, prendendo spunto dalla realizzazione del suo primo CD musicale, ci parla
soprattutto del rapporto d’amore, con se stessi e con la vita, oltre che con un partner.

– Il suo ultimo lavoro, A Gift of Love (Un dono d’amore), e’ un potente tributo all’amore. Percha’
ha scelto Rumi?

“Jalaleddin Rumi nacque nel 1207 e fu un Sufi. All’interno delle cerchie di Sufi islamici, viene
considerato un profeta e riverito come tale”.

– Era un mistico?

“Senza dubbio. Parlava soprattutto dell’esperienza dell’amore. Diceva che, in un vero rapporto, due
persone possono trovare l’una nell’altra e, percio’, aprire la porta all’esperienza di Dio. Ed il
modo migliore di trovare Dio e’ attraverso il rapporto umano.

“Rumi dice che nel rapporto umano si entra in contatto e si comunica con un’altra anima, che il
rapporto e’ la cosa più importante nella vita. L’esistenza senza rapporti sarebbe impossibile. La
comunione non implica soltanto la fiducia, ma la parita’ e la sensibilità, nonche’ un livello di
comunicazione aperta, onesta e fiduciosa. Ma cio’ rappresenta soltanto il preludio alle varie fasi
dell’amore, tra le quali figurano l’attrazione, l’infatuazione, l’intimita’, l’arrendersi, la
passione e l’estasi.

“L’obiettivo fondamentale e’ l’esperienza dell’estasi, che e’ il nostro stato primordiale ed
originario. E questa estasi e’ letteralmente la trascendenza dal mondo ordinario e mondano al mondo
della magia e del mistero. L’estasi giunge attraverso l’amore e attraverso l’accesso a livelli
sempre piu’ profondi di comprensione dell’amore.

“L’amore non e’ un semplice sentimento. L’amore non e’ una semplice emozione. L’amore e’ la verita’
fondamentale alla base della creazione. E la verita’ fondamentale alla base della creazione e’ che
esiste uno soltanto di noi che finge di essere tanti di noi.

“Quando parliamo di amore per noi stessi, non parliamo di amore per il nostro ego o per l’immagine
che abbiamo di noi, ma parliamo di intimita’ con una parte piu’ vasta di noi stessi. Una volta
arrivati a quella parte di noi stessi che e’ il fondamento del nostro essere, riconosciamo
l’esistenza di un’intelligenza che governa l’attivita’ della nostra mente e del nostro corpo. E
quando ci sintonizziamo maggiormente con essa, ci rendiamo conto che si tratta della stessa
intelligenza che governa l’attivita’ di tutte le menti e di tutti i corpi, nonche’, in effetti, di
tutto l’universo. Questo significa sperimentare coscientemente l’unita’ di tutto cio’ che esiste. Ed
e’ quando sperimentiamo questa unita’ che siamo innamorati. Ed essere innamorati e’ la nostra
condizione originaria. E trovare questa condizione originaria significa superare la paura della
mortalita’, che e’ alla base di qualsiasi altra paura.

“La coscienza dell’unita’ del tutto e’ quello stato di consapevolezza in cui sai veramente, a
livello di esperienza, che tutti noi siamo un’unica cosa, che l’osservatore e la cosa osservata,
l’amante e l’amato, colui che conosce e l’oggetto della sua conoscenza sono tutti lo stesso essere,
sia pure in guise diverse. La coscienza dell’unita’ e’ l’intelligenza che in realta’ fa di noi
un’unica cosa, ma che si differenzia nell’apparente separazione che esiste tra di noi”.

– E qual’ e’ il collegamento tra l’amore e l’energia che collega ogni cosa?

“L’amore e’ il mezzo per trovare questo collegamento”

– Dunque, quando ci innamoriamo, si apre davanti a noi una porta che conduce a questa
consapevolezza?

