Cosmologia vedica e Planetario

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Cosmologia vedica e Planetario
TOVP Temple of the Vedic Planetarium - Mayapur, India
TOVP Temple of the Vedic Planetarium – Mayapur, India

Viaggio nei “Mondi” Materiali e nei “Cieli” Spirituali

Un moderno viaggio, quasi inconcepibile per la mente umana condizionata, basato su antiche Scritture vediche e Testi vedico-vaisnava.

La cultura vedica per “materiale” intende tutto ciò che fa parte della materia fisica grossolana e sottile e cioè composto di atomi ed energie vincolati alle dimensioni spazio temporali, per “spirituale” intende tutto ciò che trascende la materia fisica anche se a “contatto” con essa.

compilazione e sistematizzazione di Marco Stefanelli, Ph.D. Indovedic Psychology

adattamento e impaginazione di Alan Perz

altri autori e fonti varie in fondo alla pagina

Temple of the Vedic Planetarium – Chandelier

 

Planetarium tour


Dentro e fuori dal tempo e dallo spazio: visita al mondo trascendentale, a quello materiale e ritorno a casa.

Questo è un modo semplificato di capire il percorso di un’anima spirituale nel “samsara“, il ciclo di nascite e morti. Vengono illustrati gli argomenti di base per capire il mondo e la vita in esso, e per aiutare ad imparare i diversi modi di vita che portano all’elevazione o alla degradazione.

Con queste informazioni potrai controllare meglio la tua vita, in armonia con l’universo e le sue leggi:

“Non possiamo ‘rompere’ le leggi – possiamo solo ‘romperci’ contro le leggi”.

Questo “tour” è basato su Scritture Vediche come la Bhagavad-Gita (BG), lo Srimad Bhagavatam (SB), la Caitanya Caritamrita (CC), la Brahma-Samhita (BS) ed altre risorse e testi vaisnava.

 

Mappa globale dei “Mondi” Spirituali e Materiali (Hi-Res Map)

 

Io sono un jiva, un’anima spirituale, eterna particella del Signore. La mia “svarupa”, il mio corpo spirituale, ha una forma simile ad uno dei corpi materiali di questo mondo, ma e’ formato da eternita’, conoscenza e felicita’ (sac-cid-ananda). Sebbene io possa stare qui eternamente nell’amorevole compagnia del Signore e partecipare ai Suoi “Lila” (divertimenti), ho deciso di esplorare il mondo materiale, iniziando cosi’ il mio viaggio…

 

Il Signore non interferisce con il mio libero arbitrio, impedendomi di lasciarLo, ma e’ illimitatamente felice quando io ritorno da Lui:

“Dopo averMi raggiunto, le grandi anime, yogi colmi di devozione, non tornano mai più in questo mondo temporaneo e pieno di sofferenza perché hanno ottenuto la perfezione più alta.” (BG 8.15)

