Fisiopatologia quantistica e dolore

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Fisiopatologia quantistica e dolore

di Arcangelo Miranda

da scienzaeconoscenza.it

Esiste solo unenergia, il prana o Ki, che vibra a differenti frequenze determinando infiniti tipi
di manifestazioni. Questo dato, confermato dalla meccanica quantistica, ci ricollega alle antiche e
mistiche conoscenze per le quali tutto è UNO e qualsiasi disarmonia, vedremo, dà luogo a disturbi o
malattie nellarea di chi possiede il turbamento. Tutto ciò che esiste è coscienza che qualcuno sta
pensando e il nostro corpo è la rappresentazione di una coscienza che noi stiamo elaborando. In
presenza di traumi, alcune aree del corpo rimangono energeticamente bloccate sfuggendo alla nostra coscienza conscia e rimanendo anestetizzate allIO.
Il concetto delle reazioni di guarigione è ben nota in altre discipline mediche come lomeopatia e la chiropratica, ma è solitamente sconosciuta alla medicina ortodossa.
Con il miglioramento del livello energetico, a seguito di programmi di riequilibrio, hanno luogo
alcune reazioni che vengono chiamate ritraccia, reazioni di guarigione o crisi di guarigione; la
spiegazione di questa ritraccia è che le emozioni non poterono essere osservate completamente
dallosservatore (lessere spirituale) allepoca in cui levento ebbe luogo a causa di una carenza
energetica; infatti un forte trauma fisico o emozionale crea più o meno incoscienza e questa quantità è direttamente correlata con la carenza energetica.

A cosa serve un corpo allessere spirituale? Serve come sonda, come interfaccia nelluniverso in cui
si trova al fine di analizzare lambiente. La caratteristica di una sonda è quella di leggere
lenergia di un sistema e di tradurla (la sonda è infatti un trasduttore) in unenergia di un altro
tipo. Nel tentativo di conoscere se stesso, lessere perde la coscienza di sé e intraprende un ciclo
di ri-conoscimento per mezzo delle idee che ha di sé; tutte le cose che lui pensa di essere sono
contenute in ciò che noi chiamiamo IO SONO o Idea Prima, il pozzo di tutte le idee. Poiché lessere
è più grande di infiniti infiniti (cioè sa già tutto poiché è onnisciente), lunico modo che ha per
sapere qualcosa di sé è quello di divenire più piccolo di quello che è e fa questo per mezzo di una
perdita di coscienza di sé. Lo scopo della vita è quello di riprendere coscienza di sé. Come fa a
perdere la coscienza di sé e a riprenderla? Usa la mente! La mente è quello strumento che, costruito
per mentire, altera la natura dellidea (che è parte dellIdea Prima). La mente ha una caratteristica: inverte la natura delle cose.

Grazie alla mente, lidea viene riflessa nello specchio della mente e diviene una cosa opposta che
non risponde alla vera natura dellEssere, ma al suo contrario; ciò è facile da immaginarsi, un po
come allo specchio il nostro braccio destro corrisponde al sinistro e questo è IO-NON-SONO. Poiché
lessere si conosce per mezzo delle proprie idee, cè bisogno che in qualche modo questa idea
capovolta ritorni a essere messa nella giusta posizione. Come si fa? Per mezzo di un corpo.
Immaginiamo che lidea iniziale sia una A e che riflessa nella mente divenga una a capovolta. Il
corpo è dotato di una propria mente e poiché qualunque mente, per sua funzione, altera la natura
delle cose, ecco che se lidea A capovolta viene percepita dalla sonda-corpo, essa si capovolge di
nuovo e abbiamo la cosa giusta, cioè vera, cioè la A correttamente posizionata, cioè scopro ciò
che in origine avevo pensato di me nel momento in cui ero diventato IO-NON-SONO. Il corpo, a mo di
sonda, raccoglie tutta una serie di dati, il cervello li mette insieme come tanti tasselli di un
unico puzzle per creare un unico fotogramma che trasferisce, per mezzo della mente e
dellosservatore (che vede solo immagini), allIO che così sa ciò che allinizio del gioco aveva pensato di Sé. Quindi, per avere una coscienza ho bisogno:

a) di cellule di un corpo (in quanto sonda);
b) di cellule nervose, cervello in primis, e nervi per la trasmissione del segnale dalla sonda al cervello;
c) della mente che riceve limmagine dal cervello;
d) dellessere spirituale con la sua capacità analitica per lelaborazione analitica della cosa.

