Filozero: scacco alla SIAE

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Filozero: scacco alla SIAE

Un sito internet fornirà brani e un sistema per non pagare i diritti per la musica d’ambiente.

[ZEUS News – www.zeusnews.it – 22-09-2007]

Una delle gabelle più antipatiche da pagare per i nostri concittadini è sicuramente l’abbonamento
SIAE per musica d’ambiente, vale a dire un diritto d’autore pagato genericamente, all’amata società
di riscossione, per poter diffondere musica nei pubblici esercizi.

Gli importi sono assolutamente sproporzionati, arrivando anche a superare i 400 euro l’anno, anche
per esercizi di piccola metratura, e chi prova a far finta di niente per non pagare, di solito, fa
la conoscenza con i dissennatori, ovvero gli arcigni e terribili ispettori SIAE.

Sembra incredibile, in un’epoca che ha visto nascere il software libero, che esista ancora una tassa
sulla musica. Ma, moltiplicando 400 euro per il numero degli esercizi commerciali che diffondono
musica, la faccenda sembra un po’ meno incredibile: stiamo parlando di milioni di euro, tanti.

Chi sostiene di utilizzare solo musica open content, cioè quella che circola con licenza libera, è
costretto a farsi in quattro per dimostrare l’assoluta estraneità della musica filodiffusa con la
SIAE: è sufficiente infatti che uno solo tra autori ed esecutori del pezzo sia iscritto alla società
di intermediazione, per rendere impossibile la fruibilità gratuita del pezzo.

Non basta scaricare il brano da un sito gratuito di musica open content: in questa paradossale
situazione l’onere della prova sta in capo all’esercente, costretto a certificare tutta la filiera
free del brano, senza averne materialmente gli strumenti. È per questo motivo che gli audaci
esperimenti pioneristici in questo senso sono caduti nel vuoto.

Il progetto Filozero www.costozero.org/wai/filozero.html propone una via semplice per la
filodiffusione gratuita di musica libera nei pubblici esercizi. Non solo il sito metterà a
disposizione brani liberamente riproducibili, ma fornirà un sistema a prova di ispezione,
permettendo il download della documentazione che certifica la fruibilità del brano, la cosiddetta
promessa al pubblico.

In caso di di ispezione SIAE, sarà sufficiente consegnare una copia dei brani e della documentazione
per rovesciare sull’ispettore l’onere della prova, ossia la verifica che i brani filodiffusi non
siano riferibili ad autori iscritti alla famigerata società.

Per autori ed esecutori si tratta di un’interessante opportunità per farsi conoscere al di fuori
delle logiche delle etichette discografiche, senza compromettere la carriera futura: la promessa al
pubblico, infatti, riguarda solo la concessione di diffusione del brano in esercizi pubblici, salvi
quindi tutti gli altri diritti.

Per evitare fastidi futuri, l’ufficio legale di Filozero ha messo online le domande fatte e le
risposte ottenute, per iscritto, dalla SIAE.

www.costozero.org/wai/filozero.html

Il metodo riguarda solo la musica filodiffusa ed è valido solo se, come detto, nessuno dei musicisti
sia iscritto alla SIAE. Non è molto, ma credo siano molti gli esercenti che non sentiranno la
mancanza di DJ Francesco nel proprio locale. Il castello kafkiano fatto di esattori e bollini
comincia a scricchiolare.

Michele Bottari – Quelli di Zeus

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