DRUTAKARMA LASCIA IL SEGNO

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DRUTAKARMA LASCIA IL SEGNO

Ecco le ultime nuove dalla borsa da viaggio di Drutakarma dasa (Michael Cremo),
discepolo di Srila Prabhupada, scienziato e autore di Forbidden Archeology e coautore
di Divine Nature e del celebre libro di cucina Un gusto superiore.

India, Polonia, Ungheria

L’edizione integrale di Forbidden Archeology (Archeologia Proibita) dal titolo The Hidden History of
Human Race (La Storia Segreta della Razza Umana) è ora disponibile in 20 lingue. L’ultimo libro di
Drutakarma dasa, Human Devolution (L’Involuzione Umana) è stato pubblicato in bulgaro, in polacco e
russo. Il Bhaktivedanta College di Budapest ha conferito a Drutakarma dasa una laurea at honoris
causa in scienza e teologia per i suoi contributi a questa e ad altre istituzioni scientifiche. Alla
fine del 2006 Drutakarma ha compiuto un tour di successo in India per promuovere il suo ultimo
libro, Human Devolution (L’Involuzione Umana)

Forbudt Arkaeologi

L’intelligentsia della Danimarca ha invitato Drutakarma dasa a presentare l’edizione danese di The
Hidden Story of the Human Race nel febbraio del 2007.
(Vai a www.mcremo.com/schedule.html)

RIFLESSIONI

PICCOLO PIEDE

Nel 2006 durante una mia conferenza in Sud Africa, ho visitato la caverna di Sterkfontein, luogo di
ritrovamento di un famoso fossile che è stato chiamato ‘Piccolo Piede’. La caverna è stata
pubblicizzata come il luogo di nascita della razza umana ed è un tipico esempio di propaganda
evoluzionista. Milioni di anni fa, le caverne di pietra calcara di Serkfontein avevano delle
aperture alla superficie nelle quali alcuni animali cadevano e poi morivano. Una di queste
sfortunate creature è stata ‘Piccolo Piede’, una varietà di ominide chiamato australopiteco. Quando
alcuni anni fa venne annunciata al mondo la scoperta di ‘Piccolo Piede’, i suoi scopritori pensarono
che fosse antica di 3 milioni e 300 mila anni. E che fosse l’antenato degli uomini moderni.

Ora si è scoperto che il fossile ha solo 2.3 milioni di anni. Gli scienziati che hanno calcolato la
nuova datazione dicono che essa suggerisce che in termini evolutivi ‘Piccolo Piede’ sia una
sottospecie estinta. Così, a quanto pare ‘Piccolo Piede’ è stato gettato fuori dalla culla, per così
dire. ‘Piccolo Piede’ insomma non è più un nostro antenato, il che lo rende molto meno attraente.
Naturalmente, una cosa da tenere a mente è che perfino 3.3 milioni di anni fa ‘Piccolo Piede’,
l’ominide simile a un scimmia, non era nostro antenato. Vi sono molte prove, documentate nel mio
libro Forbidden Archeology, che a quel tempo, e anche molto tempo prima, esseri umani come noi
esistevano già. Quindi ‘Piccolo Piede’ non è mai stato un nostro antenato. ‘Piccolo Piede’ era solo
una povera scimmia caduta in una caverna che è morta due o tre milioni di anni fa, in un tempo in
cui gli esseri umani come noi esistevano già.

UN FILTRO PER LA CONOSCENZA

Il filtro della conoscenza è il termine che ho coniato per definire qualcosa che i filosofi e gli
storici conoscono da molto tempo. Ovvero che dei preconcetti e delle assunzioni spesso influenzano
il modo in cui le prove vengono valutate. Le prove che confermano le teorie correnti passano
attraverso questo filtro molto facilmente, il che significa che gli studenti leggono di quella prova
nei libri di testo, le persone vedono che gli scienziati ne parlano in TV e così via. Ma le prove
che contraddicono radicalmente le teorie dominanti vengono scartate e non ne sentiamo parlare molto.
Per esempio, scopriamo che i primi ritrovamenti degli archeologi e di altri scienziati mostravano le
prove di antichissime tracce dell’uomo. Ma quelle relazioni nei primi scritti di archeologia mancano
nei libri di testo. Perché? Perché non rientravano nei preconcetti teorici degli autori dei libri di
testo. Non è che la persona che compie il filtraggio pensa di nascondere la vera prova e che se la
gente lo sapesse non crederebbe più nella teoria dominante.

In effetti succede che chi scarta una prova pensa che vi sia qualcosa di sbagliato in quella prova e
che quindi non è importante menzionarla. Vi sono altri fattori che influenzano questo meccanismo.
Uno di questi è la natura umana. Se amo qualcuno e mi vengono a dire qualcosa che mette in dubbio i
miei sentimenti verso la persona che amo, non voglio crederci e potrei perfino arrabbiarmi con chi
mi dice quelle cose anche se mi sta dicendo la verità. Ad un altro livello il filtraggio ha a che
vedere con il potere. Gli evoluzionisti ora possiedono il monopolio del sistema educativo e delle
istituzioni scientifiche in quasi tutti i Paesi del mondo. Alle persone che hanno il monopolio del
potere non piace lasciarlo molto facilmente. Per esempio se un partito politico possiede il
monopolio della vita politica di un paese non vuole lasciare la sua posizione.

Vi è una ragione ancora più profonda, che riguarda anch’essa il potere. Vi sono vari tipi di potere
in questo mondo: il potere militare, il potere politico, il potere economico e il potere
intellettuale. Il potere intellettuale è molto sottile ma reale. Coloro che lo possiedono hanno la
capacità di dare una rotta a una società, a una nazione, o a tutta la civiltà umana. Funziona così:
i traguardi che ci poniamo, individualmente e collettivamente vengono determinati dalle risposte che
noi diamo a queste domande: “chi sono io?” e ”da dove vengo?”. Nel secolo scorso grazie al loro
monopolio del sistema educativo, i darwinisti hanno avuto il potere di imporci le risposte a queste
importanti domande. E le risposte che essi danno sono molto materialistiche. Dicono che siamo solo
una combinazione di elementi chimici siamo solo degli animali. Non è dunque sorprendente che
l’intera civiltà umana sia diventata molto materialista e si sia concentrata sulla produzione e sul
consumo di un numero sempre maggiore di oggetti materiali.

Questo approccio genera molta ricchezza che finisce nelle tasche degli scienziati che inventano
delle armi, delle droghe e dei prodotti di consumo, nelle tasche degli industriali che producono e
vendono questri prodotti e nelle tasche del governo che tassa tutte le attività economiche. Vi sono
delle forze che desiderano che vi sia una grande concentrazione sulla produzione materiale e sul
consumismo e tutto dipende dal fatto che le persone hanno un concetto materiale di loro stessi (che
viene fornito dai darwinisti). Cosa succederebbe se avessimo un tipo diverso di risposte alle
domande “chi sono?” e “da dove vengo?”. Cosa succederebbe se tutti i nostri più prominenti
scienziati ed educatori ci avessero detto che noi siamo esseri dalla coscienza pura e veniamo dal
regno della pura coscienza? Succederebbe che molta energia umana verrebbe utilizzata per sviluppare
le risorse della coscienza mediante diversi metodi di contemplazione, la meditazione e lo yoga e
questo significherebbe che meno energia umana verrebbe utilizzata per aumentare continuamente la
produzione materiale e il consumismo.

(Tratto da Movimento ISKCON)

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