“Quando qualcuno si innamora per la prima volta, entra in contatto con lo spirito. Dentro di se’,
perde le abituali certezze, il che costituisce uno dei primi modi di esplorare l’ignoto, che e’
spirito. Chi e’ innamorato si distacca dalle cose mondane, triviali. E’ pervaso da un senso di
meraviglia, e’ piu’ esposto, piu’ vulnerabile, ma anche piu’ spensierato, piu’ allegro. Sono questi
i segni del fatto che, in realta’, sta sperimentando una connessione con lo spirito. E’ anche uno
stato d’innocenza. Pensi a un bambino”.

– Ed e’ l’essere nel momento presente.

“Quando si e’ innamorati, si sta nel momento presente. Quando si e’ allegri e scherzosi, si sta nel
momento presente. Quando si ha l’innocenza, si sta nel momento presente. E in realta’, e’ questo
l’unico momento che esiste. Il momento presente e’ l’unico che non ha mai fine. Tutto il resto e’
nell’immaginazione. E’ la nostra immaginazione che ci distoglie dall’essere innamorati”.

– Esistono dei modi per rimanere ininterrottamente in questo stato?

“Si’.. Innanzitutto, sentirsi a proprio agio con cio’ che si e’. Quando cerchiamo di non essere chi
siamo, ci mettiamo addosso costantemente delle maschere, e in questo modo ci priviamo del nostro
fascino. Il nostro fascino deriva dalle nostre contraddizioni, dal sentirci a nostro agio con le
nostre contraddizioni. Il nostro fascino deriva dalla sicurezza interiore che avere delle debolezze
non significa essere imperfetti, ma completi. Se si vuole fare esperienza dell’amore, la prima cosa
da fare e’ sentirsi a proprio agio con se stessi. E’ un altro modo per dire: ama te stesso.

“Ma bisogna anche imparare a non giudicare il comportamento degli altri. Non bisogna aspettarsi
nulla in risposta al proprio atteggiamento amorevole. Quest’ultimo rappresenta la sua stessa
ricompensa. Bisogna credere profondamente di essere degni d’amore. Bisogna imparare a dare sempre.
Se si fa questo, allora ci si sente davvero innamorati”.

– Ed una societa’ piena d’amore sarebbe davvero straordinaria!

“Una societa’ piena d’amore guarirebbe di certo le ferite della nostra anima, perche’ e’ quello di
cui siamo alla ricerca. E’ questa la base di tutte le guerre, di tutto il razzismo, ed anche della
profanazione del nostro pianeta e della nostra ecologia. Tutto questo deriva dall’incapacita’ di
entrare in contatto con quella parte di noi stessi che e’ piena d’amore”.

– Nel suo CD, lei parla della differenza tra Amore e Attaccamento. Nella nostra società attuale c’e’
molto attaccamento collegato all’amore.

“Si’, e’ una cosa terribile che facciamo. L’attaccamento deriva dal preoccuparsi solo di se’,
dall’autocommiserazione, dal dare importanza solo a se’ e dal lamentarsi per se’. E’ percio’ il vero
contrario dell’amore. L’attaccamento e’ incentrato su di Me, non su di Te. E l’amore, nel vero
senso, non e’ incentrato su di Me, ma su di Te. E’ la capacità di dare, di permettere, di lasciare
che le persone siano cio’ che sono.

“Vede, quando si e’ davvero innamorati, non si sente la necessita’ di pensare a se stessi. Quando si
e’ in quello stato di consapevolezza in cui non si ha la necessita’ di manipolare, controllare,
blandire, convincere, insistere, pregare o sedurre, allora si e’ davvero innamorati. Tutto il resto
e’ soltanto una maschera della presunzione”.

– Lei afferma nel libretto che accompagna il CD che una delle sue missioni e’ trovare guarigione ed
amore.

“La mia missione sta andando sempre piu’ in quella direzione: guarigione, amore e servizio”.

– Il fatto di aver realizzato questo CD sta ad indicare che Rumi ha rappresentato per lei
un’ispirazione.

