Un nuovo studio spiega come abbia fatto il COVID-19 (e non solo) a percorrere migliaia di
chilometri, dal suo luogo di origine fino a Wuhan.
10 maggio 2025 – Gabriele Ferrari
Il tema delle origini del COVID-19 ci tormenta ormai da più di cinque anni: come mai l’epidemia è
scoppiata proprio a Wuhan, soprattutto considerando che gli “antenati” del virus sono comparsi a
migliaia di km da quella città? Negli anni sono emerse ipotesi di ogni tipo, da quelle che
“incolpavano” i pipistrelli ferro di cavallo alle teorie che prevedono si tratti invece di una fuga
da un laboratorio.
Ora uno studio pubblicato su Cell traccia le origini evolutive sia del COVID-19 sia della “prima”
SARS, esplosa nel 2002, e scagiona i pipistrelli (e i tecnici di laboratorio), puntando invece il
dito sul commercio di animali selvatici.
LE ORIGINI DEI SARBECOVIRUS. Partiamo dall’inizio: sia SARS-CoV-1 (la variante che causò l’epidemia
del 2002) sia SARS-CoV-2 sono sarbecovirus, un sottogenere di coronavirus che generalmente causa
infezioni respiratorie. Ma da dove provengono? Non è facile ricostruirne le origini, perché quando
due virus si “incontrano” nello stesso ospite può capitare che si scambino materiale genetico, e
quello che ne esce è un terzo virus diverso dai primi due.
Il team della UC San Diego School of Medicine che ha condotto lo studio ha quindi escluso tutto il
materiale genetico ricombinante, concentrandosi solo sulle regioni del loro genoma che non fanno
questi “scambi”, e riuscendo così a ricostruire la storia evolutiva dei sarbecovirus. I quali, è il
primo importante risultato dello studio, circolano da millenni tra la Cina occidentale e il sudest
asiatico.
SCAGIONARE I PIPISTRELLI. Gli antenati dei due SARS che ben conosciamo, quindi, sono nati a migliaia
di chilometri di distanza sia dal luogo dell’esplosione di SARS-CoV-1 sia da Wuhan, dove ha avuto
origine SARS-CoV-2. E per tutti questi millenni si sono diffusi al ritmo permesso dai loro ospiti
principali, i pipistrelli ferro di cavallo. Considerato che SARS-CoV-1 è comparso in Cina
occidentale solo due anni prima di quando colpì la provincia di Guangdong, e che SARS-CoV-2 era
presente in Laos occidentale cinque anni prima di Wuhan, è chiaro che la causa della loro diffusione
non possono essere i pipistrelli.
DI CHI È LA COLPA? Facile: del commercio di animali esotici. Sia nel caso della prima SARS sia di
COVID-19, il virus è passato dai pipistrelli agli zibetti e ai cani procioni, due specie che si
trovano spesso nei mercati a cielo aperto, dove sono vendute sia per la loro carne sia per la
pelliccia. È a causa di questo commercio che i due virus hanno “scroccato un passaggio” e percorso
migliaia di chilometri in pochi anni, arrivando infine a esplodere rispettivamente nel 2002 e nel
2020.
www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(25)00353-8
da focus.it
Lascia un commento