In Oriente il ciclo dellenergia è da millenni conosciuto come Brahma-Vishnu-Shiva.
Brahma rappresenta la fase di creazione, quella che nasce dallosservazione dellIdea; Vishnu che rappresenta la fase di conservazione/attuazione dellenergia
Shiva che è conosciuto come il distruttore che rappresenta la scomparsa, la disintegrazione
dellenergia; è da sottolineare che non parliamo della semplice cessazione dellattività dellenergia, ma proprio della sua scomparsa.
Ciò significa che prima dellenergia cè il Nulla e dopo lenergia ci deve essere ancora il Nulla:
questo è un ciclo e se si altera lenergia non scompare e fa male: ogniqualvolta viene a mancare uno
dei quattro elementi di cui sopra, lenergia non si dissolve e staziona nelluniverso eterico, nel corpo intorno a quello fisico.

Ho quindi fatto un esperimento: laltro giorno ho posto davanti ad una cellula un elefante e un
tavolo e le ho chiesto la differenza: a parte una reazione diversa a seconda del soggetto, non ho
avuto risposta. Allora ho dato una martellata in testa alla cellula e le ho fatto contestualmente
vedere lelefante e il tavolo. Poi ho posto nuovamente tavolo ed elefante innanzi alla cellula e le
ho richiesto la differenza tra luno e laltro e questa volta la reazione energetica è stata la
stessa per entrambi i soggetti e comunque non ho ottenuto risposta verbale: con la variabile della
perturbazione avevo installato una identità di reazione alle due cose diverse, ma comunque non ho avevo ottenuto risposta.

Ho compreso che esistono tre situazioni:
1 incapacità di differenziare pur fornendo una risposta energetica specifica a stimoli di natura
diversa: la cellula risponde energeticamente sempre allo stesso modo davanti al tavolo e, in modo diverso, sempre uguale, davanti allelefante;
2 incapacità di differenziare, ma uguale risposta a seguito di un fattore estremamente
perturbante: la cellula risponde allo stesso modo davanti al tavolo e allelefante se posti a lei
vicini in momenti diversi con una risposta energetica che si ripete a mo di loop stimolo-risposta determinando un modello di comportamento;
3 capacità di differenziare emotivamente e analiticamente traendo conclusioni al fine di agire per
migliorare la propria sopravvivenza: in estremo questo caso può essere ricondotto allessere cosciente capace di regolare lambiente a sé;

labilità a differenziare e ad analizzare può essere ridotta come vedremo qui di seguito.

Dopo aver tentato di parlare con tante cellule e una moltitudine di batteri, disperato, sono giunto
ad una conclusione: per considerare una cosa diversa dallaltra e per trarre dati necessari alla
sopravvivenza, sono necessari tutti e quattro i punti che abbiamo elencato prima; se manca il punto
d) è impossibile lanalisi e se in ogni caso viene omessa la coscienza per mezzo del dolore
(perturbazione), viene a cadere anche la differenziazione a livello energetico e tutte le cose
vengono percepite uguali tra loro, cioè la riposta emozionale sarà uguale indipendentemente dalla tipologia delle fonti se queste erano contestualmente presenti allincoscienza.

Una carenza energetica (carenza di flusso) è imputabile a un forte trauma fisico o emozionale il
quale, provocando minore o maggiore incoscienza, dà luogo a una riduzione del potere analitico sui
dati che arrivano alla mente per mezzo dei canali percettivi del corpo. Questi dati, non potendo
essere processati analiticamente dalla coscienza dellosservatore per mancata visione, determinano
un ciclo di comunicazione che rimane aperto nella coscienza del corpo, la quale memorizza lenergia non osservata: lenergia è bloccata nel corpo-eterico.
Col ripristino dellequilibrio biochimico dellorganismo, lemozione rimasta cronica viene
riportata nel conscio dove generalmente si risolve in modo spontaneo (manifestando leffetto ritraccia).
Il principio operante è che occorre energia per provare emozioni; quando non si ha energia a sufficienza non si può avere la completa risoluzione dellevento.
Ma cosè in questo caso energia? Sono unità di attenzione libere. Libere da cosa? Dal passato. Un
essere che non ha energia bloccata nel passato è in contatto col suo essere interiore e quindi è nel
suo presente più brillante. Lassioma è che quando la coscienza non è attiva (incoscienza) i flussi di prana si bloccano e abbiamo il dolore.

