Coscienza collettiva

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Coscienza collettiva

di: Alessio Mannucci – ecplanet.net

Il termine sanscrito “Mantra” può essere inteso anche come meditazione, come invito a riflettere sul
divenire e sulla cessazione del divenire, a mettere completamente da parte ogni egoismo. Grazyna
Gosar e Franz Bludorf nel libro “Vernetzte Intelligenz” riportano anche alcune fonti secondo le
quali gli uomini, quando erano come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, avrebbero agito
come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, per sviluppare il senso dell’Io,
tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.

Ora i tempi sarebbero maturi per creare una nuova forma di coscienza collettiva. In questa visione
olistica e “tecno-magica” della genetica, il DNA può essere visto come una rete, proprio come
Internet, in grado di stabilire un collegamento con tutti gli utenti connessi. Arrivando a spiegare
fenomeni ritenuti soprannaturali quali la telepatia, le sincronicità o le guarigioni a distanza.
Questo non vuol dire dover rinunciare alla individualità, perché senza individualità distinte si
tornerebbe ad uno stato primitivo dominato solo da istinti primordiali (un assaggio ce lo stà
fornendo la globalizzazione).

L’ipercomunicazione a questo stadio dell’evoluzione significa una cosa ben diversa. Si tratta cioè
di mettere coscienze individuali creative ed evolute al servizio di una coscienza collettiva che
così avrebbe la possibilità di apportare un radicale cambiamento all’esistenza. Ad esempio, il tempo
atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe
riuscire ad una coscienza di gruppo (niente di nuovo per molte società tribali in cui la
comunicazione aveva luogo tramite l’oralità, tramite piccoli gruppi e tramite il linguaggio del
corpo).

Il tempo d’altronde è fortemente influenzato dalla frequenza di risonanza della Terra (frequenza di
Schumann – infrasuono a 7,8 HZ). E le stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello.
Per cui può accadere che quando molte persone, particolarmente dotate e allenate, concentrano e
sincronizzano i loro pensieri su di esse, possono anche influenzare il tempo. Usando il potere della
coscienza collettiva si potrebbe arrivare, in teoria, a interagire in modo naturale e consapevole
con gli eventi e con l’energia del pianeta. La Parola, il Linguaggio (creazione mentale coordinata e
voluta), attraverso tutti i canali raggiungibili e disponibili, formeranno la Nuova Coscienza.

Alessio Mannucci
E-mail: hugofolk@ecplanet.com

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