HARI-DHAMA
Questa e’ la mia casa, il mondo trascendentale di natura sac-cid-ananda (eterna, piena di conoscenza e felicita’), dimora del Signore Supremo nelle Sue forme illimitate: le sue 5 suddivisioni sono chiamate Goloka Vrindavana, Navadvipa, Mathura, Dvaraka, Ayodhya e Vaikuntha (generalmente dette Hari-Dhama).
“QUI COMINCIA E FINISCE IL MIO VIAGGIO NEL MONDO MATERIALE”
Goloka Vrindavana – “Adoro Govinda (Krishna), il Signore originale, che risiede nel Suo regno, Goloka, con Radha, che assomiglia alla Sua figura trascendentale e personifica la potenza dell’estasi (hladini). Intorno a loro stanno le compagne confidenti di Radha, che sono estensioni della sua forma corporea e sono ispirate e permeate dall’eterno rasa spirituale, colmo di felicità”.
(BS 5.37)
Navadvipa – “Quel luogo (dove Sri Caitanya apparve) e’ simile ad una meravigliosa citta’, che assomiglia ad un fiore un loto ad otto petali. Nel mezzo della citta’ c’e’ un luogo chiamato Mayapura, e nel mezzo di Mayapura c’e’ un luogo chiamato Antardvipa. Questo posto e’ la casa del Signore Caitanya, Dio, la persona suprema”.
(Dal commento di Bhaktivinoda Thakura sulla Chandogya Upanisad 8.1.1-2)
“Quello Stesso Signore originale, Sri Krishna, apparve a Navadvipa come Sri Caitanya, e Balarama apparve con Lui come Sri Nityananda”.
(CC Adi-lila 5.6)
“In questa eta’ di Kali, le persone dotate di sufficiente intelligenza adoreranno il Signore, che e’ accompagnato dai Suoi associati, compiendo il sankirtana-yajna (il canto congregazionale dei santi nomi del Signore)”.
(SB 11.5.32)
Mathura – “Sri Uddhava disse: Il Signore Krishna ando’ nella citta’ di Mathura insieme con Sri Baladeva, e per soddisfare i Loro genitori, Essi gettarono giu’ dal trono Kamsa, il peggior nemico degli uomini. Poi, trascinandolo con forza sul terreno, lo uccisero”.
(SB 3.3.1)
“Da quel momento la citta’ di Mathura divento’ la capitale di tutti i re della dinastia Yadu. La citta’ e il distretto di Mathura sono strettamente connessi con Krishna, perche’ Egli vive la’ eternamente”.
(SB 10.1.28)
Dvaraka – “E’ certamente meraviglioso che Dvaraka abbia superato la gloria del regno celeste ed abbia accresciuto la fama della Terra. Gli abitanti di questa citta’ possono contemplare costantemente l’anima di tutti gli esseri, Krishna, mentre col Suo aspetto affascinante e un dolce sorriso sulle labbra, Egli posa su di loro il Suo sguardo affettuoso”.
(SB 1.10.27)
Ayodhya – “Sri Ramacandra torno’ alla Sua dimora, alla quale vengono elevati i bhakti-yogi. Questa fu anche la destinazione che tutti gli abitanti di Ayodhya raggiunsero, per aver servito il Signore nei Suoi divertimenti manifestati, offrendoGli i loro omaggi, toccando i Suoi piedi di loto e considerandoLo un re paterno, sedendosi o sdraiandosi accanto a Lui come Suoi pari, o anche semplicemente accompagnandoLo”.
(SB 9.11.22)
Vaikuntha – “Gli abitanti di Vaikuntha hanno la carnagione blu come il cielo. I loro occhi assomigliano al fiore di loto, e il loro aspetto e’ simile a quello di adolescenti. Hanno tutti quattro braccia e il loro corpo esercita grande fascino. Portano vestiti gialli, e sono tutti meravigliosamente ornati di collane di perle e medaglioni. Una radiosita’ brillante emana dalla loro persona”.
(SB 2.9.11)
“Alcuni hanno lo splendore del corallo e del diamante; il loro capo e’ ornato di corone di fiori, sbocciati come il fiore di loto. Altri portano degli orecchini”.
(SB 2.9.12)
“Seduto sul Suo trono, il Signore e’ circondato da diverse energie, come le quattro, le sedici, le cinque e le sei perfezioni naturali, e da altre energie minori di carattere temporaneo. Ma Lui regna da sovrano assoluto e gode della propria dimora”.
(SB 2.9.17)
Creazione (manifestazione) degli universi materiali
Creazione del mondo materiale
In un angolo del mondo spirituale (brahmajyoti) a volte appare una nuvola, e la porzione coperta dalla nuvola e’ chiamata mahat-tattva. Il Signore poi, nella Sua emanazione plenaria di Maha-Vishnu, Si sdraia nell’acqua del mahat-tattva, conosciuta col nome di Oceano Causale (Karana-jala). Mentre Maha-Vishnu dorme sull’Oceano Causale, innumerevoli universi sono generati dal Suo respiro. Questi universi fluttuano qua e la’ sull’Oceano Causale. Essi durano soltanto per il tempo di un respiro di Maha-Vishnu. In ognuno di questi universi, lo stesso Maha-Vishnu entra di nuovo come Garbhodakasayi Vishnu e Si sdraia sull’avatara Sesa, dall’aspetto di serpente. Dal Suo ombelico emerge lo stelo di un fiore di loto, e su questo loto nasce Brahma, il signore dell’universo. Brahma crea tutte le forme di cui dovranno rivestirsi gli esseri individuali, secondo i loro desideri. Egli crea anche il Sole, la Luna e altri esseri celesti.
