Il grande potere della tua preghiera

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Il grande potere della tua preghiera

di Madre Teresa di Calcutta

Tratto da:

MADRE TERESA
< IL CAMMINO SEMPLICE >

ARNOLDO MONDADORI EDITORE

– Il frutto del silenzio è la preghiera –

Bisogna che tutti noi troviamo il tempo di restare in silenzio e di
contemplare, soprattutto se viviamo nelle metropoli come Londra e New York,
dove tutto si muove tanto in fretta. Ecco perché ho deciso di aprire la
nostra prima Casa per le sorelle contemplative (la cui vocazione è pregare
per buona parte della giornata) a New York, anziché sull’Himalaya: ritenevo
che silenzio e contemplazione fossero più necessari nelle città del mondo.

Comincio sempre la mia preghiera in silenzio, perché è nel silenzio del
cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché
ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quello che Egli dice a noi
attraverso di noi. La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il
sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio.

Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può
parlare a Dio e può vedere Dio negli altri. Quando hai un cuore limpido,
vuol dire che sei aperto e onesto con Dio, che non Gli stai nascondendo
nulla, e ciò consente a Lui di prendere da te quello che vuole. Se stai
cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare a assumiti
l’impegno di farlo ogni giorno.

Non è necessario trovarsi in una cappella, o in chiesa. Puoi pregare al
lavoro: il lavoro non deve necessariamente fermare la preghiera, nè la
preghiera deve fermare il lavoro. Puoi anche consultare un prete o un
sacerdote per essere guidato, o cercare di parlare direttamente con Dio.
Basta che tu parli. DiGli tutto, parlaGli. E’ nostro Padre, è Padre di tutti
noi, qualunque sia la nostra religione. Siamo stati tutti creati da Dio,
siamo i suoi figli. Dobbiamo riporre in Lui, lavorare per Lui, affidarci a
Lui. Se pregheremo, otterremo tutte le risposte di cui abbiamo bisogno.

Senza preghiera non riuscirei a lavorare nemmeno per mezz’ora. Mediante la
preghiera ricavo la mia forza da Dio. Tutte le sorelle ne sono ben
consapevoli.

Ascoltiamo sorella Dolores, che è nel nostro ordine da trentacinque anni e
ora gestisce Nirmal Hriday, la Casa per i moribondi e i diseredati di
Calcutta:

“Ogni mattina le sorelle si alzano sapendo che cosa le aspetta, il che a
volte è molto difficile per loro. La preghiera dà loro forza, le sostiene,
le aiuta e dà a noi tutti la gioia di svolgere i nostri compiti. Cominciamo
la giornata con la preghiera e la Messa, e la concludiamo con un’ora di
adorazione davanti a Gesù. Per fare continuamente e per dare continuamente
sono necessarie le grazie di Dio – senza, ci sarebbe impossibile vivere.”

Sorella Charmaine Jose, che è responsabile della Casa per i bambini, Shishu
Bhavan, a Calcutta, aggiunge:

“Non so come potremmo sopportare questo caldo e questo lavoro affannoso
senza la preghiera, ma poiché il lavoro è interamente per Lui, noi siamo
contente di farlo”.

Sorella Kateri, superiora della nostra Casa nel Bronx, a New York, lo spiega
a partire dalla propria esperienza:

“La cosa più importante che un essere umano può fare è pregare, perché siamo
stati fatti per Dio e i nostri cuori non trovano requie finché non riposiamo
in Lui. Ed è la preghiera che ci mette in contatto con Dio. Noi siamo fatti
per il Cielo, ma non vi andremo se non pregheremo, in un modo o nell’altro.
Non deve necessariamente essere una preghiera formale. Condividevo questa
esperienza con gli uomini della prigione dove andavo ad assisterli. Facevo
loro un esempio: se doveste partire, chiedevo, di che cosa avreste bisogno?
E loro rispondevano: “Avrei bisogno di una macchina e di benzina”. (Un uomo
ha detto: “Di musica”!) Era divertente, perché di solito si decideva che la
preghiera era la benzina, la macchina era la nostra vita, il viaggio era
verso il Cielo, e occorreva una cartina, occorreva sapere dove stavamo
andando, e così via. Io credo che davvero la benzina della nostra vita sia
la preghiera e che senza di essa non riusciremmo a giungere a destinazione e

non otterremmo la realizzazione del nostro essere.”

