Il mito del “bad boy” sembra non morire mai, ma quanto dura il fascino esercitato dal maschio
trasgressivo? Uno studio svela i meccanismi di questa attrattiva.
29 giugno 2025 – Roberto Mammì
Letteratura e cinematografia hanno contribuito a creare il mito del “bad boy”, ma quanto c’è di vero
nel fascino esercitato da persone con tratti “discutibili”? Diversi studi hanno provato a svelare i
misteriosi meccanismi di questa attrattiva.
CHE COS’È LA TRIADE OSCURA? Con questa inquietante definizione si intende una teoria che descrive la
personalità di alcuni soggetti “negativi” attraverso la combinazione di tre tratti psicologici
considerati socialmente indesiderabili, cioè il narcisismo, il machiavellismo e la psicopatia.
Questi tratti sono caratterizzati rispettivamente da egocentrismo, tendenza alla manipolazione e
mancanza di empatia, e vengono studiati per capire in che modo influenzino le dinamiche relazionali.
Gli individui narcisisti, manipolatori o insensibili, uomini o donne che siano, in genere tendono a
mascherare la loro incompetenza e inadeguatezza dietro una facciata di audacia e sicurezza. Grazie a
questo meccanismo possono ingannare gli altri, soprattutto le persone psicologicamente vulnerabili,
mostrando una falsa affidabilità.
IL FASCINO DURA POCO. Il cattivo soggetto diventa quindi interessante non solo per i suoi
comportamenti trasgressivi, ma anche per l’alone di carisma che emana, e che affascina chi lo
osserva. Tuttavia, le ricerche suggeriscono che, benché i tratti della Triade Oscura possano avere
successo per le relazioni brevi, smettono di funzionare per chi cerca un legame stabile.
DESIDERABILI? DIPENDE. Per verificare quanto siano attraenti gli individui con tratti oscuri, gli
psicologi dell’Università di Edimburgo, in Scozia, hanno condotto due test con oltre 1.200
partecipanti. Hanno utilizzato immagini facciali e descrizioni del comportamento di “cattivi
soggetti” per analizzare in che modo differenti livelli dei tratti oscuri influenzino la percezione
dell’attrattività. I partecipanti hanno valutato il fascino di personaggi descritti in nove
vignette, che combinavano i tratti della Triade Oscura in vari livelli (basso, medio, alto), per
determinare la loro desiderabilità come potenziali partner.
Studi precedenti avevano indicato che tratti come l’arroganza e la manipolazione possono risultare
attraenti e offrire un vantaggio in ambienti competitivi, per esempio nel business o in politica. I
risultati della nuova ricerca suggeriscono invece che, indipendentemente dall’orientamento sessuale
dei partecipanti e dal sesso degli individui esaminati, medi o alti livelli della Triade Oscura non
aumentano la desiderabilità dei cattivi soggetti. Anzi, per le relazioni sia a breve sia a lungo
termine, tratti più bassi sono stati valutati come preferibili nei partner.
AL CINEMA FUNZIONA. È un modello di uomo, quasi un archetipo, presente già nella letteratura
classica e ricorrente anche nelle fiction cinematografiche o televisive.
Il “bad boy”, spesso ribelle, duro ed emotivamente inaccessibile, affascina e fa innamorare
perdutamente di sé. Sì, perché secondo gli esperti di comunicazione dell’Università tedesca di
Würzburg, al cinema questa figura incarna spesso tratti maschili stereotipati come aggressività,
dominanza e freddezza emotiva che, pur essendo generalmente sgradevoli, nella finzione possono
sembrare attraenti.
SOGGETTI “A RISCHIO”. Gli studiosi hanno quindi cercato di comprendere perché alcune donne
sviluppino sentimenti romantici per questo genere di personaggi immaginari nei film e alla TV. Hanno
intervistato 47 donne, dall’età media di 23 anni e per la maggior parte eterosessuali, per
analizzare i tratti della loro personalità, l’intensità del legame romantico con il loro “cattivo
ragazzo” cinematografico preferito e i sentimenti che questo ispirava loro.
I ricercatori hanno così scoperto che soprattutto due tratti della personalità delle donne
intervistate rendevano più probabili fantasie di questo tipo: il fatto che comunque intendessero le
loro fantasie come un gioco e il desiderio di sensazioni nuove. Le donne che tendono ad affrontare
l’amore in modo giocoso e senza impegno, così come quelle che hanno un forte desiderio di
eccitazione e di esperienze meno convenzionali, avevano dunque maggiori probabilità di innamorarsi
dei “bad boys”. Almeno di quelli cinematografici.
da focus.it
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