In definitiva, sotto un profilo quantistico, cosè unemozione bloccata? È una parte di
comunicazione bloccata nella coscienza del corpo e questa coscienza è ciò che determina il Sé
frammentato, il che significa che una parte del Sé vive in un tempo passato per cui la cellula, che
è un punto di focalizzazione di coscienza, è un elemento che sta vivendo in un altro tempo; questo
contrasto tra cellule che vivono nel presente e cellule che vivono nel passato, determina lo stato
di salute o di malattia. Ma il passato è un momento precedente della linea del tempo su cui ci troviamo oppure è un momento di unaltra linea del tempo su cui eravamo.
La malattia è il risultato di una parte di mente che vive in un altro tempo rispetto al tempo
presente, è un pezzo di coscienza che non è nel presente. Il dottor Edward Bach, quello dei Fiori,
diceva che la malattia è una specie di disarmonia che insorge quando una parte del Tutto non vibra più allunisono con le altre parti.
La malattia fisica è il risultato della mancanza di unisono nella coscienza cellulare per il fatto
che non tutte le cellule sono in tempo presente (non tutte le cellule sono attive nel percepire il presente).

Andando oltre, ogni cellula del corpo fisico è una unità di coscienza che esprime il punto di vista
che losservatore ha della dimensione in cui il corpo vive. È per questo motivo che quando un essere
ha realizzato tutti i propri obiettivi su questo piano e passa a realizzare obiettivi dentro i
propri universi interiori, può far sì che il suo corpo divenga di luce e scompaia agli occhi fisici.
Cosè la malattia sotto un profilo quantistico? È la rappresentazione fisica di parti della mente
relativa a questo piano materiale che sono state lasciate su linee del tempo parallele: alcune parti
del pensiero sono in tempo presente, altre sono in altri tempi e in altri luoghi. La prevalenza è
sinonimo del fatto che si è vivi, ma alcune parti del pensiero sono rimaste nel passato o sono nel futuro (futuro = tentativo di risolvere un problema del passato).

Quindi la cellula è la nostra più piccola unità di coscienza, per cui se lattenzione è bloccata in
un tempo passato, alcune parti di noi sono su altre linee del tempo: questa è la frammentazione del Sé, cioè essere su più linee del tempo.

La realizzazione del Sé prevede una totale integrazione di tutte le percezioni sensoriali nello
stesso momento, cioè devono avvenire tutte sotto la stessa costante di Planck, sulla stessa linea
del tempo; quando solo alcune parti della nostra coscienza cambiano di vibrazione, rimaniamo
frantumati, un po qua e un po là. Essere su più linee del tempo significa essere in possesso di
più punti di vista nello stesso momento: uno creato dalla consapevolezza, altri creati
dallinconscio e sono questi che ci fanno reagire agli eventi (il passato che si ripresenta); ma la
mente può vedere solo unimmagine per volta e quando losservatore è impegnato su diverse linee del
tempo, accusa dolore nellanima (di tipo emozionale) e magari anche nel corpo fisico.
Dobbiamo superare gli ostacoli per vedere le trappole, cioè rendersi conto di quei sistemi di
credenza che formattano la nostra coscienza e la nostra espressione cellulare fino a far intervenire
la malattia. Un sistema di credenze equivale ad essere nel passato. Vedere le trappole è lunico
modo per imparare cose nuove, poiché fino a quando le trappole saranno presenti, saremo nel passato
e quindi frammentati. Qualsiasi cosa capita alla vita è luniverso, in risposta alla volontà conscia
o inconscia, che presenta alla nostra porta le cose da far entrare o da lasciare fuori; tutto è un
continuo insegnamento a patto che si sia disposti a vederla diversamente, al di là del solito rigido modo.

Quando percepiamo la voce del nostro essere, lavventura ci affascina e nel momento in cui generiamo
la decisione di muoverci, di sperimentare, quel momento di percezione trasmette alla coscienza
generale una frequenza: è ciò che avvertiamo con ognuna delle cellule del nostro corpo.
In risposta alla decisione, le cellule del corpo si agitano per la possibilità del cambiamento, per
il raggiungimento di potenziali sconosciuti. Come possiamo dire di aver vissuto pienamente questo
momento? Quando le cellule del nostro corpo avranno tutte insieme fatto un salto di coscienza, cioè
tutta la coscienza del corpo fisico avrà lasciato le vecchie linee del tempo e sarà migrata su di
una nuova linea del tempo dove per nuova linea del tempo si intende la manifestazione e lesperienza di una nuova idea IO SONO.
Abbiamo detto che il principio operante è che occorre energia per provare emozioni: quando non si ha
energia a sufficienza, non si può avere la completa risoluzione dellevento e per questo energia è
unità di attenzione libera dal passato, per cui un essere che non ha energia bloccata nel passato è in contatto col suo essere interiore ed è nel presente.

A questo punto si può spiegare cosè la duplicazione cellulare: la manifestazione di una nuova
coscienza nelluniverso fisico; un essere che ha terminato la sua rappresentazione su questa terra,
non è più soggetto alla duplicazione cellulare in quanto la sua coscienza fisica si è realizzata e
stabilizzata. Ciò che noi vediamo come duplicazione non è altro che lespressione biologica di nuova coscienza.
Ma purtroppo, invece di reincarnarci per lultima volta grazie al pensiero Amo tutto, amo tutti,
ci continuiamo a reincarnare in corpi poiché non siamo nel pensiero dellamore. Uscire dalla ruota
delle reincarnazioni significa uscire dalla carne e quindi allineare nel tempo presente tutte le
nostre coscienze-cellule e così terminare la duplicazione cellulare e lincarnazione.

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Dovremmo allora chiederci: cosè la realtà nella quale ci troviamo? La meccanica quantistica ci
porta a definire la realtà come la precipitazione di una delle infinite onde di probabilità che
sogniamo al punto di crederla vera; per questo motivo dico spesso che essere svegli è molto di più del semplice fatto di avere gli occhi aperti

Le immagini di quella linea del tempo passata vivono costantemente nel presente per mezzo della
sfera eterica sotto forma di forme-pensiero e sono quelle che lessere (TU) continua a vedere. Per
questo motivo se viene ripulito il Corpo-Eterico, le unità di attenzione sono liberate e lessere riporta tutta la sua coscienza nel presente. Questo è il nostro scopo.

Le immagini del passato sono tenute nel Corpo-Eterico dallessere spirituale che, rivedendole a
seguito delle stimolazioni ambientali che danno luogo alle relative configurazioni neuronali
(immagini), le riconferma continuamente: sta cercando la propria realtà, pur se non è cosciente di
farlo, poiché il corpo, per mezzo del meccanismo automatico detto H.P.A. pensa per lui (lH.P.A.,
meccanismo Ipotalamo-Ipofisi-Surreni: è un sistema di difesa biologico che combatte il passato,
quindi è sempre attivo fin quando levento di pensiero del passato non viene cancellato a livello
mentale). La cosa interessante è che qualsiasi energia negativa deve avere un punto di ancoraggio
materiale e nel caso delle forme-pensiero questi materiali che sono nel nostro corpo devono essere di genere tossico e comunque estranei.

Quando esercitiamo unazione di guarigione, una parte del loop H.P.A. viene a essere colpita: in
questo caso sopravviene il rilascio di emozioni bloccate con sogni, visioni, flash, memorie di
avvenimenti dimenticati. Questo fenomeno si chiama ritraccia e corrisponde a una presa di coscienza
dei traumi che tenevano intrappolato lindividuo. Infatti lessere può essere intrappolato solo se
una parte della sua mente conserva delle cose che egli non ha potuto vedere; poiché unazione di
guarigione provoca sempre un aumento dellenergia e del suo livello vibratorio, ciò attiva lenergia
bloccata portando al rilascio di emozioni, sogni, visioni e memorie precedenti anche dimenticate o, addirittura, di vite passate.