(SB 2.5.33)
MAHA-Vishnu
Il Signore Maha-Vishnu riposa sul fiume Viraja, l’Oceano Causale (Karanodaka), che e’ il confine tra il regno trascendentale e quello materiale.
“L’essere Supremo, nella Sua manifestazione trascendentale di purusa avatara, che e’ un’emanazione plenaria della Sua persona, feconda la natura materiale composta dalle tre influenze materiali, e cosi’, per l’influenza del tempo eterno, appaiono gli esseri viventi”.
“Percio’, influenzata dalle interazioni del tempo eterno, la somma totale della materia, chiamata mahat-tattva, si manifesta, e in questo mahat-tattva, la virtu’ incontaminata, il Signore supremo pose i semi della manifestazione universale, che provengono dal Suo stesso corpo”.
(SB 3.5.26-27)
La destinazione dei sunyavadi (come i buddhisti) e’ ilPradhana, la materia primordiale, che ha una natura “sunya” (vuota).
Quando MahaVishnu espira, essa e’ manifestata e si trasforma gradualmente in prakriti, materia, la base del mondo materiale.
Quando Egli inspira, essa e’ riassorbita nel Suo corpo insieme con tutte le jiva (anime).
Tramite lo sguardo di Maha-Vishnu tali jiva sono in seguito nuovamente trasferite nel grembo di Durga, la natura materiale, al momento della creazione successiva (durante la Sua prossima espirazione).
MAHESA-DHAMA
Il reame del Signore Siva e’ pieno di effulgenza del Brahman. Esso e’ situato tra Hari-dhama (il regno di Dio, descritto sopra) e Devi-dhama (il mondo materiale, descritto sotto).
Questa e’ la destinazione dei Brahmavadi, gli impersonalisti adoratori di Siva, e di coloro che meditano sul Brahman. Qui io posso risiedere per lungo tempo come associato di Siva o, per la sua misericordia, raggiungere l’Hari-Dhama. Ma puo’ accadere che io violi le regole della vita qui, e che sia inviato di nuovo nel mondo materiale.
“Gli esseri celesti videro Siva seduto sulla sommita’ della collina Kailasa con sua moglie, Bhavani, per lo sviluppo auspicioso dei tre mondi. Egli era adorato da grandi saggi che desideravano la liberazione. Gli esseri celesti gli offrirono omaggi e preghiere con grande rispetto”.
(SB 8.7.20)
DEVI-DHAMA
Questo mondo materiale e’ il regno di Durga, che e’ l’energia materiale nella sua forma personale.
“La dea Durga, adorna di ghirlande di fiori e spalmata con polpa di sandalo, era vestita con eccellenti stoffe e coperta di preziosi gioielli. Tenendo nelle mani un arco, un tridente, delle frecce, uno scudo, una spada, una conchiglia, un disco e una mazza, era pregata da esseri celesti come le Apsara, i Kinnara, gli Uraga, i Siddha, i Carana ed i Gandharva, che la adoravano con ogni genere di offerta…”.
(SB 10.4.10-11)
Io, il jiva, sono soltanto una scintilla spirituale di dimensioni infinitesimali, ed in accordo al mio desiderio e karma, prendo nascita in vari corpi materiali, uno dopo l’altro (il ciclo di nascite e morti, o samsara) in questo mondo, caratterizzato dalla presenza di nascita, malattia, vecchiaia e morte (janma-mrtyu-jara-vyadhi). Questi sono i sintomi della mia vita condizionata, basata sulla mia identificazione con la materia. Durante il mio intero soggiorno qui, sono accompagnato dal Signore nella Sua forma invisibile di Paramatma (anima suprema) nel mio cuore. Egli mi lascia agire in base al mio desiderio, testimonia e permette ogni mia azione.
Paramatma – “Sono nel cuore di ogni essere, e da Me vengono il ricordo, la conoscenza e l’oblio. Il fine di tutti i Veda e’ quello di conoscerMi. In verita’, Io sono il compilatore del Vedanta, e sono colui che conosce i Veda”.
(BG 15.15)
“Sri Krsna, il Signore supremo, che e’ il Paramatma (l’anima suprema) nel cuore di ogni essere, e il benefattore del devoto sincero, toglie ogni desiderio materiale dal cuore del devoto che ha sviluppato il vivo desiderio di ascoltare il Suo messaggio, colmo di virtu’ quando viene trasmesso e ricevuto adeguatamente”.
(SB 1.2.17)