“Rumi e’ stato una delle maggiori ispirazioni nella mia vita, fin da quando ero bambino. Nella mia
infanzia, sono cresciuto nutrendomi molto di poesia, sia orientale sia occidentale, grazie ai miei
genitori che me ne leggevano ogni sera, quando era il momento di andare a letto. Sono stato molto
influenzato dai poeti visionari. Rumi era un poeta che andavamo certamente ad ascoltare la sera
quando le persone ne recitavano i versi e danzavano. E subito dopo Rumi c’era Tagore, il poeta
indiano. A dire il vero, attualmente sto lavorando ad una nuova traduzione delle poesie di Tagore,
che affrontano il fenomeno della morte e il modo in cui possiamo superare la paura della morte. Sono
poesie davvero belle e raffinate”.

– Lei ha fatto riferimento prima al collegamento tra l’amore ed il superamento della paura della
morte.

“Si’. Il superamento della paura della morte deriva unicamente dal trovare quella parte di se stessi
che non muore. Il corpo muore, la mente muore, le emozioni muoiono, l’intelletto muore e l’ego muore
– si spera! – ma c’è una parte di se’ che non muore. L’anima e’ fondamentalmente un coagulo d’amore
con un po’ di software karmico registrato sopra”.

– Mi chiedo se, nel nostro processo di evoluzione come esseri umani, ci stiamo evolvendo anche nel
modo di comprendere l’amore.

“Credo di si’. Le varie fasi dell’evoluzione della coscienza umana sono ben delineate nella
tradizione vedantica. I Vedanta descrivono sette stadi distinti nell’evoluzione della coscienza: il
primo stadio e’ quello di sonno profondo, poi si passa a quello onirico, alla veglia, a quello in
cui si intravede l’anima, alla coscienza cosmica, alla coscienza divina e, infine, alla coscienza
dell’unita’.

“Man mano che ci evolviamo attraverso questi stadi, acquisiamo spontaneamente gli attributi
dell’amore. Siamo in grado di essere felici e di provare compassione e amore. Abbiamo la capacita’
di provare gioia anche quando attraversiamo un momento di agitazione, e siamo in grado di estendere
questa gioia agli altri. Ci sentiamo connessi alla parte creativa dell’universo, al mistero che
tiene insieme tutto. Sentiamo altresi’ che la nostra vita ha un senso e uno scopo. E tutto questo fa
parte della nostra sempre maggiore capacita’ di sperimentare l’amore”.

– Qual’ e’ la principale barriera che ci separa dall’amore?

“La non conoscenza di noi stessi. La distrazione. Il fatto di non essere collegati alla nostra
essenza. Trascorriamo piu’ tempo con chiunque altro che con noi stessi. Veniamo indottrinati, ci
viene fatto il lavaggio del cervello, siamo programmati per trascorrere il nostro tempo praticamente
con qualsiasi cosa ci distragga. Siamo distratti continuamente da preoccupazioni assai ordinarie e
viviamo una vita davvero inconsapevole. Diventiamo una massa di riflessi condizionati innescati da
persone e circostanze per portarci a dei risultato totalmente prevedibili.

“Quando guardate la televisione e vedete, per esempio, i politici, in realta’ sullo schermo state
vedendo dei bambini di cinque anni in corpi vecchi. Non c’è stata alcuna crescita, alcuna
evoluzione, alcuna maturita’. Ciononostante, queste persone hanno raggiunto livelli straordinari di
successo nella societa’. In effetti, sono le persone che ci governano”.

– Mi chiedo cosa le piaccia fare nella sua vita privata, quando si trova in uno spazio aperto…

“Mi piace andare nuotare sott’acqua, mi piace paracadutarmi da un aereo, mi piace andare in
deltaplano, oppure mi piace semplicemente mettermi seduto a scrivere o a leggere delle belle poesie
di Rumi”.

– Non riesco ad immaginarla mentre vola su un deltaplano…

“E invece lo faccio abbastanza spesso con i miei figli”.

– Molte persone hanno paura di un’esperienza del genere.

“Ogni paura, in realta’, non e’ che paura dell’ignoto. Una volta che cominci a gettarti nell’abisso
dell’ignoto, ti accorgi che cio’ comporta un senso di esaltazione che il noto non riuscirà mai piu’
a procurarti”.

– E quando riesci a superare una paura, e’ facile superarle tutte.

“E’ vero. Assolutamente”.

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