Il dolore

Un individuo blocca il volere del suo Sé ed entra in uno stato ansiogeno determinando un blocco
energetico, quindi una forma-pensiero. Ritornando alla questione della cellula, del tavolo e
dellelefante, possiamo spiegarci il concetto di memoria cellulare in quanto informazione bloccata
nel corpo e non processata dalla coscienza: una memoria cellulare non è una differenziazione, bensì
una uguaglianza di percezioni tutte bloccate lì da un fattore che fa da collante, il dolore.
Quando approfittiamo troppo dei flussi di energia, determiniamo un grumo di energia a livello eterico.
Quando questo grumo di energia diviene estremamente carico, esso attrae fisicamente/magneticamente
luniverso e il corpo si becca un trauma fisico; ecco cosa accade nel trauma fisico: la persona cade
da una scala e batte la testa, rimanendo sul pavimento svenuta dal dolore. Accorrono degli amici che
cercano di soccorrerla: la chiamano per nome, ci sono dei rumori e il telefono squilla. È caldo e il
sole batte sul viso della vittima; inoltre il pavimento è bagnato poiché era appena stato lavato.

Dopo una ventina di minuti la persona si sveglia, ma in quei venti minuti le informazioni
dellambiente sono state recepite dalla mente-corpo e, per assenza di capacità analitica
dellindividuo, sono state registrate nella coscienza cellulare: da quel momento quelle
informazioni contenenti anche dolore fisico, sostano come onde stazionarie intorno al Corpo
Fisico, ancorate alle sostanze tossiche contenute nelle cellule. Poi il tipo si riprende, dopo
qualche giorno gli passa il mal di testa e passano dei mesi, anche degli anni. Proprio dopo qualche
anno il tipo si ritrova sul pavimento a giocare con i nipotini; è una giornata dove entra il sole
che lo colpisce in viso e uno dei nipotini rovescia il bicchiere dacqua sul pavimento: tutto questo
mentre squilla il telefono e qualcuno, chiamandolo per nome, lo invita a rispondere. Ecco che la testa comincia a fargli male. Cosè accaduto?

Le cellule, a suo tempo, ancorarono le immagini di quellambiente in cui ricevette il trauma fisico
caricando la forma-pensiero originaria e ora una serie di eventi ambientali entrano violentemente in
risonanza con quella forma-pensiero; non dimentichiamo che qualsiasi cosa emette onde
elettromagnetiche come informazione tipica che identifica univocamente ogni corpo. Poiché non vi fu
unanalisi dei fattori ambientali registrati nella mente del tipo per il periodo in cui avvenne il
trauma e poiché la mente del corpo-emozionale non ragiona e non distingue poiché funziona per
uguaglianze (al contrario della mente analitica che funziona per differenze), ecco che luce del sole
in viso sarà uguale a pavimento bagnato, che sarà uguale a squillo del telefono, che sarà uguale al
suo nome, che sarà uguale alla temperatura di quel momento, che sarà uguale al dolore, cioè sarà
uguale alla sensazione dellelevato flusso di energia vitale che, non potendo entrare per i suoi
normali canali, preme sui tessuti vicino e che in quel momento il corpo aveva registrato in seguito
allimpatto. Risultato: il tipo si becca un bel mal di testa, ma questa è una situazione momentanea che gli procura stress.

Flussi energetici in assenza di coscienza attivano la memoria cellulare in cui tutte le cose sono
uguali tra loro e questo determina un grumo di energia più grande capace di rinnovarsi allinfinito
in presenza dei fattori presenti nella memoria e capaci di succhiare energia vitale e portare alla
morte. Su questo principio si basano le attività di pulizia delle memorie cellulari che oggi vanno
tanto di moda; pur sembrando funzionare, queste tecniche puliscono qualcosa che continua a sporcarsi
poiché manca la riabilitazione ad osservare dellessere spirituale tale da trasmutare la memoria
cellulare in vissuto e quindi di liberare i flussi definitivamente. Potremmo concludere il tutto con questa frase: Quando non ci sei tu, la cosa si fa interessante, anzi dolorosa.