“Chi adora la Divinita’ di Dio installata nel tempio, ma non sa che il Signore supremo, come Paramatma, e’ situato nel cuore di ogni essere vivente, e’sotto l’influenza dell’ignoranza, e paragonato ad una persona che offre oblazioni nella cenere”.
(SB 3.29.22)
Mappa 1
Tutti gli universi sono agglomerati in grappoli verticali, e sono separatamente ricoperti da 7 involucri distinti, ciascuno 10 volte piu’ spesso del precedente. La massa d’acqua e’ oltre le 7 coperture.
Il diametro del fenomeno cosmico e’ calcolato essere 6.440 Milioni di chilometri, poi iniziano le coperture dell’universo. Il primo strato di copertura (terra) si estende per circa 130 Milioni di chilometri. Poi vengono, uno dopo l’altro, gli strati successivi, formati rispettivamente di fuoco, di luce, di aria e di etere, ciascuno dieci volte piu’ spesso del precedente.
(SB 2.2.28)
1 yojana = 12,8 km
Dhruvaloka, la stella polare, e’ situata a 3.800.000 yojana sopra il Sole. Oltre Dhruvaloka, a 10.000.000 di yojana, c’e’ Maharloka; sopra Maharloka, a 20.000.000 di yojana c’e’ Janaloka, e sopra Janaloka, a 80.000.000 di yojana, c’e’ Tapoloka. Oltre Tapoloka, a 120.000.000 di yojana, c’e’ Satyaloka. Cosi’ la distanza dal Sole a Satyaloka e’ di 233.800.000 yojana, cioe’ di circa 3.010.130.000 chilometri.
I pianeti Vaikuntha cominciano ad apparire a 26.200.000 yojana (337.320.000 chilometri) sopra Satyaloka. Cosi’ il Vishnu Purana descrive che la copertura dell’universo si trova a 260.000.000 yojana (3.347.448.000 chilometri) dal Sole.
(SB 5.23.9)
SATYALOKA
Il mio primo corpo è quello di Brahma, il secondo creatore di questo mondo. Io vivo su Satyaloka, situato al livello più alto in questo mondo. Siccome io sono un puro devoto del Signore, alla fine della mia lunga vita farò ritorno ad Hari-dhama assieme ai miei compagni, grandi saggi, oppure rinascerò come un grande saggio su Muniloka.
“Sia il Signore che le entità viventi, essendo qualitativamente anime spirituali, hanno la tendenza a godere serenamente, ma quando la piccola parte sfortunatamente vuole godere in modo indipendente, senza Krishna, viene posta nel mondo materiale dove inizia la sua vita come Brahma e viene gradualmente degradata allo stato di una formica o di un verme.”
(SB 9.24.58)
“Gli yogi che si distaccano dal mondo materiale mediante la pratica di esercizi di respirazione e di controllo della mente raggiungono il pianeta di Brahma, che è molto, molto lontano. Dopo aver lasciato i loro corpi, entrano nel corpo del Signore Brahma, perciò quando Brahma viene liberato e raggiunge la Persona Suprema, che è il Supremo Brahman, tali yogi possono entrare nel regno di Dio.”
(SB 3.32.10)
MUNILOKA
Muniloka è il nome generico delle dimore dei grandi saggi: Tapoloka, Janaloka, Maharloka. Questi saggi meditano costantemente sul Signore. Io sono uno dei saggi e con la mia meditazione posso sia elevarmi sino a Satyaloka, per diventare un compagno di Brahma, oppure degradarmi fino al livello di deva (esseri celesti).
Mappa 2
La Luna è posta a 100.000 yojana oltre i raggi del Sole. Il giorno e la notte sui pianeti celesti e su Pitrloka vengono calcolati secondo la loro orbita. Oltre la Luna, ad una distanza di 200.000 yojana vi sono delle stelle e oltre queste stelle c’è Sukra-graha (Venere), la cui influenza è sempre favorevole per gli abitanti dell’intero universo. Al di là di Sukra-graha, a 200.000 yojana, c’è Budha-graha (Mercurio), la cui influenza talvolta è favorevole e talvolta sfavorevole. Successivamente, oltre Budha-graha, a 200.000 yojana si trova Angaraka (Marte), che ha quasi sempre influenza sfavorevole. Al di sopra di Angaraka per altri 200.000 yojana c’è il pianeta chiamato Brhaspati-graha (Giove), sempre molto favorevole ai brahmana qualificati. Oltre Brhaspati-graha c’è il pianeta Sanaiscara (Saturno), molto sfavorevole, e oltre Saturno vi è un gruppo si sette stelle occupate da grandi persone sante che pensano costantemente al benessere dell’intero universo. Queste stelle circondano Dhruvaloka che è la dimora del Signore Vishnu all’interno di questo universo.
(SB 5.22 – Riassunto)
SVARGALOKA
Svargaloka è la dimora degli esseri celesti. Io ora sonoIndra (il capo dei deva) oppure uno degli altri deva e il mio compito è amministrare gli affari dell’universo, proteggere i suoi abitanti contro gli asura (demoni) come un potente servitore del Signore. Se avanzo nel mio servizio devozionale, rinascerò come saggio su Muniloka. Se invece sviluppo attaccamento ai desideri materiali, mi degraderò in una posizione inferiore diventando un deva (essere celeste) oppure un essere umano.
