Fumare fa venire l’asma anche a figli e nipoti?

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Fumare fa venire lasma anche a figli e nipoti?

È possibile che le abitudini al fumo di padri (e nonni) aumentino il rischio di asma nei figli e nipoti che nasceranno?

di Fiamma Ferraro – 26/11/2015

>> http://goo.gl/XUH2zT

Fumare fa venire lasma anche a figli e nipoti?

Per la salute, le conseguenze dannose dellabitudine al fumo sono a quanto pare ancora peggiori di quanto si ritenesse.

Fumare nuoce non solo la salute dei fumatori stessi
Per via del fumo passivo, danneggia anche la salute delle persone che si trovano in ambienti chiusi
in cui vi sono dei fumatori ma, da quello che sembra emergere in alcuni recenti studi, anche la
salute dei discendenti (figli e nipoti) da persone che, pur in passato, prima ancora della nascita di figli e nipoti, hanno fumato per anni.

Mentre è ben noto che una madre, durante la gravidanza (e preferibilmente anche nel periodo
precedente una gravidanza pianificata) deve sforzarsi di non fumare (e per fortuna listinto materno
fa sì che anche le fumatrici più accanite in genere ci riescano), i padri, invece, pur evitando di
fumare in presenza di un neonato-bambino o di una moglie/figlia/nuora incinta, in genere non si preoccupano di non fumare nel periodo precedente il concepimento.

Hanno pertanto sollevato un certo stupore i risultati di uno studio, presentato allultimo congresso
della European Respiratory Society a Monaco di Baviera, che ha, per la prima volta, messo in luce
come labitudine al fumo dei padri possa, anche nei casi in cui abbiano smesso di fumare ben prima
del concepimento, influire negativamente sulla salute respiratoria dei futuri figli, aumentando il loro rischio di diventare asmatici.

Per questo studio, condotto dalla Dr. Cecile Svanes presso l’Università di Bergen in Norvegia, i
ricercatori hanno esaminato il numero di anni durante i quali i padri avevano fumato prima del
concepimento, ed hanno riscontrato una proporzione più elevata di casi di asma nei figli nati anche anni dopo che i padri avevano smesso di fumare.

Da cosa dipende l’incidenza dell’asma

L’incidenza dellasma è risultata correlata al numero di anni durante i quali il genitore aveva
fumato, ed ancora più elevata nei figli di padri che avevano iniziato a fumare prima ancora di aver compiuto 15 anni.
Quanto alle nonne: uno studio condotto in Svezia su 44.863 paratecipanti ha esaminato la frequenza
dellasma nei nipoti (non nei figli) di nonne che avevano fumato nei periodi in cui erano incinte, e
ha riscontrato che nei nipoti di queste nonne la presenza di casi di asma era aumentata in misura
pari al 10-22%, anche se solo le nonne, e non le madri, avevano fumato durante la gravidanza.

I ricercatori hanno ipotizzato varie possibili cause, tra cui delle possibili alterazioni genetiche,
alle quali potrebbero essere attribuiti i risultati in questione, senza peraltro arrivare a conclusioni abbastanza sicure.
Sono ora in programma altri studi, tra cui un nuovo studio, sempre in Svezia, per ricercare
leffetto prodotto sul rischio dasma dei nipotini di nonne che fumavano mentre portavano in grembo non le madri ma i padri di questi nipotini.

Pertanto, nonostante il numero ridotto di studi sullargomento, siamo in presenza di uno stimolo in
più per indurci a smettere di fumare: sembrerebbe infatti che mettiamo rischio, fumando, non solo la
buona salute nostra e (con il fumo passivo) dei conviventi, ma anche quella dei figli, pur se non ancora concepiti, e dei nipoti!

Nota sull’autrice
La dott.ssa Fiamma Ferraro per diffondere in Italia la conoscenza dellimportanza di una
respirazione funzionale, per lASMA ed altre malattie, in base agli studi del medico prof. K. Buteyko e di altri scienziati, propone una serie di appuntamenti e corsi.

Francesco Varricchio
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