Quindi il trauma fisico, contenendo più o meno incoscienza, rimane latente fin quando lambiente non
riattiva le forme-pensiero del corpo-eterico che, a loro volta, attivano il meccanismo H.P.A.
(nellipotalamo è registrato latteggiamento inconscio) e questo fa rivivere il contenuto di quelle
forme-pensiero e in ogni caso apportano altro stress; quando lindividuo va via da quellambiente,
ritorna a sentirsi bene, se non lo fa può soccombere agli stressors. Ma prima di giungere a tutto
ciò, la vita ci ha più volte comunicato di far fronte allo stress andando oltre ciò che noi
definiamo bene o male e, specialmente per ciò che per noi è male, benedicendo qualsiasi situazione, tempo, evento, persona, cosa che lo arreca.

Se si stimola elettricamente (con un impulso elettrico tipo ad onda quadra) la membrana della cellula nervosa, si possono avere due casi:
somministrando cariche (-) alla superficie esterna diminuirà la ddp (depolarizzazione);
somministrando cariche (+) alla superficie esterna aumenterà la ddp (iperpolarizzazione).

Le fibre nervose raccolgono quindi le caratteristiche dei singoli neuroni. Uno stimolo esterno è
recepito da recettori sensoriali specializzati e allatto della stimolazione dei recettori si genera
un impulso nervoso che viene trasmesso attraverso le fibre afferenti del midollo spinale affinché il
segnale giunga al cervello, nel quale si verifica unulteriore trasmissione da un neurone allaltro
affinché venga creato un ologramma che lessere spirituale, in qualità di osservatore, analizza e
trae conclusioni sul comportamento da adottare. A questo punto, con una nuova immagine di risposta
creata dallessere spirituale (sto parlando di TE!!!), le fibre nervose efferenti ai muscoli, ad esempio, provvederanno alla risposta allo stimolo.

Quello che ora interessa comprendere è come il segnale elettro-chimico viene gestito da questo tipo di tessuto e dallEssere Spirituale, losservatore.
La trasmissione del segnale nervoso avviene per mezzo di trasformazioni chimiche che generano fenomeni elettrici.
Quando la fibra nervosa è a riposo, cioè quando non gestisce alcun impulso, vi è una differenza di
potenziale definita potenziale di riposo per il quale linterno è elettricamente negativo rispetto allesterno (allassone) per un valore di -70mV (leggasi: meno 70 millivolt).
Quando la fibra si attiva per un segnale afferente o efferente, la sua polarità interna diviene
positiva per circa 1 millesimo di secondo e raggiunge un valore detto potenziale di azione (overshoot):

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dopo che si è generato il potenziale di azione e poi restauratosi il potenziale di riposo (-70mV),
subito dopo, in una regione immediatamente vicina della fibra nervosa si genera un nuovo potenziale
dazione che si comporta alla stessa maniera e così di seguito: questa cosa si chiama onda di
depolarizzazione ed è il modo in cui il segnale viaggia da una sezione allaltra della fibra nervosa.

Questa è la rappresentazione su una scala di 500 millisecondi della carica e della scarica del sistema:

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Affinché si generi questo treno di impulsi di potenziali di azione, è necessario che al nervo giunga
uno stimolo che lo porti almeno a -60mV, il livello di soglia, affinché si possa innescare il
sistema: valori più bassi o più alti di intensità non hanno alcun effetto al fine della generazione
del potenziale di azione. Il neurone o non scarica se lintensità dello stimolo è inferiore al valore di soglia, oppure scarica se raggiunge quel valore.
Ora arriviamo al dunque: se il valore dellimpulso aumenta oltre il valore di soglia, questa cosa
non si traduce in un aumento del valore del potenziale di soglia, cioè il valore di overshoot non sarà mai superiore a + 40mV.
Allora dove va a finire questa energia?
Questo impulso o attiva neuroni con potenziali di soglia più alti di -60mV, oppure agisce sul
singolo neurone non modificandone lampiezza del livello del potenziale di azione, bensì facendo
aumentare la frequenza di carica/scarica: in altre parole più lo stimolo è intenso, maggiore è il numero dei potenziali di azione generati in quei 500 millisecondi:

http://www.scienzaeconoscenza.it/imgart/fisiopatologia-quantistica-immagine_04.gif

A un certo punto la frequenza di scarica non aumenta più perché si è raggiunto il limite di risposta del neurone e quindi il sistema è saturato.