“Gli uomini di scarsa conoscenza sono molto attratti dalle dolci parole dei Veda, le quali raccomandano svariate attività per l’elevazione ai pianeti celesti, che sono buona nascita, potere e via di seguito. Desiderando la gratificazione dei sensi ed una vita opulenta affermano che non c’è nulla migliore di questo.”
(BG 2.42-43)
Indra: “Noi stiamo ora vivendo sui pianeti celesti ed è senza dubbio il risultato delle nostre azioni pie e dei sacrifici e per aver studiato i Veda, ma anche le nostre vite qui, un giorno, finiranno. Preghiamo quindi che in quel momento, se rimarranno alcuni meriti per le nostre attività pie, possiamo rinascere su Bharata-varsa come esseri umani, in grado di ricordare i piedi di loto del Signore. Egli è così gentile che scende personalmente sulla terra Bharata-varsa ed espande la buona fortuna dei suoi abitanti.”
(SB 5.19.28)
BHUVARLOKA
Bhuvarloka – il livello dei deva (Carana, Vidyadhara, Kinnara, Kimpurusa ecc.). Essendo un deva inferiore Io assisto gli esseri celesti in differenti modi interagendo con gli esseri umani. Avanzando nel mio servizio posso diventare un deva, oppure sottostare al desiderio di godere della natura materiale e nascere come umano al livello terrestre, Bhurloka.
Esseri celesti – “Al di sotto di Rahu a 10.000 yojana (130.000 chilometri) ci sono i pianeti conosciuti come Siddhaloka, Caranaloka e Vidyadhara-loka.”
(SB 5.24.4)
“Mentre Egli (Kapila deva, un’avatara del Signore) Si dirigeva verso Nord, tutti i deva conosciuti come Carana e Gandharva, così come i muni e le cortigiane dei pianeti celesti Lo pregavano e Gli offrivano omaggi. L’oceano Gli offriva oblazioni e un luogo dove risiedere.”
(SB 3.33.34)
Mappa 3
Rahu è posto a 10.000 yojana al di sotto del sole. Sotto Rahu per altri 10.000 yojana ci sono i pianeti dei Siddha, dei Carana e dei Vidyadhara, e ancora al di sotto i pianeti quali Yaksaloka e Raksasaloka. Sotto questi pianeti si trova la Terra e a 70.000 yojana ancora sotto, si trovano i sistemi planetari inferiori (Bila-svarga): Atala, Vitala, Sutala, Talatala, Mahatala, Rasatala e Patala.
I demoni e i Raksasa vivono su questi sistemi con le loro mogli e figli, sempre coinvolti nella gratificazione dei sensi, senza preoccuparsi delle loro prossime rinascite. I raggi del Sole non raggiungono questi pianeti che che sono illuminati dai gioielli incastonati sulle teste dei serpenti. A causa di queste gemme che splendono non c’è praticamente oscurità. Gli esseri che vivono su questi pianeti non invecchiano nè si ammalano e non si preoccupano della morte di nessun tipo, a parte il fattore tempo, Dio, la Persona Suprema.
Sul pianeta Atala, lo sbadiglio di un demone ha generato tre tipi di donne chiamate svairini (indipendenti), kamini (lussuriose) e pumscali (molto facilmente sottomesse agli uomini). Sotto Atala si trova il pianeta Vitala, dove dimorano il Signore Siva e Sua moglie Gauri. A causa della loro presenza, e’ prodotto un tipo di oro chiamato hataka. Sotto Vitala si trova Sutala, la dimora di Bali Maharaja, il più fortunato tra i re. Bali Maharaja fu favorito dalla Persona Suprema, Vamanadeva, per il suo intenso servizio devozionale. Sotto Sutala c’è Talatala, dimora del demone Maya. Questo demone è sempre materialmente felice perchè favorito da Siva, ma non può raggiungere la felicità spirituale in nessun modo. Sotto Talatala c’è Mahatala, dove vi sono molti serpenti con centinaia e migliaia di teste. Sotto Mahatala c’è Rasatala e più sotto si trova Patala (Nagaloka), dove vive il serpente Vasuki con i suoi compagni.
(SB 5.24)
I pianeti infernali sono posti nello spazio intermedio fra i tre sistemi planetari e l’Oceano Garbhodaka. Essi giacciono nella parte orientale dellUniverso, sotto Bhu-Mandala e poco sopra le acque dell’Oceano Garbhodaka. Anche Pitrloka si trova in questa regione tra l’Oceano Garbhodaka e i sistemi planetari inferiori. Tutti gli abitanti di Pitrloka,comandati da Agnisvatta, meditano in samadhi (grande concentrazione) sulla Persona Suprema, augurando sempre ogni bene alle loro famiglie.
(SB 5.26.5)
