È la musica che ha creato il mondo

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È la musica che ha creato il mondo

(di Marcella Danon)

Nell’ambito di tutte le culture si ritrovano concezioni molto simili sul
significato originario della musica: musica e creazione del mondo si
rivelano sempre realtà strettamente interconnesse.

La celebre frase biblica “in principio era il Verbo” appartiene in realtà al
patrimonio concettuale più arcaico dell’umanità. Anche gli Uitoto della
foresta Amazzonica affermano nei loro rituali religiosi: “All’inizio la
Parola diede origine al Padre”, e per Padre essi intendono il Dio celeste.

Ma prima ancora della parola è il suono il vero elemento creatore.

Per gli antichi egizi il mondo fu creato da una “risata” o da un “grido” del
Dio Thot.

La tradizione vedica parla di un essere ancora immateriale, che della quiete
del non-essere improvvisamente risuona, convertendosi a poco a poco in
materia.

Secondo il Rigveda gli Angiras – i grandi Deva – creano la luce e il mondo
con i loro canti.

Nella cosmogonia giavanese il Creatore medesimo viene prima prodotto da un
essere superiore che non è rappresentabile visivamente e che si fa
riconoscere solo attraverso il suono delle campane.

Il suono è la sostanza originaria di tutte le cose, anche là dove non è più
percettibile per l’uomo ordinario.

In sanscrito il canto di lode a pieni polmoni è sinonimo di “gonfiare” e
“crescere”, quasi a ricordare come la nota primordiale – l’AUM -,
risuonando, ha creato il mondo intero, materializzandosi a poco a poco.

Nell’ambito della cultura dell’umanità, la visione di un suono da cui
scaturì la vita, è una costante. E’ rappresentato come un rumore stridulo e
sibilante di rombo, o come un suono metallico, che, a poco a poco, nel
processo della creazione si sviluppò in sillabe sonore e note musicali ben
determinate.

Le prime materializzazioni di questi suono, secondo la concezione pitagorica
per esempio, sono gli astri e le costellazioni zodiacali. Tutto il mondo
materiale è concepito come una musica gradatamente consolidata, una somma di
vibrazioni, le cui frequenze si allungano nella misura in cui si
materializzano.

Anche certi passi della letterature cinese arcaica fanno supporre che già in
tempi remoti si concepì tutto l’universo come un organismo di vibrazioni.

In un antico testo filosofico cinese – lo Yo chi – troviamo questo passo:

“…la musica è l’armonia del cielo e della terra; la cerimonia è la
gerarchia fra cielo e terra. Grazie all’armonia sorgono e si sviluppano gli
esseri (…); la musica è l’inizio della creazione”.

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