Quali sono i casi in cui il valore del segnale di soglia è elevato?
I casi sono due: o in caso di impatto fisico, oppure quando, in fase di terapia, si fa ritornare
indietro nel tempo il paziente, tenuto in stato assolutamente cosciente, al momento in cui limpatto fisico avvenne; in entrambi i casi lindividuo prova dolore.

Il dolore fisico origina in tutti quei casi nei quali si realizza uneccessiva stimolazione dei vari
recettori anatomici predisposti dalla natura, soprattutto in ambito cutaneo. Ma il dolore è un qualcosa di totalmente separato dalla malattia anche se contestuale.
Il dolore è inteso come energia per unità di spazio, per cui un intenso passaggio di segnale
determinato dalla restimolazione delle forme-pensiero che obbligano a far entrare troppa energia
vitale per pochi canali, causa una saturazione dei tessuti nervosi; queste ondate di segnali
ambientali il cervello le percepisce come dolore. Se i tessuti in cui si avverte il dolore vengono
ripuliti, lenergia vitale ritorna a fluire secondo i passaggi naturali senza stressare i tessuti nervosi.

Il dolore è funzione della velocità con cui la forza vitale varia la sua concentrazione sulla superficie.
Conoscete lallegoria della ranocchia che non sapeva di essere cotta?
Immaginate una pentola piena dacqua fredda in cui nuota tranquillamente una piccola ranocchia; sotto una piccola fiamma riscalda lacqua molto lentamente.
Lacqua piano piano diventa tiepida e la ranocchia, trovando ciò piuttosto gradevole, continua a
nuotare. La temperatura dellacqua continua a salire e ora lacqua è calda, più di quanto la
ranocchia possa apprezzare; si sente un po affaticata, ma ciò nonostante non si spaventa. A un
certo punto lacqua è veramente calda e la ranocchia comincia a trovare ciò sgradevole, ma è molto indebolita, per cui sopporta e non fa nulla.
La temperatura continua a salire, fino a quando la ranocchia finisce semplicemente per cuocere e
morire. Se la stessa ranocchia fosse stata buttata direttamente nellacqua a 50 gradi, sarebbe
immediatamente saltata fuori dalla pentola. Ciò dimostra che, quando un cambiamento avviene in un
modo sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e non suscita nella maggior parte dei casi alcuna reazione o opposizione.
Quindi, matematicamente, la relazione tra dolore D e aumento di concentrazione P in quanto
pressione esercitata dallenergia vitale, potrebbe essere questa, anche relazionata al tempo:

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In definitiva di vita ci si può anche fare indigestione, come con le torte.

Quindi il dolore non è un aspetto intrinseco alla biologia, ma è un fattore energetico avvertibile
biologicamente come evento cerebrale, ma se esso persiste, la malattia si espande poiché i tessuti
su cui agisce perdono anchessi di vitalità per eccessiva conduzione energetica: è come se saltasse il fusibile.

In definitiva il dolore è energia vitale della sfera quantica (energia del tempo presente) che,
essendo rifiutata da cellule con coscienza in tempo passato, si infila in quelle cellule con
coscienza in tempo presente, alterando anche loro. Quando non vi sono più passaggi nella coscienza
del presente, la malattia avanza per mancanza di energia vitale e lorgano o il tessuto, muoiono (in
genere per necrosi, cioè morte non programmata delle cellule, specie per ferite, infezione, tumore,
infarto, infiammazione ecc. la morte programmata delle cellule è detta apoptosi la quale
contribuisce, in condizioni normali, a tenere in equilibrio il numero delle cellule del sistema).

Portare losservatore per mezzo di apposite tecnologie a vedere le decisioni
contro-sopravvivenza che hanno determinato le forme-pensiero, ristabilisce le condizioni dellarea
colpita dalla malattia e porta inevitabilmente al fluire corretto delle energie che si
distribuiscono attraverso i canali fisici originali in modo da non sollecitare più le aree circostanti; ciò ristabilisce lo stato di salute.

Arcangelo Miranda

A. M. King, Arcangelo Miranda
Io sono Immortale
Editore:Io Sono Edizioni
Data pubblicazione:Aprile 2010
Formato:Libro – Pag 653 – 17×24
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__io-sono-immortale-iosonoedizioni.php?pn=1567

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