A 386.400 chilometri sotto il pianeta Patala vive Ananta. Questo grande universo, situato sopra una delle migliaia di teste di Anantadeva, appare come un piccolo seme di mostarda. E’ infinitesimale paragonato alla testa di Ananta.
(SB 5.25.1-2)
La distanza che separa il Sole dalla Terra contiene i sistemi planetari inferiori chiamati Atala, Vitala, Sutala, Talatala, Mahatala, Rasatala e Patala. Sotto questi pianeti inferiori, a 30.000 yojana, Sesa Naga giace sdraiato nell’Oceano Garbhodaka che è profondo 249.800.000 yojana. Dunque il diametro complessivo dell’universo è circa 500.000.000 yojana, o 6.440.000.000 di chilometri.
(SB 5.23.9)
ANTARIKSA
Tra Bhuvarloka e Bhurloka c’è antariksa, uno spazio interplanetario dove è posto il sole. Qui vivono esseri come Raksasa, Yaksa, Pisaca e i fantasmi. Essi spesso discendono sulla terra e sono generalmente negativi agli umani. Di solito, i fantasmi rinascono successivamente come esseri umani.
Fantasmi: “Entità viventi associate a Rudra coinvolte nel terzo aspetto della natura materiale, o ignoranza, sono posti nello spazio tra i pianeti terrestri e quelli celesti.”
(SB 3.6.29)
“Sotto Vidyadhara-loka, Caranaloka e Siddhaloka, si trova un cielo chiamato antariksa, dove si trovano i pianeti per Yaksa, Raksasa, Pisaca, fantasmi e così via. Antariksa si estende fin dove c’è aria e le nubi fluttuano nel cielo.
Oltre, non esiste più aria.”
(SB 5.24.5)
BHURLOKA
Bhurloka, o Bhu-mandala, è il livello terrestre che consiste in sette sfere (dvipa) – Jambudvipa, Plaksadvipa, Salmalidvipa, Kusadvipa, Krauncadvipa, Sakadvipa e Puskaradvipa – abitate da vari esseri umani.
“I sistemi planetari conosciuti come Bhu-mandala assomigliano ad un fiore di loto, e le sue sette isole assomigliano alla corolla del fiore. La lunghezza e la larghezza dell’isola di Jambudvipa, situata nel centro dela corolla, è di un milione di yojana (12,8 Milioni di chilometri). Jambudvipa è rotonda come la foglia del fiore di loto.”
(SB 5.16.5)
Il pianeta Terra dove Io vivo ora come essere umano è posto all’interno di Jambudvipa. E’ conosciuto come karma-bhumi (Vishnu Purana 2.3.2), il luogo dove viene creato nuovo karma, una sorta di incrocio cosmico. In questo luogo Io deciderò la mia nascita futura, elevata o degradata, secondo le mie azioni (non “tutti i sentieri sono uguali” – yatha mata tatha pata).
“Re Rahugana disse: Nascere come essere umano è la cosa migliore. Persino nascere come essere celeste sui pianeti superiori non è così glorioso come nascere essere umano su questa terra. Qual è lo scopo di una posizione elevata quale quella di un essere celeste ? Sui pianeti superiori, a causa degli immensi agi materiali non c’è possibilità di associarsi con i devoti.”
(SB 5.13.21)
BILA-SVARGA
Bila-svarga e’ il nome dei pianeti paradisiaci sotterranei abitati dagli asura e dai Naga. Il Bhagavata Purana ne elenca sette, uno sotto l’altro: Atala, Vitala, Sutala, Talatala, Mahatala, Rasatala e Patala.
“In questi sette sistemi planetari conosciuti come regni sotterranei (bila-svarga), vi sono case meravigliose, giardini e luoghi per la gratificazione dei sensi che sono molto più opulenti di quelli dei pianeti celesti, in quanto i demoni hanno un senso del piacere e del benessere molto elevato. Molti residenti di questi pianeti, chiamati Daitya, Danava e Naga, vivono come uomini di famiglia. Le loro mogli, figli, amici e la società sono tutti coinvolti nell’illusoria felicità materiale. La gratificazione dei sensi degli esseri celesti è talvolta disturbata, ma gli abitanti di questi pianeti godono della vita senza disturbi, per questo si dice che sono molto attaccati alla felicità illusoria.”
(SB 5.24.8)
Asura – “Lascia che ora descriva i figli di Diti, generati da Kasyapa ma che divennero demoni. In questa famiglia demoniaca il grande devoto Prahlada Maharaja apparve, cosi’ come Bali Maharaja. I demoni sono tecnicamente conosciuti come Daitya perchè provengono dal grembo di Diti.”
(SB 6.18.10)
“Al di sotto di Mahatala si trova il sistema planetario di Rasatala, che è il regno dei demoniaci figli di Diti e Danu. Sono chiamati Panis, Nivata-kavacas, Kaleyas e Hiranya-puravasis (quelli che vivono in Hiranya-pura). Sono tutti nemici degli esseri celesti e vivono nei buchi come i serpenti. Sin dalla nascita sono estremamente forti e crudeli e, benchè fieri della loro forza, vengono sempre sconfitti dal disco Sudarsana di Dio, la Persona Suprema, che domina tutti i sistemi planetari. Quando la messaggera di Indra chiamata Sarama canta un verso particolare, i demoni serpenti di Mahatala lo temono molto .”