– Come pregare: un contatto semplice con Dio –

Inizia e concludi la giornata con la preghiera. Vai a Dio come un bambino.
Se trovi difficile pregare, puoi dire: “Vieni, Spirito Santo, guidami,
proteggimi, sgombrami la mente perché io possa pregare”. Oppure, se stai
pregando Maria, puoi dire: “Maria, Madre di Gesù, fammi da Madre adesso,
aiutami a pregare”.

Quando preghi, ringrazia Dio per tutti i Suoi doni perché tutto è Suo ed è
un dono da parte Sua. La tua anima è un dono di Dio. Se sei cristiano, puoi
recitare il Padre Nostro; se sei cattolico, l’Ave Maria, il Rosario, il
Credo, tutte le preghiere più comuni, Se tu o la tua famiglia avete
preghiere particolari, prega in quel modo. Se avrai fiducia nel Signore e
nel potere della preghiera supererai tutte quelle sensazioni di dubbio, di
paura e di solitudine che di solito a tutti capita di provare.

Se qualcosa ti preoccupa e sei cattolico, puoi andare a confessarti e
diventare perfettamente puro, perché tramite il sacerdote Gesù perdona
tutto. La facoltà di andare a confessarci carichi di peccati e uscirne
perfettamente puri è un bel dono di Dio. Comunque, che tu vada alla
Confessione o no, che tu sia cattolico o di altra religione, dovresti almeno
sapere come chiedere perdono a Dio.

Ogni sera, prima di andare a letto, devi fare un esame di coscienza (perché
non sai se sarai vivo il mattino dopo!). Qualsiasi cosa ti preoccupi, o
qualsiasi torto tu abbia fatto, devi porvi riparo. Se, per esempio, hai
rubato qualcosa, cerca di restituirla. Se hai offeso qualcuno, cerca di fare
pace con quella persona, fallo subito. Se non puoi fare la pace così, almeno
fai la pace con Dio dicendo: “Mi dispiace molto”. E’ importantissimo, perché
così come compiamo atti d’amore, dobbiamo compiere anche atti di
contrizione. Puoi dire: “Signore, mi dispiace di averti offeso e ti prometto
che cercherò di non offenderti più”, o qualcosa del genere.

Ci si sente bene a essere liberi da fardelli, ad avere il cuore pulito.
Ricorda che Dio è misericordioso , è il Padre misericordioso di tutti noi.
Siamo i Suoi figli e,
se noi ci ricordiamo di chiedere scusa, Egli ci perdonerà e dimenticherà
tutto. Però prima esàminati il cuore, per vedere se dentro vi è ancora
risentimento nei confronti di qualcuno: come possiamo chiedere perdono a
Dio, se non siamo capaci di perdonare a nostra volta?

Ricorda, se ti penti veramente, se hai davvero questa intenzione nel
profondo del cuore, sarai assolto agli occhi di Dio. Se ti confessi
sinceramente, Egli ti perdonerà. Perciò prega per poter perdonare quelli
che ti hanno ferito o che non ti piacciono, e perdona, come sei stato
perdonato. Puoi anche pregare per il lavoro degli altri e aiutarli.

Per esempio, nella nostra comunità, vi sono aiutanti “alter ego” che offrono
le loro preghiere per una sorella che ha bisogno della forza per portare
avanti il suo lavoro attivo. E abbiamo anche le sorelle e i fratelli
contemplativi che pregano continuamente per noi.

Vi sono moltissimi esempi del potere della preghiera, e di come Dio ci
risponda, sempre.

Un prete, padre Bert White, è venuto a trovarci a Calcutta perché era
interessato al nostro lavoro. E’ arrivato proprio al momento giusto:

“Stavo andando a vedere il lavoro di Madre Teresa e delle Missionarie della
Carità, e ho deciso partecipare alla Messa nella Casa madre. Arrivando alla
porta principale, sono stato accolto da una sorella che mi ha detto: Grazie
a Dio sei qui, padre, vieni dentro”.

Ho domandato:

“Come fai a sapere che sono un prete?”, dato che non portavo gli abiti
ecclesiastici, e lei ha risposto:

“Il prete che di solito dice Messa non è potuto venire e così abbiamo
pregato Dio che ce ne mandasse un altro”.”

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