Esci dagli schemi, rompi le fila

pubblicato in: AltroBlog 0

Esci dagli schemi, rompi le fila

Dalla premessa del libro “Scardinare il sistema tecnogeno” di Vadim Zeland” alcune riflessioni sui nostri tempi e su com’è possibile distaccarsi dal sistema e decidere autonomamente sul nostro futuro

di Romina Alessandri – 10/01/2014

>> http://goo.gl/NUOeaB

Esci dagli schemi, rompi le fila

Perchè è ora di staccarsi dal sistema tecnogeno…

Può sembrare che nulla stia succedendo, ma non è così. In realtà, sta avvenendo qualcosa. Esteriormente ciò non si manifesta in modo particolare. Tutto sembra procedere come al solito, con la nostra civiltà impegnata a seguire il cammino del progresso tecnologico. Di fatto, però, il progresso, inteso come processo portatore di frutti utili per l’uomo, si è già concluso e ora si sta muovendo verso una direzione unicamente favorevole al sistema, cioè a una struttura che si evolve in modo autonomo.
Il sistema, come un cancro, ha cominciato da solo a crescere in modo molto attivo, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. E tutto ciò è indizio del fatto che il processo si trova già fuori controllo.

Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare che egli ostacoli il sistema impedendo ad esso di evolversi come ad esso stesso serve.

L’uomo, però, non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, in uno stato di sonno profondo che egli, paziente, nemmeno sospetta.

Nella sua coscienza viene inserito il codice:
“Sta seduto buono al tuo posto, nella tua celletta, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta la regola del pendolo, “fai come faccio io”. Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto”. E che non ti venga in mente di abbandonare le fila! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre
collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con
la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Quello che devi fare è imparare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i
riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un tasto, con un
carrello della spesa o con un bollettino elettorale. E quando arriva l’ora, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti coloro che marciano in direzione di… insomma, la direzione te la
indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.

Provate a immaginare di essere arrivati al lavoro o all’università e di aver trovato là un sogno collettivo. Tutti vogliono avere successo, ma agiscono come se fossero in sogno, a livello di algoritmi e istinti comuni.

Anche voi vorreste avere successo e distinguervi dalla massa generale, ma come potete ottenerlo se siete degli ingranaggi ordinari, in marcia al passo con tutti, con lo stesso livello di coscienza ed energia degli altri? Ora la massa è colta, tutti hanno letto The Secret [di Rhonda Byrne, Macro Edizioni, Cesena, 2007; N.d.T.]. Anche voi lo conoscete. E allora? Qual è il vostro vantaggio rispetto agli altri? Nessuno.

Avete anche voi poche chances. Un sistema tecnogeno, per sua natura, è assolutamente distruttivo, sia rispetto alla biosfera del nostro pianeta sia rispetto a quella delle persone. Ma siccome nel mondo tutto tende all’equilibrio, per ogni azione finalizzata a violare l’armonia c’è una reazione corrispondente. In questo contrasto nasce la Forza di cui si diceva sopra.

Non è questione di distruggere il sistema, chè probabilmente è un fatto impossibile, a meno che il sistema non si distrugga da solo o non venga distrutto da un cataclisma naturale. Si tratta invece della possibilità di ottimizzare significativamente la qualità della propria vita, cosa che si può ottenere se si conoscono i princìpi del funzionamento del sistema e le sue regole del gioco, quelle non dichiarate.
Ciò significa che ci si può trovare all’interno del sistema, sfruttarlo a proprio vantaggio e al contempo non esserne vincolati.
E ora immaginatevi una scena diversa. La vostra coscienza è libera e chiara, il vostro potenziale energetico è molto più alto di quello generale, avete smesso di pensare e di fare “come tutti”. Siete usciti dai ranghi, senza però abbandonarli. Fingete di essere dei sognatori, ma lo fate da svegli. Ora vi è assolutamente chiaro che intorno tutti dormono, mentre voi siete svegli.

Coloro che escono dai ranghi ottengono sempre dei vantaggi:
1. Vedono dove stanno andando gli altri, standosene in disparte. 2. Si sbarazzano delle “schegge” e degli stereotipi della società. 3. Imparano a vedere e a capire quello che gli altri non sono in grado di vedere e capire.
4. Smettono, infine, di aspirare a essere i primi e puntano invece a diventare gli unici.

Quando vi libererete dai limiti e dalle convenzionalità imposti dal sistema, vi sarà data la chance di vendicarvi del fatto che il sistema ha livellato la vostra personalità. Siete persone uniche, e ora siete anche libere. È un privilegio raro. Sfruttate il vostro privilegio.