(SB 5.24.30)
I Naga “Sotto Rasatala c’è un altro sistema planetario, Patala o Nagaloka, dove vi sono molti demoni serpenti, e i signori di Nagaloka come Sankha, Kulika, Mahasankha, Sveta, Dhananjaya, Dhrtarastra, Sankhacuda, Kambala, Asvatara e Devadatta. Tra loro il capo è Vasuki. Sono estremamente collerici e possiedono moltissime teste: alcuni serpenti ne hanno cinque, altri sette, altri dieci, altri ancora centinaia o migliaia. Queste teste sono ormate da gemme di grande valore e la luce che ne emana illumina l’intero sistema planetario di Bila-Svarga.”
(SB 5.24.31)
Io sono diventato uno degli asura o Naga, metà essere umano e metà serpente, che godono dell’elevato benessere di questa vita materiale di livello inferiore. Sono dotato di grandi poteri soprannaturali, completamente irreligioso e normalmente nemico degli umani. Questa vita apparentemente ideale viene interrotta di tanto in tanto quando vengo ucciso dal disco Sudarsana del Signore e rinasco come essere umano.
INFERNI
Inferni (Naraka) – I livelli più bassi dell’universo, luoghi di sofferenza destinati a coloro che hanno commesso specifici atti proibiti (vikarma), per un tempo determinato. Gli Yamaduta mi portano da Yamaraja, colui che giudica i peccatori. Egli stabilirà il tipo e la durata della mia punizione secondo i dharma sastra (le regole delle scritture). Dopo che la punizione sarà terminata, io rinascerò come animale.
“Mentre è in vita, un essere può essere fiero del proprio corpo, pensando a se stesso come un grande uomo, ministro, presidente e persino essere celeste. Ma qualsiasi cosa si possa essere, dopo la morte questo corpo si trasformera’ in vermi, in escrementi o in cenere. Se uccide animali innocenti per soddisfare i capricci temporanei del corpo, una persona non sa che dovrà soffrire nella prossima nascita, per questo i peccatori miscredenti devono andare all’inferno e soffrire per i risultati delle proprie azioni.”
(SB 10.10.10)
Yamaduta “Dopo aver trascorso molti anni nel pauroso inferno, coloro che non hanno discendenti (che possano offrire doni in loro favore), diventano messaggeri di Yama.”
(Garuda Purana 2.18.34)
Come un criminale viene arrestato per essere punito dallo Stato, così una persona coinvolta nella gratificazione dei sensi viene arrestata dagli Yamaduta, che gli legheranno il collo con robuste corde e copriranno il suo corpo sottile che verrà sottoposto a varie punizioni.
(SB 3.30.20)
Yamaraja – “Il re dei Pita (antenati) si chiama Yamaraja, il potente figlio del deva del Sole. Egli dimora a Pitrloka con i suoi personali assistenti, mentre amministra le leggi e le regole emanate dal Signore Supremo, e i suoi agenti, gli Yamaduta, portano a lui tutti gli uomini peccatori dopo la morte. Dopo averli portati al suo cospetto, egli li giudica secondo le loro specifiche attività colpevoli e li destina a uno dei molteplici pianeti infernali per il giusto castigo.”
(SB 5.26.6)
IL SIGNORE ANANTA
A 386.400 chilometri sotto il pianeta Patala vive un’altra incarnazione della Persona Suprema. Egli è un’espansione del Signore Vishnu conosciuta come Ananta o Sankarsana. Egli è sempre situato nella posizione trascendentale, ma poiche’ viene adorato da Siva, la divinità del tamo-guna o dell’oscurità, a volte viene chiamato “tamasi”. Ananta è la divinità principale della qualità materiale dell’ignoranza e del falso ego di tutte le anime condizionate. Quando un’anima condizionata pensa, “Io sono colui che gode dei sensi e questo mondo è fatto per essere goduto da me”, questa concezione di vita gli è dettata da Sankarsana. Ecco perchè le anime condizionate pensano di essere il Signore Supremo.
Questo enorme universo, situato su una delle migliaia di teste di Anantadeva, appare come un minuscolo seme di mostarda. E’ infinitesimale, paragonato alla testa Ananta. Al tempo della devastazione, quando Anantadeva desidera distruggere l’intera creazione, Egli si arrabbia leggermente. Poi, tra le Sue sopracciglia appare Rudra, con i suoi tre occhi, portando il tridente. (SB 5.25.1 – 3)

3D Chandelier video by TOVP Temple of the Vedic Planetarium

 

“O Brahma Io sono questa Persona Suprema, che esisteva prima della creazione, quando nient’altro esisteva eccetto Me stesso, e quando la causa della creazione, la natura materiale, non era ancora manifestata. Io sono Colui che tu vedi ora, Dio, la Persona Suprema, e sono anche Colui che continuerà a esistere dopo la distruzione.”

(SB. 2.9.33)

“Sono la fonte di tutti i mondi, spirituali e materiali, Tutto emana da Me. I saggi che conoscono perfettamente questa verità Mi servono con devozione e Mi adorano con tutto il loro cuore.”
(BG. 10.8)

“Krsna, conosciuto col nome di Govinda, è Dio, la Persona Suprema. Ha un corpo spirituale eterno di beatitudine. È l’origine di ogni cosa, ma non ha origi­ne. È la causa prima di tutte le cause.”
(BS. v.1)

“Il Signore di Gokula è il trascendentale Dio supre­mo, l’esistenza stessa delle estasi eterne. Egli è superiore a tutti i superiori ed è attivamente impegnato nei divertimenti del regno trascendentale senza alcuna unione con la Sua potenza materiale.”
(BS. v.6)

“A questo stesso Maha-Visnu ci si rivolge nel mondo materiale col nome di ‘Narayana’. Da quella Perso­na eterna è scaturita la vasta estensione d’acqua del­lo spirituale Oceano Causale. La porzione soggettiva di Sankarsana che dimora nel paravyoma, il suddetto purusa supremo con migliaia di espansioni soggettive, riposa nello stato di sonno divino [yoga-nidra] nelle ac­que dello spirituale Oceano Causale.”
(BS. v.12)

“I semi spirituali di Sankarsana presenti nei pori della pelle di Maha-Visnu sono nati come tanti sper­matozoi dorati. Questi spermatozoi sono coperti dai cinque grandi elementi.”
(BS. v.13)

“Lo stesso Maha-Visnu entrò in ogni universo nella forma delle Sue porzioni soggettive distinte. Le porzio­ni divine che penetrarono ognuno degli universi pos­siedono la Sua estensione maestosa, cioè sono l’eterna Anima universale, Maha-Visnu, con migliaia e mi­gliaia di teste.”
(BS. v.14)

“Quando Visnu, sdraiato sull’oceano di latte, vuole creare questo universo, un fiore di loto dorato spunta dal Suo cavo ombelicale. Quel loto dorato con il suo stelo è la dimora di Brahma, denominata Brahmaloka o Satyaloka.”
(BS. v.18)

“Conglomerando tutte quelle entità distinte, Egli manifestò gli innumerevoli universi materiali, poi en­trò personalmente nel più intimo recesso di ogni ag­gregato espanso [virad-vigraha]. In quel momento le jiva che erano rimaste dormienti durante il cataclisma vennero risvegliate.”
(BS. v.20)

“La jiva stessa è eterna ed è per l’eternita e senza ini­zio unita al Signore Supremo da un legame di eterna affinita. La jiva è potenza spirituale trascendentale.”
(BS. v.21)

“Il divino fiore di loto che spunta dal cavo ambelicale di Visnu è sotto ogni aspetto collegato con tutte le anime grazie al legame spirituale, ed è l’origine Brahma a quattro facce, esperto nei quattro Veda.”
(BS. v.22)

“Brahma, desideroso di soddisfare Govinda, prati­cò a lungo gli atti di cultura tesi a Krsna in Goloka, Signore di Svetadvipa. La sua meditazione era come segue: “Nella terra trascendentale di Goloka esiste un divino fiore di loto dai mille petali, accresciuto da mi­lioni di filamenti. Posato sul suo centro c’è un grande trono divino sul quale è seduto Sri Krsna, la forma dell’eterno sfolgorio della beatitudine trascendentale. Con la Sua bocca di loto Egli suona il Suo divino flau­to, da cui emana una vibrazione sublime, ed è ado­rato dalle Sue amorevoli mungitrici assieme alle loro rispettive porzioni ed estensioni soggettive, e anche dalla Sua energia esterna [che resta fuori], personifi­cazione di tutte le qualità materiali”.”
(BS. v.26)

 

Fonti:

BG Bhagavad-Gita – Bhaktivedanta Book Trust

SB Srimad Bhagavatam – Bhaktivedanta Book Trust

CC Caitanya Caritamrita – Bhaktivedanta Book Trust

BS Brahma-Samhita – Bhaktivedanta Book Trust

VEDA www.veda.harekrsna.cz/planetarium/index.htm

BBT www.bbtitalia.com – Bhaktivedanta Book Trust Italia

RKC www.radiokrishna.com/cosmologia.htm

 

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