IL LIBRO DEL RISVEGLIO 5

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IL LIBRO DEL RISVEGLIO 5

ovvero detti intuizioni poemi
che indicano la vera sorgente della vita

di Isabella di Soragna

CAPITOLO 5

Creazione del mondo
il mondo delle apparenze

L’illusione cosmica aveva gettato su di me la sua rete
ma questo Viththal ha avuto pietà di me.
Egli mi fece uscire e mi mise in disparte,
aprì i miei occhi ad una meraviglia,
Si danza, si salta, si prende l’illusione per una meraviglia,
si prende per vera una felicità peritura.
Si piange, si geme, ci si rompe la testa,
si piange un amico da morire.
Mi stupisco io stesso, dice Toukâ,
di ascoltarmi dire queste parole.

Toukârâm

Siamo intrappolati all’interno della bolla di percezione e quello di cui siamo testimoni è un
riflesso della nostra visione del mondo, la nostra descrizione.

Arrestando il dialogo interiore, sfondiamo la barriera che ci separa da noi stessi.

Carlos Castaneda

… quando guardiamo una persona, l’immagine della persona è in realtà sulla superficie delle nostre
retine. Eppure noi non percepiamo la persona come se fosse sulle nostre retine. Noi la percepiamo
come se fosse “nel mondo là fuori”. Allo stesso modo, quando urtiamo il dito di un piede, noi
esperimentiamo il dolore in quel punto. Ma il dolore non è realmente nel dito. È un processo
neurofisiologico che è in atto. Creare l’illusione che le cose sono localizzate là dove in effetti
non sono è la principale caratteristica dell’ologramma.* Una delle implicazioni più sorprendenti del
potenziale quantico è la sua implicazione nella natura della posizione. A livello della nostra vita
quotidiana, le cose hanno determinate posizioni, ma…. a livello quantico, l’ubicazione cessa di
esistere. Tutti i punti dello spazio diventano uguali a tutti gli altri punti nello spazio e non ha
più senso parlare di qualcosa che sia separato da tutto il resto. I fisici chiamano questa proprietà
“non-località”.

… Dovremmo sempre ammettere che la nostra rappresentazione della realtà può essere più facile da
afferrare che la realtà stessa, ma non dobbiamo confondere le due cose… Le parole sono usate per
condurre alle idee; ma quando le idee sono afferrate, gli uomini dimenticano le parole.

Michael Talbot

Il mondo è il costrutto delle nostre sensazioni, percezioni, memorie. Conviene guardarlo come
esistente in modo proprio e oggettivo. Ma certamente non diventa manifesto grazie alla propria
esistenza. Il suo manifestarsi dipende da vari fatti in determinate parti di questo stesso mondo,
cioè da certi avvenimenti che accadono nel cervello.

La ragione per cui il nostro ego senziente, intelligente e pensante è introvabile all’interno della
nostra rappresentazione scientifica del mondo è spiegabile facilmente con otto parole: perché è esso
stesso quella rappresentazione del mondo.

Il mondo mi è dato in una sola volta, non ve n’è uno esistente e l’altro percepito. Il soggetto e
l’oggetto sono una sola cosa. Non si può dire che la barriera tra di loro sia crollata quale
risultato delle recenti esperienze, per il semplice fatto che questa barriera non esiste.

Il mondo è dato in una sola volta. Nulla è riflesso. L’immagine riflessa e quella originale sono
identiche. Il mondo esteso nello spazio-tempo è solo la nostra rappresentazione.

Erwin Schrödinger

L’universo,(è) un gigantesco fluente ologramma.

Michael Talbot

Quando l’erba crescerà sulla mia tomba,

Sia lì il segno che mi si dimentichi del tutto.

La Natura mai si ricorda, per questo è bella.
E se si prova il bisogno morboso di ‘interpretare’

L’erba verde sulla mia tomba,

Dite pure che continuo a verdeggiare e ad essere naturale.

Credo al mondo come a una margherita,

Perché lo vedo… Ma non penso ad esso,

Perché pensare ad esso non è capirlo…

Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,

(pensare fa male agli occhi)

Ma perché lo guardiamo con un senso di accordo…

Io non ho filosofia, ho dei sensi.

Se io parlo della Natura, non è che sappia ciò che è,

Ma perché l’amo, e l’amo per la ragione

Che colui che ama mai non sa quel che ama,

Né sa perché ama, né cos’è amare.

Amare è l’innocenza eterna,

E l’unica innocenza è quella di non pensare.

Fernando Pessoa

La cosa più importante che è stata tralasciata in questi studi sulla “soglia della morte” è che
tutte queste esperienze… sono movimenti nella coscienza, sono della natura del sogno, quindi
concettuali ed illusorie.

Ramesh Balsekar

Osservatore e cosa osservata sono correlati in modo reale e fondamentale. L’esatta natura di questa
correlazione non è chiara, ma sempre più viene comprovato il fatto che la distinzione fra il “qui
dentro” e il “là fuori” sia un’illusione.

L’accesso al mondo fisico avviene tramite l’esperienza. In breve, ciò che noi sperimentiamo non è la
realtà esterna, ma la nostra interazione con essa. Questo è il fonda mentale assunto della
“complementarità”.

La complementarità è il concetto sviluppato da Niels Bohr per spiegare il dualismo onde-particelle
della luce. Le caratteristiche ondulatorie e quelle particellari, prosegue la teoria, sono aspetti
che si escludono a vicenda, o complementari, della luce.

Come possono due caratteristiche che si escludono a vicenda essere entrambe proprietà della luce,
che è una cosa sola? Esse non sono proprietà della luce. Sono proprietà della nostra interazione con
la luce. A seconda del tipo di esperimento che scegliamo, possiamo fare in modo che la luce si
manifesti con proprietà particellari oppure ondulatorie.

Gary Zukav

… volevi collegarti con l’albero… Ahimè ti sei sbagliato di albero! La linfa, le molecole,…
non appartengono all’albero, ma al tuo intelletto… Un po’ di pensiero coagulato, cagliato…
L’albero… non era in realtà laggiù, fuori dai tuoi occhi e dalla tua testa, ma nella tua testa,
unicamente in essa…

Stéphen Jourdain

I nostri sensi non sono separati da ciò che è “là fuori”, ma sono intimamente coinvolti in un
complesso processo di feed-back, il cui risultato finale è di creare ciò che è “là fuori”. Cosa è là
fuori?

Il nostro mondo è “costruito” dalle parole… dai nostri credo culturali. Ciò che chiamiamo realtà è
imparata.

Michael Talbot

L’esperienza filtrata attraverso i miei meccanismi umani crea il mio mondo. Tutto è esperienza,
tanto nel mondo interno che in quello esterno.

Possiamo quindi distinguere tra il “primo momento” (Dio, Natura di Buddha, Assoluto, Ciò che è) e il
mondo che ne viene istantaneamente creato, che è l’altro lato della faccenda. In realtà i due lati
sono uno solo: il primo momento e il mondo che ne deriva non sono diversi. Comprendendolo, tutti i
problemi finiscono perché diventa ovvio che non c’è né passato né futuro, e la nostra montagna di
preoccupazioni si rivela un assurdo.

Charlotte Joko Beck

Vi sono universi nella nostra testa – universi sovrapposti ad altri universi.

Michael Talbot

Quando un uomo va a dormire, egli prende con sé il tessuto di questo mondo che tutto contiene, lui
stesso lo distrugge, lui stesso lo costruisce, e sogna attraverso la propria chiarezza la propria
luce. Allora, questa persona è illuminata. Là non vi sono né carri, né buoi, né strade. Ma egli
estrae da lui stesso carri, buoi e strade. Là non vi sono né gioie, né piaceri, né delizie. Là non
vi sono né cisterne, né vasche di fior di loto, né correnti. Ma egli estrae da lui stesso cisterne,
vasche di fior di loto, correnti. Poiché egli è il creatore.

‘Upanishad

Alfred North Whitehead… -la mente nell’afferrare qualcosa, esperimenta le sensazioni che sono
qualità della mente soltanto. Queste sensazioni sono proiettate dalla mente – come per vestire dei
corpi adatti, nella natura circostante. Così i corpi sono percepiti con delle qualità che in realtà
non appartengono a loro, ma sono qualità che sorgono soltanto dalla mente. Così la natura assume il
merito che in realtà ci compete: la rosa per il suo profumo, l’usignolo per il suo canto, il sole
per il suo brillare… La natura è una faccenda insipida, senza suoni, senza colori, senza profumi;
solo un turbinio di materia, senza fine, senza scopo.-

Quello che Whitehead vuol dire è che la mente che potesse concepire un oggetto com’è veramente
(senza modificazione o errore), non comprenderebbe assolutamente niente. Questa è la mente completa
dell’jnani o del saggio.

Ramesh Balsekar

D.: Viviamo in tempi di abbondanza. Possiamo scegliere tra tanti oggetti diversi e siamo presi dal
desiderio senza fine di qualcosa di più, di meglio. Come possiamo vivere “al mercato” senza esserne
attratti?

P.: Non andando a far compere di oggetti piacevoli.

D.: Cos’è il desiderio? Qual è la via alla felicità vera?

P.: Discriminando fra quello che è reale e permanente e ciò che è irreale e impermanente. E quindi
desiderando il primo e non il secondo.

Poonja

Rimpoche:. Nel rendersi conto che il nostro mondo quotidiano è realmente in continuo cambiamento, è
implicita la comprensione di una consapevolezza intrinseca. Questa

consapevolezza permea tutte le forme apparentemente solide … Quando scopriamo il cambiamento come
la natura reale dell’esistenza, la nostra vecchia concezione del mondo sembra rimpicciolita … Il
mondo diventa vivo, siamo di nuovo completi.

Invece di occuparsi semplicemente di ogni singolo momento, la coscienza raccoglie e poi nutre
modelli di immagini e di concetti , a partire dai quali crea un senso di identità separata. Ci
sembra di aver imparato o almeno di aver accumulato e immagazzinato informazioni, ma in realtà il sé
sta semplicemente ricreando e perpetuando se stesso. Lo stesso processo avviene nello stato di
sogno. Le immagini i concetti e le interpretazioni sono tessute in un modello, l’uno attiva l’altro;
la nostra intera esperienza di vita è come un arazzo mobile.

Definendo e giudicando qualsiasi cosa sperimentiamo, la vita diventa così complessa che non c’è
alcuno spazio, alcuna immagine senza un’etichetta.

Tarthang Tulku

È per l’esigenza di questo seme di coscienza che voi cercate un compagno o una compagna, e non
perché l’avete deciso voi. Voi reagite soltanto a questa qualità della forza universale. Non
crediate di sposarvi perché avete incontrato la persona adatta; è semplicemente a causa del bisogno
di questa coscienza di riprodursi nella stessa forma. È così che il mondo si conserva.

Le domande che voi ponete riguardano un mondo che per voi è reale, mentre io rispondo da un livello
in cui questo mondo non ha alcuna realtà. Ecco perché le mie risposte non possono soddisfarvi.

Nisargadatta Maharaj

La scoperta che la materia è soprattutto composta di spazio vuoto… distrugge le nozioni di oggetti
solidi dello scienziato di fisica. A seconda di come la osserviamo, un’entità subatomica manifesta
le proprietà di particella e di onda. Quando queste entità si comportano come particelle esse
agiscono come se fossero impacchettate in un piccolo volume di spazio…

Michael Talbot

Guarda la natura del mondo

Impermanente come un miraggio o un sogno;

Anche il miraggio o il sogno non esiste.

Rimani nello stato di non meditazione.

Se ottieni il non-ottenimento, allora hai ottenuto la mahamudra*.

Chögyam Trungpa

______

[*mahamudra è il grande simbolo.

(Istruzioni orali sulla mahamudra date da Sri Tilopa a Naropa sulle rive del fiume Gange).]

Secondo Bohr, il mondo impalpabile e nebuloso degli atomi si concretizza solo se vi è osservazione.
Nell’assenza di osservazione, l’atomo è un fantasma. Si materializza solo se lo cerchi. E puoi
decidere cosa cercare. Se cerchi il luogo in cui è, lì troverai un atomo. Se cerchi il suo moto,
troverai un atomo che ha una velocità. Ma non puoi avere entrambi.

Paul Davies

D.: Allora il mondo non si salva?

M.: Quale mondo vorresti salvare? Se è quello della tua proiezione, salvalo da te. Se è il mio,
mostramelo, e me ne occuperò. Non sono consapevole di un mondo che mi sia separato, e che io sia
libero di salvare o no. Perché ti preoccupi di salvare il mondo, quando l’unica cosa che occorra al
mondo è salvarsi da te? Esci dalla scena e guarda: è rimasto qualcosa da salvare?

Il mondo non è che uno spettacolo, scintillante e vuoto. È, eppure non è. Finché voglio vederlo e
prendervi parte, è lì. Quando cesso di occuparmene, si dissolve.

Quando non sei conscio, il tuo mondo non esiste. Tu sei conscio della tua presenza e del mondo
all’esterno, ma non sono due cose distinte. Comprendi questo. Il mondo può esistere soltanto se è
presente questo apparato psicosomatico.

Nisargadatta Maharaj

Quando dormi non percepisci più il mondo, pur continuando a esistere. Dunque il mondo ti appare solo
al risveglio. Da dove viene? Dalla tua mente. I tuoi pensieri sono tue proiezioni. Prima nasce il
pensiero IO, poi il mondo. Il mondo è creato dal pensiero IO che proviene dal Sé eterno. Di
conseguenza l’enigma della creazione del mondo è risolto se riesci a risolvere l’enigma della
creazione dell’IO.

Ramana Maharshi

Il suono

Il mondo è di per sé sonoro,

Mentre il Vuoto è silenzio sempre.

Ciò che sorge nel cuore della calma

Nel cuore della calma si dissolve.

Wei Ying-Wou

Da ciò che non ha distinzione (sunyata in tibetano)…il pensiero crea le cose affettando la realtà
in piccoli pezzetti che può facilmente afferrare. Così se stai pensando stai creando cose. Il
pensiero non fa un rapporto, distorce la realtà per creare cose…

Non è che il mondo delle apparenze sia falso; non è che non ci siano oggetti là fuori, ad un certo
livello di realtà. È che se penetrate in esso e guardate l’universo attraverso un sistema
olografico, voi arriverete ad una realtà diversa. E quest’altra realtà può spiegare cose che finora
sono rimaste inspiegabili scientificamente: i fenomeni paranormali, le sincronicità, l’apparente
coincidenza degli eventi.

Karl Pribram

Alla base dell’albero(della forma) vi sono poche distinzioni; e dove vi sono poche distinzioni vi
sono poche limitazioni e condizioni, e di qui l’alto grado di universalità e di comprensione –
questo è il regno sottile degli archetipi, degli dei e dei principi universali. Alla radice stessa
dell’albero vi è l’unico seme, il più universale di tutti – la prima distinzione… Pure, prima di
questa sottilissima distinzione, non vi è nè distinzione nè non-distinzione.

J. MacFarlane

Quando la differenza non è evidente, non vi è nè differenza nè identità.

Nagarjuna

… i più recenti passi in avanti (della fisica quantistica) non sono la scoperta, da parte della
fisica, di aver avuto un carattere di riflesso; lo aveva già al tempo di Democrito di Abdera e prima
ancora, ma non ne eravamo coscienti di questo; noi pensavamo di occuparci del vero mondo, qual’ è
veramente.

Erwin Schrödinger

Il fatto essenziale è che tutte le rappresentazioni che la scienza fa della natura… sono
rappresentazioni matematiche.. .non sono che rappresentazioni – finzioni se volete, se per finzione
intendo che la scienza non è in contatto con l’ultima realtà.

James Jeans

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