Tratto dalla Premessa del libro “Scardinare il sistema Tecnogeno” di Vadim Zeland. Macro Edizioni 2013

Descrizione di Scardinare il Sistema Tecnogeno

Se non hai talenti o pregi eccezionali il sistema prevede che tu non possa essere “primo”.
A dispetto di ogni ragionevole previsione, tu prenditi invece il diritto di essere unico.

Mentre tutto sembra procedere in modo lineare, secondo l’iter prestabilito e inarrestabile del progresso tecnologico, il cancro del sistema ha iniziato a crescere, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. Alzato il velo di questa apparente normalità, il processo appare come realmente è: del tutto fuori controllo.

Anestetizzati a nostra insaputa, sopravviviamo, dormendo un sonno profondo della coscienza che nemmeno sospettiamo. Inconsapevoli viti d’ingranaggio di un sistema autoregolato e distruttivo continuiamo ad alimentare l’ingranaggio riempiendo le file di quelli che marciano nella direzione che è stata loro indicata.
Se lo fanno tutti è giusto, ci dicono, serriamo i ranghi e non abbandoniamo le file.

Ma potrebbe esserci un’alternativa: rimanere all’interno del sistema scoprendone le carte, per poter utilizzare le sue regole perverse a nostro vantaggio.

Non dentro, ma sopra al sistema, senza esserne più vincolati.

Uscire dai ranghi senza però abbandonarli.
Sognare da svegli mentre tutto intorno gli altri dormono.

Avendo a nostra disposizione la tecnica della liberazione, grazie a questo libro riusciremo a crearci il mondo che vogliamo e a elevare il nostro potenziale creativo a livelli inaspettati.

Quella che Zeland ci offre è una chance unica per scardinare la “matrix” e fuggire verso la libertà. Questa è l’unica vendetta possibile contro un sistema che appiattisce e livella le personalità in modo subdolo e stereotipato.

La realtà è che siamo persone uniche. Ora anche libere.
È un privilegio per pochi.

Sfruttiamolo.

Come diventare arbitri della propria realtà?

Il primo e più importante passo è: scardinare il principio della società. Smettere di credere che “se tutti pensano e fanno così vuol dire che è giusto”. Uscire dai ranghi. Smettere di marciare dietro al successo surrogato altrui e dirigersi alla ricerca del proprio.

Colui che esce dai ranghi ottiene sempre dei privilegi: guardare dall’esterno e vedere dove stanno marciando tutti gli altri; liberarsi dalle mollette e dagli stereotipi della società; imparare a vedere e a capire quello che gli altri non vedono e non capiscono; smettere, infine, di aspirare a essere i migliori, per diventare invece gli unici.

Indice

Premessa

Parte I – IL TRANSURFING

Siete in grado di crearvi il mondo che più vi piace
L’inizio della trasformazione
Posso fare tutto!
Le diapositive degli innamorati
L’idrodinamica dell’intenzione
Miriadi di riflessi
Poker Face
Parte II – LA TECNOSFERA

I parassiti sociali
La cattura dell’attenzione
La coscienza tecnogena
L’artefatto d’intenzione
Un segreto spaventoso
Freddo e fame
Sui topi e sulle volpi
Peso sano in corpore sano
Transurfing o trasgressione?
L’imprinting infantile
Ho visto un arcobaleno
Scardinare il sistema tecnogeno
Parte III – LA BIOSFERA

Questioni vive
Se mi ami, mangia!
La vita non è roba chimica in vitro
Il principio della società
La sostanza viva e quella morta
La sopravvivenza in ambiente tecnogeno
La mamma ha mangiato la kaša
Acquetta vivificante
La legge di attrazione della Forza
Requiem alla carne altrui
Si bemolle maggiore
La fattoria umana
Guerra nella Terra di Mezzo.
L’equazione della Vita
Lettere dalla Terra di Mezzo
Esoterismo reale
Strane domande
Le voci di Eywa
Cioccolato vivo
Un nuovo gradino della piramide
Parte IV – LA SOCIETÀ-IL SOCIALE

Punturati, con un joystick all’interno
L’involuzione della coscienza
Il controllo del supporto vitale
Aprire lo sportello
Lo scardinamento e l’unificazione della personalità
Parabola di riflessione
Anatomia dell’importanza
Le mollette mentali
La corsa degli invalidi
L’intossicazione da informazioni
Le mollette somatiche
I ricevitori e i trasmettitori
Due block notes
La realtà dello specchio duale
La trasmissione dell’intenzione
La liberazione della Forza
Un festa in arancione

Scardinare il Sistema Tecnogeno – Libro >> http://goo.gl/NUOeaB Reality Transurfing
Macro Edizioni
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scardinare-il-sistema-tecnogeno-libro.php?pn=1567

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *